Residenze fantasma per il Reddito di cittadinanza, 21 indagati a Caltanissetta

La squadra mobile della Questura di Caltanissetta ha smascherato un presunto sistema di residenze fantasma creato per ottenere indebitamente il Reddito di cittadinanza. Ventuno persone sono finite nel registro degli indagati, tra cui tre ispettori della polizia municipale, un dipendente dell’anagrafe comunale e la titolare di un’agenzia privata di disbrigo pratiche.

Secondo l’accusa, le residenze fantasma venivano realizzate tramite falsi contratti di locazione e dichiarazioni mendaci, con accessi abusivi ai sistemi informatici del Comune. Questo meccanismo avrebbe permesso a diversi richiedenti di superare i controlli e ottenere il Reddito di cittadinanza senza averne diritto.

Coinvolgimento di vigili urbani e dipendenti comunali

Gli ispettori municipali, secondo le indagini, avrebbero attestato verifiche mai effettuate sugli immobili, mentre il dipendente comunale avrebbe registrato persone in luoghi in cui non hanno mai abitato. L’agenzia privata, invece, forniva tutta la documentazione necessaria a rendere credibile l’intera operazione.

La Procura contesta reati di falsità materiale e ideologica, uso di documenti falsi, abuso d’ufficio e favoreggiamento. Le indagini cercano di ricostruire l’intera rete di frodi legata alle residenze fantasma, svelando come sia stato possibile aggirare i controlli sul Reddito di cittadinanza.

Implicazioni legali e sociali

Il caso delle residenze fantasma mette in luce come la complicità tra cittadini e dipendenti pubblici possa minare la fiducia nei sistemi di welfare. La scoperta a Caltanissetta sottolinea l’importanza di controlli più rigorosi per garantire che il Reddito di cittadinanza arrivi solo a chi ne ha effettivamente bisogno.

Gli indagati dovranno ora rispondere davanti alla giustizia delle accuse di truffa e falsificazione di documenti. Le autorità continuano a indagare per accertare l’entità del danno economico causato e prevenire il ripetersi di episodi simili in altre città italiane.

Festa di Santa Barbara a Sciacca, Marina Militare e Vigili del Fuoco uniti nella celebrazione (Video)

La Festa di Santa Barbara è stata celebrata questa mattina a Sciacca presso la Basilica della Madonna del Soccorso in una cornice solenne e partecipata dalla comunità. Per la prima volta, Marina Militare e Vigili del Fuoco hanno condiviso ufficialmente la loro patrona, dando vita a una celebrazione congiunta che segna un nuovo capitolo di collaborazione tra i due corpi istituzionali.
La manifestazione ha visto la partecipazione attiva delle scuole locali, con gli alunni che hanno sfilato in piazza Duomo, e delle associazioni d’Arma, rendendo l’evento ancora più inclusivo e partecipativo. La regia dell’intera celebrazione è stata curata da Salvatore Monte, che ha coordinato le varie componenti dell’evento per garantirne fluidità e ordine.

Celebrazione condivisa della Festa di Santa Barbara

La celebrazione della Festa di Santa Barbara ha avuto una forte valenza simbolica e operativa. Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, Biagio Cianciolo, ha sottolineato: «Santa Barbara è una solennità fondamentale per la Marina Militare. Festeggiare insieme ai Vigili del Fuoco, con la partecipazione delle scuole e delle associazioni d’Arma, rafforza il legame con la comunità e mostra come la nostra attività sia al servizio del territorio.»

Il valore della collaborazione tra Marina e Vigili del Fuoco

Il capo Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Sciacca, Mario Alba, ha espresso grande soddisfazione per questa collaborazione, attesa da anni. «Per motivi istituzionali e organizzativi, non era mai stato possibile celebrare la nostra patrona insieme alla Marina. Finalmente ci siamo riusciti, e speriamo che diventi una tradizione consolidata», ha spiegato Alba. Lo stesso spirito di unione caratterizzerà anche altre sedi, come Lampedusa, Licata e Porto Empedocle.

Bilanci dell’anno tra prevenzione, emergenze e sicurezza

Dicembre coincide tradizionalmente con il bilancio operativo delle due istituzioni. Cianciolo conferma un anno positivo per la Guardia Costiera: un’attività capillare che ha puntato soprattutto sulla prevenzione, registrando una maggiore correttezza da parte dei diportisti che frequentano le acque locali.
Numeri significativi anche per i Vigili del Fuoco: il Comando provinciale di Agrigento ha superato i 7.000 interventi, mentre il distaccamento di Sciacca ne ha gestiti oltre 1.000. Alba sottolinea come, grazie alle attrezzature fornite dal Ministero e alla preparazione del personale, sia possibile garantire una risposta efficace a ogni emergenza, confermando l’importanza del servizio sul territorio.

Festa di Santa Barbara: simbolo di unità e servizio

La Festa di Santa Barbara 2025 si conferma non solo come momento di devozione, ma anche come simbolo di unità, collaborazione e servizio verso la comunità. La partecipazione delle scuole, degli alunni e delle associazioni d’Arma rende questa celebrazione un evento comunitario destinato a diventare una tradizione condivisa e duratura.

M5S ed Europa Verde attaccano il sindaco Termine: “Giunta incompleta e accordi politici poco chiari”

La crisi politica che da settimane attraversa Palazzo di Città continua a generare tensioni. I gruppi consiliari del Movimento Cinque Stelle e di Europa Verde intervengono duramente chiedendo al sindaco Fabio Termine “chiarezza, trasparenza e decisioni immediate” per superare lo stallo amministrativo.

I capigruppo Alessandro Curreri, M5S e Daniela Campione, Europa Verde denunciano quella che definiscono “una paralisi dell’azione amministrativa”, causata dalla mancanza di una Giunta pienamente operativa ormai da quasi un mese.

“La gestione di una crisi istituzionale richiede coraggio politico, non esitazioni”, affermano i due consiglieri. “Sciacca non può permettersi una Giunta dimezzata. L’amministrazione appare priva di prontezza decisionale, impegnata in uno scouting infinito e in audizioni che non portano a nulla”.

Secondo M5S ed Europa Verde, le criticità principali sarebbero due: da un lato l’incompletezza dell’esecutivo, che rallenterebbe la gestione delle questioni cittadine; dall’altro l’ombra di possibili accordi politici con una parte dell’opposizione di centrodestra.

“Se, come sembra sempre più probabile, esiste un accordo in corso, la città ha il diritto di esserne informata”, incalzano Curreri e Campione. “Il sindaco chiarisca subito quali trattative sono in atto e quali nomi potrebbero entrare in Giunta. La trasparenza istituzionale non può essere sacrificata per garantire una stabilità politica momentanea”.

I due gruppi chiedono dunque la rapida nomina dei nuovi assessori e la massima chiarezza sugli assetti politici che sosterranno la restante parte della legislatura.

Campobello, sospensione attività e 100 mila euro di sanzioni

La sospensione attività scattata nei confronti di un bar di Campobello di Mazara è uno dei provvedimenti più rilevanti adottati di recente dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani. L’ispezione, svolta con il supporto della Stazione di Campobello di Mazara, era mirata a verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza e sulla tutela dei lavoratori.

Lavoratori in nero e irregolari: il quadro emerso

Durante il controllo, i carabinieri hanno riscontrato una situazione occupazionale particolarmente grave. Su dieci lavoratori presenti nel locale, quattro erano completamente in nero e altri quattro risultavano assunti in modo irregolare. Una condizione resa ancor più critica dall’assenza totale delle misure necessarie per garantire la salute e la sicurezza sul posto di lavoro.

Questi elementi hanno portato all’immediato provvedimento di sospensione attività, previsto dalla normativa in presenza di irregolarità così estese.

Videosorveglianza non autorizzata

Nel corso dell’ispezione è stata inoltre individuata la presenza di un sistema di videosorveglianza installato senza le previste autorizzazioni. Una violazione che incide sui diritti dei dipendenti e che aggrava il quadro già pesante delle irregolarità accertate.

Le sanzioni: oltre 100 mila euro

Il complesso delle violazioni – lavoro nero, irregolarità contrattuali, assenza di sicurezza e videosorveglianza illegale – ha comportato l’irrogazione di sanzioni per circa 100 mila euro, oltre alla denuncia del titolare all’autorità giudiziaria.

Perché la sospensione attività è uno strumento di tutela

La sospensione attività non ha solo natura punitiva: serve a tutelare i lavoratori e a ristabilire condizioni minime di sicurezza e legalità. Il caso di Campobello di Mazara conferma l’intensificazione delle verifiche sul territorio, con l’obiettivo di contrastare pratiche che mettono a rischio i dipendenti e alterano la concorrenza tra imprese.

Crisi idrica, avanzano i lavori del collegamento Arancio Garcia

La Sicilia accelera sul fronte delle infrastrutture idriche per mettere in sicurezza il sistema del Trapanese. Il collegamento Arancio Garcia, una delle opere più attese per fronteggiare la crisi, sarà completato in anticipo: entro una decina di giorni il trasferimento d’acqua tra il lago Arancio e la diga Garcia diventerà operativo. È quanto emerso durante la riunione che si è svolta a Palazzo d’Orléans, alla presenza del vice presidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, del presidente dell’Ati Trapani, Francesco Gruppuso, e del vice presidente, Carlo Ferreri, insieme ai tecnici della Protezione civile regionale.

Avanza il collegamento Arancio Garcia

Il collegamento Arancio Garcia, ritenuto decisivo per gestire i livelli critici della diga Garcia, sta procedendo più rapidamente del previsto. L’opera permetterà di sopperire alla carenza d’acqua e di stabilizzare l’intero sistema idrico provinciale, garantendo un apporto costante e programmato. Le strutture coinvolte sottolineano come molte misure strutturali siano già state completate, contribuendo ad affrontare la fase più acuta dell’emergenza.

Le dichiarazioni di Sammartino sulla crisi idrica

Luca Sammartino ha confermato che l’impegno del governo regionale rimane elevato anche dopo il superamento della fase più critica. Ha ribadito che il collegamento Arancio Garcia rappresenta una parte essenziale della strategia complessiva: «Continua la collaborazione con l’Ati e si procede con nuovi interventi per la messa in sicurezza del sistema idrico. L’opera tra Garcia e Arancio garantirà maggiore equilibrio e risorse a tutto il territorio».

Potenziamento del dissalatore

Raddoppio della capacità entro giugno

Durante l’incontro la Regione ha comunicato all’Ati Trapani il via libera al raddoppio della capacità del dissalatore, dagli attuali 100 a 200 litri al secondo. La proposta, avanzata dal commissario nazionale per la crisi idrica Nicola Dell’Acqua, è considerata un passaggio chiave per diversificare e rafforzare le fonti di approvvigionamento idrico della provincia. La Regione ha sollecitato il commissario a completare l’operazione entro giugno.

Nuovi incontri e verifiche

Nelle prossime settimane verranno programmati ulteriori incontri per monitorare lo stato di avanzamento degli ultimi interventi necessari. L’obiettivo è garantire una risposta stabile e duratura alla crisi idrica, puntando su infrastrutture moderne, interconnessioni efficienti e un coordinamento costante tra Regione, Ati e Protezione civile.

A Sciacca fuga dalla Dc, dopo Sabella e Venezia lascia anche Catanzaro

Il consigliere comunale Giuseppe Catanzaro ha ufficializzato questa mattina alla presidenza del Consiglio il proprio addio al gruppo consiliare della Nuova Democrazia Cristiana di Sciacca, comunicando contestualmente il passaggio al gruppo misto. Dopo Alberto Sabella e Nino Venezia, un terzo componente del gruppo Dc in consiglio lascia il partito di Toto’ Cuffaro che giusto ieri e’ stato raggiunto dalla misura cautelare dell’arresto a seguito dell’inchiesta giudiziaria sugli appalti in sanita’ che all’inizio di novembre ha scosso il partito siciliano.

Catanzaro motiva la scelta con una “sommatoria di ragioni” di natura sia politica che legata all’attualità giudiziaria. Gli ultimi sviluppi che hanno coinvolto il partito avrebbero dato una spinta decisiva alla decisione, ma il consigliere chiarisce che il malessere politico era maturato già nei mesi scorsi.

Secondo Catanzaro, l’avvicinamento della DC alle posizioni della Lega di Matteo Salvini avrebbe segnato uno spostamento “troppo a destra”, distante dai valori con i quali aveva iniziato la propria esperienza politica. Pur sottolineando che gli accordi siano poi venuti meno a causa delle vicende giudiziarie note, afferma che quel percorso ha generato “insofferenza e spaesamento”, manifestati ai vertici locali del partito.

Prima di formalizzare l’addio, Catanzaro ha rivolto un ringraziamento all’onorevole Carmelo Pace, al segretario Giuseppe Milioti, al capogruppo Filippo Bellanca, agli altri consiglieri e all’intera comunità democristiana che lo aveva accolto all’ingresso in politica.

Il consigliere annuncia che proseguirà il mandato nel gruppo misto, da indipendente, mantenendo una ferma posizione di opposizione rispetto al progetto politico del sindaco Fabio Termine. Catanzaro critica il percorso amministrativo intrapreso dalla maggioranza, definendolo ormai distante dall’idea di buona amministrazione che aveva sorretto la nascita del movimento civico di cui faceva parte. Secondo il consigliere, il patto organico con il Partito Democratico avrebbe provocato “il collasso dell’iniziativa politica” originaria.

Catanzaro esclude in maniera netta la possibilità di fornire sostegno, diretto o indiretto, all’attuale amministrazione: “Nessun appoggio al sindaco Termine, nessuna alleanza, nessuna stampella”, afferma il consigliere, che chiarisce di non essere coinvolto in eventuali interlocuzioni politiche circolate nelle ultime ore.

La sua attività politica proseguirà fino al termine del mandato, “da indipendente ed autonomo nelle scelte”.

Sabella e Venezia si smarcano dalla Dc: “Torniamo civici”

I consiglieri comunali Alberto Sabella e Antonino Venezia annunciano l’addio al gruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, motivando la scelta con “evidenti contrasti con la segreteria cittadina”. A determinare la rottura sarebbe stata, in particolare, la recente diffusione di un comunicato stampa del segretario cittadino, predisposto e divulgato – lamentano – senza alcun confronto preventivo con i due consiglieri.

Sabella e Venezia dichiarano così conclusa la loro esperienza nel gruppo e comunicano il ritorno al progetto civico “Insieme per Sciacca”, la lista con la quale erano stati candidati ed eletti alle ultime amministrative. Un percorso, sottolineano, nato insieme all’onorevole Carmelo Pace, all’onorevole Salvatore Cascio e all’intero gruppo di candidati, un dialogo politico che intendono “proseguire con coerenza e senso di responsabilità”.

I consiglieri ribadiscono inoltre che la lista civica fa parte della coalizione di centrodestra e che lì porteranno avanti il proprio mandato “nel pieno rispetto delle idee”.

In chiusura, precisano di non aver mai delegato nessuno a trattare o parlare a loro nome in vista di eventuali accordi futuri. “Qualsiasi iniziativa in tal senso – affermano – è avvenuta a nostra totale insaputa.”

Incidente tra scooter e auto in via Ovidio a Sciacca, ferita una giovane

Una giovane è rimasta ferita questa mattina a Sciacca in un incidente stradale nella via Ovidio. Era in sella a uno scooter. L’incidente ha coinvolto il mezzo guidato dalla giovane e una Nissan qashqai.

La ragazza era cosciente in arrivo dell’ambulanza per il trasferimento in ospedale.

L’asfalto reso viscido dalla pioggia potrebbe avere influito nell’incidente anche se saranno gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine a stabilire la causa.

Traffico rallentato nella zona durante il trasferimento di molti studenti verso gli istituti scolastici della Perriera.

Menfi, ladro condannato e irreperibile da anni rintracciato mentre passeggia in centro

Era stato dichiarato irreperibile dal febbraio 2023, dopo essere stato ritenuto parte di una banda di ladri. Di lui, per oltre due anni, non si erano avute più tracce.

Il trentunenne Eugen Amanuel Birsan, cittadino polacco residente a Menfi, è stato invece individuato dai carabinieri mentre camminava tranquillamente in via Matteotti, nel pieno centro della città.

I militari lo hanno fermato e arrestato, dando finalmente esecuzione all’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica di Sciacca. L’uomo deve scontare un anno di reclusione.

Dopo il controllo e la formalizzazione dell’arresto, Birsan è stato trasferito alla casa circondariale di Sciacca, dove sconterà la pena.

Cedimento fognario in via Incisa a Sciacca, lavori per tutta la settimana

Una ditta è al lavoro per conto di Aica nella via Incisa, a Sciacca, per un cedimento fognario. E’ stato necessario effettuare uno scavo e l’intervento andrà avanti per tutta la settimana secondo quanto si apprende dai tecnici.

Questi lavori hanno determinato il rinvio alla prossima settimana dell’intervento in via Giuseppe Licata dove le transenne sono collocate, già da tempo, ai due lati della strada.

Per uno dei due cedimenti in via Licata occorrerà intervenire soltanto con la sistemazione del manto stradale e non scendendo fino ai sottoservizi.

Per l’alto, invece, bisognerà scavare e stabilire se si tratta di un guasto alla rete idrica o a quella fognaria. E’ quanto emerso da un sopralluogo Aica.

Una rapida soluzione del problema in via Licata è stata sollecitata, in una lettera al sindaco, Fabio Termine, dal capogruppo Dc al consiglio comunale, Filippo Bellanca.

“È poco edificante, per cittadini e turisti, constatare che queste transenne – scrive Bellanca – rimangano lì da mesi senza che si registri alcun tipo di intervento o comunicazione ufficiale. Un luogo così centrale e simbolico della città non può essere lasciato in uno stato di abbandono sia visivo sia amministrativo”.