Norris in pole a Monaco su Leclerc e Piastri, Hamilton 4°

MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Lando Norris conquista la pole
position nel Gran Premio di Monaco 2025 di Formula 1. Il pilota
della McLaren realizza il giro decisivo in 1:09.954 e beffa la
Ferrari di Charles Leclerc per +0.109; terza piazza per il leader
del Mondiale Oscar Piastri, a +0.175 dalla vetta. L’altra Rossa di Lewis Hamilton centra un buon quarto posto, ma è a quasi mezzo
secondo dal poleman. Quinto il quattro volte campione del mondo
Max Verstappen; completano la top 10 Isack Hadjar (Racing Bulls),
Fernando Alonso (Aston Martin), Esteban Ocon (Haas), Liam Lawson
(Racing Bulls) e Alexander Albon (Williams).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Anche l’Arcivescovo Damiano tra i feriti nell’incidente sulla statale 115

E’ di tre feriti il bilancio dell’incidente stradale che si è verificato oggi pomeriggio lungo la statale 115 all’altezza della località San Giorgio. Tra i feriti anche l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano che insieme ad un’altra delle persone rimaste ferite e’ stato soccorso e trasferito al Giovanni Paolo II Sciacca per accertamenti. Le sue condizioni, così come quelle dell’altro ferito non destano preoccupazioni.

L’altra persona ferita, un ragazzo di Ribera di soli 14 anni, e’ stato invece, trasferito in elisoccorso all’ospedale Civico Di Palermo. Era vigile quando è stato portato a bordo del velivolo di soccorso.

Il traffico resta interrotto e deviato su strade alternative. Sul posto, anche 3 pattuglie della Municipale di Sciacca che stanno dando supporto alla Polizia stradale.

Incidente sulla 115 a San Giorgio, 3 feriti ed elisoccorso in azione

Un incidente stradale si è verificato questo pomeriggio lungo la strada statale 115 all’altezza dello svincolo per la località balneare di San Giorgio.

Tre i mezzi coinvolti nel sinistro dove le persone rimaste ferite sono tre tra i quali anche un bambino. L’elisoccorso del 118 e’ atterrato nella zona per il trasporto dei feriti.

Sul posto la polizia stradale, gli agenti del commissariato di Sciacca e i carabinieri. Al momento, nel tratto dell’incidente il traffico è interrotto e deviato verso strade alternative.

Meeting sui tumori polmonari, autorevoli specialisti regionali e nazionali a Sciacca (Video)

E’ stato l’oncologo Diego Cortinovis dell’ospedale “San Gerardo” di Monza ad aprire con il suo dettagliato intervento oggi nell’aula Piraino dell’ospedale di Sciacca, il prestigioso meeting multidisciplinare dedicato ai tumori del polmone, una delle patologie oncologiche più diffuse e letali, i cosiddetti “big killers”.

L’incontro ha riunito alcune tra le più autorevoli figure specialistiche a livello regionale e nazionale.
L’evento, nato con l’obiettivo di creare un dialogo concreto e costruttivo tra ospedale e territorio, si basa su un approccio integrato alla cura dei tumori polmonari.

Vi hanno preso parte chirurghi toracici, oncologi, biologi molecolari, pneumologi e medici di medicina generale, in un confronto aperto sulle strategie diagnostiche, terapeutiche e assistenziali più aggiornate. Un convegno che ha visto momenti di confronto tra gli specialisti nei panels su diverse tematiche.

Il meeting ha rappresentato un’occasione unica per valorizzare la competenza scientifica locale e stimolare la costruzione di reti cliniche efficienti, al servizio dei pazienti.

Al via la Ztl dalla mattina, ecco il commento dei saccensi (Video)

Mentre il sindaco Fabio Termine illustrava si giornalisti il funzionamento della nuova Ztl, intanto i due varchi elettronici tra piazza Saverio Friscia e l’intersezione tra via Incisa e Corso Vittorio Emanuele si coloravano di rosso per segnalare l’attivazione della Ztl. Prima volta con avvio fin dalle 10:30 del mattino, un argomento che fa discutere e dibattere in città e che divide l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari.

Ecco i commenti raccolti stamane in Corso Vittorio Emanuele tra i saccensi incontrati per strada oggi ad un’ora dall’inizio dell’adozione del nuovo provvedimento.

Inchiesta appalti e mazzette ad Agrigento, il procuratore: “Ritardi alla rete idrica non dovuti alle indagini”

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Il gip del Tribunale di Agrigento ha applicato a Sebastiano Alesci la misura cautelare degli arresti domiciliari nella propria abitazione. Si tratta di una delle cinque persone arrestate per l’inchiesta sul giro di tangenti e appalti ad Agrigento di qualche giorno fa. La Procura aveva chiesto l’arresto per l’architetto 67enne dell’Ufficio tecnico di Licata che nei giorni scorsi era stato liberato per mancanza degli elementi della necessaria flagranza di reato su decisione della Procura di Gela.

Nell’ambito della prosecuzione delle indagini, si erano già applicate delle misure cautelari nei confronti degli appartenenti alla famiglia di imprenditori Caramazza di Favara per i reati di corruzione propria ed altro.

Il procuratore della Repubblica di Agrigento, Giovanni Di Leo, con una nota oggi nel comunicare il nuovo arresto e segnalare l’impegno di tutto il personale della Squadra Mobile di Agrigento in questa indagine, che dura da circa un anno, ha voluto ribadire che l’indagine non è finita e ha voluto rilevare alcuni dati oggettivi “anche a parziale rettifica di alcune prese di posizione pubbliche che hanno commentato una indagine ancora in corso, non essendo pienamente a conoscenza dei fatti”.
“Indagini della complessità di quella in esame – scrive il Procuratore – non possono essere contenute nei termini indicati dal legislatore per le intercettazioni, con una recente modifica del codice di procedura penale, che ha lasciato comunque al Pubblico Ministero ed al Giudice di valutare l’emergenza di elementi che impongano nel caso concreto la prosecuzione dell’attività. I tempi di una attività amministrativa complessa sono di norma assai più lunghi e in ogni momento possono inserirsi in essa fenomeni devianti dal buon andamento della P.A..
Le intercettazioni sono e restano, pertanto, uno strumento indispensabile per l’accertamento di reati a concorso necessario, come quelli oggetto di indagine, dove non è pensabile che il corrotto o il corruttore si presenti spontaneamente a denunziare i fatti che lo coinvolgono, o che un terzo, vista la natura illecita e segreta dell’accordo corruttivo, possa venire a conoscenza del medesimo e riferire alla autorità giudiziaria o di polizia. Gli attuali controlli amministrativi esistenti, già in parte depotenziati, non appaiono sufficienti a garantire sprechi e ruberie.
L’obbligo dell’Ufficio requirente o del personale di polizia giudiziaria di reprimere detti fenomeni è ulteriormente reso più gravoso dalla intervenuta abolizione di un reato-spia, come l’abuso d’ufficio, che spesso permetteva di avviare indagini più complesse.
Il quadro normativo attuale sembra pertanto volgere ad una richiesta di sostanziale “impunità” per detti reati, che non può essere ovviamente accolta, finchè il reato di corruzione resta nel codice penale, da chi costituzionalmente è chiamato ad esercitare l’azione penale, e quindi ad indagare, in modo autonomo, indipendente e nel rispetto del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge”.

Il capo della Procura di Agrigento continua ancora: “Il quadro che emerge dalle indagini è comunque tale da fare ritenere gravemente pregiudicato l’interesse della popolazione della provincia agrigentina ad una serena, efficiente e produttiva amministrazione.
Il timore che l’attività di indagine possa ritardare o impedire la realizzazione di opere pubbliche di vitale importanza per la collettività contrasta con l’evidenza delle situazioni economico-amministrative degli appalti oggetto di esame.
Il rifacimento della rete idrica di Agrigento era stato finanziato, per intero, nel 2015 con il patto per la Sicilia.
Ad oggi per la stessa cifra, in parte erogata, è finanziato, e sono consegnati per lo stesso importo, lavori costituenti un “primo stralcio”.
Sono passati 10 anni e non per l’esistenza di indagini preliminari.
Ad oggi ad eseguire lavori formalmente consegnati all’impresa vincitrice nel 2023 sono pochi operai ed un escavatore di una impresa che rappresenta il 12% dell’ATI aggiudicataria.
I lavori per il CCR di Ravanusa rientrano in una progettazione che risale al 2013, presa in esame con il piano regionale sullo smaltimento dei rifiuti in Sicilia, risalente al 2015, rielaborato nel 2019, ed è stato bandito – con urgenza ai sensi del codice degli appalti – nel 2022, con un termine per la presentazione delle offerte di soli 22 giorni, 18 lavorativi.
Altri lavori non ancora banditi, sono già oggetto di mire appropriative da parte dei membri della associazione per delinquere per la quale si continua indagare, anche se il Giudice non ha ancora ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza al riguardo.
Al centro di tale sistema vi sono figure politiche, tecniche, amministrative enti e strutture già note.
Ogni struttura istituzionale è stata debitamente attivata da questo Ufficio, al fine di scongiurare perdite di finanziamenti, blocco di lavori e ulteriori danni per la cittadinanza che vede l’acqua scorrere per le strade e non nelle tubazioni, i rifiuti per le strade e discariche spuntare ovunque.
Si auspica che l’attività onerosa, discreta, e ancora agli inizi, dell’Autorità giudiziaria e della Polizia di Stato sia accompagnata dalla collaborazione di chi, imprenditore, politico, amministratore, professionista, sa e ha finora taciuto, almeno in nome di quella “Cultura” di cui Agrigento è quest’anno capitale italiana, in cui dovrebbe rientrare anche il “senso civico”.

Auto diesel Euro 5, dal 1° ottobre 2025 scatta lo stop alla circolazione: dove, quando e chi è coinvolto

A partire dal 1° ottobre 2025 entreranno in vigore nuove restrizioni alla circolazione per le auto diesel Euro 5 in diverse regioni italiane, in particolare in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Si tratta di un ulteriore passo nel contrasto all’inquinamento atmosferico, coerente con gli obiettivi europei di transizione ecologica. Le nuove regole, già definite nei Piani regionali per la qualità dell’aria, interesseranno migliaia di automobilisti e impatteranno anche sulla mobilità urbana quotidiana.

Chi è interessato dalle nuove limitazioni

Le restrizioni riguarderanno i veicoli diesel con omologazione ambientale Euro 5, ossia quelli immatricolati tra il 2011 e il 2015. Già soggetti a limitazioni nelle scorse stagioni erano i veicoli diesel Euro 4 e inferiori.

Nel dettaglio:

  • In Piemonte, il blocco sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, nei comuni con più di 30.000 abitanti. Coinvolti circa 250.000 veicoli, pari all’8% del parco auto regionale.
  • In Emilia Romagna, le misure saranno permanenti e valide negli stessi giorni e orari, nei comuni di pianura con oltre 30.000 abitanti e nell’agglomerato di Bologna. Altri comuni potranno aderire volontariamente.
  • In Lombardia, lo stop sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30, nei Comuni di Fascia 1 (capoluoghi e zone limitrofe) e Fascia 2 (comuni con oltre 30.000 abitanti). Le misure saranno definitive e soggette a sanzioni amministrative.

Cosa rischia chi non rispetta il divieto

I trasgressori saranno soggetti a multe, e in caso di recidiva, si potrà incorrere anche nella sospensione della patente fino a 30 giorni. Le restrizioni avranno carattere stagionale: in Piemonte, ad esempio, saranno attive fino al 15 aprile 2026, e poi torneranno ogni anno nella finestra 15 settembre – 15 aprile.

Impatto sulle abitudini dei cittadini

Le nuove misure potrebbero modificare radicalmente la mobilità urbana, specialmente per chi non può permettersi una nuova auto a basse emissioni. Il rischio è che molte famiglie siano costrette a rinunciare all’uso del proprio veicolo, ricorrendo ai mezzi pubblici per gli spostamenti nei centri abitati. Inoltre, l’acquisto di auto usate di recente immatricolazione potrebbe rivelarsi una soluzione temporanea, poiché future limitazioni potrebbero estendersi anche a veicoli più recenti.

Incentivi previsti dalle regioni

Alcune regioni stanno valutando incentivi per la rottamazione dei veicoli inquinanti e l’acquisto di auto ecologiche. In Lombardia, ad esempio, sono previsti contributi fino a 4.000 euro per chi sceglie veicoli elettrici, a idrogeno o Euro 6D.

Sciacca, sorveglianza speciale per un uomo che “pedinava e minacciava la moglie”

Pedinamenti, insulti, minacce. È quanto avrebbe subito una donna di Sciacca per mano del marito, in un contesto di violenza domestica ritenuto “particolarmente grave” dalla questura di Agrigento. L’uomo è stato sottoposto a misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con controllo elettronico, su disposizione del Tribunale per le misure di prevenzione di Palermo.

Quello che riguarda il saccense è uno dei quattro casi individuati come più critici nel bimestre appena trascorso, nell’ambito di un’intensificazione dell’attività di prevenzione da parte della questura. Gli altri tre episodi a Licata (due) e a Canicattì dove  la vittima sarebbe stata maltrattata dal convivente con percosse, lesioni e minacce armate.

Nel solo periodo di riferimento, il questore Tommaso Palumbo ha emesso 14 ammonimenti per violenza domestica: 12 d’ufficio, a seguito di attività di monitoraggio della Divisione polizia anticrimine, e 4 su istanza diretta delle vittime per episodi di stalking. Le situazioni monitorate riguardano in larga parte relazioni tra coniugi, ex partner e figli violenti nei confronti dei genitori.

Oltre alle misure già applicate, sono state depositate sei nuove proposte di sorveglianza speciale, sempre per episodi di violenza in ambito familiare.

Nel frattempo, sul fronte della criminalità comune, l’attività di prevenzione si è concretizzata con 12 avvisi orali e 5 fogli di via obbligatori. I destinatari sono soggetti ritenuti socialmente pericolosi per via dei loro precedenti penali o per condotte rilevate dalla polizia sul territorio provinciale.

Ztl a Sciacca, l’amministrazione comunale: “Non si torna indietro” (Video)

Una conferenza stampa per scendere nei dettagli della Ztl quella tenuta stamattina a Sciacca dal sindaco, Fabio Termine, e dall’assessore Alessandro Curreri, presenti i vertici della polizia municipale con il comandante Aldo Misuraca ed i commissari Salvino Navarra e Giuseppe Margiotta. “Non togliamo un solo posto auto intervenendo in una zona in cui non ci sono parcheggi” e’ stato ripetuto, più volte, durante la conferenza stampa. Gli amministratori hanno detto che gli orari potranno subire modifiche nei vari periodi dell’anno, ma che dalla Ztl non si torna indietro anche per quanto riguarda le ore del mattino in corso Vittorio Emanuele che rappresentano la vera novità. Termine ha sottolineato il consenso ricevuto anche dall’opposizione in consiglio quando ha annunciato il provvedimento.

Premio Navarro studenti, trionfa l’I.C. Mariano Rossi

Sambuca di Sicilia ha ospitato la XVI edizione del Premio Internazionale Navarro, che quest’anno ha regalato grandi soddisfazioni all’Istituto Comprensivo “Mariano Rossi”. Nella sezione dedicata alle scuole, “Ispirazione d’Archivio”, l’istituto ha ottenuto ben sei riconoscimenti, distinguendosi tra i partecipanti per originalità e qualità dei lavori presentati.

Un’edizione dedicata alla cultura e alla scrittura

Il Premio Navarro studenti è una manifestazione di grande prestigio che celebra la cultura siciliana e i giovani talenti. La sezione scuole punta a stimolare la creatività degli studenti attraverso racconti, video, teatro e poesia, con un focus sulla figura di Emanuele Navarro della Miraglia, autore simbolo del Verismo.

Sei premi per l’I.C. Mariano Rossi

L’I.C. Mariano Rossi ha partecipato con entusiasmo, guidato dalle docenti Rosanna Grisafi e Valeria Schittone, e sostenuto dalla dirigente scolastica Paola Triolo. I premi ottenuti confermano l’alto livello del progetto educativo:

Categoria Video

1° Premio: Classe II A
2° Premio: Classe II E

Categoria Racconto

1° Premio: Michele Abruzzo e Monica Mangiaracina
2° Premio: Rosario Mortillaro
3° Premio: Paolo Santangelo
Premio Speciale: Rachele Bellanca (II E), per l’originalità della sua opera

Creatività e collaborazione al centro del progetto

Il Premio Navarro studenti ha messo in luce non solo il talento dei singoli, ma anche il valore della collaborazione tra studenti, insegnanti e famiglie. Un risultato che va oltre il riconoscimento formale, diventando testimonianza concreta del ruolo della scuola come spazio di espressione culturale.

Una cerimonia tra cultura e approfondimento

Durante l’evento, si è svolto anche il tradizionale Convegno di Studi Navarriani, occasione preziosa per riflettere su temi letterari, storici e culturali legati alla Sicilia. Un contesto ideale per celebrare il talento giovanile e per dare voce alla nuova generazione di narratori e creativi.

Il successo dell’I.C. Mariano Rossi al Premio Navarro studenti dimostra quanto la scuola possa essere un vivaio di idee, emozioni e storie capaci di lasciare un segno.