Ztl fin dalla mattina, Termine: “A Sciacca arriva in ritardo di un decennio” (Video)

Sarà convocata per sabato mattina, in concomitanza dell’avvio del nuovo e tanto discusso provvedimento che istituisce la Ztl a Sciacca, una conferenza stampa. Le ragioni sono quelle di spiegare meglio come funzionerà la nuova Ztl che scatterà dalle 10:30 del mattino in corso Vittorio Emanuele e dalle 20 in via Licata seguendo un calendario ben preciso per gli orari di riapertura al transito.

Intanto, ieri sera Fabio Termine ha risposto alle prime domande dopo la decisione di adottare il provvedimento che secondo il primo cittadino giunge in ritardo di almeno un decennio a Sciacca rispetto anche gli orari.

“Vorrei razionalizzare – ha detto – il dibattito sulla Ztl. Nel tratto di corso Vittorio Emanuele interessato dalla Ztl non vi sono parcheggi. La Ztl nulla toglie, anzi aggiunge”.

Per quanto riguarda lo scarico e carico merci, il primo cittadino chiarisce che vi saranno orari durante i quali sarà possibile effettuarlo.

Ecco nel dettaglio l’ordinanza con in particolare, spiegate le modalità di accesso per diverse utilità. Scarica il documento.

L’inchiesta sugli appalti in provincia di Agrigento, la difesa di Di Mauro: “Estraneo ai fatti”

Una nota indirizzata a tutti gli organi di stampa e’ stata trasmessa stamane dall’avvocato Lillo Fiorello, difensore dell’onorevole Roberto Di Mauro, l’ex assessore regionale coinvolto nell’inchiesta sugli appalti truccati in provincia di Agrigento.

Secondo il legale, sono state pubblicate notizie non corrispondenti al vero, e pertanto precisa che: “l’onorevole Di Mauro non è sottoposto ad indagini per ipotesi corruttive, nè gli si contesta di avere ricevuto tangenti o qualsiasi altra utilità.
Forma oggetto di comunicazione un’unica ipotesi di turbata libertà degli incanti nell’ambito
di un asserito contesto associativo.
Da tale ipotesi, l’onorevole Di Mauro si dichiara estraneo e fiducioso che lo sviluppo delle
indagini confermerà la correttezza del suo operato”.

Ucraina, Meloni “Dalla Russia nessun passo avanti per la pace”

ROMA (ITALPRESS) – “Insieme abbiamo come sempre ribadito il nostro impegno per arrivare a una pace giusta e duratura” in Ucraina, “rinnoviamo il nostro sostegno agli sforzi in questo senso. Si sta lavorando a un nuovo turno di negoziati”.

Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi con il primo ministro di Danimarca, Mette Frederiksen.

“La prima cosa che dobbiamo fare è ringraziare presidente Zelensky, il governo ucraino per aver dimostrato con chiarezza anche e soprattutto in queste settimane la sua sincera volontà di perseguire la pace aderendo a una richiesta di cessate il fuoco, a una disponibilità di negoziati anche ad alto livello – ha aggiunto Meloni -. Da parte russa invece non abbiamo visto alcun passo in avanti concreto, e credo che vada la pena ricordarlo anche per smontare una certa narrativa secondo la quale invece i russi sarebbero stati disponibili alla pace”.

– Foto IPA Agency –

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Ponte sullo Stretto, Salvini “Obiettivo aprire i cantieri in estate”

ROMA (ITALPRESS) – “Dopo decenni di mancate promesse e sfiducia giustificata il Ponte sullo Stretto toglierà inquinamento e traffico, creerà oltre 100 mila posti di lavoro e coinvolgerà migliaia di aziende in tutta Italia. Ci sono gli ultimi passaggi, ma l’obiettivo è aprire i cantieri e cominciare con gli espropri da quest’estate: avere attenti controlli antimafia, come quelli che stiamo facendo sulle Olimpiadi, per me è fondamentale”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a “Cinque minuti”, su Rai1.

Poi a “Porta a Porta” il vicepremier ha spiegato: “Sul ponte sullo Stretto siamo alle battute finali: nei prossimi giorni il ministero dell’Ambiente avviserà le istituzioni europee che siamo pronti a partire. L’ultimo passaggio formale sarà l’approvazione entro giugno del progetto definitivo, aggiornato dal lavoro di tecnici e ingegneri: a luglio si parte con la pre-cantierizzazione”.

“Il ponte è solo una parte di un progetto che vede la metropolitana Messina-Reggio Calabria, palazzetti dello sport, biblioteche, porti turistici, nuovi quartieri residenziali.
Quest’opera – ha aggiunto – sarà un acceleratore di sviluppo: insieme al ponte ci saranno 40 km di strade e ferrovie in Sicilia e Calabria. I tecnici dicono che servono sette anni di lavori perchè sia percorribile, quindi se tutto va come previsto lo avremo pronto nel 2032″.

– Foto IPA Agency –

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Mattarella “Pieno rilancio del rapporto transatlantico”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa rimane il nostro primo orizzonte di riferimento e rappresenta per tutto il mondo l’esperimento di integrazione più imitato, non perfetto ma di maggiore successo.
Eppure viviamo una congiuntura internazionale, in cui i valori e il ruolo dell’Unione sembrano bersaglio di ostilità e di tentativi di arretramento”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale una delegazione dell’Istituto Affari Internazionali. “Peraltro sappiamo bene che a ogni fase di transizione tra le difficoltà vi sono opportunità che vanno colte. La riapparsa minaccia russa e una nuova imprevista dialettica con gli Stati Uniti – ha aggiunto – hanno conferito centralità al tema dell’autonomia strategica, intesa non soltanto come aumento delle risorse per la difesa, ma particolarmente come visione del ruolo che l’Europa è chiamata ad assolvere, per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e per orientare, come sua tradizione da tanti decenni, verso pace e collaborazione, la vita internazionale. Vi rientra naturalmente anche il pieno rilancio del rapporto transatlantico, pilastro della nostra politica estera e tradizionalmente al centro dell’analisi dei ruoli. Anche in questo caso il rapporto fra alleati non deve tradursi in un arretramento, ma piuttosto in un dialogo riaffermato, caratterizzato da rispetto reciproco e da consapevolezza degli ampi interessi e valori comuni. L’Italia ha costruito la sua prosperità sull’integrazione europea, sull’alleanza atlantica, sul convinto sostegno alle Nazioni Unite”, ha concluso il capo dello Stato.
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-Foto: Quirinale-

Volata vincente di Kooij a Viadana, Del Toro resta in rosa

VIADANA (ITALPRESS) – E’ stato Olav Kooij a vincere la dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Modena-Viadana di 172 chilometri. Il velocista della Visma | Lease a Bike ha battuto nella volata di gruppo Casper van Uden (Team Picnic PostNL) e Ben Turner (INEOS Grenadiers), quarto Mads Pedersen. Non cambia nulla per quanto riguarda la classifica generale: Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) rimane in maglia rosa, secondo il compagno di squadra Juan Ayuso.

E’ stata una frazione animata dai tre attaccanti che sin dal via ufficiale hanno guadagnato margine sul gruppo: Giosuè Epis (Arkèa – B&B Hotels), Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta) e Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) hanno guadagnato 1’57” nel giro di pochissimi chilometri. I tre di comune accordo sono arrivati fino a 36 km dal traguardo, Pietrobon ha provato l’azione per altri dieci chilometri ma l’azzurro è stato raggiunto dal gruppo sul primo passaggio sul traguardo di Viadana.

Nella volata finale è stato decisivo il lavoro fatto dalla Visma e da Van Aert, ad approfittarne è stato Kooij, alla sua seconda vittoria in carriera al Giro. Domani la Rovigo-Vicenza di 180 chilometri, una tappa collinare prima delle montagne della seconda settimana della corsa rosa.

– foto IPA Agency –

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Durigon “Centrodestra non è campo largo, errore dire no a terzo mandato”

ROMA (ITALPRESS) – “Noi siamo un partito che ha una propria identità, e per il quale il territorio è fondamentale. Ma la Lega nel centrodestra c’era prima, c’è oggi e ci sarà domani”. Lo dice Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e vicesegretario della Lega, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Non è un campo largo, si possono cambiare i soggetti che in qualche modo hanno la leadership del centrodestra, però non è un campo largo che nasce soltanto per motivi elettorali – aggiunge -. Il nostro è un governo che non è sostenuto da un partito unico, ogni componente porta la propria visione”.
“Sul terzo mandato è un errore dire no. L’importante è che decidano i cittadini. I cittadini devono decidere chi e come deve rappresentarli – spiega Durigon -. Faccio un esempio, io sono convinto che in Campania se ci fosse ancora De Luca candidato i cittadini lo boccerebbero dopo dieci anni”.
I numeri sui giovani che lasciano il nostro Paese “sono allarmanti. Se vogliamo rilanciare il Pil dell’Italia, chi si è formato qui ha una marcia in più e deve essere rimesso in gioco – sottolinea -. Abbiamo presentato una proposta di legge a prima firma di Luca Toccalini, responsabile dei giovani della Lega, per andare incontro a esigenze salariali e far ritornare i cervelli”.
“La proposta prevede una flat tax al 5% per 5 anni per i giovani fino a 30 anni in modo che possano avere un salario più forte – spiega -. Sul fronte contrattuale si va nella direzione della stabilità. Stage e tirocini retribuiti al minimo fanno sì che il giovane vada via. Noi proponiamo che si entri nel mondo del lavoro con un contratto a tempo indeterminato ma flessibile, sul modello spagnolo. Nei primi due anni il datore può licenziare, ma dando un risarcimento al giovane”.
Quanto ai referendum sul Jobs Act, per il sottosegretario “ormai il mondo è cambiato. Oggi l’impresa cerca di affiliare il lavoratore perchè necessita di alcune figure, quindi non lo mette sul mercato a tempo determinato. Questo lo dimostrano anche i dati Istat, c’è un incremento del tempo indeterminato. Alcune norme del Jobs Act le abbiamo già modificate, altre si devono modificare, ma credo che l’abolizione come vuole la demagogia di sinistra non abbia senso”.
“Dobbiamo essere attrattivi per i giovani, che vogliono scommettere sul proprio futuro. Dobbiamo dare risposte, anche rafforzando la contrattazione collettiva. Il salario minimo è una proposta sbagliata, perché indebolisce la contrattazione e livella verso il basso”, prosegue.
Sulle pensioni “abbiamo inserito una norma che secondo me sarà rivoluzionaria ed è stata molto apprezzata dai mercati – spiega Durigon -. E’ un canale che finalmente permette di interagire tra il primo pilastro, che è l’Inps, con il secondo pilastro, la previdenza complementare. Questo fa sì che se tu raggiungi una soglia minima per andare in pensione che è pari a tre volte la minima, puoi finalmente far conciliare i due pilastri, e questo consente di andare in pensione a 64 anni. Questo è rivolto molto ai giovani”.
“Un’altra norma che stiamo studiando riguarda il Tfr, che nelle aziende sopra i 50 dipendenti è inserito nel contesto Inps – prosegue -. Vogliamo dare all’Inps la possibilità di dare il TFR in modalità rendita, quindi mensilmente, in modo da poter andare a confluire con il primo pilastro e invogliare ad andare prima in pensione. Sarà fondamentale il cambiamento culturale del mondo del lavoro e del matching tra domanda e offerta di lavoro e il sistema pensionistico futuro”.
“Siamo arrivati a oltre 24 milioni di lavoratori, il 62,5% di tasso di occupazione, tasso di disoccupazione mai così basso. Sono numeri oggettivi. Sul potere di acquisto siamo indietro. Ma questo governo ha introdotto strutturalmente il taglio del cuneo fiscale per i ceti medio-bassi, è un intervento epocale”, afferma ancora Durigon.

– Foto Italpress –

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Giara distrutta in via Roma, l’associazione delle strutture turistiche Sciacca Centro la ricompra (Video)

Era una delle sette giare andate distrutte nei raid vandalici dello scorso autunno quella che oggi l’Associazione Strutture Turistiche Sciacca Centro ha riconsegnato nelle mani degli assessori Agnese Sinagra, Francesco Dimino e del sindaco Fabio Termine.

A consegnarla il presidente del sodalizio, Santina Matalone e dal consiglio direttivo formato da Angela De Michele e Angelo Giacalone accompagnati dal maestro ceramista Salvatore Sabella che in precedenza aveva già realizzata su commissione del Comune la prima giara andata distrutta e ora, la nuova su commissione dell’associazione di categoria.

“E’ stato un gesto spontaneo – ha spiegato Santina Matalone – deciso fin da subito da noi associati, per ridare alla strada, seppur con una sola giara, quel pezzo di storia della tradizione artigianale di Sciacca, e quell’immagine identitaria di città che accoglie, che crea e non distrugge, trovando l’adesione unanime di tutti i titolari di strutture interessate, che si sono autotassati per l’acquisto della nuova giara. Un sentito grazie va, da parte dell’associazione al Maestro Salvatore Sabella, che fin da subito si è detto disponibile alla realizzazione della giara venendo incontro alle esigenze di noi associati anche nella concertazione del prezzo che ha invogliato di fatto gli associati a poter intervenire in tal senso. Un’azione e una collaborazione
quella di Sabella, che significa “condivisione, lavoro di squadra, unione e amore per la città”,
quella stessa città dove la ceramica deve essere il suo biglietto da visita per i nostri turistii”.

Dal cartaceo al processo telematico nei 39 anni di servizio di Franca Sciurba, da oggi in pensione (Video)

Ha vissuto, in 39 anni di servizio, tutti i cambiamenti della giustizia, l’evoluzione di un lavoro dove si è passati dall’uso esclusivo della carta al processo telematico. Oggi è andata in pensione Franca Sciurba, di Cianciana, direttore dell’area penale del Tribunale di Sciacca. Ha salutato magistrati e dipendenti degli uffici giudiziari.

Ha assunto la guida dell’area penale del Tribunale di Sciacca nel 2014 dopo avere operato nelle preture di Cammarata, Ribera e Sciacca e nell’ufficio del giudice di pace di Bivona. A Sciacca era arrivata, in applicazione, qualche anno prima del 2014.

“Adesso – dice Franca Sciurba – il lavoro è più semplificato, da remoto. Sul piano della modernizzazione questo va bene, mentre sul piano umano è cambiato tutto, mano contatti con gli avvocati”.

Fanghi del porto di Trapani e presunta frode, sequestrata area demaniale a Porto Empedocle

Un impianto di trattamento fanghi e due aree di stoccaggio sono state poste sotto sequestro dalla guardia costiera di Porto Empedocle nell’ambito dell’operazione “Dirty Mud”, un’indagine ambientale coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento. L’inchiesta, partita nel settembre 2024, riguarda presunte irregolarità nella gestione dei lavori di dragaggio del porto di Trapani.

Al centro dell’indagine la società capogruppo incaricata dei lavori che secondo quanto ricostruito dagli investigatori avrebbe omesso il trattamento dei fanghi marini, destinandoli direttamente allo stoccaggio e allo smaltimento finale, in violazione delle norme ambientali e del contratto d’appalto stipulato con l’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale, del valore complessivo di oltre 59 milioni di euro.

I militari della guardia costiera hanno sequestrato un’area demaniale di circa 60.000 metri quadrati in località Caos, nel Comune di Porto Empedocle, dove venivano depositati i rifiuti provenienti dalle operazioni di dragaggio. Secondo le indagini, il cosiddetto impianto di “sediment washing” installato sul molo di levante sarebbe stato utilizzato solo parzialmente o del tutto bypassato.

Nel corso delle attività è emersa anche l’esistenza di una seconda discarica, priva di autorizzazione, su un terreno agricolo nel Comune di Agrigento. L’area, di circa 10 mila metri quadrati, è stata anch’essa sequestrata. Al suo interno sono stati rinvenuti rifiuti speciali e fanghi con caratteristiche compatibili con quelli dragati nel porto di Trapani.

I soggetti coinvolti, a vario titolo, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per frode in pubbliche forniture e gestione illecita di rifiuti speciali.