Ztl a Sciacca, i commercianti: “Perplessità per la chiusura mattutina” (Video)

I nuovi orari di attivazione della Zona a traffico limitato che entreranno in vigore a Sciacca a partire da sabato 24 maggio non sono stati accolti positivamente, soprattutto da chi in centro ci lavora ogni giorno. A far discutere, in particolare, è la fascia oraria prevista per corso Vittorio Emanuele: dalle 10:30 fino a tarda sera, senza interruzioni. Una decisione che ha colto di sorpresa diversi commercianti, molti dei quali affermano di non essere stati coinvolti nel processo decisionale.

Ieri, facendo un giro tra le attività del centro storico, abbiamo raccolto l’opinione di alcuni commercianti della zona. Solo in due hanno accettato di rilasciare una dichiarazione, mentre altri, pur preferendo non esporsi pubblicamente, hanno espresso a microfoni spenti un forte disappunto.

Tra le principali criticità sollevate, emerge il nodo della logistica. L’accesso vietato per buona parte della giornata mette in difficoltà i rapporti con fornitori e corrieri che trovano ora ostacoli imprevisti nelle consegne. Una situazione aggravata dal fatto che molte attività del centro, specie nella stagione estiva, aprono in tarda mattinata per chiudere in tarda serata, adattandosi alle esigenze del flusso turistico e della vita notturna.

Una scelta calata dall’alto secondo alcuni commercianti. Ed è proprio questo il punto che più fa discutere: l’assenza di un dialogo con chi il centro lo tiene vivo ogni giorno. Se l’intento è quello di ripopolare il cuore della città, non si rischia invece l’effetto opposto, ossia quello di allontanare residenti e visitatori?

Si tende a confrontare altre città siciliane che adottano la Ztl in centro, come Palermo o Taormina. Realtà profondamente diverse da Sciacca, dove la presenza di un flusso turistico costante e un sistema di trasporto pubblico più efficiente consente di reggere l’impatto di simili restrizioni. Qui non abbiamo lo stesso afflusso né gli stessi servizi.

Resta dunque il dubbio su quale visione di città si stia portando avanti. Più sostenibile o semplicemente più difficile da vivere?

Impianto eolico “Grecanico”, il Tar respinge il ricorso della multinazionale

“Tutelato il nostro territorio dall’aggressione delle pale eoliche”. Così il sindaco Fabio Termine e l’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica Salvino Patti esprimono la propria soddisfazione per la decisione di oggi del TAR che ha respinto il ricorso, al parere negativo della Commissione tecnico-scientifica della Regione, presentato dalla multinazionale interessata alla realizzazione di un grande impianto eolico denominato “Grecanico”.

“È una battaglia – dicono il sindaco Fabio Termine e l’assessore Salvino Patti – che il Comune di Sciacca sta portando avanti con il proprio Ufficio Legale e da associazioni come Italia Nostra e WWF che si sono avvalse anche della collaborazione dell’ingegnere saccense Mario Di Giovanna e dell’avvocato Calogero Marino, che ringraziamo. Noi come Comune ci siamo costituiti innanzi al Tar per contrastare un progetto che andrebbe a deturpare inutilmente il nostro paesaggio. A differenza della Regione Siciliana, che non ha presentato alcuna memoria, noi come Comune di Sciacca lo abbiamo fatto, con il nostro Ufficio Legale. Il Tar in prima istanza ci ha dato ragione, respingendo l’istanza cautelare. Quella di oggi rappresenta una grande vittoria, a difesa del territorio e a salvaguardia degli interessi della comunità”.

Scalinata di via Madonna della Rocca off-limits per rischio crollo, arriva il transennamento

Muro pericolante in via Madonna della Rocca e situazione di instabilità nella scalinata che collega la via Cappuccini e la via in questione.

Una situazione segnalata qualche giorno fa, dai consiglieri Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’ in una lunga e articolata interrogazione presentata all’amministrazione comunale sullo stato di imminente pericolo nella zona con reportage fotografico allegato e relativa richiesta di intervento urgente.

A seguito della segnalazione, il Comune ha provveduto a transennare la scalinata in modo da non essere utilizzata per lo stato di pericolo per la pubblica incolumità.

Altre transenne e altra situazione di pericolo. Qui siamo in via Triolo nelle viuzze che conducono dalla Chiazza. Un vecchio edificio pericolante rischia di causare danni ai passanti così si è reso necessario anche qui intervenire con la collocazione di transenne a delimitare l’area.

Iniziato i lavori, chiusa per un mese la strada che collega Menfi a Porto Palo

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Sono finalmente iniziati i lavori della Menfi-Porto Palo, un progetto atteso da tempo che interessa due importanti arterie di collegamento del territorio: la strada provinciale per Porto Palo e quella verso la località Lido Fiori. Le operazioni fanno seguito alle numerose segnalazioni pervenute dall’amministrazione comunale di Menfi e ai sopralluoghi effettuati con l’architetto Francesco Santacroce e i tecnici del Libero Consorzio Comunale della Provincia di Agrigento.

Interventi approvati e gara d’appalto

Con determinazione dirigenziale del 19 dicembre 2023, successivamente modificata il 22 maggio 2024, è stato approvato il progetto esecutivo e avviata la procedura di gara. L’obiettivo è quello di garantire maggiore sicurezza e decoro urbano lungo le strade provinciali di Menfi.

I lavori strade Menfi sono stati affidati alla ditta C.G. Sistem S.r.l. tramite contratto dell’8 novembre 2024. Il piano di intervento è ampio e strutturato, volto alla completa riqualificazione dei tracciati interessati.

Messa in sicurezza e miglioramento della viabilità

Nel dettaglio, i lavori strade Menfi prevedono:

  • Pulitura di cunette, canali e tombini
  • Realizzazione di drenaggi e gabbionate protettive
  • Bitumazione dei tracciati
  • Rifacimento di cassonetti stradali
  • Collocazione di barriere di protezione
  • Costruzione di cordoli e cunette in calcestruzzo

Questi interventi garantiranno una maggiore durata del manto stradale e un miglior deflusso delle acque piovane, riducendo il rischio di allagamenti e frane.

Tempistiche e viabilità alternativa

La strada provinciale per Porto Palo rimarrà chiusa per circa 30 giorni per permettere l’esecuzione in sicurezza dei lavori. Una volta terminata questa fase, gli interventi proseguiranno sulla provinciale che collega Menfi alla località Lido Fiori, altra arteria fondamentale per residenti e turisti.

Pensioni 2025, l’INPS taglia gli importi da giugno: al via il recupero dei bonus erogati nel 2022

Brutte notizie in arrivo per molti pensionati italiani: da giugno 2025, l’INPS avvierà una decurtazione mensile delle pensioni, finalizzata al recupero dei bonus una tantum da 200 e 150 euro erogati nel 2022 in via straordinaria. Il motivo? Verifiche sui redditi effettuate a posteriori, che hanno evidenziato l’erogazione indebita di alcune indennità a soggetti non in possesso dei requisiti previsti.


Quali sono i bonus da restituire e perché

Nel 2022, in piena emergenza inflazione e caro energia, il governo introdusse due indennità straordinarie:

  • Bonus da 200 euro, destinato a chi nel 2021 aveva un reddito fino a 35.000 euro;
  • Bonus da 150 euro, rivolto a chi nel 2021 non superava i 20.000 euro di reddito.

Per velocizzare i tempi, i contributi vennero erogati in modo automatico, anche ai pensionati, prima di effettuare i controlli sul rispetto dei limiti reddituali.


A chi verranno tagliate le pensioni

Le verifiche dell’INPS si sono basate sulle dichiarazioni dei redditi del 2021, l’anno fiscale di riferimento per quei bonus. Ora, a distanza di quasi tre anni, è stato avviato il recupero delle somme erogate indebitamente, che interesserà migliaia di pensionati che non avevano diritto al beneficio.


Come avverrà il recupero dei bonus non spettanti

L’INPS ha deciso per un rimborso graduale, così strutturato:

  • Trattenuta mensile da 50 euro sul cedolino pensione;
  • Decurtazione applicata fino a completo recupero della somma;
  • Nei casi in cui non sia possibile trattenere l’importo, l’Istituto invierà un avviso di pagamento tramite PagoPA.

Nessuna domanda da fare, ma controlla il cedolino

Non è necessario presentare domande o comunicazioni. La procedura è automatizzata. Tuttavia, è consigliabile:

  • Accedere all’area riservata INPS;
  • Consultare il cedolino pensione di giugno 2025;
  • Verificare l’eventuale voce di trattenuta nel dettaglio dei pagamenti.

Perché l’INPS può richiedere il rimborso

L’indennità, pur erogata d’ufficio, era soggetta a requisiti di reddito. Fin dall’inizio fu precisato che, in caso di superamento delle soglie, le somme andavano restituite. La misura era prevista dalle norme istitutive dei bonus e il recupero non rappresenta un cambio di rotta, ma l’applicazione di quanto stabilito per legge.


Chi deve prestare attenzione

Il taglio interesserà principalmente:

  • Pensionati che hanno ricevuto uno dei due bonus nel 2022;
  • Chi nel 2021 aveva un reddito superiore alle soglie previste (35.000 o 20.000 euro);
  • Chi non ha verificato in autonomia la compatibilità con i requisiti.

Ztl, Bono vuole via Licata interamente pedonale e Matalone iniziative di intrattenimento

“Il programma Ztl in centro storico presentato dall’amministrazione comunale è in linea con le
nostre idee su come migliorare l’attuale mobilità e rendere più funzionali e vivibili alcune aree della
città”. Lo scrive oggi in una nota il presidente di Sciacca Turismo Ezio Bono che commenta all’indomani il nuovo provvedimento di Zona a traffico limitato adottato dall’amministrazione comunale.

“La chiusura alle auto a metà mattinata in corso Vittorio Emanuele è positiva. Il percorso di
pedonalizzazione tutto l’anno è un primo passo per impostare una vera politica di sviluppo
sostenibile e di cultura del territorio che abbia l’obiettivo di agevolare i visitatori, offrire migliori
opportunità di vita e lavoro e consentire la permanenza della popolazione e degli operatori
economici”.

Il presidente di alcune delle strutture ricettive saccensi va oltre: “Non basta però – aggiunge – limitarsi a chiudere alcune aree del centro alla viabilità, bisogna affiancare a questo
percorso un programma di miglioramento servizi che ci aiutino a creare opportunità occupazionali,
che scoraggino l’abbandono del centro storico e contrastino la disgregazione sociale. E’ il caso della
via Giuseppe Licata, che in parte risulta purtroppo isolata. La nostra opinione resta quella di
renderla interamente pedonale, per trasformarla in luogo di passeggio, di relax, di locali pubblici, di
dehors. Ci dicono che ci sono limiti legati alla sicurezza, ma riteniamo che si deve rilanciare una
parte del centro storico cittadino storicamente, culturalmente e artisticamente di rilievo, che oggi è
troppo trascurata”.

Il presidente Bono poi annuncia la proposta
alle autorità comunali dell’istituzione di bus navetta anche per zone balneari fino a tardi.

“In modo – aggiunge -da non ingolfare ulteriormente il centro storico da auto provenienti da tali zone e
lasciare più spazi a residenti”.

Favorevole alla Ztl anche l’associazione Strutture Turistiche Sciacca Centro presieduta da Santina Matalone che però avanza anche precise richieste all’amministrazione: “Indubbiamente per un’ associazione – scrive – che ha al suo interno operatori che ospitano turisti non si può non essere favorevoli alla ZTL, perchè va verso una città visitabile pedonalmente, considerato che in molte strade non esistono marciapiedi e il traffico di auto e specie di motorini, rendono pericoloso il normale passeggio di chi decide di rimanere in citta’”.

Matalone sottolinea di aver appreso soltanto dalla stampa le novità di un calendario diversificato nei tempi e nei periodi. “E’ un calendario – aggiunge – che ha bisogno di essere, diciamo, contestualizzato man mano visto che sarà applicato in maniera durevole nel tempo. Questo ci porterà ad un carico di burocrazia nella compilazione di modulistica per sgravare chi turista arriva in strutture oggetto della Ztl da eventuali multe. Quindi, chiediamo contestualmente al vademecum delle modalità (periodi orari e giorni) che ci si attivi al più presto per l’applicazione di un software, così come chiesto in tante occasioni, pure lo scorso anno, da condividere immediatamente da ora in avanti all’ospite considerate le numerose dichiarazioni di passaggio vetture in zone interessate tutto il giorno. Non possiamo caricarci pure di questo onere della compilazione della modulistica necessaria per fare arrivare e scaricare i bagagli per gli ospiti. Si chiede inoltre, indicazione precisa e chiara delle zone di parcheggio in tutte le zone di accesso alla città per invitare l’ospite a non entrare proprio nel centro storico; ma ovviamente al contempo un preciso e puntuale, oltre che frequente servizio dei bus navetta tutto il giorno e per il circuito interessato….(non soltanto come è avvenuto fino adesso che copre il tratto di Corso Vittorio Emanuele) ma anche la Via Licata e le altre zone deputate a parcheggio auto come il quartiere San Michele ad esempio, dove insistono oltre a tante strutture del centro antico anche piazze e vie oggetto di sosta auto”.

L’associazione di categoria saccense infine, auspica anche un aumento delle corse del servizio di trasporto urbano in modo da incentivare l’uso di tali mezzi in centro da parte del saccense che lascia la propria vettura a casa.

Tra le richieste della Matalone anche l’attivazione della cassa automatica in Piazza Mariano Rossi.”Non si può chiedere al turista e al saccense – afferma – che parcheggia ove possibile, di dover andare ad acquistare il biglietto a 400 metri di distanza…Non per ultimo, da non sottovalutare la necessità, specie in questo periodo di primissima applicazione dell’ordinanza, di organizzare piccoli eventi di attrazione per rendere questo centro storico vivo, animato e apprezzabile anche dallo stesso cittadino di Sciacca che ovviamente deve andare verso un cambiamento di mentalità. Un centro storico – conclude chiuso al traffico è un centro vivibile, apprezzabile e sicuramente più attraente”

Cedolare secca anche per partite IVA: la Cassazione smentisce il Fisco, ok agli affitti agevolati a professionisti e imprese

Novità importanti per chi affitta immobili ad uso abitativo: con due recenti sentenze, la Corte di Cassazione ha sancito che la cedolare secca è applicabile anche quando l’inquilino è titolare di partita IVA, smentendo l’orientamento restrittivo finora seguito dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di una svolta giurisprudenziale destinata a ridurre il contenzioso e a offrire maggiore chiarezza a proprietari e locatori.


Le sentenze che cambiano lo scenario fiscale

Le pronunce n. 12076 e 12079 del 7 maggio 2025, confermando il precedente orientamento già espresso dalla Cassazione (es. sentenza 12395/2024), aprono ufficialmente alla possibilità di optare per la cedolare secca anche quando il conduttore del contratto è:

  • un professionista con partita IVA,
  • un imprenditore individuale,
  • un lavoratore autonomo,
    purché l’immobile sia destinato esclusivamente a uso abitativo.

Cedolare secca: cos’è e a chi si applica

La cedolare secca è un regime fiscale opzionale che consente di sostituire IRPEF, addizionali e imposta di registro con una tassazione fissa agevolata:

  • 21% per i contratti a canone libero
  • 10% per i contratti a canone concordato (nei comuni ad alta tensione abitativa)

Fino ad oggi, secondo l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, tale regime non poteva essere applicato se il conduttore era titolare di partita IVA, anche se l’immobile era utilizzato come abitazione. Ora la Cassazione ribalta questa visione.


Cosa dice la Cassazione: si guarda all’uso dell’immobile, non al tipo di inquilino

Secondo i giudici, l’esclusione prevista dalla normativa (art. 3, comma 6 del D.Lgs. 23/2011) riguarda solo i locatori titolari di partita IVA che affittano per scopi professionali o d’impresa. Non ha rilevanza il fatto che l’inquilino sia una persona fisica che esercita attività economica.

Quindi:
✅ Un medico che affitta un appartamento per viverci in una nuova città dove apre lo studio può avere un contratto con cedolare secca.
✅ Un fotografo freelance che soggiorna in città per lavoro può affittare casa con questo regime.
✅ Un imprenditore che prende in affitto una casa ad uso foresteria per i suoi dipendenti, può anch’egli beneficiare della cedolare, se l’immobile è abitativo.


Il contrasto con la posizione dell’Agenzia delle Entrate

Nonostante la chiarezza della Cassazione, il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate continua a riportare che la cedolare secca non può essere applicata nei contratti con conduttori titolari di partita IVA, anche se l’uso dell’immobile è abitativo e personale (ad esempio per collaboratori o dipendenti).

Questa discrepanza ha generato negli anni numerosi contenziosi, ora superati grazie alla posizione netta della giurisprudenza.


Verso un aggiornamento delle regole fiscali

Le sentenze, oltre a chiarire il diritto dei proprietari a scegliere il regime agevolato anche con conduttori economicamente attivi, spingono per un aggiornamento delle regole di prassi da parte dell’amministrazione finanziaria. La questione è già stata portata in Commissione Finanze della Camera il 12 maggio scorso, con l’obiettivo di allineare la normativa applicativa alle recenti interpretazioni giudiziarie.


Cosa cambia per i locatori

Chi possiede un immobile ad uso abitativo potrà:

  • scegliere la cedolare secca anche se l’inquilino è un professionista o imprenditore individuale,
  • ottenere un risparmio fiscale grazie alla tassazione fissa sostitutiva dell’IRPEF,
  • ridurre la burocrazia, evitando l’imposta di registro e l’imposta di bollo.

Una possibilità in più per affittare in modo trasparente, legale e vantaggioso, anche nel caso di conduttori con partita IVA.


Sciacca ospita un importante meeting multidisciplinare sui tumori polmonari

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Si terrà sabato 24 maggio, a Sciacca, un prestigioso meeting multidisciplinare dedicato ai tumori del polmone, una delle patologie oncologiche più diffuse e letali, i cosiddetti big killers. L’incontro riunirà alcune tra le più autorevoli figure specialistiche a livello regionale e nazionale.
L’evento nasce con l’obiettivo di creare un dialogo concreto e costruttivo tra ospedale e territorio, favorendo un approccio integrato alla cura dei tumori polmonari. Parteciperanno chirurghi toracici, oncologi, biologi molecolari, pneumologi e medici di medicina generale, in un confronto aperto sulle strategie diagnostiche, terapeutiche e assistenziali più aggiornate. Un significativo contributo organizzativo e’ fornito dal direttore dell’unità operativa di Oncologia dell’ospedale di Sciacca, Domenico Santangelo.
“È un momento di incontro e di crescita non solo per i professionisti del settore, ma per tutto il nostro territorio e per il nostro ospedale”, sottolineano gli organizzatori. Il meeting rappresenta infatti un’occasione unica per valorizzare la competenza scientifica locale e stimolare la costruzione di reti cliniche efficienti, al servizio dei pazienti.

Montevago, inaugurata la nuova aula consiliare (Video)

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È stata inaugurata a Montevago la rinnovata aula consiliare “Falcone e Borsellino”, al termine di un importante intervento di restyling che ha dato nuova vita ai locali istituzionali del Comune.

I lavori, dal valore complessivo di oltre 60 mila euro, sono stati finanziati attraverso le risorse del Programma di Azione e Coesione della Sicilia 2014-2020.

L’intervento ha riguardato principalmente l’efficientamento energetico della struttura e la riqualificazione degli spazi interni, con l’acquisto di nuovi arredi che rendono l’ambiente più moderno e accogliente.

Il progetto ha avuto come obiettivo quello di offrire un luogo più funzionale alle attività istituzionali, ma anche più sostenibile dal punto di vista ambientale.

Spazi riqualificati nell’aula consiliare Montevago

La nuova aula consiliare Montevago è oggi dotata di impianti più efficienti e di un comfort migliorato grazie all’uso di materiali moderni e soluzioni tecnologiche avanzate.

I lavori si sono concentrati sull’isolamento termico, l’illuminazione a basso consumo e l’ottimizzazione degli spazi.Il rinnovamento ha incluso anche l’acquisto di arredi moderni e funzionali, capaci di rispondere alle esigenze di una pubblica amministrazione sempre più orientata alla trasparenza e all’efficienza.

Le dichiarazioni delle istituzioni

Durante l’inaugurazione, trasmessa in un video che ha raccolto le testimonianze dei protagonisti, il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando l’importanza di restituire alla comunità uno spazio pubblico rinnovato.

La presidente del consiglio comunale, Antonella Migliore, ha parlato di “un passo importante per rendere l’attività amministrativa più vicina ai cittadini”.

Un simbolo di legalità rinnovato

L’aula consiliare Montevago dedicata a Falcone e Borsellino assume oggi un significato ancora più profondo: quello di uno spazio istituzionale che onora la memoria dei due magistrati simbolo della lotta alla mafia, promuovendo nel contempo valori di legalità, efficienza e partecipazione democratica.

Divieto di cellulari a scuola: proposta italiana all’Ue per tutelare benessere e apprendimento

L’Italia ha presentato una proposta al Consiglio dell’Unione Europea per una raccomandazione condivisa che introduca il divieto di utilizzo degli smartphone nelle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado in tutta l’UE. L’obiettivo è tutelare lo sviluppo cognitivo e sociale degli studenti più giovani, limitando l’esposizione ai dispositivi digitali durante le attività scolastiche.


I motivi della proposta: meno distrazioni, più apprendimento

Numerosi studi scientifici evidenziano gli effetti negativi di un uso prolungato degli smartphone in età evolutiva. Tra le principali criticità:

  • perdita di concentrazione e memoria;
  • riduzione delle competenze linguistiche;
  • calo delle capacità critiche e logiche;
  • peggioramento delle performance scolastiche;
  • aumento dell’isolamento sociale.

La proposta italiana chiede un intervento congiunto a livello europeo per garantire ambienti scolastici più equilibrati e stimolanti, nei quali il benessere psicofisico venga messo al centro delle politiche educative.


In Italia il divieto è già attivo dalla scuola dell’infanzia alle medie

Nel nostro Paese, a partire da settembre 2024, è stato introdotto il divieto di utilizzo degli smartphone in classe per tutti gli alunni dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado.

Fanno eccezione solo i dispositivi utilizzati:

  • nell’ambito di piani didattici personalizzati;
  • per studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

L’adozione di queste misure riflette la volontà di proteggere gli studenti più piccoli dall’iperconnessione e dai rischi associati a un uso precoce e non controllato dei dispositivi digitali.


Verso un approccio europeo: favore degli altri Paesi membri

La proposta italiana, presentata in occasione della riunione del Consiglio dell’Unione europea dedicata all’Istruzione, ha ottenuto un ampio consenso tra gli Stati membri, molti dei quali hanno già introdotto misure simili.

Nel dibattito europeo si evidenzia la necessità di un coordinamento più forte, anche sul fronte dell’accesso ai social network da parte dei minori, per contrastare fenomeni come:

  • cyberbullismo;
  • contenuti inappropriati e violenti;
  • atti di autolesionismo;
  • violenza di genere online.

Estensione del divieto alle scuole superiori?

Nel corso dell’intervento, è stato annunciato che si sta valutando anche la possibilità di estendere il divieto alle scuole superiori, alla luce dei crescenti casi di distrazione, disagio psicologico e dipendenza da social riscontrati anche tra gli adolescenti.