Call center, Assocontact “Preoccupa decisione ministero sul settore Bpo”

ROMA (ITALPRESS) – Le associazioni datoriali del settore BPO (Business Process Outsourcing), Call e Contact Center esprimono in una nota “forte preoccupazione” sul parere espresso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’ambito del Tavolo nazionale sulle telecomunicazioni svoltosi oggi presso il MIMIT. In particolare – a seguito della richiesta avanzata dalle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni circa il contratto di riferimento da applicare al mondo dei call e contact center – il Ministero del lavoro “ha confermato con una nota che il CCNL da applicare per il mondo dei servizi alla clientela sarebbe quello delle TLC, per altro scaduto da quasi 30 mesi”.
“La dichiarazione emersa oggi al Tavolo Telecomunicazioni MIMIT/MIN. LAVORO desta preoccupazione, perchè disattende i principi costituzionali e in particolare l’art. 39 della Costituzione – ha dichiarato Lelio Borgherese, Presidente di Assocontact – E’ importante ricordare che la normativa vigente – nel pubblico come nel privato – stabilisce già con chiarezza i criteri per individuare i contratti collettivi comparativamente più rappresentativi nei settori, rendendo superflui ulteriori interventi”.
“Per i servizi alla clientela in outsourcing, i contratti corretti sono quelli del commercio e dei servizi e tra questi quello specifico del BPO, sottoscritto a dicembre 2024 e depositato al CNEL con codice H641 – ha aggiunto -. Il settore del BPO è un settore diverso e distinto dalle telecomunicazioni per le quali opera, così come per altre decine di settori industriali, quali le utilities, le banche, le assicurazioni e la Pubblica Amministrazione. Le affermazioni del Ministro del Lavoro infine sono paradossali, perchè qualora si dovesse adottare in maniera universale il CCNL TLC, oggi i lavoratori delle aziende che hanno sottoscritto il contratto BPO sarebbero pagati di meno. Il CCNL BPO, specifico per il mondo degli outsourcer, garantisce infatti retribuzioni dirette e indirette più alte del contratto TLC”.
“Restano infine irrisolti i problemi strutturali del settore, legati più al costante calo dei volumi di attività che alla contrattazione collettiva, con esuberi e richieste di ammortizzatori sociali in ogni dove. Serve una riforma della struttura degli appalti di customer care e il superamento della logica a ‘cottimò, per uscire dalla crisi. Per questo sosteniamo la proposta di legge di riordino del settore, a prima firma On. Longi, e ne chiediamo l’approvazione immediata”.
“Assocontact resta come sempre disponibile al confronto – conclude Borgherese – ma invita il Ministero a rispettare i principi della rappresentanza, della contrattazione collettiva e ad evitare affermazioni in contrasto con la normativa vigente”.

– foto ufficio stampa Assocontact –
(ITALPRESS).

Dl Bollette, Meloni “Contro il caro energia non ci fermiamo qui”

ROMA (ITALPRESS) –Con l’approvazione definitiva al Senato del Decreto Bollette, il Governo mette in campo misure concrete per sostenere famiglie e imprese di fronte al caro energia. Lo facciamo attraverso un investimento di circa 3 miliardi, destinato ad alleggerire le bollette, promuovere l’efficienza energetica, tutelare i più vulnerabili e chi produce”. Così su X il premier Giorgia Meloni.

“In particolare, per le famiglie con un Isee fino a 25mila euro, prevediamo un contributo straordinario di 200 euro. Per le famiglie con redditi più bassi che già percepiscono il bonus bollette, si tratta di un contributo aggiuntivo, con il beneficio complessivo che può raggiungere i 500 euro – conclude il presidente del Consiglio -. Non ci fermeremo qui: continueremo a lavorare con serietà e determinazione per contrastare il caro energia e aiutare chi ha bisogno”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

A Pupi Avati il David di Donatello alla Carriera

ROMA (ITALPRESS) – Il regista Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 70^ edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato mercoledì 7 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat). La conduzione dell’edizione 2025 è affidata a Elena Sofia Ricci e Mika. La serata sarà in diretta anche su Rai Radio2 – con la conduzione di Carolina Di Domenico – e sarà disponibile sulla piattaforma di RaiPlay.

“L’Accademia del Cinema Italiano è onorata di consegnare il David alla Carriera a Pupi Avati, talento poliedrico di regista, scrittore, sceneggiatore, musicista e produttore, in coppia inossidabile con il fratello Antonio – ha dichiarato la Presidente e Direttrice Artistica, Piera DetassisGrande autore e affabulatore, ha raccontato il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell’inseguire i propri sogni. Creatore indiscusso del gotico padano con La casa delle finestre che ridono fino ai recenti Il signor Diavolo e L’orto americano, Avati si immerge con incanto e magia nell’autobiografia emiliana e scava a tocchi leggeri, mai appariscenti, nell’inconscio piccolo borghese e rurale, traendo segnali di umanità dalle vite grigie, redente dalla poesia e dalla speranza, in un racconto a mosaico, collettivo, d’amicizia e famigliare, come avviene nei suoi tanti capolavori. La sua speciale grazia d’autore tocca gli attori, esaltati in ruoli spesso sorprendenti, da Lino Capolicchio a Carlo Delle Piane, da Gianni Cavina a Silvio Orlando, da Diego Abatantuono a Renato Pozzetto, da Neri Marcorè ad Alba Rohrwacher ed Elena Sofia Ricci, fino a comporre una geografia di volti e umanità diversa, alla scoperta di un’Italia poetica e lontana dalle luci della ribalta”.

Tra i riconoscimenti già annunciati della 70^ edizione dei Premi David di Donatello, il David Speciale a Ornella Muti, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Ozpetek e il David come Miglior Film Internazionale ad Anora di Sean Baker.

-foto ufficio stampa Pupi Avati –

(ITALPRESS).

25 aprile, Fontana “Riaffermare con orgoglio origini nostra democrazia”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 25 aprile 1945 il popolo italiano riconquistava la propria libertà dopo oltre vent’anni di dittatura fascista e il dramma della guerra e dell’occupazione tedesca. In uno dei momenti più difficili della storia del nostro Paese, quando ogni speranza sembrava ormai perduta, donne e uomini, giovani e anziani, militari e civili, offrirono un generoso contributo nella lotta di Liberazione. Molteplici furono le anime della Resistenza, così come le opinioni e le idee dei suoi protagonisti, a dimostrazione di una pluralità che fu anche la sua forza”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nella commemorazione in Aula dell’80° anniversario della Liberazione.

“Ma tutti erano accomunati dallo stesso obiettivo: sconfiggere la barbàrie nazifascista, anche a costo della propria stessa vita. E, per questo, a loro va il mio commosso pensiero e l’espressione, a nome mio personale e di tutta la Camera dei deputati, della più profonda e sincera gratitudine – aggiunge -. Il loro esempio ricorda a noi tutti come, anche nelle avversità, sia possibile mantenere salda la rotta con determinazione e senso di responsabilità, agendo per il bene comune. Celebrare questa ricorrenza rappresenta dunque un doveroso tributo alla memoria di chi ha combattuto per assicurare un futuro di pace e di giustizia alle generazioni a venire, guidando un Paese sconfitto e umiliato lungo il percorso della ricostruzione”.

“Sebbene stremata dal punto di vista morale e materiale, l’Italia del secondo dopoguerra era ormai profondamente diversa rispetto al passato.Essa si avviava a rifondarsi su basi democratiche. Dalle ceneri del conflitto sorse infatti la Costituzione, che definì le coordinate di un ordinamento radicalmente nuovo – ha sottolineato Fontana -. Il testo della Costituzione, approvato a larghissima maggioranza nella seduta del 22 dicembre 1947, accolse il frutto di una lunga e articolata elaborazione giuridica e culturale. Si tradusse in un progetto di convivenza politica, economica e sociale ispirato ai princìpi di libertà, uguaglianza, pace e tutela dei diritti inviolabili dell’uomo. Sono valori universali, che costituiscono il fondamento stesso della nostra identità”.

“Con questa consapevolezza, le forze politiche costituenti, anche se molto distanti tra loro, si impegnarono per superare divisioni e contrasti, con l’obiettivo di garantire la stabilità e la tenuta della neonata Repubblica. Adesso come allora, la Carta fondamentale non si esaurisce, quindi, in un insieme di norme giuridiche, ma rappresenta un patrimonio comune che ci identifica come popolo. Essa appartiene a ogni cittadino, che deve onorarla e difenderla. A maggior ragione, in un periodo complesso come quello attuale, segnato da gravi conflitti e dal ritorno di inaccettabili manifestazioni di odio e di violenza. In un simile scenario è indispensabile riaffermare con orgoglio le origini più autentiche della nostra democrazia. Con questo spirito siamo chiamati a celebrare il 25 Aprile – ha concluso Fontana -. Una ricorrenza che rappresenta un monito a ripudiare ogni forma di sopraffazione e a impegnarsi, giorno dopo giorno, nella costruzione di una società saldamente ancorata ai valori della libertà e della democrazia e capace di rigenerare speranza”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Ribera in lacrime per la morte di Filippo Scaturro, la Flai: “Persona mite e laboriosa”

La salma di Filippo Scaturro, di 65 anni, di Ribera, pensionato, sposato e padre di due figli, morto ieri nel suo aranceto di Borgo Bonsignore, si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera. Scaturro era a bordo di un trattore quando è caduto dal mezzo. Per lui non c’è stato nulla da fare. A Borgo Bonsignore sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ribera ed i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca.

Di “persona a modo, sempre gentile, garbata, che non vedeva l’ora di andare in pensione”, parla Franco Colletti, della Flai Cgil. “Era un nostro iscritto”, aggiunge il sindacalista.

In una nota la Flai Cgil “esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Filippo Scaturro, nostro iscritto ed ex dipendente del Consorzio di bonifica Agrigento 3, persona mite, laboriosa e stimata da tutti. Il ricordo di Filippo è ancora vivo tra coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui. La sua dedizione, il suo impegno e la sua umanità resteranno esempio per tutti noi. Filippo non vedeva l’ora di andare in pensione. Ricordiamo con emozione quando gli facemmo il conteggio: era da un anno e mezzo che finalmente aveva raggiunto quel traguardo tanto desiderato. Questa tragedia ci richiama ancora una volta all’importanza della sicurezza sul lavoro in agricoltura, un settore troppo spesso segnato da incidenti gravi e talvolta mortali. È nostro dovere continuare a lottare affinché nessun lavoratore debba più rischiare la vita sul proprio posto di lavoro. Ci stringiamo con affetto e solidarietà attorno alla famiglia, ai suoi cari e a quanti gli hanno voluto bene, in questo momento di grande dolore”.

Don Antonio Nuara, sacerdote riberese, aggiunge: “Tutta la Comunità riberese è rimasta sgomenta e attonita per l’accaduto. Era una persona da tutti stimata ed amata per la sua amabilità e la sua disponibilità. Pronto ad aiutare chiunque avesse bisogno di lui. Amato dai colleghi e stimato da tutti”.

Dipendenti pubblici, aumenti in arrivo per stipendi e buoni pasto: ecco le proposte della FLP e le novità del decreto PA

Il decreto-legge sulla Pubblica Amministrazione è attualmente all’esame della Camera e potrebbe segnare una svolta per milioni di dipendenti pubblici in Italia. Dopo anni di blocchi contrattuali e tagli alle risorse, si torna finalmente a parlare di aumenti salariali, potenziamento dei buoni pasto e miglioramento delle condizioni di lavoro. Ma cosa prevede esattamente il nuovo decreto e quali sono le richieste dei sindacati, in particolare della FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche)?

Una riforma necessaria per rilanciare la Pubblica Amministrazione

Il nuovo decreto si inserisce in un quadro più ampio di riforme che puntano a rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente, attrattiva per i giovani e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini. Dopo anni di spending review che hanno indebolito il comparto pubblico, si avverte la necessità di un cambio di passo che valorizzi il lavoro dei dipendenti statali e ne migliori le condizioni economiche e operative.

La FLP ha subito presentato una serie di proposte correttive per rafforzare il decreto, con l’obiettivo di ottenere risultati concreti per i lavoratori. Tra le richieste principali troviamo:

  • Aumento del salario accessorio, legato alla produttività e detassato, come avviene già nel settore privato.
  • Aggiornamento del buono pasto, fermo da 13 anni al valore di 7 euro.
  • Sblocco dei Fondi per le Risorse Decentrate, bloccati dal 2016.
  • Eliminazione della tassa sulla salute, ovvero il taglio delle indennità in caso di malattie inferiori ai 10 giorni.
  • Attivazione dell’area delle elevate professionalità, con una fase sperimentale tra il 2025 e il 2027.
  • Abolizione del posticipo del TFR/TFS, che oggi penalizza i dipendenti pubblici con tempi di attesa anche fino a sette anni.

Prime risorse stanziate: 190 milioni per la contrattazione integrativa

Nonostante la strada sia ancora lunga, alcuni segnali positivi si intravedono. Il Governo ha stanziato un fondo da 190 milioni di euro per sostenere la contrattazione integrativa dei dipendenti ministeriali, un primo passo che potrebbe essere esteso anche agli enti locali, come ha lasciato intendere il ministro Zangrillo.

Ma per rilanciare davvero la Pubblica Amministrazione, servono interventi strutturali e duraturi che garantiscano:

  • Maggiore meritocrazia.
  • Condizioni lavorative dignitose.
  • Capacità di attrarre e trattenere talenti.
  • Qualità dei servizi per i cittadini.

Solo con una visione complessiva e investimenti concreti sarà possibile riportare al centro il valore del lavoro pubblico e rispondere alle sfide di un’amministrazione moderna ed efficiente.


Crisi idrica Sicilia, il sostegno dei Liberi Agricoltori alla richiesta dell’On. Carmelo Pace

L’Associazione Liberi Agricoltori esprime piena soddisfazione per l’intervento dell’onorevole Carmelo Pace che ha sollecitato il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, a prorogare misure fondamentali per fronteggiare la crisi idrica Sicilia.

Emergenza idrica e misure urgenti

Tra le richieste avanzate, spiccano due punti cruciali: la proroga dello stato di emergenza in scadenza il 5 maggio per la parte occidentale della Sicilia e il prolungamento della validità della delibera commissariale 9 del 2024. Quest’ultima consente, tramite la “Bretella”, il trasferimento dei volumi idrici dalla diga Gammauta alla diga Castello, garantendo l’approvvigionamento d’acqua essenziale per l’agricoltura locale.

Il ruolo dell’Associazione Liberi Agricoltori

La richiesta rappresenta un importante supporto all’attività dell’Associazione Liberi Agricoltori, da tempo impegnata nella tutela del comparto agricolo siciliano. In un contesto di crisi idrica Sicilia riconosciuto a livello locale, regionale e nazionale, l’associazione prosegue con determinazione nella sua missione: proporre soluzioni, segnalare criticità e collaborare con le istituzioni.

La Comunicazione Aumentativa Alternativa in ambito clinico e riabilitativo

Il nostro viaggio verso la Summer School “AbbracCiAA la Cultura”, in programma a Sciacca dal 16 al 18 maggio 2025 e fortemente sostenuta dal Centro di Formazione Anaprof, fa oggi tappa nel mondo della riabilitazione clinica e della terapia evolutiva, dove la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) diventa uno strumento essenziale per migliorare la qualità della vita di bambini e adulti.

Protagoniste di questa nuova storia sono la logopedista Elena Sciangula e la terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva Antonella Baldassano, in servizio presso l’Istituto Maugeri di Sciacca, che hanno raccontato come la CAA si inserisca nella loro pratica clinica quotidiana, rendendo possibile la comunicazione anche in situazioni di grave difficoltà verbale.

La CAA: uno strumento fondamentale in ambito logopedico

“In logopedia, la Comunicazione Aumentativa Alternativa ha un’importanza fondamentale – spiega la dott.ssa Sciangula –. Qualsiasi apprendimento, autonomia o relazione interpersonale nasce da uno scambio comunicativo efficace. La CAA riduce la frustrazione, favorisce l’interazione sociale e sostiene lo sviluppo emotivo dei pazienti.”

Lavorare sulla comunicazione, infatti, non significa solo “parlare”, ma creare canali alternativi e potenziati per esprimere bisogni, desideri, emozioni.

Bambini e adolescenti: crescere insieme con la CAA

Anche in ambito evolutivo, la CAA ha un ruolo chiave nel supportare le competenze relazionali dei bambini e degli adolescenti.

“Il nostro obiettivo – racconta Antonella Baldassano – è fornire strumenti validi per comunicare, che permettano di esprimere bisogni ed emozioni anche senza il linguaggio verbale. Se la società conosce e adotta questi strumenti, sarà più facile per tutti i bambini essere compresi e integrati nei contesti quotidiani.”

Adulti, traumi e malattie neurodegenerative: la comunicazione come diritto

Non solo bambini. La CAA è uno strumento prezioso anche per gli adulti con afasie post-ictus, traumi cranici o malattie neurodegenerative come SLA e Parkinson.

“La CAA non si limita a supportare la riabilitazione delle abilità verbali – continua la dott.ssa Sciangula – ma garantisce che ogni paziente possa esprimere i propri bisogni e opinioni, sia con il personale medico sia con i familiari.”

In questo modo, la comunicazione diventa un diritto accessibile per tutti, anche nei momenti più difficili.

I laboratori della Summer School: conoscere e praticare la CAA

L’importanza di diffondere la conoscenza pratica della CAA sarà al centro della Summer School “AbbracCiAA la Cultura”.

“Non si parlerà solo di teoria – sottolinea Antonella Baldassano – ma si entrerà nei laboratori, dove si imparerà a realizzare e utilizzare gli strumenti CAA. Così, se un giorno si entrerà in un bar o in una farmacia aderente al progetto, si saprà subito come utilizzare i simboli per aiutare un bambino o un adulto a comunicare.”

La conoscenza condivisa è la chiave per rendere la CAA parte della vita di tutti e accettarla socialmente come uno strumento normale e prezioso.

Vuoi scoprire il programma completo della Summer School “AbbracCiAA la Cultura”?

Tre giorni di formazione gratuita, laboratori pratici e incontri con esperti nel campo della Comunicazione Aumentativa Alternativa, dal 16 al 18 maggio 2025 a Sciacca.
🔗 Clicca qui per leggere il programma e iscriverti all’evento

Altri articoli correlati:

🔗 Scopri la Summer School “AbbracCiAA la Cultura” in programma a Sciacca il 16-18 maggio 2025
🔗 Approfondisci la Rete “Scuole per Comunicare” e il gemellaggio Brescia-Agrigento
🔗 Guarda l’intervista alle alunne del corso SAS: la CAA tra teoria, laboratori e vita reale
🔗 Il Liceo Artistico Bonachia racconta l’inclusione con l’arte e l’intelligenza artificiale
🔗 Scopri come la CAA entra nelle attività commerciali di Sciacca con il progetto “in pratiCAA”

Tragedia nelle campagne riberesi, muore pensionato sbalzato dal trattore

Incidente in un aranceto nelle campagne di Borgo Bonsignore a Ribera. Un pensionato riberese, Filippo Scaturro, di 65 anni, sposato e padre di due figli, a bordo di un trattore è morto dopo essere caduto dal mezzo agricolo.

L’uomo era un ex dipendente del Consorzio di bonifica Agrigento 3. Era al lavoro nell’aranceto di sua proprietà. Forse ha sbattuto a un ramo ed è stato sbalzato dal mezzo. La dinamica, comunque, non è ancora chiara.

“Sono addolorato – ha detto il sindaco Matteo Ruvolo – conoscevo questo concittadino, un gran lavoratore che lascia un vuoto nella sua famiglia e nella nostra comunità”. Sono intervenuti i carabinieri ed i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca.

Bonus Nuovi Nati 2025: 1.000 euro per ogni figlio, requisiti e istruzioni INPS

È ufficiale il Bonus Nuovi Nati 2025: l’INPS, con la Circolare n. 76 del 14 aprile 2025, ha fornito tutte le indicazioni pratiche per richiedere il contributo di 1.000 euro per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso dell’anno. Scopri requisiti, scadenze e modalità di domanda.

Cos’è il Bonus Nuovi Nati 2025?

Si tratta di un contributo economico una tantum di 1.000 euro per ogni bambino nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Il bonus, istituito dalla Legge di Bilancio 2025, è destinato alle famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro e viene erogato tramite una carta prepagata nominativa, spendibile esclusivamente per l’acquisto di prodotti per l’infanzia presso esercizi convenzionati (fisici e online).

Requisiti per ottenere il Bonus Nuovi Nati

Per beneficiare del contributo, è necessario:

  • Avere un figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel 2025.
  • Disporre di un ISEE valido non superiore a 40.000 euro.
  • Essere residenti in Italia (compresi cittadini UE e non UE con permesso di soggiorno di lungo periodo o di almeno 6 mesi).

Come richiedere il Bonus: scadenze e modalità

La domanda va presentata entro 60 giorni dalla nascita, adozione o affido preadottivo del minore:

  • Online, tramite il portale INPS con SPID, CIE o CNS.
  • Attraverso il Contact Center INPS.
  • Presso i CAF convenzionati.

Per i bambini nati prima della pubblicazione della circolare (14 aprile 2025), il termine dei 60 giorni decorre dalla stessa data.

Oltre il Bonus: tutte le altre agevolazioni per le famiglie nel 2025

Il Bonus Nuovi Nati si aggiunge ad altre misure di sostegno per le famiglie:

  • Assegno Unico Universale: fino a 2.400 euro annui per il primo figlio con ISEE inferiore a 17.000 euro (maggiorazioni per figli successivi).
  • Bonus Asilo Nido: fino a 3.600 euro annui per il pagamento delle rette, con ISEE fino a 40.000 euro.
  • Detrazioni fiscali per spese sanitarie: fino a 1.500 euro annui per le spese mediche dei figli.

Quanto può ottenere una famiglia?

Combinando il Bonus Nuovi Nati, l’Assegno Unico, il Bonus Nido e le detrazioni fiscali, una famiglia con un figlio nato nel 2025 potrebbe ricevere fino a 8.500 euro di sostegno economico nel primo anno di vita del bambino (in base all’ISEE familiare).

Conclusione

Per non perdere queste importanti opportunità di sostegno, è fondamentale restare aggiornati su requisiti e scadenze. Consulta sempre il portale INPS o rivolgiti a un CAF per avere assistenza nella presentazione delle domande.