Grande successo di pubblico, a Sciacca, per la mostra “Piccolo Dipinto”

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L’esposizione, curata dall’associazione culturale “Il Pozzo”, ha voluto rendere omaggio anche all’artista Vincenzo Nucci, scomparso nel 2015. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 6 gennaio, presso lo “Spazio Purgatorio” …   Una mostra che mette al centro la contemporaneità degli artisti siciliani in opere significative e di piccolo formato. Il colore e il segno sono i protagonisti dei lavori che alcuni di questi professionisti hanno voluto rendere visibili al numeroso pubblico, intervenuto per prendere parte ad una particolare esposizione pittorica. Tra gli  artisti di rilievo si distinguono ACA, Antonio Barbera, Rosario Bruno, Paolo Cancelliere (Cance), Carmelo Candiano, Rosario Cantone, Salvatore Catanzaro, Carlotta Cawa, Vincenzo Crapanzano, FrancescaDeSanti, Franco Fasulo, Raimondo Ferlito, Leonardo Fisco, Franco Accursio Gulino, Hajto, Rosangela Leotta, Katia Licari, Gabriella LoBue, Emmanuele Lombardo, Tania Lombardo, Roberto Masullo, Alfio Pappalardo, Michele Patti, Nino Pilotto, Giovanni Proietto, Gianni Provenzano, Alfonso Rizzo, Nicolò Rizzo, Eugenio  Sclafani, Tino Signorini. Suggestivi i dipinti di Vincenzo Nucci, pittore siciliano attivo sin dagli anni 80 e scomparso nel 2015, sempre fedele ad una sua particolare emozione di luce che rende unico il suo paesaggio isolano composto da struggenti notturni a Selinunte, dalla malinconia delle rovine di vecchi casali e dai giardini segreti con muri di cinta dove si arrampicano rigogliose buganville fiorite di lacche rosse e infine, lei, la palma “protagonista” e simbolo della fascinosa Sciacca araba che egli ama.  

Patrizia Ciaccio dopo avere abbracciato l’ottavo fratello grazie a Portobello: “Ho lottato per conoscerli tutti e presto li porterò a Sciacca”

Ha ripreso, questa mattina, la sua attività lavorativa, presso una struttura che assiste i malati oncologici, Patrizia Ciaccio, la quarantatreenne che vive a Sciacca e che sabato sera, grazie a Portobello, ha potuto conoscere anche il più piccolo dei suoi fratelli, Alessandro, che vive a Palermo. La storia di Patrizia, adottata all’età di 3 mesi da una famiglia di Sciacca e che soltanto pochi anni fa ha conosciuto i suoi fratelli e l’ultimo sabato sera, ha commosso l’Italia. Questa mattina, in un’intervista a Risoluto.it, parla anche del suo proposito di organizzare un incontro, entro qualche mese, a Sciacca, con tutti i suoi fratelli.

Il segretario del Pd Zambito contro l’onorevole Catanzaro: “Non ha neanche la tessera e sconosce le regole del partito”

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Era stato già duro il botta e risposta tra il segretario provinciale del Pd, Giuseppe Zambito e l’onorevole Michele Catanzaro, il parlamentare già segretario del Circolo di Sciacca, ma la polemica tutta interna al gruppo dei dem agrigentini che da giorni alimenta e si aggiunge le proteste di altri circoli provinciali siciliani tanto da creare un vero e proprio caso Sicilia finito direttamente a Roma, al Nazareno. Motivo del contendere e dell’ultima lotta fratricida tra i dem? La decisione di fissazione delle primarie regionali per il 16 dicembre prossimo voluto dalla direzione regionale del Partito, ma che ha acceso le lamentele di diversi circoli provinciali e locali tra i quali proprio quello agrigentino dove l’attuale segretario ha sconfessato la decisione delle primarie tra Davide Faraone e Teresa Piccione unendosi a diverse correnti molto critiche sull’opportunità di celebrare le primarie regionali senza prima consumare le consultazioni partendo dalle basi così come prevede lo statuto dello stesso partito. Una polemica che ha visto schierarsi a difesa della linea assunta a Palermo dal partito proprio Michele Catanzaro, attuale parlamentare Pd che ha appoggiato la volontà del suo nuovo mentore Davide Faraone ma provocando la reazione del segretario provinciale Peppe Zambito che insieme all’ex onorevole Giovanni Panepinto provocatoriamente vogliono adesso convocare il Circolo provinciale per il prossimo quattordici dicembre. Zambito anche oggi tuona contro Catanzaro che nei giorni scorsi aveva perfino delegittimato lo stesso segretario provinciale ritenendolo non più tale: “Non mi risulta che l’onorevole Catanzaro – ha detto Zambito –  abbia una tessera del Pd. Non capisco bene a che titolo parla, non conosce le regole, sconosce lo Statuto e lo dimostra ancora una volta”. Giuseppe Zambito ha già scritto a tutti i circoli annunciando che il congresso provinciale si farà venerdì 14 e che «i congressi di circolo devono svolgersi entro giovedì». Trentasei circoli su 43 sono pronti a riunirsi nei prossimi giorni. “C’è più di qualcuno – aggiunge ancora il segretario –  che ha paura a confrontarsi con la base, con i tesserati e ciò alimentando la crisi profonda che colpisce il partito dal quattro marzo scorso… C’è ancora una volta chi vuole emergere aggirando il confronto aprendo a tutti e magari, trovando il consenso altrove. Catanzaro da quando è segretario del Circolo di Sciacca non ha mai riunito i suoi tesserati, non ha aggiunto una sola tessera in più e le uniche volte che ha chiamato a raccolta i simpatizzanti è stato per sostenere la sua candidatura e quella della figlia di Cardinale… se questo è un segretario di Circolo…”

Sarà presentato a Sciacca, il prossimo 22 dicembre, il libro del giornalista Lorenzo Tondo dal titolo “Il Generale”

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Il libro-denuncia del corrispondente del “Guardian” solleva il caso di Mehdanie Behre: il giovane eritreo, arrestato il 24 maggio del 2016 a Khartoum per essere uno dei capi più sanguinari del traffico di esseri umani verso l’Europa, è in realtà un’altra persona… Un atto d’accusa nei confronti di una estesa indagine internazionale finita male, un resoconto minuzioso e avvincente di come alcuni dei principali magistrati della Sicilia hanno pasticciato con un arresto di alto profilo, lo hanno coperto e hanno poi incastrato un innocente per i crimini spietati e lucrativi di un altro. Nelle librerie italiane da pochissimi giorni, il volume di Lorenzo Tondo racconta la storia del giovane Mehdanie Behre, che viene arrestato mentre beve un caffè con degli amici in un bar di Khartoum nel maggio del 2016. Rischia vent’anni di carcere. Secondo i magistrati, dietro il suo sguardo spaventato si nasconde uno dei più sanguinari trafficanti di esseri umani della storia: Medhanie Yehdego Mered, soprannominato “il Generale”. Su di lui la procura di Palermo indaga dall’ottobre del 2013, in seguito alla tragedia che è costata la vita a 366 eritrei al largo di Lampedusa. Ma è davvero colpevole? Un’indagine, capitanata dal “Guardian”, solleva dubbi su questo arresto concluso forse troppo frettolosamente. Lorenzo Tondo, nato a Sciacca nel 1982, è giornalista e corrispondente del “Guardian” per il quale si occupa di Sud Europa e di temi legati alla crisi migratoria. In passato ha collaborato con il New York Times e il Time. Dal 2010 al 2015 ha lavorato nella redazione de “La Repubblica” a Palermo, dove ha ottenuto numerosi riconoscimenti con le sue inchieste. Nel 2015 si è aggiudicato il premio nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava Giovani” e nel 2016 il premio internazionale “Maria Grazia Cutuli” come giovane giornalista siciliano emergente. “Il Generale”, pubblicato da “La nave di Teseo”, è il suo primo libro e sarà presentato, a Sciacca, il prossimo 22 dicembre presso l’ex convento San Francesco.

Grave il giovane ribaltatosi con l’auto lungo la statale 115

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Il giovane, un ventenne di Porto Empedocle, è finito fuori strada, ieri mattina, con la sua autovettura. E’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento… Un femore rotto e un brutto trauma facciale. Il ragazzo non è in pericolo di vita, ma è rimasto gravemente ferito quando, ieri mattina all’alba, è cappottato con la sua auto lungo la SS 115. Altri tre suoi coetanei, tutti di Siculiana, sono invece, rimasti illesi. L’incidente stradale, che non ha visto il coinvolgimento di altri mezzi, si è verificato nei pressi di Realmonte.  Sul posto, una volta scattato l’allarme che è stato lanciato dal conducente di un’altra auto di passaggio, è accorsa la Polizia Stradale di Agrigento. Gli agenti hanno tempestivamente fatto arrivare sul luogo un’ambulanza del 118 che ha trasferito il ventenne al pronto soccorso dell’ospedale della città dei Templi.

Rifiuti scaricati nel torrente Mandrarossa di Menfi, Viviani: “Aprirò i sacchi e segnalerò il responsabile all’autorità giudiziaria”

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“Nonostante gli sforzi compiuti per sensibilizzare la cittadinanza, ancora oggi ci sono pochi che si ostinano a non comprendere. È un torto fatto all’intera comunità”. Così il vice sindaco di Menfi, Ludovico Viviani, che ha verificato la presenza di sacchi di rifiuti nel torrente Mandrarossa. Viviani ha aggiunto: “Mi adopererò personalmente ad aprire i sacchi che ho trovato all’interno del vallone Mandrarossa e mi rivolgerò all’autorità competente per dare la giusta rilevanza a questo vile gesto. Qualcuno è arrivato con il rimorchio. Pagherà caro”. Il Mandrarossa è il torrente che, poche settimane fa, è esondato scaricando acqua e fango in molte case di Lido Fiori. A breve verrà sottoposto a un intervento di pulizia e messa in sicurezza finanziato dalla Protezione civile, ma, intanto, c’è un problema ambientale segnalato da Viviani che è deciso ad andare fino in fondo.

Per la morte di un riberese rimasto schiacciato da un cancello disposto un rinvio a giudizio per omicidio colposo

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Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha disposto il rinvio a giudizio per omicidio colposo di Vincenzo Guddemi, di 78 anni, di Ribera, per la morte di Giuseppe Galvano, di 44 anni, di Ribera, il carrozziere rimasto schiacciato da un cancello, il 12 dicembre del 2016, mentre stava cercando di sostituire le rotelle di un pesante cancello in ferro che delimita la sua proprietà e dal quale si accede all’officina di carrozziere che gestiva. Il cancello è uscito dai binari e Galvano è rimasto schiacciato.  Secondo l’accusa Guddemi, che è difeso dall’avvocato Antonio Palmieri, avrebbe affittato o comunque concesso in uso a Galvano un magazzino, in località Gulfa-Panetteria, sul cui accesso carrabile era presente il cancello scorrevole del peso di 450 chilogrammi.  A Galvano sarebbe stata affidata la riparazione del cancello senza controllare il suo operare e ciò nonostante il carrozziere non disponesse né dei mezzi idonei né delle specifiche competenze per l’esecuzione del lavoro. La difesa del settantottenne ha sostenuto che nessun incarico era stato affidato a Galvano e che lui avrebbe svolto per sua decisione quell’intervento di ordinaria manutenzione.

Controlli dei carabinieri sugli abbonamenti alle pay tv, denunce anche a Sciacca

Nelle ultime ore, in tutta la provincia, è scattato un dispositivo di controllo finalizzato a scovare eventuali “furbetti” degli abbonamenti alle “pay tv”. In particolare, sono state effettuate apposite verifiche in una trentina di obiettivi, tra cui sale giochi, pizzerie, circoli, internet point, bar e sale scommesse ed i risultati non si sono fatti attendere.

I Carabinieri, infatti, hanno scoperto vari casi in cui i relativi gestori o titolari di circoli e/o esercizi pubblici, sebbene in possesso di abbonamento a piattaforme televisive per “uso domestico”, utilizzavano le proprie smart card per diffondere la visione degli eventi sportivi al pubblico presente nell’esercizio. In alcuni casi, addirittura, si è accertata la presenza di decoder e  smart card “pirata”, che sono stati subito sequestrati. Al termine dei relativi accertamenti, sono scattate complessivamente 10 denunce per la violazione della normativa sul diritto d’autore.

In particolare, a Favara sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 5 persone, tra cui il titolare di un bar ed i gestori di un circolo privato ubicato nel centro cittadino.

A Sciacca sono stati pizzicati e denunciati il titolare ed il gestore di un bar nonché il proprietario di una sala scommesse.

A Casteltermini  sono stati denunciati il presidente ed un responsabile di un circolo privato, ubicato nel centro del paese.

Continuano, dunque, senza sosta le verifiche dei Carabinieri del Comando Provinciale, allo scopo di prevenire e contrastare il diffondersi del particolare fenomeno.

Le attività ispettive svolte, si aggiungono alle 25 denunce in materia già effettuate negli ultimi mesi, nel corso di analoghi blitz avvenuti tra Agrigento e Porto Empedocle.

Prima sconfitta in campionato per lo Sciacca ad opera del Valderice

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Trasferta trapanese amara per lo Sciacca di Vincenzo Piazza che ha conosciuto stasera la prima sconfitta in campionato. Ha vinto il Valderice per 2 a 1. I verdenero erano passati in vantaggio con il solito Pasquale Galluzzo, ma nella ripresa hanno subito il ritorno del Valderice. La squadra trapanese prima ha pareggiato e poi, durante il recupero, si e’ portata in vantaggio. Lo Sciacca ha concluso la partita in 9 uomini per due espulsioni e il Valderice in 10. I saccensi rimangono al comando della classifica del campionato di Prima categoria e domenica prossima al Gurrera ospiteranno il Real Menfi, sconfitta in campionato. Ha vinto il Valderice per 2 a 1.

Rifiuti speciali al porto di Sciacca, si cerca una soluzione urgente a causa della chiusura dell’isola ecologica

Si è tenuto questa mattina un confronto presso il porto di Sciacca per cercare una soluzione urgente al grave problema di conferimento dei rifiuti speciali che al momento insistono sull’area portuale di Sciacca. Alla riunione hanno partecipato i due parlamentari Cinque Stelle, Rino Marinello e Matteo Mangiacavallo. C’era anche all’incontro con la marineria saccense il tenente di vascello Giuseppe Claudio Giannone che  da tre mesi alla guida del presidio militare marittimo saccense. Il problema dell’isola ecologica chiusa, lo smaltimento dei rifiuti prodotti dall’attività di pesca, il rispetto della misura delle reti e la pulizia complessiva del porto: sono queste le tematiche affrontate durante l’incontro. “Insieme agli operatori della pesca –  ha detto  Marinello – si chiede di rendere funzionante l’isola ecologica per depositare il materiale inquinante raccolto e utilizzato durante le battute di pesca”. “Una vera emergenza ambientale – continua il senatore 5 Stelle – per la quale bisogna trovare soluzioni urgenti, non possono bastare le raccolte tra volontari come quelle alle quali ho partecipato anche poche domeniche fa; c’è bisogno di azioni durature e coordinate”.