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La sindaca Valenti membro del Pd, la rabbia della consigliera Santangelo: “La sua lista civica ha finalmente perso il velo di ipocrisia”
All’indomani della notizia dell’adesione della sindaca di Sciacca, Francesca Valenti nelle fila del Partito Democratico come capolista in provincia di Agrigento per Martina segretario per l’imminente congresso nazionale dei dem, la reazione dura e forte dell’ex consigliera di maggioranza Carmela Santangelo non si è fatta attendere.
“Finalmente tutti possono vedere che il Re è nudo. – scrive oggi la Santangelo che era stata eletta proprio nella lista civica intestata alla prima cittadina “Nostra Sciacca”.È finito l’inganno, la tanto sbandierata lista civica che si intestava a Valenti ha finalmente perso il velo di ipocrisia e falsità. L’inganno a danno della cittadinanza e di quanti non si riconoscono nel Partito Democratico è venuto allo scoperto. Cosa aggiungere? Questa è la piena dimostrazione che chi era stato eletto nella lista pro Valenti doveva accettare l’inganno a danno di tutta la città e di riconoscersi di fatto nel PD. Quel’è l’inganno? Quello perpetrato a danno dei cittadini e della sottoscritta che aveva creduto fermamente in un progetto di rinnovamento che proponeva un cambiamento in nome di una visione nuova dell’idea di città che poggiava su due gambe quella civica e quella del PD”.
“Chi scopriva il suo tradimento – continua la Santangelo alludendo anche all’azzeramento della Giunta che ha comportato anche un cambio degli equilibri all’interno del consiglio comunale – diventava un ostacolo ed un avversario politico da escludere da emarginare. Quello che fa rabbia è la mancanza di coerenza, di chiarezza e di sincerità. Il prevalere di una politica fatta di falsità, ambiguità e calcolo di interessi. Visti tuttavia i risultati deludenti dell’attività amministrativa e della gestione del paese il consiglio che io possa dare è quello di suggerire le sue dimissioni e ridare voce ai cittadini e a tutte le forze politiche presenti che hanno a cuore il futuro della città”.
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Riberese rapina una tabaccheria per 50 euro con un grosso coltello: “Se non mi dai i soldi ti scanno” (Video)
Tra poco più di un’ora la fuga di un rapinatore che, nel pomeriggio di ieri, ha seminato il panico in una delle vie più centrali del paese.
Era poco prima di pranzo, quando un insospettabile cliente si è infilato in una tabaccheria di Via Fazello. Giubbotto grigio e il volto parzialmente travisato da occhiali da sole. Prima è rimasto in disparte, apparentemente intento a valutare delle giocate da fare, poi, nel momento in cui un cliente ha tirato fuori una banconota da 50 euro, mettendola sul tavolo dell’anziana commerciante, con un balzo si è avvicinato. Ha estratto un grosso coltello dalla tasca del giubbotto. Lo ha puntato al ventre della donna e le ha detto: “Se non mi dai i soldi, ti scanno”. Ha arraffato i 50 euro ed è scappato. La donna, visibilmente scossa, ma anche animata da uno spirito di reazione non comune, dapprima si è sincerata della salute del cliente presente in tabaccheria. Poi non si è persa d’animo ed ha chiamato il 112.
I Carabinieri, che proprio in quelle ore, nell’ambito dell’operazione periferie sicure, stavano dando luogo ad uno dei numerosissimi servizi antirapina in zona con varie pattuglie in perlustrazione, sono subito andati sul posto. Si sono fatti raccontare tutto dalla donna ed hanno spulciato le immagini del sistema di video sorveglianza. I fotogrammi del rapinatore sono stati subito diramati a tutti gli equipaggi sopraggiunti anche dal Comando Provinciale di Agrigento, che ha subito fatto scattare il piano antirapina. Il paese è stato letteralmente circondato e passato al setaccio. Tutti i bar e i centri scommesse sono stati controllati. Ed è proprio in uno di questi bar, che l’attenzione di un militare si è concentrata su un uomo corrispondente alle caratteristiche del rapinatore, che se ne stava in disparte, in evidente stato di alterazione psico fisica. Il confronto con le immagini delle telecamere, finite nei terminali dei Carabinieri e la immediata perquisizione dell’uomo hanno dato tutte le conferme del caso. Da una tasca del giubbotto grigio è infatti saltato fuori il grosso coltello da cucina utilizzato per la rapina. Anche gli occhiali sono stati trovati e sequestrati quale inconfutabile fonte di prova. L’uomo, a scopo precauzionale è stato visitato presso il pronto soccorso per poi finire dietro le sbarre del carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria del Tribunale di Sciacca.



