Risvolti nel giallo sulla scomparsa dei Maiorana, Matteo Messina Denaro amante della compagna dell’imprenditore palermitano

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Padre e figlio sono spariti nel nulla il 3 agosto nel 2007 dopo aver lasciato il cantiere in cui avevano dei lavori a Isola delle Femmine, nel palermitano.Da allora, le indagini che hanno spinto gli inquirenti su varie piste non hanno portato ad alcun elemento sulla scomparsa dei due. Ma la deposizione di due testimoni sentiti sul giallo di Antonio e Stefano Maiorana, porterebbe al nome del superlatitante di Castelvetrano. Pare secondo le deposizioni, che Matteo Messina Denaro avrebbe avuto una relazione con la compagna di Antonio Maiorana, l’argentina Karina Andrè. I due testi avrebbero saputo della relazione dalla stessa donna e dopo mille reticenze l’avrebbero raccontato ai magistrati. Il movente dell’omicidio di Antonio e Stefano Maiorana sarebbe però  un ricatto sessuale, secondo la ricostruzione del giallo fatta dalla Procura di Palermo che nei giorni scorsi, non avendo elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio, ha però chiesto l’archiviazione dell’indagine aperta a carico di altri due imprenditori, Francesco Paolo Alamia e Giuseppe Di Maggio, accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, Maiorana sarebbe entrato in possesso di video hard che coinvolgeva uno dei suoi soci, Alamia, e l’avrebbe ricattato pretendendo, in cambio del silenzio sul video, le sue quote della società immobiliare Kalliope. La vittima del ricatto avrebbe finto di acconsentire dando a Maiorana un appuntamento e facendogli credere che l’avrebbe coinvolto in un affare immobiliare, ma in realtà si sarebbe trattato di un tranello e Maiorana e il figlio, da cui il costruttore si sarebbe fatto accompagnare, sarebbero stati eliminati. Ma emergono anche le rivelazioni di un altro pentito eccellente,  Andrea Bonaccorso che ha raccontato ai magistrati di aver saputo dal capomafia di Bagheria Scaduto che il giorno dell’arresto dei Lo Piccolo, il 5 novembre del 2007, questi avevano un appuntamento con il latitante Matteo Messina Denaro per discutere di un fatto importantissimo. L’ipotesi è che proprio il caso Maiorana fosse al centro del summit poichè i Lo Piccolo avrebbero aperto una istruttoria interna per sapere cosa fosse successo ai Maiorana. Mentre stava andando all’appuntamento, il capomafia di Castelvetrano vedendo in volo un elicottero della polizia avrebbe fatto marcia indietro. Poco dopo i Lo Piccolo sono stati arrestati proprio dalla polizia.

IMU Agricola: il comune di Ribera fissa il versamento della rata di saldo, per l’anno 2018, previsto per il 31 gennaio 2019

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 A seguito del violento nubifragio verificatosi i primi giorni del mese di novembre 2018  l’amministrazione crispina, con delibera di giunta, ha approvato la sospensione della rata di saldo relativa all’ IMU Agricola per l’anno 2018. Per evitare danni finanziari all’ Ente e soprattutto per scongiurare un’eventuale corresponsione successiva delle somme sospese in precedenza agli agricoltori, il Comune ha inviato una nota al MEF chiedendo l’emanazione del provvedimento di rimborso del mancato introito della rata saldo IMU pari a 287.055,45 euro. Ad oggi, non è pervenuto alcun provvedimento di trasferimento della somma richiesta dall’amministrazione. Nonostante i vari solleciti fatti al MEF, con l’intento di avere risposte certe e immediate, ancora oggi al comune di Ribera non è pervenuto alcun provvedimento di trasferimento della somma richiesta. Il mancato introito dell’importo pari a 287.055,45 euro per la sospensione della rata di saldo, inciderebbe negativamente sugli equilibri di bilancio dell’amministrazione. La stessa, pertanto, ha fissato il versamento della rata di saldo IMU, senza sanzioni ed interessi per i contribuenti, al 31 gennaio 2019. “Purtroppo, non aver potuto avvalersi del trasferimento delle somme da parte del MEF, è stata un’occasione persa per gli agricoltori del comparto riberese – afferma il sindaco Carmelo Pace – siamo dispiaciuti che ancora una volta, in occasione delle calamità naturali, i territori colpiti vengano abbandonati ai loro destini dai Governi”

Carnevale di Sciacca 2019, l’assessore Tulone: “Risparmieremo circa 100 mila euro rispetto allo scorso anno”

E’ fissato per il 22 gennaio prossimo il termine ultimo per la presentazione, da parte dei privati, dell’istanza per l’organizzazione, gestione e promozione del Carnevale di Sciacca 2019. Questa mattina, con l’assessore al Turismo e Spettacolo, Mario Tulone, abbiamo fatto il punto e parlato anche delle motivazioni che hanno indotto il Comune ad ampliare il raggio di azione del privato rispetto allo scorso anno. Con una nota stampa il Comune di  Sciacca, intanto ha rettificato le modalita’ per la presentazione delle istanze per la partecipazione all’avviso dei servizi della prossima edizione del Carnavale.  La nota stampa precisa che saranno ammessi soltanto le istanze pervenute tramite pec.

Domani il presidente Musumeci a Menfi, seduta straordinaria del consiglio

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Sarà a Menfi domani in visita istituzionale il presidente della Regione, Nello Musumeci. Il governatore arriverà a Menfi dapprima per un sopralluogo a Lido Fiori, la zona colpita duramente dal nubifragio del mese di novembre. 

In occasione della visita di Musumeci, è stata convocata una seduta straordinaria ed urgente del consiglio comunale per le ore 18,30. Nella seduta è previsto l’intervento del sindaco di Menfi, Marilena Mauceri e del governatore Mìusumeci.

Nasce anche a Sciacca l’associazione politica “Più Europa”, sabato la presentazione

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Si è costituito qualche giorno fa il gruppo saccense di “Più Europa”,partito politioa, di orientamento europeista e liberale, formato dai Radicali Italiani, dal movimento Forza Europa e da Centro Democratico, che si è presentato con una propria lista elettorale alle elezioni politiche italiane del 2018. L’associazione saccense sarà presentata alla stampa, sabato 19,  alle ore 11, presso la Gran Caffetteria Fellini. L’evento di presentazione vertera’ su politiche del lavoro, ambiente e uso dei fondi europei. Sarà ospite della presentazione anche Valeria Troia, capolista del listino per Fusacchia Segretario al Congresso di +Europa che si terra’ a Milano dal 25 al 27 gennaio prossimo.

“WhatsApp”: arriva l’impronta digitale per proteggere le chat

D’ora in poisbirciare tra i messaggi del partner o del collega di lavoro diventerà più difficile, se non impossibile. L’applicazione di messaggistica istantanea sta lavorando alla funzione del riconoscimento per impronte digitali anche su Android.   WhatsApp sta preparando una sezione specifica nella quale un utente potrà abilitare l’autorizzazione ad ‘usare le proprie dita’ come chiave di sicurezza per entrare nelle chat dell’App. Come per la versione allo studio per gli iPhone, quindiabilitando la funzione ‘Fingerprint’ l’App sarà completamente protetta e serviranno le impronte dell’utente per aprirla. Non sarà possibile invece proteggere e bloccare una singola conversazione o chat specifiche. Insomma, per poter accedere alle chat di WhatsApp si dovrà utilizzare l’impronta digitale del possessore dello smartphone, come oggi avviene per poter sbloccare molti telefonini. Ad annunciarlo è stato il sito internet “WABetaInfo”, che sottolinea, appunto, come la società di messaggistica, stia lavorando per rendere l’impronta digitale disponibile per gli smartphone Android. Per impostare l’impronta bisognerà accedere alla sezione “Privacy” delle impostazioni e successivamente trovare la voce “Autenticazione”. Lì dentro si potrà attivare o disattivare l’accesso con l’impronta digitale.

Lavori iniziati in via Ovidio a Sciacca, traffico rallentato per il cantiere

Riaperta via Giovanni XXIII, i lavori dei tecnici di Girgenti Acque proseguono da questa mattina in via Ovidio. Cantiere che causa ingorghi e code per in uscita dal quartiere Perriera. I lavori così come erano stati annunciati proseguiranno per circa una settimana. L’assessore alla viabilità, Carmelo Brunetto è corso ai ripari con un’ordinanza in vigore nel corso dei lavori che disciplina il traffico. Dalla rotonda di via Ovidio è consentito in questo momento soltanto, un senso di marcia in salita mentre occorre percorrere la via Amendola e la via Dante per tornare in via Ovidio scendendo dalla contrada Perriera.

Gli interventi di Girgenti Acque a Sciacca proseguono secondo il cronoprogramma trasmesso al Comune ed entro fine gennaio dovrebbero essere completati, le condizioni meteo di questi giorni hanno già comportato qualche ritardo.

In via Ovidio bisognerà realizzare un bypass per l’impianto fognario tra questa zona e via Ovidio in modo da eliminare un disagio che si protrae ormai da tempo nella vicina via Ariosto.

Domani, invece, è in programma una riunione, a palazzo di città, per decidere le modalità operative per intervenire in via Fratelli Argento dove la strada, da due mesi e mezzo, è chiusa al transito. Bisogna procedere a lavori di sistemazione dell’impianto fognario che, durante il nubifragio, ha allagato un’immobile che si affaccia su via Fratelli Argento e poi la sede stradale. Da allora la strada è stata chiusa al transito. In quella zona è necessario effettuare prima un’ispezione del collettore fognario a monte della strada e ancora prima procedere al decespugliamento dell’area che è di proprietà comunale. Poi si potrà procedere alla verifica dei lavori da eseguire e dare corso all’intervento. Quest’intervento non è compreso nel cronoprogramma con i lavori già avviati, ma anche il sindaco, Francesca Valenti, ha confermato che verrà effettuato.

Buone notizie per il recupero dell’istituto commerciale di Santa Margherita Belice, ex “BES”: pronto un finanziamento di 500 mila euro

Il progetto dell’istituto commerciale è quinto in graduatoria tra quelli ritenuti ammissibili a finanziamento. Già pubblicata la graduatoria provvisoria. “Il nostro progetto è fra gli ammessi e finanziabili. Speriamo che non ci siano intoppi burocratici per arrivare presto al decreto di finanziamento di 500.000 euro”. E’ quanto afferma il sindaco di Santa Margherita Belice, Franco Valenti, che esprime soddisfazione per il recupero, si spera in breve tempo, della struttura del “BES”. ”Ringrazio il vicesindaco, gli assessori e l’ufficio tecnico che hanno seguito e curato il progetto – continua Valenti –  che presto potrebbe conseguire anche questo importante risultato. Fatti e non parole”. Accanto all’istituto, intanto, sono in atto dei lavori per il completamento della struttura del pallone tenda e dei connessi servizi igienici ed il recupero della palestra, grazie agli eventi promossi dall’associazione “Leoni Sicani”.

Droga a Ribera, nel processo d’appello “Big Family” il procuratore generale chiede la conferma di tutte le condanne del Tribunale di Sciacca

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La conferma delle condanne inflitte in primo grado dal Tribunale di Sciacca è stata chiesta dal sostituto procuratore generale Rita Fulantelli nel processo “Big Family” su un giro di droga, tra Napoli e Ribera. Sono sei gli imputati per i quali è in corso l’appello. Carlo Giardiello, che a Sciacca è stato condannato a 13 anni e 2 mesi, la madre Ciretta Veible (7 anni e 6 mesi); Maria Sedita (7 anni), Giuseppe Failla (6 anni e 4 mesi); Giuseppe Triassi e Debora Arcadipane (6 anni). Hanno già discusso, chiedendo l’assoluzione di cinque imputati, gli avvocati Giovanni Forte, Giuseppe Tramuta e Alessandro Piraneo. Il 21 marzo sarà la volta dell’avvocato Alessio Carrozza per Carlo Giardiello e poi è prevista la sentenza. Nella foto, Carlo Giardiello

Accoltellamento in pieno centro a Ribera, i carabinieri interrogano un minore

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E’ stato interrogato, alla presenza del suo difensore, l’avvocato Giovanni Di Caro, un minore egiziano indagato nel procedimento scaturito dall’accoltellamento di due romeni, in pieno centro, a Ribera. Il minore è a piede libero e avrebbe detto ai carabinieri ai quali si è presentato di avere subito un colpo alla testa e poi di essere stato malmenato da due romeni. Per questa vicenda sono in carcere due egiziani, Alì Asi Hamdi, di 26 anni, e Mohamed Ahmed Barghout, di 18, indagati per tentato omicidio. La lite è scoppiata fra tre egiziani e tre romeni. Uno dei romeni feriti è finito al Civico di Palermo, ma adesso le sue condizioni sono migliorate. I difensori dei due egiziani in carcere, gli avvocati Giovanni Forte e Giuseppe Tramuta, hanno chiesto al Riesame la revoca della misura cautelare a carico dei loro assistiti. Le indagini, condotte dai carabinieri della tenenza di Ribera, sono coordinate dal sostituto procuratore Michele Marrone.