Festa della donna, in scena con Lysistrata al teatro L’Idea di Sambuca
Si festeggia la donna, nella giornata dedicata, al teatro “L’Idea” di Sambuca di Sicilia portando in scena alle 20:30 lo spettacolo “Lysistrata”, un classico della commedia antica di Aristofane in un adattamento brioso e fresco curato da Valentina Ferrante e Micaela De Grandi della Compagnia Banned Theatre di Catania.
Una commedia rivista e rivisitata su musiche originali dell’artista di fama nazionale Luca Mauceri.
Da un lato la trama del testo di Aristofane che si interseca sul tema della guerra e dall’altro la risoluzione portata avanti dalle donne ateniesi del V sec. a. C. Il sesso vissuto come forza in grado di smuovere il mondo e che sarà lo stratagemma portato avanti dalla risoluta Lysistrata per porre fine alla guerra.
Mezza maratona della Concordia, atleti da tutta Italia e dalla Sicilia
Atleti da tutta Italia per la “mezza maratona della Concordia”, appuntamento ormai abituale con l’agonismo in programma la prima domenica di marzo.
La gara che si è svolta ieri mattina, ha ufficialmente, aperto il 17esimo “Grand prix regionale di maratonine.
Una maratona particolare quella di Agrigento per il percorso, molto suggestivo, sulla distanza di 21,097 chilometri, che attraversa la via Sacra: nel cuore della Valle dei Templi.
L’associazione sportiva “La Tartaruga”, ieri, era presente con alcuni suoi atleti che hanno preso parte all’appuntamento sportivo così come l’A.s.d. Marathon Club. In tutto erano 19 gli atleti saccensi presenti alla competizione sportiva.
(Nella foto, alcuni atleti dell’associazione “La Tartaruga”di Sciacca)
Oscar al film del palermitano Luca Guadagnino per la migliore sceneggiatura non originale
In una serata degli Oscar che ha rispettato tutti i pronostici dei bookmakers ha stravinto “La Forma dell’acqua” che ha vinto quattro Oscar, tra cui quello per il miglior film.
Al film di Luca Guadagnino, “Chiamami col tuo nome” è andata la statuetta per la migliore sceneggiatura non originale.
Dietro al film di Guillermo Del Toro, “Dunkirk” di Christopher Nolan con tre statuette, seguito da “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, che ha vinto per il migliore attore non protagonista e la migliore attrice protagonista, Con due Oscar invece L’ora più buia, che ha vinto sia per il make up che con il migliore attore, Gary Oldman. Due Oscar anche per Blade Runner 2049, ma non quello per la scenografia che vedeva in corsa l’italiana Alessandra Querzoli.
La deputata grillina eletta anche con i voti di Sciacca, la sconosciuta da 11.807 preferenze
Il suo nome non suona molto familiare, ma nel successo di Vita Martinciglio, neo eletta deputata grillina, ci sta anche una parte delle preferenze saccensi.
Ben 11.807 i consensi che per lei sono giunti dalle 42 sezioni saccensi sulla scia del volano grillino.
Classe 1980, avvocato, la Martinciglio è stata eletta nella nomenclatura di un collegio ampissimo che vede Sciacca unita a Mazara del Vallo, con 71.016 voti. A Mazara, sua città natale, i voti riportati dalla stessa sono stati 13.944
Il caso in esame, dimostra come lo tsunami grillino ha contato più dell’appeal del candidato sul territorio. Il “brand” del Movimento ha portato voti anche laddove il volto del candidato è rimasto semisconosciuto come a Sciacca dove davvero in pochi conoscono la storia della militante grillina.
Stamattina, intanto, la neo eletta deputata grillina che ha festeggiato la sua elezione non ha mancato di ringraziare per il risultato le varie città che componevano il collegio e che le hanno permesso la vittoria.
Dal 61 a zero di 17 anni fa al 28 a zero di oggi. La storia si ripete, i siciliani ancora folgorati da una passione che, però, a Cancelleri non è servita
Ventotto a zero. È questo il risultato finale delle Politiche in Sicilia. Ventotto è il numero di collegi uninominali conquistati dal Movimento 5 Stelle tra Camera e Senato. Zero, che lo diciamo a fare? La storia si ripete, dunque. Nel 2001 i siciliani furono folgorati sulla via di Re Silvio; 17 anni dopo la passione è scoppiata per Gigi Di Maio. E così, la Regione da sempre accusata di essere affascinata dal potere (prima quello democristiano, poi quello azzurro) ha confermato una tendenza alla ribellione che fa il paio con il livello dell’astensionismo. Un consenso smisurato, ovviamente pulito, perché i pentastellati non possono dare niente in cambio (e ci mancherebbe altro). Sono elettori, non certo clientes quelli che hanno tributato questo straordinario successo al mondo pentastellato. Ma è un consenso ambivalente. Perché, per dire, Giancarlo Cancelleri avrebbe voluto beneficiarne, andando lui a Palazzo d’Orleans. E invece no. Alla Regione c’è andato Nello Musumeci. E forse malgrado il grande successo ottenuto Gigi Di Maio a Palazzo Chigi non potrà andarci. Perché i grillini devono pagare l’obolo alla loro regola: niente alleanze. Con nessuno.
Solo 700 voti per Franco Zammuto: ” Sono deluso, ma non sono l’unico”
Commenta l’esito elettorale, molto esiguo per lui. Franco Zammuto, candidato al collegio uninominale al Senato con Liberi e Uguali si attesta a circa 700 voti in città.
“Certo mi aspettavo – afferma oggi – qualcosa in più. Soprattutto per il mio trascorso in Cgil, penso che si poteva fare di più, ma non sono l’unico ad essere rimasto deluso. Molte personalità più autorevoli di me, hanno avuto lo stesso esito”.
“Credo che ci sia un Pd molto più deluso – aggiunge – A Sciacca di fatto, non esiste più. Eppure sei mesi fa aveva consegnato un sindaco a questa città”
La festa del senatore Rino Marinello: “Sono un ragazzo di 63 anni che vuole lavorare per questo territorio”
Una valanga di voti assicura la vittoria del medico saccense Rino Marinello nel collegio uninominale al Senato dove i Cinque Stelle in Sicilia fanno l’en plein eleggendo 28 parlamentari su 28. Un risultato strepitoso per il Movimento Cinque Stelle anche a Sciacca dove simpatizzanti e portavoce hanno atteso i risultati dello spoglio durante la notte nella sede di via Pietro Gerardi.
Attorno alle due del mattino, quando il risultato e l’elezione del saccense abbastanza chiara, è quindi esplosa la gioia degli attivisti pentastellati.
Stamattina il deputato regionale del M5S Matteo Mangiacavallo insieme al neo eletto senatore, hanno commentato ai microfoni di Risoluto.it il dato emerso dalle urne che ha visto trionfare il Movimento dove sia alla Camera che al Senato sono stati oltre undici mila i consensi.
“Sono un ragazzo di 63 anni – scherza il neo senatore – conosco i problemi della sanità, dell’ambiente, della marineria, della pesca e conosco questo territorio e sono pronto a mettermi al lavoro”.
Cambia il vento, e il gruppo politico di Giuseppe Marinello a Sciacca totalizza appena 200 voti
Si è forse conclusa la parabola politica di Giuseppe Marinello, se è vero che dopo la difficile partita delle Regionali e la decisione di non ricandidarsi, la lista di riferimento (Civica Popolare di Beatrice Lorenzin) a Sciacca ha ottenuto qualcosa come 200 voti. Certo, l’assenza diretta nella competizione elettorale ha sicuramente inciso. Al tempo stesso, però, il risultato finale è indicativo di una crisi del suo gruppo politico, che già dopo le amministrative di giugno aveva subito un duro colpo.
Dove sono finiti gli elettori di Marinello? Forse si sono semplicemente guardati intorno, chiudendo una fase della loro militanza politica. La verità è che c’era un “vento” nuovo, di cui anche Marinello, d’altronde, diciassette anni fa, aveva beneficiato, quando tutti votavano per l’allora Forza Italia.
Il simbolo della Lega di Salvini a Sciacca ottiene quasi 700 voti
La Lega di Salvini a Sciacca miete un grande successo. Quasi 700 i voti apposti sul simbolo (automaticamente finiti ai candidati di centrodestra dell’Uninominale) rappresentano un dato indicativo, che va ben oltre lo “sdoganamento” di una forza politica che, eppure, alla fine degli anni Ottanta aveva riscosso un grande successo sull’onda delle politiche antimeridionaliste, del “Nord” laborioso che era stanco di lavorare anche per il “Sud” fannullone.
I tempi sono cambiati, l’impostazione politica incentrata sull’egoismo è andata più giù, irretendo perfino i siciliani nella battaglia contro i migranti dall’Africa. Ed è così che oggi Matteo Salvini è, per 700 sciacchitani, per diverse migliaia di siciliani, il nuovo profeta. Il voto è di protesta, s’intende. E la risposta è sempre quella: “Perché? Gli altri che hanno fatto di meglio”?
Diciassette anni dopo la sua prima elezione al Senato Peppe Ruvolo stavolta resta a casa
Diciassette anni dopo la sua prima elezione (al Senato, con l’allora Democrazia Europea), Giuseppe Ruvolo questa volta è costretto a restare a casa. Ci ha provato a rilanciarsi con l’UDC, rimasto orfano di Casini (inopinatamente diventato parlametnare del PD), all’interno del raggruppamento “Noi con l’Italia”. È il primo appuntamento che lo vede restare a casa.
Una carriera parlamentare di tutto rispetto, quella di Peppe Ruvolo, che negli anni è riuscito a galleggiare soprattutto nell’orbita del centrodestra. C’era anche lui, però, nella truppa di Denis Verdini, quella che andò in soccorso di Matteo Renzi. Durò poco, perché la casa naturale di Ruvolo è sempre stata quella del centrodestra.
Ruvolo che dunque non viene eletto, e questa è una realtà significativa. Ma c’è chi dice che questa legislatura non durerà poi così tanto. Potrebbe riprovarci alla prima occasione? Chissà. Certo, dopo essere uscito dal Palazzo rientrarci sarà dura. Ma, per fortuna, il futuro è sempre un’ipotesi.