Sondaggio su FB tra due carri allegorici: uno di Sciacca e l’altro di Acireale. Polemiche in rete dopo che numerosi saccensi hanno votato per il carro acese
Si sa, a Sciacca il Carnevale appassiona. Ma, ahimè, talvolta fa anche litigare. Accade così che un sondaggio d’opinione, pubblicato sulla pagina Facebook dei “Carnevali d’Italia”, ha messo a confronto un carro allegorico di Acireale e uno di Sciacca. Nella fattispecie si tratta di “Mezzogiorno di fuoco”, dell’associazione “La Nuova Isola”. Agli utenti del social network l’ardito compito di votare il lavoro più bello. Ma il voto, ahimè, non è “segreto”. Ed è così che si è scoperto in poco tempo che tra i sostenitori del carro acese ci sono molti saccensi. Non solo: ci sono anche responsabili di associazioni culturali concorrenti de “La Nuova Isola”. Si è scatenato il dibattito, che risente, diciamocelo, dell’esito della votazione finale dell’ultimo concorso. È indubitabile, tuttavia, che il gusto estetico, pur essendo soggettivo, induca a qualche dubbio. Tra i due carri, e non è per sciovinismo in salsa sciacchitana o per tifo fine a se stesso, non sembra ci siano grossi dubbi: il più completo sembra nettamente quello dell’associazione di Vincenzo Cucchiara. Eppure c’è stato chi, legittimamente, s’intende, da Sciacca gli ha preferito quello di Acireale. Al momento il sondaggio, per quella che potrà valere la “vittoria”, s’intende, vede in vantaggio i ragazzi di Sciacca, giunti terzi all’ultimo Carnevale (con annesse polemiche). Mancano cinque giorni alla fine della consultazione. Alla fine degli scontri e delle polemiche, invece, manca ancora un’eternità. E pur di fare un dispetto a Luna, Perollo andò in soccorso dello straniero.
Associazione di volontariato dona attrezzature al reparto di oncologia del Giovanni Paolo II
Lo scorso dicembre l’associazione ”P.O.S.S.O.” Onlus, in collaborazione con l’associazione “La Tartaruga”, avevano organizzato, con il patrocinio del comune di Sciacca, un’intera mattinata di attività per vivere al meglio la passione per lo sport, la salute e la beneficenza. La manifestazione si era proposta una riflessione sull’importanza di uno stile di vita sano attraverso un percorso dinamico lungo il centro storico saccense e approfondì diversi temi con relative informazioni sulla Prevenzione Oncologica e ai sani e corretti stili di vita. L’intero ricavato ottenuto dalle quote di iscrizione e da le numerose offerte ricevute ha permesso oggi di devolvere al reparto Oncologico del Giovanni Paolo II di Sciacca materiale e attrezzature per migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Più precisamente è stato possibile acquistare due sedie a rotelle e quattro aste di supporto per le terapie in reparto. “Nel ringraziare la cittadinanza tutta – dice Ignazio Venezia, presidente dell’associazione P.O.S.S.O. – voglio ricordare l’importanza degli screening Oncologici, ma soprattutto l’invito a volerci bene e fare prevenzione”.
Casa di riposo abusiva a Paceco, titolari maltrattavano gli anziani ospiti
Sono finiti in manette due coniugi che gestivano una casa di riposo abusiva a Paceco. Le indagini, sotto la direzione della Procura di Trapani, hanno permesso ai finanzieri, anche grazie all’ausilio di intercettazioni ambientali, di accertare che i conduttori della struttura sconosciuta al fisco, percepivano in “nero” circa 1.000 euro al mese per ogni assistito, maltrattavano sistematicamente gli anziani ospiti con violenze di natura verbale, fisica e psicologica.
Inoltre, i due somministravano agli ospiti medicinali senza alcuna prescrizione medica. Lo scopo era quello di sedarli. I due dovranno rispondere adesso di lesioni aggravate, maltrattamenti ed abbandono di persone incapaci, oltre che per esercizio abusivo della professione sanitaria. La struttura è stata posta sotto sequestro.
Differenziata, avviata la distribuzione del kit per il centro storico. M5S contro l’amministrazione
E’ stata avviata questa mattina la distribuzione dei kit per il porta a porta per i residenti del centro storico di Sciacca. Due i punti per poter ritirare i cestelli da utilizzare per la raccolta differenziata: uno all’isola ecologica di contrada Perriera e l’altro negli uffici del mattatoio comunale. La distribuzione iniziata oggi proseguirà per tutta la settimana.
Anche l’assessore all’ecologia, Paolo Mandracchia, stamattina, ha ritirato il kit per la propria abitazione. Ad ogni cestello è associato un codice che permetterà l’individuazione dell’utenza e che potrà essere utilizzato in caso di violazione delle norme che regoleranno la raccolta in città. La distribuzione che in questa settimana, interesserà solo i residenti del centro storico da dove partirà il nuovo porta a porta, successivamente verrà estesa anche agli altri quartieri interessati dalla differenziata.
Secondo il piano migliorativo accettato anche dalla ditta Sea-Bono che gestisce il servizio di smaltimento dei rifiuti a Sciacca e che si è aggiudicata il piano Aro, la raccolta differenziata riguarderà molte zone e quartieri, mentre resteranno escluse le contrade San Marco, Foggia, Renella, San Calogero e Raganella.
Intanto, montano le polemiche per i ritardi nell’avvio del nuovo servizio. Dopo l’intervento dell’associazione Mizzica, si registra oggi la presa di posizione del Movimento Cinque Stelle che si scaglia contro l’amministrazione comunale non solo per la lentezza nell’avvio del servizio previsto nel piano Aro , ma anche e soprattutto per le responsabilità nell’aumento dei costi in bolletta dovuto alle inadempienze.
“Non era interesse dell’Amministrazione -scrivono i pentastellati – fare pressing perché venisse avviato immediatamente il porta a porta che avrebbe determinato un aumento del livello di raccolta differenziata con minori conferimenti in discarica e pertanto una diminuzione dei costi per tutti noi cittadini? Ci chiediamo dove sia stata l’Amministrazione in questi 9 mesi in cui avrebbe dovuto controllare e vigilare sull’operato della ditta aggiudicataria di un appalto di milioni di euro. E ci chiediamo dove si trovi l’Amministrazione ancora oggi visto che, mentre la città subisce un aumento della tassa sui rifiuti, la ditta continua a trascurare altri servizi fondamentali compresi nel piano ARO”
“Oggi, dopo nove mesi-concludono – si preferisce invece adottare la strategia dello scaricabarile: la responsabilità è della Regione, della ditta e, in ultimo, dei cittadini che, come sempre, oltre al danno subiranno pure la beffa di pagare per intero un servizio parziale, di trovarsi la città di tanto in tanto sommersa dai rifiuti e, forse, di essere sanzionati dalla Regione per la modesta percentuale di raccolta differenziata raggiunta. Perché alla fine è sempre più facile dimostrare che la colpa è dei cittadini!”
Tentavano truffe nelle case di saccensi, denunciati dalla polizia un uomo e una donna
“Signora, suo marito ha fatto un finanziamento, ma c’è ancora una somma da pagare”, oppure “C’è un pacco a nome di suo marito, bisogna pagare”. Sono le frasi che un uomo e una donna avrebbero pronunciato, nei giorni scorsi, a Sciacca, presentandosi nelle case di un paio di famiglie. E’ scattata una denuncia da parte di un saccense e adesso gli agenti del commissariato di polizia di Sciacca sono riusciti ad individuarli. I due sono stati denunciati per tentata truffa. Lui è di Messina ed ha precedenti per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e lei di Trabia. Gli agenti del commissariato di Sciacca, impegnati in una vasta attività disposta dalla questura di Agrigento, hanno avviato l’iter finalizzato anche alla notifica ai due del foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno a Sciacca per tre anni. Grazie alla pronta reazione dei saccensi che non hanno abboccato non sono riusciti a mettere a segno alcuna truffa e adesso a loro carico è scattata anche una denuncia.
Disabili, nuovo attacco di Mizzica all’amministrazione Valenti
La scorsa settimana Mizzica ha richiesto un incontro urgente al sindaco Francesca Valenti e all’assessore alle politiche sociali Annalisa Alongi, insieme alle associazioni dei familiari dei diversamente abili del distretto, mettendo sul tavolo del confronto la richiesta di una serie di provvedimenti immediati e le risposte ad interrogativi, ma oggi attacca pesantemente la giunta sostenendo che in materia di disabilità non ha le idee chiare. Lo fa con il responsabile del Laboratorio Politiche Sociali, l’ex assessore Daniela Campione. “La procedura seguita per il finanziamento del Dopo di Noi, l’inspiegabile stallo riguardo all’apertura del Centro Diurno previsto nella 328, il rapporto tra assessorato ed uffici preposti nel velocizzare ed attuare puntuali azioni oggi in palese e grave ritardo: questi i principali argomenti trattati durante l’incontro”, fa sapere oggi Mizzica che accusa la giunta Valenti e lancia un appello “a tutte le forze politiche presenti in consiglio, a tutti i consiglieri comunali”, affinchè venga varata “una complessiva azione politica che vuole rimettere al centro il tema della disabilità e tutte le azioni necessarie a sostegno di chi in questa città è stato gravemente lasciato indietro da oramai troppo tempo”.
Comune di Cianciana, sette dipendenti si assentavano dall’ufficio anche per stendere i panni a casa
Più che una vita da impiegati e dipendenti pubblici, si comportavano da perfette casalinghe lasciando il proprio ufficio, si assentavano perfino per dare da mangiare agli animali da cortile, stendere i panni e fare la spesa. Così è scatta l’operazione “Fuori dal Comune”, ben sette gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria per altrettanti dipendenti del Comune di Cianciana.
I provvedimenti cautelari con i relativi sette obblighi di firma, sono stati disposti dal giudice delle indagini preliminari di Sciacca, su richiesta della locale Procura, dopo un’indagine durata alcuni mesi e condotta dai carabinieri di Cammarata e della stazione di Cianciana.
L’indagine è scattata dopo alcune segnalazioni e dai riscontri effettuati dagli inquirenti, l’attenzione si è spostata sui sette dipendenti che sono stati pedinati e filmati con due telecamere nascoste dentro e fuori dal Municipio.
La prassi era ormai consolidata, gli impiegati badgiavano e si assentavano per poi svolgere mansioni personali e riuscivano perfino ad accumulare ore di servizio da tramutare in “riposi compensativi”.
In alcuni casi, è stato accertato che i dipendenti attestavano il falso, sui registri, delle uscite per motivi di servizio, ma alla fine si recavano in pescheria o al panificio per motivi personali.
I sette, dovranno ora, rispondere di truffa ai danni dello Stato e falsa attestazione di presenza in servizio
Nessuna frode in commercio, il Tribunale di Sciacca assolve l’imprenditore Michele Bono
Ha dovuto attendere parecchi anni per la sentenza del giudice, ma ieri sera il Tribunale di Sciacca ha assolto dall’accusa di frode in commercio perché il fatto non sussiste l’imprenditore Michele Bono, di Sciacca, che opera nel settore dell’olio. L’azienda “Bonolio” esporta il suo prodotto in tutto il mondo e la vicenda giudiziaria che ha originato il processo riguardava una partita di olio bloccata a La Spezia nel 2010. L’accusa sosteneva che quello non fosse olio extravergine di oliva, mentre la difesa, con diverse certificazioni e una consulenza tecnica, la piena linearità dell’azione svolta dall’azienda, escludendo ogni ipotesi di frode in commercio. Il giudice ha accolto la linea difensiva degli avvocati Giovanni Lentini e Michele Russo e assolto Michele Bono perché il fatto non sussiste.
Danneggiamento al carcere di Sciacca, il giudice assolve un imputato
Non ha danneggiato alcune finestre per tentare di evadere dal carcere di Sciacca. Loudhaief Bassem, tunisino di 23 anni, difeso dall’avvocato Enrico Di Benedetto, è stato assolto per non aver commesso il fatto. La vicenda risale a luglio del 2015, durante la detenzione del nordafricano nel carcere di Sciacca. A seguito dello stesso danneggiamento Loudhaieff avrebbe costruito, secondo l’accusa, un arnese utilizzando le barre metalliche delle ante per un presunto tentativo di evasione. Lo strumento è stato rinvenuto all’interno di un materasso nella cella di isolamento dove si trovava lo stesso detenuto. Il pubblico ministero chiesto 7 mesi di reclusione. Il giudice lo ha assolto.
Non effettuò stoccaggio non autorizzato di acque di vegetazione, assolto il saccense Mario Russo
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Fabio Passalacqua, ha assolto Mario Russo, di Sciacca, legale rappresentante delle “Aziende Agricole Rav”, dall’accusa di avere effettuato un’attività non autorizzata di stoccaggio di reflui industriali e di spandimento delle acque di vegetazione generate dal processo di molitura delle olive del frantoio di Cozzo Tabasi. Russo era accusato di avere effettuato lo stoccaggio non autorizzato in un laghetto naturale, provo di impermeabilizzazione. Mario Russo era difeso dall’avvocato Giuseppe Brancato.



