Ricordi e commozione oggi a Partanna, in un pezzo di Belice ancora ferito, 50 anni dopo il terremoto, col capo dello Stato Mattarella

“Continuerò a condividere la battaglia dei sindaci”. È stato con queste parole che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concluso il suo intervento di stamattina a Partanna, al culmine della giornata di celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della tragedia del terremoto che si è svolta a Partanna, comune del sindaco Nicolò Catania, coordinatore dei sindaci dei comuni colpiti dal sisma del 1968. “Le capacità dell’intero Paese di reagire alle calamità naturali hanno rappresentato momento della verità, misura della coesione nazionale, del riconoscersi in un comune destino”. Mattarella è giunto a Partanna con l’elicottero di Stato. Rigidissimo il cerimoniale, all’interno dell’auditorium “Leggio”, dove a rappresentare la più alta autorità dello Stato c’erano anche due corazzieri. Accolto dai bambini delle scuole, il capo dello Stato ha poi preso posto in prima fila, non prima che, al suo ingresso, venisse eseguito l’inno di Mameli. La giornata, organizzata da Tanino Bonifacio, ha registrato diversi momenti e esaltato le testimonianze dei momenti del dramma, con la consegna di targhe alla memoria di personalità che si distinsero, in occasione del tragico sisma per l’aiuto prestato alle popolazioni terremotate, sono state consegnate nel corso della cerimonia. Un riconoscimento è andato alla memoria dei quattro vigili del fuoco Giuliano Carturan, Savio Semprini, Alessio Mauceri e Giovanni Nuccio morti durante le operazioni di soccorso. A consegnarla il superstite Franco Santangelo, all’epoca un bambino, estratto dalle macerie. Secondo Mattarella, i sindaci “rappresentano il riferimento primo che compongono il nostro Paese”. “Questa zona – ha aggiunto – ha sollecitato l’intero Paese, per più aspetti a rinnovarsi – ha detto il Capo dello Stato – In prima fila, allora come oggi, gli istituti dello Stato e della Regione, ma, sul terreno, soprattutto i Sindaci e le amministrazioni locali, le parrocchie, i volontari di tante realtà. Il nostro ringraziamento, rinnovato, va a quanti ebbero parte nell’opera dei soccorsi, a quanti avviarono il processo di ripresa”. Prima di Mattarella avevano parlato il sindaco di Partanna Nicolò Catania e il presidente della Regione Nello Musumeci, ed è stata ricordata la storia di “Cudduredda”, al secolo Eleonora Di Girolamo, la bambina salvata dalle macerie ma poi morta qualche giorno dopo a causa di una bronchite. Un riconoscimento ufficiale è stato consegnato anche a Ivo Soncini, il vigile del fuoco volontario che l’aveva salvata. Poi i momenti artistici, con Lello Analfino dei Tinturia e l’attore Alessandro Preziosi.

Libertà, strade e Cocciu d’amuri: Lello Analfino la star del cerimoniale del sisma del Belice

Lello Analfino, l’artista agrigentino, chiamato oggi a Partanna a rappresentare le note di Sicilia davanti al Presidente, ha esordito con un non scontato richiamo al valore della libertà. “Ringrazio – ha detto il cantante –  per essere qui e di poterlo fare in piena libertà. E’ bello sapere che posso salire su questo palco e che nessuno mi ha chiesto prima quello che avrei voluto dire, così come è bello sapere che nessuno di voi ha avuto nulla da ridire su come mi sono vestito per venire qui”. Poi si è subito rivolto a Mattarella, in prima fila davanti a lui: “Caro Presidente – ha detto – io viaggio tanto per l’isola, lo faccio per raggiungere i posti dove faccio i miei concerti e mi piace raggiungerli in moto, lo faccio per assaporare meglio il profumo di questa terra piena di bellezza. Non abbiamo bisogno di grandi cose, signor Presidente, ci servono semplici  strade”. Infine, accompagnato dai suoi musicisti, il leader dei Tinturia ha dedicato alla Sicilia e ai siciliani, la bellissima serenata “Cocciu d’amuri”.  Analfino tra gli applausi della sala, si è congedato rompendo il rigido cerimoniale per avvicinarsi al Presidente per una calorosissima stretta di mano.  

Nel giorno del ricordo la terra è tornata a tremare a Gibellina

E, quasi come uno scherzo del destino, proprio nel cinquantesimo anniversario del devastante terremoto che uccise centinaia di persone e causò migliaia di feriti, la terra è tornata a tremare nel Belìce. Due lievi scosse sono state avvertite questa notte a Gibellina, uno dei paesi distrutti mezzo secolo fa. La prima di magnitudo 1,4 all’1:49 e la replica alle 4:47 di magnitudo 1,8. Le due scosse, a una profondità di 11 chilometri, sono state registrate dagli apparati strumentali dell’Ingv, l’istituto nazionale di geologia e vulcanologia.

Il sindaco di Partanna sul caso del mancato invito a Francesca Valenti: “Sono certo che avremo un chiarimento”

“Oggi non mi sembra il caso di fare polemiche, conosco Francesca Valenti, sono certo che al più presto avremo un chiarimento”. È stato così che Nicola Catania, primo cittadino di Partanna, ha commentato la lettera che ieri gli ha inviato il sindaco di Sciacca, che si lamentava per il mancato invito alla manifestazione di oggi alla presenza del presidente della Repubblica. In ordine alle considerazioni di Mattarella, che ha confermato la condivisione della battaglia dei sindaci in ordine alla necessità di chiudere realmente e seriamente la pagina della Ricostruzione, Catania si è detto soddisfatto, confermando che esiste una progettualità complessiva predisposta dai sindaci del coordinamento della Valle del Belice.

Protesta anche a Favara contro Girgenti Acque, battaglia contro il gestore in un altro comune agrigentino

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Da Sciacca a Raffadali passando per Favara: un altro comune agrigentino annuncia battaglia contro il gestore idrico. Si tratta del comune vicino al capoluogo di provincia dove il coordinamento delle associazioni per l’acqua pubblica “Titano” annuncia uno sciopero di mobilitazione contro Girgenti Acque. Appena ieri è stato il comune di Raffadali a scendere in piazza in un sit-in per chiedere la rescissione del contratto. Si allarga il malcontento nei confronti del gestore privato. “Ci spiace – scrive Gatano Milioto, il coordinatore –  che l’attenzione venga indirizzata e spostata solo ed esclusivamente sulla perdurante siccità. Non emerge ed invece dovrebbe ed in maniera determinante, che parte del problema è rappresentato dalle condizioni delle condotte e dalle linee di adduzioni che sono vetuste, abbandonate a se stesse e con interventi manutentivi o sostitutivi del tutto insufficienti per portare l’attuale e penosa efficienza che si attesta intorno al 50 % a livelli più consoni al bisogno del momento. Non è tollerabile perdere il 50 % dell’ acqua lungo le condotte perché sono ridotte a colabrodo”. Il coordinamento ha quindi, quindi deliberato l’indizione di uno sciopero nel comune agrigentino e reiterato la richiesta di incontro all’Ati per chiedere lo sto di avanzamento dei progetti del piano d’ambito.

Partanna. Mattarella: “Condividerò ancora la battaglia dei sindaci”

Condividerò ancora la battaglia dei sindaci. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio mattarella, alla fine del suo intervento, all’interno dell’auditorium legge di partanna, in occasione dell’avvio delle Celebrazioni per il cinquantenario dell’anniversario del terremoto che nel 1968 devastò La Valle del belice.

Partanna. Parla il presidente Musumeci: “Sulla ricostruzione commessi gravi errori”

“Sulla ricostruzione nel Belice commessi gravi errori”. Così il presidente della Regione Nello Musumeci durante il suo intervento per le commemorazioni del 50° anniversario del terremoto nel Belice alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella.

Partanna. Iniziata la cerimonia. Il sindaco Catania: “Il.Belice non è morto”. Nostra diretta su Facebook

È appena iniziata la cerimonia che si svolge a Partanna, all’interno dell’Auditorium “Leggio” per l’inizio della commemorazione cinquantesimo anniversario del terremoto del 1968 nella Valle del Belice. Sulla nostra pagina Facebook la diretta della manifestazione. Corso esperto del sindaco di Partanna Nicola Catania, coordinatore dei sindaci dei comuni colpiti dal sisma.

Partanna. Si attende l’arrivo del capo dello Stato Sergio Mattarella

Sono momenti i frenetici quelli in corso a Partanna, in provincia di Trapani, dove tra poco, all’interno dell’Auditorium Leggio, arriverà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una presenza, quella del capo dello stato, che si inquadra nell’ambito del via libera alle commemorazioni per il cinquantesimo anniversario del sisma che nel 1968 devastò la Valle del Belice.

Raffadali in corteo contro Girgenti Acque, il sindaco Cuffaro: “Avanti con la rescissione”

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Cittadini, esponenti politici: stamattina all’iniziativa, organizzata dal comitato civico per l’acqua pubblica, vi è stata una buona risposta di Raffadali dove si è promosso un corteo per protestare contro quella che i raffadalesi hanno soprannominato “la fatturazione “dell’aria”  ad opera di Girgenti Acque. Presente anche il primo cittadino di Raffadali, Silvio Cuffaro  che ha annunciato anche di aver avviato l’iter per la rescissione del contratto col gestore, mentre ha spiegato ai suoi concittadini di non aver alcun strumento per opporsi all’installazione dei misuratori perchè previsto dalla legge. I raffadalesi chiedono al gestore che i contatori vengano montati con degli sfiatatoi che permettono di non conteggiare l’aria come acqua e che quest’ultima venga fornita senza soluzione di continuità. Intanto, si è convenuto di indire una riunione per la prossima settimana con l’ Ati idrico, Girgenti Acque, amministrazione comunale e comitato civico per l’acqua durante la quale si affronteranno le problematiche che la città di Raffadali lamenta contro il gestore.