Presentato a Santa Margherita il libro “Il Gattopardo raccontato a mia figlia”

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Un capolavoro del ‘900 come “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa pensato e raccontato per i più piccoli, è il fulcro del lavoro  della docente Maria Antonietta Ferraloro, che ieri, è stato presentato al Teatro Sant’Alessandro di Santa Margherita di Belice. “Il Gattopardo raccontato a mia figlia”, edito dalla Nuova Frontiera: questo il titolo dell’opera che rappresenta soltanto l’ultimo atto d’amore dell’autrice verso uno dei capisaldi della letteratura italiana. La presentazione del libro ha avuto un pubblico d’eccezione, i giovani alunni delle classi terze della scuola secondaria dell’istituto comprensivo “G. Tomasi di Lampedusa”. Ricercatrice, docente e saggista, Maria Antonietta Ferraloro ha dedicato al Gattopardo e al suo autore anche altri studi che hanno permesso di ricostruire periodi poco noti dello scrittore e tre saggi molto apprezzati dalla critica.  

Oltre cento misurazioni, ieri a Sciacca giornata di screening per prevenire il diabete

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Il diabete spesso colpisce silenziosamente per questo è importante la prevenzione. Poter effettuare un semplice controllo dei valori, può essere indicativo dell’insorgere della patologia. Ieri presso il centro commerciale “Il Corallo” di Sciacca, grazie al supporto del diabetologo Michele Russo e quattro infermieri professionali con la collaborazione di numerose associazioni saccensi tra le quali Cittadinanzattiva, Tribunale dei diritti del Malato, Lions Club gruppo Host, Orazio Capurro – Amore per la vota e Diabetici di Sciacca è stato effettuata una giornata di screening gratuita. Sono state eseguite oltre 100 misurazioni e sono stati rilevati numero casi di valori elevati di glicemia e di pressione arteriosa.

Montevago ricorda i Caduti di Nassiriya, cerimonia per la strage del 2003

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Si svolgerà questa mattina a Montevago una cerimonia di commemorazione della strage di Nassiriya nella ricorrenza del tragico eccidio dei militari italiani avvenuto il 12 novembre 2003. L’amministrazione comunale di Montevago con in testa il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo ha invitato la cittadinanza a partecipare alle ore 11 alla santa Messa mentre  nella piazza dedicata ai Caduti di Nassiriya sarà deposta una ghirlanda. Nella strage persero la vita 19 italiani, fra questi dodici carabinieri.  

Il Comune di Ribera brucia tutti sul tempo e già paga gli scrutatori delle Regionali di domenica scorsa

Il Comune di Ribera brucia tutti sul tempo e già paga i componenti dei seggi elettorali impegnati nelle elezioni Regionali di domenica scorsa. La somma stanziata ammonta a 19.300 euro. La determina dirigenziale che dispone il pagamento è del dirigente comunale Salvatore Ganduscio dopo che, con atto del sindaco, era stata stabilita in 59.800 euro la somma complessiva da spendere per far fronte alle vari e spese necessarie per un regolare svolgimento delle operazioni elettorali, quali : pagamento del lavoro straordinario del personale, corresponsione dei buoni pasto, forniture varie di materiali di cancelleria, spese postali, l’allestimento dei seggi nonché l’indennità da liquidare ai componenti seggi elettorali, presidenti e scrutatori.

Girgenti acque impugna dinanzi al TAR il piano tariffario approvato dall’ATI

Girgenti Acque ha impugnato il nuovo piano tariffario approvato lo scorso luglio dall’Assemblea Territoriale Idrica. Piano con il quale i sindaci avevano ridotto la tariffa del 2,5%, anche se solo per il 2017. La società di Aragona si è rivolta al TAR della Lombardia. Decisione inevitabile, visto che a ratificare le nuove tariffe, lo scorso mese di settembre, è stata l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, organismo che ha sede a Milano. “L’ATI – riferisce oggi il sindaco di Sciacca Francesca Valenti – si costituirà in giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, per difendere il provvedimento che abbiamo adottato”. Una vicenda che è solo l’ultima tra le vertenze che confermano una tensione sempre più palpabile forte tra Girgenti acque e l’Ati. E dire che questo contestato piano tariffario non impedirà certo, in prospettiva, un ritorno all’aumento del costo dell’acqua sin dal 2018. L’ATI aveva deciso una riduzione per l’anno in corso sulla base di un momento di crisi economica che ha messo in ginocchio le famiglie. Ati, organismo presieduto da Enzo Lotà, che a differenza della precedente Autorità d’ambito ha assunto un ruolo ben diverso, di effettivo controllo. Questione che si inserisce anche nella difficoltà di rapporti tra comuni e Girgenti acque, sopratutto dopo che l’ATI ha deciso di dare seguito al progetto di risoluzione del contratto sulla base delle inadempienze dell’ente gestore. Ente gestore che, però, contesta apertamente queste contestazioni. Nel corso dell’ultima riunione l’Assemblea Territoriale Idrica ha licenziato tutta la documentazione raccolta dai comuni in ordine alle inadempienze di Girgenti Acque consegnandola all’avvocato Giuseppe Mazzarella, a cui si è dato mandato per rappresentare l’ATI nella prospettiva di potere ottenere l’uscita di scena di Girgenti Acque.

Ordine degli architetti e Inbar insieme per incentivare l’edilizia sostenibile

La promozione di una riqualificazione sostenibile dell’edilizia passa attraverso il protocollo d’intesa firmato questa mattina, tra i responsabili dell’ordine degli Architetti e della sezione provinciale dell’Istituto nazionale di Bioarchitettura (Inbar). Obiettivo: far nascere uno strumento utile al miglioramento della qualità ambientale, attraverso azioni mirate all’aumento dell’efficienza energetica e del comfort degli ambienti a uso abitativo e non, alla promozione di iniziative e pratiche a favore della sostenibilità urbana. Prossimo passo: la costituzione della Commissione per l’edilizia sostenibile. Sarà composta da architetti, e agirà verso lo sviluppo di linee guida e norme regolamentari sull’edilizia sostenibile, su richiesta delle amministrazioni comunali interessate ad adeguare i loro regolamenti. Ordine e Inbar proporranno nuove attività, un nuovo modo di costruire e recuperare. Il concetto di edificio sostenibile fu sviluppato la prima volta nel 1970 in risposta alla crisi energetica e alle crescenti preoccupazioni dei cittadini riguardo l’ambiente: dalla necessità di risparmiare energia a quella di ridurre i problemi ambientali. Nasce da qui l’ondata di innovazione nella bioedilizia che si è protratta fino ad oggi. Gli edifici sostenibili sono strutture progettate, costruite, ristrutturate e gestite in accordo con linee guida per l’alta efficienza energetica dall’impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sul sociale sulla base dell’utilizzo di materiali naturali ottenuti mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili, gestiti e raccolti in modo sostenibile o reperiti a livello locale per ridurre i costi del trasporto, oppure ancora riciclati da materiali di recupero presso siti nelle vicinanze. Interventi che puntano sull’utilizzo di impianti di alimentazione ad energia solare, con elevati livelli di isolamento e risparmio energetico riducendo il fabbisogno di energia elettrica, incorporando l’illuminazione artificiale, utilizzando elettrodomestici a basso consumo energetico e tecnologie ad energia rinnovabile, come turbine eoliche e pannelli solari con dispositivi per ridurre al minimo il consumo di acqua.

Balneare: “Il carro di Tamuzza non c’è mai stato, la musica e l’inno trascinavano”

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“La nostra è stata una valutazione tecnica su altre componenti, ma non la musica o il coinvolgimento della gente che si può determinare”. Parla, questa mattina, Aurelio Balneare, vice preside del liceo artistico “Bonachia” di Sciacca, componente della commissione che ha valutato le proposte riguardanti la realizzazione dei carri allegorici per il prossimo Carnevale di Sciacca. Per i carri di fascia A 5 sono state accolte e 3 respinte. Sono 5 i carri previsti dal bando. Balneare, un tecnico della materia, che è stato docente di molti componenti delle associazioni che realizzano carri allegorici, spiega i criteri adottati e fa alcune valutazioni specifiche che riguardano la proposta che era stata avanzata dalla “Sos spettacoli” di Pino Tamuzza che avrebbe voluto realizzare il carro allegorico “Stupiscimi”.

25 euro a voto, Edy Tamajo neo deputato finisce sotto inchiesta

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Il neo deputato regionale Edy Tamajo durante la recentissima campagna elettorale  avrebbe promesso 25 euro a voto durante campagna elettorale. Soldi in cambio di preferenze. Tamajo, così è finito sotto inchiesta, è il secondo caso quando ancora il parlamento siciliano non si è ancora insediato. Dopo alcune perquisizioni ha ricevuto un invito a presentarsi in Procura per essere interrogato. E’ stato il più votato a Palermo nella lista Sicilia Futura, città in cui è nato 41 anni fa: 13.984 voti per strappare il secondo mandato di fila. L’inchiesta dei finanzieri del Gruppo di Palermo, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Fabiola Furnari, contesta un’ipotesi di reato molto pesante: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Ad associarsi al neo deputato sarebbero stati coloro che avrebbero fatto da tramite per promettere “a numerosi elettori nella sua qualità di candidato alle elezioni regionali siciliane del novembre 2017 utilità consistenti nella soma di euro venticinque per ogni voto elettorale espresso in suo favore”. Nell’invito spedito dalla Procura ci sono i nomi di Giuseppe Montesano, Cristian e Nicolina D’Alia. E c’è anche la parola “altri”, segno che l’inchiesta è molto più ampia.

Disservizi idrici in centro storico, erogazioni “ballerine” e “discontinue”

Da circa nove giorni il centro storico continua a vivere disservizi idrici. Diverse segnalazioni arrivano dai residenti che evidenziano la mancata erogazione da circa nove giorni. Dopo i problemi che si erano verificati per un guasto al trasformatore elettrico che serve i Pozzi Grattavoli e che qualche giorno fa, Girgenti Acque aveva annunciato di aver riattivato e di aver pertanto, avviato la normalizzazione della distribuzione idrica. Ma in centro storico, le turnazioni idriche continuano ormai da diversi giorni ad essere “ballerine” e “discontinue”, senza alcuna regola. Turni saltati e molte abitazioni che non riescono ad approvvigionarsi.

Ignazio Messina e il centrosinistra: una scintilla che a Sciacca non è mai scoccata. Eppure IDV è alleata di Renzi

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Da Marinello a De Luca: l’ex sindaco di Sciacca Ignazio Messina continua la sua parabola, sebbene da una posizione assai meno influente rispetto al passato. Riconoscendogli il merito di continuare a portare la bandiera di Italia dei Valori (partito fondato e poi abbandonato da Antonio Di Pietro), Messina continua a barcamenarsi nella politica nazionale e in quella locale. Da qualche tempo ha attivato una stretta collaborazione con il leader del PD Matteo Renzi, nel tentativo di tornare ad avere visibilità. Renzi che, peraltro, pubblicamente non si lascia mai scappare l’occasione di annoverare Italia dei Valori tra i soggetti che condividono il suo progetto politico. Ma ha fatto specie vedere le immagini di Messina seduto recentemente in prima fila accanto a Fabrizio Di Paola durante la presentazione della candidatura di Giuseppe Marinello alle ultime elezioni regionali. Messina che, eppure, di Di Paola aveva detto che “se non si è ricandidato a sindaco allora vuol dire che neanche lui è convinto della bontà del lavoro fatto”. D’altronde, anche alle ultime amministrative, dopo aver tentato, insieme a Mario Turturici e Michele Ferrara la strada di una soluzione alternativa, Messina aveva poi sostenuto la candidatura di Calogero Bono, sebbene con un risultato (quello del suo candidato di riferimento, Simone Lucchesi Palli) tutt’altro che straordinario. Sulla sua pagina Facebook Ignazio Messina ha pubblicato una foto accanto al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al consigliere regionale Franco Moxedano. “Italia dei Valori convintamente nel centrosinistra”, dice l’avvocato. Certo, da queste parti anche Marinello e Alternativa Popolare in Sicilia ufficialmente erano nel centrosinistra. Ma alle amministrative erano protagonisti del centrodestra. A conferma del fatto che a Sciacca i rapporti tra Messina e le forze di centrosinistra, a partire dalle elezioni del 1993, continuano ad apparire piuttosto conflittuali. D’altronde è anche vero che nel 2004 l’ex sindaco appoggiò la candidatura di Mario Turturici, pur di far perdere le elezioni a Mariolina Bono.