Manovra regionale da 50 milioni con focus su sanità e rifiuti, istituita anche borsa di studio per Sara Campanella

Una borsa di studio da 10 mila euro in memoria della studentessa Sara Campanella, vittima di femminicidio, destinata a studentesse e studenti dell’università di Messina iscritti ai corsi di studio delle Professioni sanitarie e’ stata istituita con la manovra da circa 49,7 approvata oggi dalla giunta di governo Schifani.

La misura finanziaria contiene oltre che l’importante riconoscimento alla memoria alla siciliana vittima di femminicidio anche un pacchetto di misure per rafforzare la competitività delle imprese siciliane e garantire ai cittadini servizi fondamentali.

Sono dieci gli articoli qualificanti della manovra secondo Schifani proposta dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.

Il disegno di legge prevede, infatti investimenti mirati in settori come sanità, sostegno all’export, all’emergenza idrica e alla realizzazione di infrastrutture necessarie per il ciclo dei rifiuti.

L’auspicio del governatore e’ che adesso il testo venga esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie.

Ecco alcune delle principali misure contenute nella manovra:

Cinque milioni per rifinanziare la legge regionale sul contrasto alla povertà, con interventi straordinari per indigenza, emergenza alimentare e sostegno alle persone in condizioni di marginalità estrema.

Quindici milioni e mezzo di euro per gli investimenti pubblici, di cui quattro destinati alla creazione di un “fondo rotativo per la progettualità” destinato alle Srr.

Poi il resto dei fondi servira’ per il cofinanziamento regionale per la realizzazione di tre termovalorizzatori, 2 in provincia di Messina e 1 a Palermo. Questo permettera’ di sbloccare risorse del Pnrr per 47 milioni di euro.

Cinque milioni finanzieranno misure utili a fronteggiare le conseguenze della siccità nel settore dell’agricoltura; due milioni saranno destinati a interventi di protezione civile a seguito di calamità, mentre tre milioni serviranno per far fronte a dichiarazioni di stato di crisi e di emergenza.

Dieci milioni serviranno per migliorare le prestazioni di assistenza specialistica, permettendo al Sistema sanitario regionale di fronteggiare il nuovo tariffario deciso a livello nazionale e rispondere in maniera più efficace al fabbisogno di salute dei cittadini mentre altri cinque milioni saranno destinati all’incremento delle tariffe per i “Percorsi riabilitive.

Poi 12,4 milioni di euro a sostegno delle realtà produttive siciliane con attenzione ad alcune misure anti-dazi: due milioni per il 2025 e sei milioni per il 2026 con l’obiettivo di stimolare la competitività sui mercati internazionali delle piccole e medie imprese.

Il rafforzamento degli aeroporti minori dell’isola, attraverso la sospensione dell’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei passeggeri, e la riduzione del contributo unificato per i ricorsi straordinari al presidente della Regione. Quest’ultima misura mira a facilitare l’accesso dei cittadini alla giustizia amministrativa, favorendo le persone in condizioni di difficolta’.

Con Isee inferiore a 35 mila euro pagheranno un contributo di soli 100 euro a fronte dei 650 oggi previsti.

Palermo, non pagano la luce in 111 nello stesso complesso residenziale

È scattato un imponente servizio di controlli a Montepellegrino, quartiere palermitano al centro di un’operazione straordinaria da parte dei carabinieri del Comando Provinciale. L’azione, finalizzata al contrasto dell’illegalità diffusa, ha portato a risultati significativi in termini di denunce e sanzioni.

Furti di energia e occupazioni abusive

Durante i controlli a Montepellegrino, i militari hanno ispezionato un complesso residenziale di via Brigata Aosta. Con il supporto tecnico dell’Enel, sono emersi numerosi allacci abusivi alla rete elettrica. Ben 111 persone sono state denunciate per furto di energia elettrica e invasione di edifici in relazione alla proprietà degli immobili occupati.

Violazioni stradali e sequestri di veicoli

L’operazione ha incluso anche intensi controlli alla circolazione stradale: 50 le sanzioni elevate, per un totale di 49.000 euro. Tra le principali infrazioni: 6 guide senza patente, 17 mancate revisioni, 17 veicoli senza assicurazione, 2 casi di guida con patente scaduta e 2 mancati usi del casco. Sequestrati 17 veicoli, mentre 4 sono stati sottoposti a fermo amministrativo.

Droghe e denunce penali: il fiuto di Ron

I controlli a Montepellegrino hanno portato anche a scoperte sul fronte dello spaccio. Grazie al fiuto del cane antidroga Ron, in un deposito condominiale è stato trovato un panetto di hashish da 70 grammi. Inoltre, quattro persone sono state segnalate alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti.

Identificazioni e sicurezza urbana

Nel complesso, durante i controlli a Montepellegrino sono state identificate 269 persone, controllati 94 veicoli ed effettuate 12 perquisizioni. Le accuse contestate includono anche guida reiterata senza patente, furto aggravato in un supermercato e l’esercizio abusivo della professione di parcheggiatore.

L’intervento si inserisce in una più ampia strategia di sicurezza urbana, mirata al ripristino della legalità e al miglioramento delle condizioni di vita nei quartieri più a rischio della città di Palermo.

In macchina con un chilo di cocaina tra il caffè, ai domiciliari un trentunenne ad Agrigento

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento, hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne di origine albanese, domiciliato in città e regolare sul territorio nazionale, perché ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo, fermato nel corso di un servizio di controllo alla circolazione stradale lungo la Stale 640, è stato trovato in possesso, all’interno del veicolo da lui condotto, di un involucro contenente oltre un chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

La sostanza, ricoperta da uno strato di caffè, era verosimilmente occultata nel tentativo di eludere eventuali controlli.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori 140 grammi della stessa sostanza, suddivisi in tre involucri, oltre a due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e la somma contante di 400 euro, ritenuta provento dell’attività illecita. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. Con lo stupefacente si sarebbero potute confezionare oltre 3200 dosi per un valore una volta immesso sul mercato di 130 mila euro.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, in esito alla relativa udienza, ha convalidato l’arresto, disponendo per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le alunne del Corso Sas dell’Arena: “Così cambiamo la vita delle persone”


Dopo l’annuncio della Summer School sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa e l’approfondimento sul ruolo della rete nazionale “Scuole per Comunicare”, oggi ascoltiamo la voce di chi vive in prima persona questo percorso formativo e umano: le alunne del corso Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale dell’Istituto Din Michele Arena, che hanno scelto di abbracciare la CAA come strumento per costruire una società più inclusiva

Ad affiancare l’organizzazione della Summer School promossa dalla ‘Rete di scuole per comuniCAAre’, di cui è capofila l’Istituto Comprensivo di Rezzato e di cui fanno parte 19 scuole della provincia di Brescia, 5 scuole di Sciacca e una di Ribera, c’è anche il Centro di Formazione Anaprof, che ha fortemente voluto inserire questa proposta formativa nel proprio programma annuale, come testimonianza della volontà di promuovere sul territorio ulteriori iniziative di valore sociale e culturale.

La voce degli studenti: “Un’esperienza che lascia il segno”
Mariarita Cacioppo (5A SAS) racconta come la CAA sia entrata nella sua esperienza scolastica tre anni fa, attraverso un percorso per le competenze trasversali. Un cammino strutturato in tre fasi: teoria, laboratori pratici e attività sul campo in strutture reali come RSA, asili nido e comunità.

“È stato emozionante vedere quanto questa forma di comunicazione possa davvero fare la differenza.”

Monica Montalbano (4A SAS) spiega alcuni dei progetti realizzati con la CAA:

“Abbiamo creato cartoline commemorative per la tragedia di Dixmude, oltre a bag e magliette contro la violenza sulle donne. Con la CAA si possono lanciare messaggi forti e universali.”

Martina Proietto (4A SAS) sottolinea quanto il materiale prodotto sia utile non solo per i bambini, ma anche per adulti con autismo, disabilità cognitive, anziani e stranieri.

“La CAA è uno strumento prezioso anche in ambito lavorativo, perché facilita l’integrazione e la comunicazione nei contesti professionali.”

Infine, Carlotta Monastero (3A SAS) ha trovato particolarmente significativo il laboratorio con i bambini della scuola primaria, dove la comunicazione è passata attraverso il gioco: tombola, gioco dell’oca e racconti condivisi.

“Questo progetto mi ha fatto capire quanto sia importante trovare nuovi modi per comunicare: può davvero migliorare la vita di una persona.”

La CAA: non solo teoria, ma futuro
Grazie al supporto della Rete di scuole per comuniCAAre e di Anaprof, questo percorso ha permesso alle studentesse del SAS di avvicinarsi in modo attivo e concreto a un tema fondamentale per la società di oggi: rendere la comunicazione accessibile a tutti.

Un’esperienza che non forma solo operatori del futuro, ma cittadini consapevoli, pronti a costruire un mondo dove ogni voce può essere ascoltata.

🔗 Leggi l’articolo sull’evento “AbbracCiAA la Cultura” – la Summer School a Sciacca
🔗 Scopri di più sulla rete “Scuole per Comunicare” e il gemellaggio Brescia-Agrigento

Crisi balneare Agrigento, rischio paralisi per l’estate 2025

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La stagione balneare 2025 in Sicilia è alle porte, con l’apertura ufficiale degli stabilimenti prevista per il 1° maggio e la chiusura al 31 ottobre. Tuttavia, per la provincia di Agrigento, l’avvio dell’estate si prospetta incerto e preoccupante a causa di una vera e propria crisi balneare Agrigento.

PUDM assenti, comparto balneare a rischio blocco

Il problema principale è rappresentato dalla quasi totale assenza dei Piani di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime (PUDM), strumenti fondamentali per regolare e pianificare le attività balneari nei comuni costieri.

A oggi, solo il Comune di Menfi ha adempiuto a quanto richiesto dalla normativa, distinguendosi per efficienza amministrativa. Gli altri comuni costieri della provincia restano indietro, mettendo a serio rischio l’operatività delle strutture turistiche e balneari. Questa situazione alimenta la crisi balneare Agrigento, che rischia di trasformarsi in un disastro per il territorio.

Turismo e occupazione in bilico

L’assenza dei PUDM potrebbe comportare un blocco totale delle attività estive, con gravi ricadute sull’economia locale. Il comparto balneare rappresenta infatti uno dei principali motori economici e occupazionali del territorio.

Come sottolineato da Gero Niesi, vicepresidente vicario di Confcommercio Agrigento: “Le strutture balneari sono un pilastro dello sviluppo locale, ma anche presidi culturali e sociali. Non possiamo permettere che l’estate venga compromessa da lentezze amministrative.”

Confcommercio lancia l’allarme: servono azioni immediate

Confcommercio Agrigento ha lanciato un appello urgente agli amministratori dei comuni costieri affinché:

  • approvino e rendano operativi i PUDM;
  • forniscano supporto logistico agli operatori;
  • attivino campagne di promozione turistica e culturale.

Solo un’azione istituzionale condivisa potrà arginare la crisi balneare Agrigento e trasformare la stagione 2025 in un’opportunità di rilancio.

Agrigento deve scegliere tra stallo e ripartenza

L’estate 2025 potrebbe essere un volano per la ripresa economica e l’attrattività turistica della provincia di Agrigento. Ma senza interventi rapidi e concreti, il rischio di una paralisi del settore è più che reale.

La crisi balneare Agrigento è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Ora tocca alle amministrazioni locali dimostrare visione e responsabilità.

Crisi balneare Agrigento, rischio paralisi per l’estate 2025

La stagione balneare 2025 in Sicilia è alle porte, con l’apertura ufficiale degli stabilimenti prevista per il 1° maggio e la chiusura al 31 ottobre. Tuttavia, per la provincia di Agrigento, l’avvio dell’estate si prospetta incerto e preoccupante a causa di una vera e propria crisi balneare Agrigento.

PUDM assenti, comparto balneare a rischio blocco

Il problema principale è rappresentato dalla quasi totale assenza dei Piani di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime (PUDM), strumenti fondamentali per regolare e pianificare le attività balneari nei comuni costieri.

A oggi, solo il Comune di Menfi ha adempiuto a quanto richiesto dalla normativa, distinguendosi per efficienza amministrativa. Gli altri comuni costieri della provincia restano indietro, mettendo a serio rischio l’operatività delle strutture turistiche e balneari. Questa situazione alimenta la crisi balneare Agrigento, che rischia di trasformarsi in un disastro per il territorio.

Turismo e occupazione in bilico

L’assenza dei PUDM potrebbe comportare un blocco totale delle attività estive, con gravi ricadute sull’economia locale. Il comparto balneare rappresenta infatti uno dei principali motori economici e occupazionali del territorio.

Come sottolineato da Gero Niesi, vicepresidente vicario di Confcommercio Agrigento: “Le strutture balneari sono un pilastro dello sviluppo locale, ma anche presidi culturali e sociali. Non possiamo permettere che l’estate venga compromessa da lentezze amministrative.”

Confcommercio lancia l’allarme: servono azioni immediate

Confcommercio Agrigento ha lanciato un appello urgente agli amministratori dei comuni costieri affinché:

approvino e rendano operativi i PUDM;
forniscano supporto logistico agli operatori;
attivino campagne di promozione turistica e culturale.

Solo un’azione istituzionale condivisa potrà arginare la crisi balneare Agrigento e trasformare la stagione 2025 in un’opportunità di rilancio.

Agrigento deve scegliere tra stallo e ripartenza

L’estate 2025 potrebbe essere un volano per la ripresa economica e l’attrattività turistica della provincia di Agrigento. Ma senza interventi rapidi e concreti, il rischio di una paralisi del settore è più che reale.

La crisi balneare Agrigento è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Ora tocca alle amministrazioni locali dimostrare visione e responsabilità.

Di Mauro lascia l’Assessorato all’Energia, al suo posto Francesco Colianni

Giurerà domani alle 15 davanti all’Assemblea regionale siciliana il neo assessore Francesco Colianni. E’ lui il designato dall’Mpa di Raffaele Lombardo per sostituire il dimissionario Roberto Di Mauro.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha accettato le dimissioni dell’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità che lascia così il posto all’ex vice sindaco di Enna.

«Ringrazio Roberto Di Mauro per il lavoro svolto in questi anni e per il suo contributo all’attività della giunta di governo in settori strategici – dice Schifani – Il nuovo assessore Francesco Colianni proseguirà il percorso di attuazione del programma di governo».

Arrestata un’altra amante di Messina Denaro, l’insegnante avrebbe scortato il boss negli spostamenti

Decine e decine di foto, estrapolate dai sistemi di videosorveglianza che la ritraggono in compagnia del boss Matteo Messina Denaro, sono alla base dell’indagine che ha portato all’arresto di Floriana Calcagno, quarant’anni, insegnante di Campobello di Mazara.

La donna avrebbe avuto una relazione con il capomafia ed e’ accusata di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena.

La donna, secondo i magistrati del Tribunale di Palermo, il procuratore Maurizio de Lucia, l’aggiunto Paolo Guido e i pm Piero Padova e Gianluca De Leo, avrebbe assicurato sostegno logistico per gli spostamenti del boss tra Campobello, Mazara, Tre Fontane e altre località della provincia trapanese.

Grazie alla docente il boss avrebbe avuto una scorta per spostarsi da un comune all’altro in maniera riservata.

Decreto di rigenerazione verde urbano, Carmela Santangelo sollecita istanza per la villetta di San Michele

L’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha pubblicato il decreto che
disciplina i criteri e le modalità per la concessione di contributi che interessano lo sviluppo e la
rigenerazione del verde pubblico urbano ed extraurbano.
Le domande dovranno essere presentate dai Comuni che puntano a favorire lo sviluppo e la
rigenerazione del verde. Lo scrive oggi in una interrogazione la consigliera di opposizione Carmela Santangelo.
Obiettivo del decreto è quello di finanziare all’interno delle città polmoni verdi, orti e
parchi urbani,giardini pensili, consentendo alle amministrazioni comunali che ne faranno richiesta
di intervenire anche su aree abbandonate e spesso a rischio incendi, per trasformarle in punti di
ritrovo per la comunità, specialmente per famiglie e bambini.
Tra gli interventi finanziabili si fa riferimento alla fornitura e piantumazione di piante, alla fornitura e posa in opera di materiali ecosostenibili funzionali alla fruizione dell’area da riqualificare, fornitura e posa di materiali per la realizzazione di orti, fornitura e posa di impianti di verde pensile, alle spese connesse alla pulizia, sgombero, messa in sicurezza e consolidamento dell’area da
riqualificare, spese di comunicazione e inaugurazione dell’area riqualificata (max 10% dell’importo finanziato).
Il decreto prevede che ogni Comune dell’Isola possa presentare una sola istanza per un contributo massimo di 50 mila euro.
“È noto – scrive la Santangelo- al Sindaco che nell’antico quartiere di San Michele è presente un polmone verde rappresentato dalla villetta mura di Vega, oggi chiusa, luogo di ritrovo per i residenti e apprezzato dai turisti per la presenza dell’antico bastione e l’incantevole vista che permetteva di ammirare la nostra costa.
Inoltre, le diverse associazioni cittadine organizzavano giornate di lettura per i bambini a contatto con la natura.
Purtroppo, ormai da diversi mesi, la villa è chiusa e si presenta in uno stato di abbandono e
degrado, la rete di protezione che costeggia l’antico bastione è caduta, oltre alla presenza di
erbacce e alberi secchi.
Tenuto conto che la domanda deve essere presentata entro e non oltre trenta giorni dalla
pubblicazione del decreto e considerato l’importo esiguo sarebbe opportuno procedere alla
presentazione di un progetto che preveda la riqualificazione e messa in sicurezza di un opera già esistente”.
La consigliera Santangelo invita il sindaco e l’assessore al ramo a valutare la possibilità,
considerato l’importo oggetto di finanziamento pari ad 50.000 euro di presentare un progetto di
riqualificazione della villetta mura di Vega e permettere all’antico quartiere di poter godere di uno spazio pubblico.
“Mi auguro – conclude – che la mia richiesta venga accolta positivamente dall’Amministrazione comunale”.

Ippon Karate Lentini brilla all’Adidas Open Italia

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Si è conclusa con grandi soddisfazioni la XXIV edizione dell’Adidas Open Italia, tenutasi l’11, 12 e 13 aprile 2025 presso il Play Hall di Riccione. Prima tappa dell’Open League della stagione, l’evento ha visto la partecipazione di 1763 karateka provenienti da 315 società sportive. Tra questi, anche i talentuosi atleti del team Ippon Karate Lentini, che ancora una volta hanno portato alto il nome della Sicilia nel panorama nazionale.

Risultati di rilievo per il team siciliano

Il club agrigentino, che rappresenta i comuni di Sciacca, Ribera e Sambuca di Sicilia, ha ottenuto risultati eccellenti in diverse categorie dell’Adidas Open Italia.

  • Emma Colletti – Oro nella categoria U21 -50 kg
  • Irene Marturano – Oro nella categoria U21 -61 kg
  • Nicolo Alfano – Quinto posto nella categoria U21 -60 kg, risultato che sta stretto dopo una semifinale combattuta persa con il vincitore della categoria. A causa di problemi logistici legati al rientro anticipato in Sicilia, Alfano non ha potuto disputare la finale per il bronzo, lasciando la medaglia a tavolino.

Orgoglio, sacrificio e dedizione

Non meno importanti le prestazioni di Gioia Gulotta e Oriana Alfano, che hanno superato varie fasi eliminatorie dimostrando tecnica, grinta e determinazione. La loro condotta di gara esemplare è indice di un lavoro quotidiano costante e appassionato in palestra.

Il team Ippon Karate Lentini, guidato da uno spirito di gruppo forte e da una disciplina ferrea, continua a distinguersi nel panorama nazionale del karate a contatto controllato.

L’Adidas Open Italia ha confermato ancora una volta il valore e la crescita dei giovani atleti siciliani.

Un club che porta in alto la Sicilia

Il successo ottenuto a Riccione è frutto di un impegno collettivo che dura tutto l’anno. In uno sport dove è difficile vincere, ma ancora più complicato riconfermarsi, i risultati parlano chiaro. La Ippon Karate Lentini dimostra ancora una volta la sua eccellenza, facendo emergere la Sicilia anche nei contesti sportivi più competitivi.

Terzo Puccio e quinta Russo della Sciacca Running ai nazionali di mezza maratona

Sì sono svolti i campionati nazionali master individuali e di società di mezza maratona a San Benedetto del Tronto e due atleti saccensi della Sciacca Running si sono classificati nelle prime posizioni.

Tony Puccio con il suo nuovo personale di 1h13’21” è giunto 3^nella categoria SM50 e Luana Russo, anche lei autrice del suo personale di 1h26’07”, si è classificata 5^ nella categoria SF40.

Altissimo il livello tecnico con al via i migliori atleti master italiani che si sono dati battaglia in un percorso scorrevole e ottimamente organizzato.

Nella stessa giornata un altro atleta sempre della Sciacca Running ha partecipato alla mezza maratona di Scoglitti organizzata dalla Athlon Kamarina. Si tratta di Michele Guzzardo che con l’eccellente tempo di 1h25’14” è giunto 2^ nella categoria SM55. In gara anche Giusi Baldassano della polisportiva Agatocle.