Non rubò nella casa di un’anziana, assolto in appello un ventiquattrenne di Menfi
I giudici della terza sezione della Corte di Appello di Palermo, riformando la sentenza di primo grado, hanno assolto il ventiquattrenne dall’accusa di avere tentato di rubare nella casa di un’anziana di Menfi il ventiquattrenne Marco Pilo. Il menfitano era accusato di avere tentato di rubare nella casa di un’anziana assieme ad altri giovani. Poi il tentativo è andato a vuoto per un forte rumore avvertito dall’anziana che ha indotto il gruppo a mettersi in fuga. In primo grado Pilo era stato condannato a un anno e un mese di reclusione. I giudici d’appello, però, accogliendo la richiesta del suo difensore, l’avvocato Calogero Lanzarone, lo hanno assolto per non avere commesso il fatto.
Tentano di forzare il cancello di una cappella al cimitero di Sciacca, indagano i carabinieri
Uno strano episodio si è verificato al cimitero di Sciacca dove qualcuno ha cercato di forzare il cancello di una cappella. Il custode ha subito segnalato i fatti ai carabinieri che indagano sull’accaduto. Si tratterebbe di un episodio limitato a un solo caso, ma nel passato al cimitero si è verificato un furto di statue. I militari alla luce di quanto accaduto non inquadrerebbero l’episodio nell’ambito di una vicenda che desta particolare preoccupazione, ma gli accertamenti sono in corso da parte della compagnia dei carabinieri di Sciacca.
La sindaca riferisce sulle Terme, ma cio’ non evita lo scontro, l’opposizione indignata: “Noi tenuti all’oscuro di tutto”
“Conoscevo già da giorni il contenuto della concessione – ha detto la sindaca Valenti – mi pare assurdo pensare che io non ne fossi a conoscenza”. Così la prima cittadina ha risposto alle domande pressanti e incalzanti dell’opposizione che è giunta in aula molto tesa e desiderosa di risposte tanto che subito dopo l’appello dei consiglieri, è trascorsa più di mezz’ora prima che la sindaca potesse prender parola per iniziare le sue comunicazioni al consiglio, momento dell’intervento in aula che qui nel video vi forniamo in integrale durante la diretta Facebook di Risoluto.it .
Trenta minuti di clima incandescente tra maggioranza e opposizione con la richiesta da parte del consigliere Calogero Bono di poter prender visione della bozza formalmente ricevuta dal Comune di Sciacca soltanto nella tarda mattinata di oggi, come pochi minuti dopo, chiarirà la segretaria Alessandra La Spina in un suo intervento resosi necessario dopo le risposte di una maggioranza che a più voci ha ribadito di essere arrivata in aula senza aver preso visione prima della bozza.
Seduta consiliare dai toni accesissimi che ancor prima dell’inizio, non si è fatta mancare anche un dibattito con la stampa presente per la diffusione delle immagini della seduta che il presidente del consiglio comunale, Pasquale Montalbano, avrebbe voluto evitare su disposizione di una nota del Prefetto comunicata alle pubbliche amministrazioni sulla divulgazione istituzionale in regime di par condicio, momento di impasse superato solo dopo le richieste degli operatori del settore presenti in aula.
E dopo la bagarre in un continuo batti e ribatti, parola finalmente alla Valenti che in sette minuti di intervento ha esplicato il contenuto della concessione che al suo interno porta anche la convenzione tra Comune e Regione: uno schema striminzito, secondo quanto riferito dalla sindaca, creato ad hoc per evitare complicanze di sorta che un articolato più complesso avrebbe potuto generare.
“Le Terme saranno del Comune di Sciacca – ha detto la sindaca – per cinquant’anni e cosa più importante non ci saranno oneri concessione a nostro carico e ciò è stato concesso dalla Regione con la finalità di poter pensare al loro sviluppo, un chiaro scopo di promozione”
La Valenti, infine non ha dimenticato poi di rispondere a chi come il deputato del M5S Matteo Mangiacavallo aveva sollevato dubbi sulla reale possibilità di trasferimento in mancanza dell’ulteriore passaggio di conclusione della fase di liquidazione della vecchia Spa: “Un conto è il possesso – ha specificato la Valenti – un conto il diritto, non è necessario il verbale di consistenza dei beni per ottenere il trasferimento”.
Le dichiarazioni della Valenti però non hanno evitato lo scontro politico nel dibattito generato successivamente. “Fabrizio Di Paola – ha tuonato il consigliere Giuseppe Milioti di Alternativa Popolare – e la sua amministrazione hanno fatto 99 metri e lei soltanto l’ultimo sindaca”.
Mentre Salvatore Monte si è detto indignato come cittadino per la passerella politica che domani si celebrerà con il beneplacito della sindaca quando si sarebbero potuti scegliere altri luoghi e altre modalità.
Dall’altro lato, la difesa di Simone Di Paola: “Molti membri di questa maggioranza quando transitavano in minoranza, hanno fatto muro per accompagnare la maggioranza e l’amministrazione del tempo a Palermo per chiedere dapprima che non fossero chiuse e adesso riaperte. Stasera ho sentito fin troppe volte ripetere i riferimenti al lavoro dell’amministrazione passata”.
Le Terme, ancora una volta si sono rilevate in grado di dividere e di aizzare lo scontro e il dibattito politico della città.
Anche se dispiace rilevare che ad assistere alla seduta non c’era neanche un ex lavoratore termale.
(Nella copertina, la delegazione saccense a Palermo guidata dall’ex sindaco Fabrizio Di Paola per chiedere la riapertura delle Terme).
Terme. Baccei e Valenti telefonano a Di Paola e lo invitano alla firma di domani. Ma l’ex sindaco non andrà
Sono stati sia Alessandro Baccei, sia Francesca Valenti oggi pomeriggio a telefonare a Fabrizio Di Paola per invitarlo a presenziare alla firma dell’atto di concessione del patrimonio termale dalla Regione al Comune di Sciacca nonché alla successiva conferenza stampa. L’ex sindaco ha ringraziato per l’invito, anche se probabilmente non sarà presente. L’orientamento prevalente nella sua parte politica, infatti, è di non avere a che fare con il culmine di questa vertenza, ed essendo Di Paola uomo di squadra, domani preferirà non presentarsi. Baccei, d’altronde, già oggi pomeriggio gli aveva dato atto pubblicamente di essersi impegnato per risolvere la questione. L’invito ad esserci, dunque, si inquadrerebbe in un atto di distensione politica che, evidentemente, non tutti sono intenzionati ad accettare. A paventare questo scenario è stato, d’altra parte, lo stesso Salvatore Monte, uomo di Di Paola, stasera durante il suo intervento in aula.
Terme, parla Baccei: “Iter avviato da Fabrizio Di Paola e concluso da Francesca Valenti”
L’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei ha fatto sapere oggi pomeriggio, a poche ore dall’attesa sua presenza a Sciacca, di essere “certo che il rilancio delle Terme offrirà nuove opportunità di sviluppo turistico al sistema territoriale, esprimendo la sua personale soddisfazione per la felice conclusione del lungo iter, legislativo prima e amministrativo poi, avviato dalla precedente amministrazione comunale guidata da Fabrizio Di Paola e portato a compimento grazie all’attuale Sindaca Francesca Valenti e a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato”. Una dichiarazione di stampo chiaramente “politico”, nel solco di un ecumenismo inevitabile da parte di Baccei, “costretto” a dare atto sia ad Alternativa Popolare, sia al Partito Democratico, di quello che si ritiene importante traguardo. Sottoscrizione dell’atto di cessione, dalla Regione Siciliana al Comune di Sciacca, del complesso termale saccense, in un documento che verrà firmato alle ore 11,30 presso l’atrio superiore del Palazzo Municipale. Il sindaco Francesca Valenti ha invitato, tra gli altri, tutti i consiglieri comunali, le autorità locali, i parlamentari regionali e nazionali del territorio, ex amministratori. Dopo la sottoscrizione dell’atto, è prevista una conferenza stampa per illustrare i contenuti del documento.
La bozza di concessione delle Terme già nelle mani della sindaca, invito “last minute” alla maggioranza per condividere
“Sarebbe opportuno vederci prima del consiglio considerato che abbiamo ricevuto formalmente la bozza dell’atto di concessione. Noi siamo qua…. vi aspettiamo”: sarebbe pressapoco questo il contenuto del messaggio con il quale la sindaca Francesca Valenti ha chiamato a raccolta i consiglieri di maggioranza per prendere visione per la prima volta a poche ore dal’inizio del consiglio comunale di questa sera, della bozza dell’atto di concessione che domani il Comune di Sciacca firmerà durante la consegna ufficiale dell’ormai noto decreto assessoriale di Alessandro Baccei.
La cerimonia è prevista per le 12, così come qualche giorno fa era stato annunciato nonostante le indiscrezioni che si sono avvicendate nelle ultime ore.
Stasera la sindaca, in consiglio comunale che si riunisce per approvare il conto consuntivo, aprirà il suo intervento proprio riferendo al consiglio sulla vicenda Terme. In quel momento, la sindaca riferirà anche del contenuto dell’atto di concessione anche se si sa bene che riguarderà soltanto una parte del patrimonio termale. Comunque la prima cittadina potrà sicuramente entrare più nel dettaglio dell’atto.
La sindaca, a quanto pare, spiegherà e dovrà dissipare anche taluni dubbi maturati nelle ultime ore rispetto le dichiarazioni di Matteo Mangiacavallo che ha riferito quanto appreso dal liquidatore Carlo Turriciano che a sua volta, aveva fatto presente di non aver ancora terminato il suo lavoro di liquidazione e dunque, di non aver trasferito i beni alla Regione.
Intanto, stasera i consiglieri di maggioranza invitati last minute a prendere visione della tanto agognata bozza. Lontani i tempi in cui i rapporti istituzionali si svolgevano in altra maniera, ma ormai la messaggistica istantanea si è impossessata così come tanti altri settori del vivere quotidiana, anche della politica 2.0.
Raccolta delle olive: a Campobello di Mazara 17 al lavoro a 3 euro l’ora. Denunciate tre persone
Sfruttamento del lavoro nero. È questo lo scenario che fa da sfondo ad un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani e di Tutela del lavoro di Palermo, che hanno denunciato i due proprietari di un’azienda agricola di Campobello di Mazara ed un loro collaboratore con l’accusa di aver reclutato numerosi lavoratori in nero, sfruttandoli ed approfittando del loro stato di bisogno. Dovranno pagare oltre 51.000 euro di sanzioni comminate in relazione alle numerose irregolarità riscontrate. Ben diciassette i lavoratori, tutti di nazionalità senegalese, utilizzati per raccogliere olive in due fondi agricoli di Campobello di Mazara, senza contratto, senza controlli sanitari, senza diritti, pagandoli “circa 3,00 euro ad ora”. Gravi sono le responsabilità degli imprenditori i quali, oltre allo sfruttamento, dovranno rispondere di reati in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, con lavoratori non sottoposti alle visite mediche, senza dispositivi di sicurezza sul lavoro. Il controllo effettuato dai Carabinieri è volto a verificare la regolare occupazione degli oltre 1000 ospiti del campo improvvisato a Campobello di Mazara in contrada Erbe Bianche, tutti stranieri. Molti di loro, ogni anno, puntualmente, vengono sfruttati dall’imprenditoria locale per lavori in agricoltura e, proprio in questo periodo, per la raccolta delle olive.
Decreto ingiuntivo da 380 mila euro all’ Asp di Agrigento, anziano deceduto dopo intervento a Sciacca
In primo grado, il Tribunale di Agrigento ha condannato l’Azienda sanitaria provinciale al pagamento di oltre 380 mila euro dopo l’accertamento della “condotta responsabile dei sanitari” per il decesso di un anziano, morto nel settembre 2007, in seguito alle complicanze di un’operazione chirurgica alla quale era stato sottoposto al “Giovanni Paolo II” di Sciacca.
Dopo la condanna a favore, i familiari del defunto hanno presentato decreto ingiunto per la somma alla quale l’Asp è stata condannata a pagare che ha nel frattempo proposto appello avverso la sentenza di primo grado e ha già proposto di impugnare il decreto in attesa del secondo grado di giudizio.
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Conto consuntivo: slittata a stasera la seduta consiliare
È slittata a stasera la seduta del Consiglio comunale convocata per ieri. All’ordine del giorno: il rendiconto finanziario del 2016 ma anche le comunicazioni del sindaco Francesca Valenti sulla vicenda della consegna delle Terme al Comune. Un’indisposizione fisica del primo cittadino ha impedito che i lavori si potessero regolarmente tenere ieri sera. Si torna in aula oggi.
Torna finalmente potabile l’acqua a Isabella, Sant’Antonio, Sovareto, Stancapadrone e Cava di Lauro
Torna potabile, finalmente, l’acqua erogata nelle contrade Isabella, Stancapadrone, Cava di Lauro, Sant’Antonio, Sovareto e nel punto di carico dell’autobotte in contrada Sovareto. Il sindaco Francesca Valenti ha firmato oggi la relativa ordinanza di revoca del precedente provvedimento, risalente addirittura alla fine di settembre, quello che stabiliva la non potabilità dell’acqua. Ordinanza revocata a seguito della comunicazione dell’Asp con gli esiti delle controanalisi dei campioni di acqua prelevati all’entrata del serbatoio Sitas, nel punto di carico dell’autobotte in contrada Sovareto, all’entrata e all’uscita del serbatoio Rocche Rosse. Le controanalisi risultano conformi ai parametri sanitari previsti dalla legge, a conferma delle analisi favorevoli eseguite in precedenza dal gestore del servizio idrico integrato.



