Incontra la Juve dopo la paura in piazza San Carlo, la famiglia Nucci insieme ai campioni bianconeri

0
A giugno scorso, la famiglia Nucci, si trovava in piazza San Carlo per assistere dal maxi schermo collocato nella piazza, alla finale di Champions Juve -Real quando Sergio e la moglie Laura e i tre figli rimasero coinvolti nella calca creata dal falso allarme bomba. Nel panico generale della folla, la moglie Laura e una delle figlie, rimasero ferite così come altre 1400 persone quella sera e dove purtroppo, ha trovato successivamente anche la morte una trentenne per le gravi ferite riportate durante una serata di calcio che sarebbe dovuta essere una festa dello sport e invece, si è trasformata in una tragedia assurda. Per fortuna, le ferite riportate da Laura e da una delle piccole di casa Nucci, non erano gravi e dopo qualche settimana di ospedale, questa famiglia, dal cuore rigorosamente bianconero, è potuta tornare alla normalità. Adesso, la famiglia che ha messo alle spalle la brutta esperienza di qualche mese fa, ha potuto vivere momenti di gioia con un incontro organizzato appositamente dal Club della squadra che ha permesso alla famiglia Nucci di poter incontrare i propri beniamini come potete vedere nello scatto qui che immortala Sergio e Laura Nucci insieme al campione Paulo Dybala.

L’oncologia di Sciacca potrebbe perdere uno dei due medici rimasti: l’ASP di Catania gli offre assunzione a tempo indeterminato

Dopo il caso culminato negli anni scorsi con il discusso addio a Sciacca di Franco Verderame, l’oncologia, unità operativa semplice (sic!) del Giovanni Paolo II di Sciacca, si accinge a perdere un altro medico. Il dottor Domenico Santangelo, infatti, che dal 2004 presta servizio con contratti a tempo determinato puntualmente rinnovati, tra un mese potrebbe prendere servizio all’Asp di Catania. A scorrimento di una graduatoria del 2011, come si evince dal sito internet dell’Azienda Sanitaria Provinciale catanese, il medico saccense è stato individuato come vincitore di concorso, e tra un mese potrebbe prendere servizio con un contratto a tempo indeterminato. Destinazione probabile: il “Gravina e Santo Pietro” di Caltagirone. Questo significherebbe il definitivo smantellamento dell’oncologia medica di Sciacca, che rimarrebbe (a meno che non si pensi di trovare una soluzione) con un solo medico, ossia la dottoressa Gabriella Bini. Il dottor Santangelo, dopo 13 anni, probabilmente, potrebbe avere acquisito il diritto ad un’assunzione definitiva anche a Sciacca. Ma è una nuova vertenza, quella dell’oncologia, che si inserisce nella crisi della sanità saccense, già in gravissime ambasce (dall’area di emergenza alla questione dell’ortopedia sollevata nelle scorse ore dal Tribunale dei diritti del malato). Si rinfoltisce, evidentemente, la lista di chiarimenti da pretendere dal commissario straordinario Gervasio Venuti, a cui stamattina il sindaco Francesca Valenti ha chiesto un incontro alla presenza della Commissione consiliare Sanità e del Comitato civico per la Sanità di Sciacca.

Si torna a sperare che Denise Pipitone sia ancora viva: ieri sera il caso a “Chi l’ha visto?”

0
Un esame accurato del DNA su tutte le impronte rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto. È questo ciò che ha disposto la procura della Repubblica di Marsala in ordine ai nuovi accertamenti richiesti dall’avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta e da Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo quando aveva appena 4 anni. Un esame che tende ad accertare la possibile presenza della piccola in qualche luogo o su qualche auto dopo il sequestro. Piera Maggio, intanto, ha ricevuto la foto di una bimba che ha una forte rassomiglianza con Denise. Foto mostrata ieri nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?”, di Federica Sciarelli. Denise oggi avrebbe 17 anni. Il mistero sulla sua scomparsa rimane intatto dalle 12 di quell’1 settembre, quando della bambina che stava giocando sul marciapiede vicino alla sua abitazione, in via Domenico la Bruna, non si trovarono più tracce. L’unica imputata nel processo, che si è concluso in Cassazione lo scorso 19 aprile, era la sorellastra Jessica Pulizzi, nel 2004 minorenne. La suprema corte ha confermato l’assoluzione nei due gradi di giudizio, pronunciata dal tribunale di Marsala e dalla corte d’appello di Palermo. Un secondo imputato, il fidanzato di Jessica, l’italo-tunisino Gaspare Chaleb, era accusato di false dichiarazioni al pm, ma uscì presto dal processo per la prescrizione del reato.

Eletto il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sciacca, Giuseppe Livio presidente

0
Eletto questa sera il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sciacca. Ne parte nove dei dieci candidati alla carica di consigliere: Giuseppe Livio, Vincenzo Cucchiara, Giuseppe Stassi, Carmela Bacino, Enrico Di Benedetto, Anna Maria Petruzzelli, Agata Li Bassi, Calogero Lanzarone  e Antonino Tornarmbè. Livio assumerà la carica di presidente, Stassi di segretario e Tornambè di Tesoriere. Hanno votato 312 dei 409 iscritti all’Ordine. Non è stata eletta l’avvocato Valeria Ingoglia.

“Non sono razzista ma…”: infuria il dibattito sui social dopo l’ennesimo sbarco

Puntuali come un orologio svizzero, si moltiplicano i commenti sui social a seguito dell’ennesimo approdo a Sciacca di migranti. Approdo che si inquadra nell’ambito di quelli che qualcuno si ostina a definire “sbarchi fantasma”, malgrado questi fantasmi siano fatti di carne, ossa e dignità. La cosiddetta “rotta tunisina” ha già registrato almeno una mezza dozzina di arrivi, ai più “indesiderati”, per non dire “indesiderabili”. E così è scattato il festival dei commenti più o meno xenofobi, con punte di violenza verbale inaudita, soprattutto se espressione di pensieri rivolti da essere umano ad essere umano. Del tipo: “Bruciateli”, “Affondateli”, “Uccideteli” e via discorrendo. Perché all’immigrato si attribuiscono le colpe di tutto: “vengono qui, ci tolgono il lavoro, stuprano le nostre donne, sono criminali, sono avanzi di galera, puzzano, portano le malattie”. Da cui: “Disinfettate gli autobus”, “Siamo in emergenza”, “Non se ne può più”. Non piace nemnmeno il linguaggio giornalistico. Da qui addirittura i “rimproveri” sulla definizione corretta: non “migranti” ma “clandestini”. L’accezione è quella che deve mettere in risalto l’aspetto illegale della loro presenza sul territorio nazionale. Ma sono tante le cose che non si conoscono. A partire da una legge, quella in vigore, la Bossi-Fini, che fa acqua da tutte le parti, e perfino il più “politically correct” del mondo non può negarlo. Ma quello che viene fuori è comunque un sentimento di intolleranza e di insoddisfazione, che non tiene conto del fatto che molti degli ultimi “clandestini” vengono qui perché a permetterglielo è anche la geografia. In realtà sono diretti in vari paesi europei, non vogliono restare qui Ma l’insoddisfazione confligge con il principio dell’accoglienza, dove il cattolico è intransigente quando deve contestare le Unioni Civili, mentre non lo è più quando si deve evitare che la gente muoia in mare. Contraddizioni dell’era moderna. dove si inserisce perfino l’evoluzione filosofica dell’invidia del cellulare. Non piacciono, in particolare, i richiedenti asilo (a Sciacca ce ne sono alcuni) che vanno in giro con gli auricolari e il telefonino. Come se, essendo nordafricani, non dovessero disporre di supporti tecnologici. L’importante, però, è che tutte qusete considerazioni si aprano con la più tradizionale delle premesse: “Non sono razzista ma…”

Fuga di gas a Palermo, sette lavoratori call center intossicati

0
Fuga di gas in via Ugdulena, a Palermo dove è stato evacuato lo stabile che ospita il call center Alicos. Sette i lavoratori intossicati che sono finiti al pronto soccorso. I vigili del fuoco sono intervenuti nella traversa di via Libertà per contenere la perdita che sarebbe stata provocata dalla rottura di un tubo durante gli scavi del programma “Open Fiber”. Sembrerebbe che l’errore degli operai sia stato causato da un calcolo errato sulla mappa dei sottoservizi. Il gas sarebbe arrivato attraverso l’impianto di areazione e le finestre dei locali della vicina via Cordova. Alcuni lavoratori del call center hanno iniziato ad accusare malori dovuti all’inalazione del gas. Così sul posto sono arrivate diverse ambulanze, che hanno portato i lavoratori al pronto soccorso. Le condizioni più serie per un quarantenne (A.S. le iniziali), che è finito in camera iperbarica. Problemi respiratori anche per alcuni lavoratori degli uffici della Corte di Conti, che si trovano nello stesso stabile. Tutto la zona è stata per il momento transennata

L’allarme randagismo a Sciacca, padre Tutino: “Si aspetta che ci scappi il morto?”

0
E’ sempre allarme randagismo a Sciacca con continue segnalazioni che arrivano soprattutto dalla periferia della città, ma anche dal centro storico. La via maestra è sempre quella di accelerare con la sterilizzazione, nell’ambito di un piano che contribuisca a contenere il problema. Il Comune, nel passato, quando la situazione era meno grave rispetto a quella attuale, è stato più volte condannato a risarcire per incidenti causati dalla presenza di cani randagi. C’è anche una condanna in primo grado a risarcire 350 mila euro alla famiglia di un giovane che è deceduto a causa di un incidente stradale determinato, secondo il giudizio del Tribunale di Sciacca, dalla presenza di un randagio lungo la strada.

Il sindaco Valenti: “Per il randagismo andrò dal Prefetto”

Nella tarda mattinata di oggi il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha fatto sapere che per la questione randagismo ha chiesto un incontro al Prefetto e si recherà ad Agrigento mercoledì 18 ottobre. Secondo quanto ha aggiunto il sindaco: “Il fenomeno ha assunto una rilevanza tale che sono necessari interventi straordinari”.

Nuovo sbarco di migranti a Renella nella notte, bloccati quindici tunisini

Con un peschereccio, ora sequestrato dalla Capitaneria di Porto, è giunto nella notte nella spiaggia di Renella a Sciacca un gruppo composto da una ventina di migranti. Si tratta dell’ennesimo sbarco che a distanza di poche settimane, interessa le coste di Sciacca e in particolare, la spiaggia di Renella. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Circomare di Sciacca e le forze dell’ordine che sono riusciti a bloccare quindici tunisini che appena sbarcati cercavano di dileguarsi nella zona. I migranti bloccati sono stati immediatamente trasferiti ad Agrigento dove si apriranno per loro le procedure per il foglio di via.  

Pietrangelo Buttafuoco: “Votare non salverà i siciliani, ma mi auguro di essere contraddetto”

0
Proprio a Sciacca aveva iniziato appena qualche mese fa, quando ancora l’estate era alle porte e il cinque novembre appariva lontanissimo, ad abbozzare le prime righe di “Strabuttanissima Sicilia”, ma stasera la presentazione dell’ultimo libro del giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il sequel del primo pamphlet “Buttanissima”, atto secondo, a Sciacca, al complesso della Badia Grande, ha il sapore quasi di un messaggio apocalittico mentre la campagna elettorale entra nel vivo e le urne si arroventano in attesa dei siciliani in fila per votare. Il racconto di Buttafuoco, ha la forza del reale, porta con sé la descrizione beffarda e amara di quel sistema che cataloga in “Palazzi, Pupi e Pupari” che si alimenta nella metafora di “bastardoni” e  della “casta” che in salsa sicula, diventa rigorosamente “con le sarde”. Non c’è possibilità di salvezza nelle elezioni per la Sicilia e dopo Crocetta, come anche dichiara nel sottotitolo, può venire soltanto un’altra rovina. Tranne se, questa la via indicata da Buttafuoco, non si seguisse il modello “due diligence” con un commissariamento immediato. Eppure in mezzo a tanto realismo, alla fotografia di una classe politica allo sfascio, pronta a “mettere tra parentesi la vita dei cittadini mentre l’algebra del potere si riformula con il bilancino del gioco elettorale a beneficio del Renzi che verrà o dell’Alfano che sarà”, c’è nella forza delle parole di Buttafuoco la poesia di vallate di mandorli in fiore e il sapore dimenticato di gustose azzeruole addentate che dinnanzi a cotanto irredimibile futuro mettono in moto la rabbia dello scrittore feroce che non si rassegna a lottare. (Risoluto.it ha ripreso la presentazione di questa sera che è possibile vedere in integrale sulla pagina Facebook di Risoluto.it)