Pietrangelo Buttafuoco: “Votare non salverà i siciliani, ma mi auguro di essere contraddetto”

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Proprio a Sciacca aveva iniziato appena qualche mese fa, quando ancora l’estate era alle porte e il cinque novembre appariva lontanissimo, ad abbozzare le prime righe di “Strabuttanissima Sicilia”, ma stasera la presentazione dell’ultimo libro del giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il sequel del primo pamphlet “Buttanissima”, atto secondo, a Sciacca, al complesso della Badia Grande, ha il sapore quasi di un messaggio apocalittico mentre la campagna elettorale entra nel vivo e le urne si arroventano in attesa dei siciliani in fila per votare. Il racconto di Buttafuoco, ha la forza del reale, porta con sé la descrizione beffarda e amara di quel sistema che cataloga in “Palazzi, Pupi e Pupari” che si alimenta nella metafora di “bastardoni” e  della “casta” che in salsa sicula, diventa rigorosamente “con le sarde”. Non c’è possibilità di salvezza nelle elezioni per la Sicilia e dopo Crocetta, come anche dichiara nel sottotitolo, può venire soltanto un’altra rovina. Tranne se, questa la via indicata da Buttafuoco, non si seguisse il modello “due diligence” con un commissariamento immediato. Eppure in mezzo a tanto realismo, alla fotografia di una classe politica allo sfascio, pronta a “mettere tra parentesi la vita dei cittadini mentre l’algebra del potere si riformula con il bilancino del gioco elettorale a beneficio del Renzi che verrà o dell’Alfano che sarà”, c’è nella forza delle parole di Buttafuoco la poesia di vallate di mandorli in fiore e il sapore dimenticato di gustose azzeruole addentate che dinnanzi a cotanto irredimibile futuro mettono in moto la rabbia dello scrittore feroce che non si rassegna a lottare. (Risoluto.it ha ripreso la presentazione di questa sera che è possibile vedere in integrale sulla pagina Facebook di Risoluto.it)

Servizio di controllo del territorio, l’Anticrimine impegnata a Sciacca

E’ in corso dal pomeriggio di oggi a Sciacca un vasto servizio di controllo del territorio da parte della Divisione Polizia Anticrimine di Palermo. Le attività di controllo hanno portato a diversi posti di blocco agli ingressi della città e anche ad alcune perquisizioni.  Impegnate nel servizio di potenziamento dell’attività di repressione e prevenzione dei reati diverse volanti della Polizia di Stato.  

Foto di una diciassettenne alla redazione di “Chi l’ha visto?”: è Denise Pipitone?

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Eccola Denise: adesso ha 17 anni. C’è attesa per la puntata di “Chi l’ha visto” in onda su Rai 3 questa sera. Le anticipazioni riferiscono che alla redazione del programma curato e condotto da Federica Sciarelli, è arrivata la foto di una ragazza dai tratti somatici assai simili a quelli di una delle elaborazioni del RIS sul possibile suo invecchiamento. Foto mostrata alla mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio. Denise scomparve a Mazara del Vallo a 4 anni. Correva l’anno 2004. La piccola si trovava vicino alla casa della nonna materna. Per la sua scomparsa era stata indagata la sorellastra Jessica Pulizzi, anche lei minorenne all’epoca, insieme con l’ex fidanzato Gaspare Ghaleb. Ma entrambi sono stati assolti dal Tribunale di Marsala il 27 giugno 2013 e dalla Corte d’appello di Palermo il successivo 2 ottobre 2015. Le assoluzioni sono state confermate dalla Corte di Cassazione nell’aprile 2017.

Consistente perdita idrica a Rocca Regina, solo l’ultima in ordine temporale a Sciacca

Scorre consistente l’acqua nella perdita idrica che stamane un lettore ha individuato e documentato in questo breve video. Siamo nella zona Marina di Sciacca, a Rocca Regina, uno dei posti più suggestivi di Sciacca, da tanti anni off limits per problemi di sicurezza della sovrastante Coda della Volpe; è proprio qui che insiste la perdita idrica, solo l’ultima in città a Sciacca in ordine temporale. La dispersione del liquido è consistente come si può vedere dal video che il lettore ha girato alla nostra redazione.

Tappa elettorale a Ribera ieri sera del candidato governatore Giancarlo Cancelleri

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E’ arrivato a Ribera ieri attorno alle 19, Giancarlo Cancelleri, il candidato alla presidenza della Regione Sicilia per i pentastellati. Insieme a Cancelleri anche Federica Argentati, assessore designato all’Agricoltura e alla Pesca, nell’ambito del tour che sta vedendo impegnati i pentastellati nella campagna elettorale. Tema del dibattito di ieri lo “Sviluppo socio economico del Territorio”, di questa zona della provincia di Agrigento, in particolare di Ribera e Sciacca, le cui due principali risorse economiche sono l’agricoltura e la pesca. Nel corso del confronto, secondo le regole del M5S, sono stati presentati i candidati all’Ars della provincia di Agrigento tra cui Matteo Mangiacavallo, attuale portavoce all’ARS del M5S in corsa per la riconferma. Il secondo appuntamento della giornata di ieri si è svolto a Sciacca, nei locali dell’oratorio della chiesa di San Pietro dove Federica Argentati, agronomo, designato assessore alla pesca oltre che all’agricoltura, si èconfrontata con i lavoratori della marineria di Sciacca i quali hannodenunciato a gran voce la grave crisi del settore, sia con riferimento alle restrizioni imposte dalla Comunità Europea, che non terrebbero conto delle specificità del mare saccense e della tipologia delle sue risorse ittiche, sia con riferimento ai costi di eccessivi di lavoro e carburanti. L’incontro si è concluso con l’intervento del candidato saccense all’Ars, Matteo Mangiacavallo, che ha preannunciato un’imminente presenza a Sciacca di Giancarlo Cancelleri e Luigi Di Maio per tornare a parlare dei bisogni della marineria saccense.

Scattato l’allarme antincendio al Tribunale di Sciacca, verifiche in corso

E’ scattato questa mattina al Palazzo di Giustizia di Sciacca l’allarme antincendio. Secondo le disposizioni dettate in questi casi, tutto il personale giudiziario, gli avvocati e chi si trovava all’interno del Tribunale, ha immediatamente abbandonato le aule e gli uffici riversandosi nello spiazzo antistante. Nessun momento di panico tra chi si trovava all’interno della struttura, ma ordinatamente si è proceduto all’evacuazione. Non si conosce al momento, la causa che ha fatto scattare l’allarme e si stanno effettuando i relativi controlli alla struttura. Le attività che sono state sospese, sono già riprese nel corso della mattinata.

Non aveva assunto cannabinoidi prima di mettersi alla guida di un’auto, assolto un dipendente comunale di Sciacca

Il giudice monocratico Grazia Scaturro ha assolto il dipendente comunale di Sciacca Baldassare Campo dall’accusa di essersi posto alla guida di un’auto dopo avere assunto cannabinoidi. La vicenda risale al 2015 quando Campo venne fermato a un posto di blocco dei carabinieri e avrebbe opposto resistenza. Il saccense aveva patteggiato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per l’accusa di essersi posto alla guida dopo avere assunto cannabinoidi è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca perchè il fatto non sussiste. Il giudice ha accolto la richiesta che era stata avanzata dal difensore di Campo, l’avvocato Aldo Rossi. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato. 

Vespisti in strada per tutta la provincia, per la prima volta una gara di regolarita’

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Si è svolta sabato e domenica scorsi ad Agrigento la manifestazione vespistica di regolarità denominata “Audax Agrigentum 2017” organizzata dal Vespa Club Agrigento.

Alla gara hanno preso parte 66 vespisti nella categoria race, 8 nella categoria Turistica e  8 in quella a squadre.

La gara  ha portato i vespisti lungo le strade di tutta la provincia agrigentina partendo dallo spiazzo antistante il Grand Hotel Mosè e toccando i Comuni di Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cianciana, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Raffadali e ritorno ad Agrigento per il percorso mattutino e Palma di Montechiaro, Camastra, Naro, Canicattì, Racalmuto, Grotte e rientro ad Agrigento sempre presso il Grand Hotel Mosè, per quello pomeridiano, per un totale di circa 250 km.

Ai partecipanti, provenienti oltre che dalla Sicilia anche dalla Calabria, da Rovereto, da Napoli e persino un vespista dalla Svizzera, è stato assegnato un tempo di percorrenza, da qui gara di regolarità, per coprire tutto il percorso.

Verifiche sul luogo dell’incidente alla diga Furore, due indagati

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Il sostituto procuratore Salvatore Vella insieme ai carabinieri, all’Ispettorato del lavoro effettueranno un sopralluogo mirato alla diga “Furore” di Naro dove lunedì mattina due operai hanno perso la vita in seguito ad un incidente. Intanto, ieri l’iscrizione di due persone nel registro degli indagati che ha dato l’avvio del procedimento penale e alla fase delle indagini preliminari. Il fascicolo di indagine, per omicidio colposo, inizialmente aperto contro ignoti, adesso diventa contro noti.  Secondo l’ipotesi più avvalorata  ad uccidere lunedì mattina, Francesco Gallo di Naro e Gaetano Cammilleri di Favara, sarebbe stato il malfunzionamento del montacarichi. I funerali dei due operai si svolgeranno, alle 16, alla chiesa di Sant’Agostino a Naro, città dove si è verificata la tragedia e dove è stato proclamato il lutto cittadino.   

Don Ciotti questa sera a Montevago per un nuovo incontro con la comunita’

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Pochi mesi dopo la sua presenza a Montevago per l’incontro con gli operai della Calcestruzzi Belice, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e’ tornato nel centro Belicino dove ha incontrato i giovani e tutta la comunità locale. Ha concluso la sua giornata in municipio dove ha annunciato che un presidio di Libera a Verona sarà intitolato agli imprenditori Giuseppe e Paolo Borsellino, uccisi a Lucca Sicula. Nell’aula consiliare le autorità locali guidate dal sindaco, Margherita La Rocca Ruvolo.