Sant’Alberto e la storia del complesso del Carmelo al centro di una conferenza a Sciacca (Video)

Si e’ svolta oggi pomeriggio al Circolo Garibaldi di Sciacca la conferenza “Vivere nella storia – Un viaggio nel tempo tra arte, spiritualità e giustizia”, organizzata dalla Casa Circondariale di Sciacca, dall’associazione di promozione sociale Salvatore Cantone e dall’Avulss.
Il complesso monumentale del Carmelo di Sciacca oggi istituto penitenziario, e’ stato al centro del momento di approfondimento con i suoi affreschi del XVI secolo che per la prima volta sono stati resi fruibili con delle diapositive al pubblico raccontando la storia e le tradizioni di un luogo che ha avuto un impatto significativo sulla vita religiosa e culturale della città.
Molto interessante l’approfondimento sulla figura di Sant’Alberto curata dall’artista Salvatore Di Marca che ha realizzato una serie di opere per raccontare la storia di una devozione andata perduta.

Le opere realizzate da Totò Di Marca sono il fulcro della mostra intitolata “Quando Sant’Alberto vinni a Sciacca”.

Un percorso che con colori e forme riesce a dare vita alla storia legate alla permanenza di Sant’Alberto a Sciacca e alla sua importanza che ha avuto per la città.
Tra i relatori della conferenza anche l’architetto Cattano dell’associazione “Salvatore Cantone” che ha proposto la possibilità di visite guidate all’interno dell’istituto penitenziario per poter rendere fruibili al pubblico le bellezze artistiche e storiche del complesso.

Multa per auto sporca: ecco quando scatta, cosa rischi e le parti da tenere sempre pulite

Pulire l’auto non è soltanto un gesto di cura o un’abitudine estetica: in molti casi è un obbligo previsto dalla legge. Vetri, fari e targa sporchi possono comportare sanzioni salate, ma anche problemi assicurativi e persino responsabilità penali in caso di incidente.

✅ Quali parti dell’auto devono essere sempre pulite?

Secondo il Codice della Strada, i seguenti componenti devono essere sempre in condizioni di efficienza e piena visibilità:

  • Vetri anteriori e posteriori
  • Specchietti retrovisori
  • Fari anteriori e fanali posteriori
  • Targa (anteriore e posteriore)

Questi elementi, se sporchi o opacizzati, possono compromettere la visibilità del conducente o rendere il veicolo meno visibile agli altri utenti della strada, aumentando il rischio di incidenti.


🚨 Multe previste per auto sporca: da 42 a 344 euro

Guidare con fari o vetri sporchi può costare una multa tra 87 e 344 euro, ai sensi dell’art. 72 e art. 79 del Codice della Strada. Anche se può sembrare banale, un’auto con scarsa visibilità rappresenta un pericolo reale, specialmente nelle ore notturne o in caso di maltempo.

Ancora più specifico è l’art. 102, che impone la perfetta leggibilità della targa: se sporca o illeggibile anche solo in parte, si rischia una sanzione da 42 a 173 euro.


⚠️ Attenzione alle conseguenze in caso di incidente

Un veicolo con vetri o fari molto sporchi, in caso di incidente, potrebbe portare a:

  • Mancata copertura assicurativa, per negligenza grave
  • Responsabilità penale per lesioni colpose, se l’incidente è causato da visibilità ridotta
  • Malus assicurativo con aumento del premio RC auto

In casi estremi, la compagnia assicurativa potrebbe rifiutare il risarcimento se dimostra che la scarsa manutenzione è stata una causa diretta del sinistro.


🔎 Il caso della targa sporca: nessuna scusa

Anche una semplice targa sporca per fango può essere sanzionata, anche se l’automobilista non ne era consapevole. La legge non fa distinzione tra dolo e negligenza: è responsabilità del conducente verificare sempre la piena leggibilità della targa, soprattutto dopo percorsi sterrati o in condizioni meteorologiche avverse.


📌 Conclusione: cosa fare per evitare multe

  • Verifica periodicamente vetri, fari e targa
  • Lava l’auto soprattutto dopo lunghi viaggi o condizioni meteo critiche
  • Fai attenzione anche ai riflessi interni su parabrezza e finestrini
  • Mantieni i dispositivi di illuminazione sempre funzionanti e puliti

Anche un dettaglio apparentemente trascurabile può trasformarsi in una sanzione costosa o, peggio, in una grave responsabilità in caso di incidente. Meglio prevenire con una semplice spugna che pagare con il portafoglio (o con la patente).

Sabato 12 aprile riaprirà a Sciacca l’ufficio postale della Perriera

Al termine delle ultime operazioni di trasferimento, è prevista per il prossimo sabato 12 aprile la riapertura dell’ufficio postale di Sciacca 4 presso la nuova sede di via Delle Palme 1.

Nella realizzazione dell’ufficio, caratterizzato dall’eliminazione delle barriere tra personale e clientela, particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza e al comfort di clienti e personale. La sede aziendale sita nel quartiere Perriera è dotata di Wi-Fi in sala al pubblico e di Atm Postamat disponibile sette giorni su sette e 24 ore su 24. “Il nuovo ufficio postale – fa sapere Poste italiane / soddisfa tutte le richieste di servizi postali e finanziari attraverso la disponibilità di tre sportelli e di una sala consulenza, garantendo una volta a settimana la presenza di una specialista mobile”. 

La sede sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 il sabato fino alle 12.35 e si unisce all’offerta di servizi di Poste Italiane sul territorio saccense dove sono operativi altri quattro uffici postali per i cittadini. Da tempo consiglieri comunali hanno chiesto la riapertura dell’ufficio. Giuseppe Ambrogio ha più volte sottolineato i disagi per il quartiere. Recentemente anche Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’.

Al via il rifacimento della rete idrica ad Agrigento, inaugura Schifani

Prenderanno ufficialmente il via domani, venerdì 11 aprile, i lavori per la ristrutturazione e l’automazione della rete idrica del Comune di Agrigento. L’appuntamento è fissato per le 11 in via Demetra, all’altezza del civico 24, nei pressi del Giardino botanico Teatro dell’Efebo, dove il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, inaugurerà il cantiere degli interventi.

Si tratta del primo stralcio degli interventi, finanziati con fondi Fsc dalla Regione Siciliana, per un importo complessivo di 30 milioni di euro. Il progetto prevede una profonda ristrutturazione del sistema di distribuzione idrica del centro urbano con la realizzazione di circa 45 chilometri di nuove condotte tra reti principali e secondarie.

Il nuovo sistema, una volta completato, garantirà il rifornimento idrico per circa 10 mila utenze, assicurando un’erogazione continua dell’acqua e una significativa riduzione delle perdite. Tra gli obiettivi principali anche la distrettualizzazione e l’automazione della rete, per una gestione più efficiente e moderna del servizio.

Pignoramento stipendio dipendenti pubblici 2026: chi rischia e quanto può perdere

A partire dal 2026, entreranno in vigore nuove disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2025 che riguardano direttamente i dipendenti pubblici con debiti fiscali superiori a 5.000 euro. La misura punta a migliorare l’equità fiscale e ad aumentare le entrate statali, intervenendo direttamente sugli stipendi in caso di morosità verso il Fisco.

Chi rischia il pignoramento dello stipendio

Secondo l’art. 1, commi 84 e 85 della nuova legge, saranno soggetti alla trattenuta diretta in busta paga tutti i lavoratori pubblici che:

  • percepiscono uno stipendio superiore a 2.500 euro mensili;
  • risultano debitori verso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione per importi superiori a 5.000 euro.

Queste trattenute si applicano non solo allo stipendio ordinario, ma anche a indennità e tredicesime, e non sostituiscono le precedenti norme sul pignoramento, ma vi si affiancano.

Le cifre: quanto ti possono trattenere

Le trattenute fiscali avverranno secondo queste percentuali:

  • 1/7 dello stipendio mensile per retribuzioni superiori a 2.500 euro;
  • 10% sulle somme una tantum, come tredicesime e indennità straordinarie.

📌 Esempio pratico: Un dipendente che guadagna 3.500 euro subirà una trattenuta di circa 500 euro al mese, mentre chi percepisce una tredicesima che fa superare temporaneamente i 2.500 euro potrà vedersi trattenere 150 euro.

Quanti sono gli interessati?

Secondo i dati del Ministero dell’Economia, la norma coinvolgerà oltre 250.000 dipendenti pubblici, tra cui 30.000 con stipendi medi superiori a 3.500 euro. Un bacino rilevante che potrebbe garantire nuove entrate per le casse dello Stato.

Tempistiche e margini di manovra

L’applicazione della misura è prevista dal 1° gennaio 2026, offrendo quindi tempo ai lavoratori per regolarizzare la propria posizione fiscale o eventualmente contestare cartelle esattoriali non corrette.

Inoltre, il tempo utile per saldare le cartelle esattoriali è stato esteso da 30 a 60 giorni, offrendo maggiore flessibilità ai contribuenti.

Un guasto a un cavo elettrico tiene Sciacca senz’acqua

Questa volta non c’è stato un furto di cavi in rame o un guasto con necessità di intervenire sostituendo tratti di condotta idrica. A tenere Sciacca senz’acqua è un guasto di natura elettrica per il quale nelle prossime ore verranno effettuati gli accertamenti necessari e, nella migliore delle ipotesi, entro uno o due giorni potrà riprendere la distribuzione idrica dal Carboy.

Il guasto si è registrato lungo una linea di alimentazione dei pozzi Carboy. Bisognerà capire, attraverso una ditta specializzata nella ricerca di guasti elettrici, il punto preciso nel quale si è verificato il problema.

La ditta, contattata da Aica, interverrà domani, venerdì 11 aprile, e se riuscirà ad individuare subito il punto di interruzione del cavo già durante la stessa giornata potranno essere eseguiti i lavori per ripristinare la linea elettrica.

I tempi di ripristino dipenderanno da quando verrà individuato il punto preciso di interruzione. Nella migliore delle ipotesi tutti i lavori potrebbero essere eseguiti nella giornata di domani e subito dopo far partire l’erogazione idrica.

Giornata del Mare, festa al Circomare di Sciacca con gli studenti degli istituti comprensivi (Video)

Celebrata questa mattina la Giornata Nazionale del Mare, una ricorrenza istituita per promuovere la cultura del mare come risorsa di valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

Una giornata che ha visto coinvolgere a Sciacca in maniera attiva e partecipata gli alunni degli Istituti Comprensivi “Mariano Rossi”, “Agostino Inveges” e “Dante Alighieri” in un percorso educativo tra storia, tradizioni, poesia e conoscenza diretta.

Ad aprire questa mattina le porte del Circomare di Sciacca dove i giovani studenti si sono radunati per una visita, e’ stato il tenente di vascello, Biagio Cianciolo. I piccoli hanno avuto modo di osservare da vicino le unità navali della Guardia Costiera e conoscere le attività di tutela e sicurezza svolte in mare.

La giornata è proseguita presso i due storici circoli nautici della città – la Lega Navale Italiana e il Circolo Nautico Il Corallo – che hanno accolto i ragazzi con proiezioni di video illustrativi, incontri informativi e momenti di approfondimento sulle attività marinare e sulle antiche leggende legate al mare.

A sostenere l’iniziativa sono stati anche l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e l’Associazione culturale “Sipario 4” presieduta da Consuelo Ciaccio. Quest’ultima ha curato un momento artistico in cui l’attore Michele Cirafisi ha interpretato poesie dedicate al mare.

“E’ una giornata importante per Sciacca – ha detto il comandante Biagio Cianciolo – da sempre legata al mare nella sua storia e nella sua identità. Si partecipa così attivamente a una giornata che punta a inculcare nei più piccoli il rispetto e l’amore per l’ambiente marino, patrimonio inestimabile da conoscere, proteggere e valorizzare”.

“Uniamo i fili della solidarietà”, le sartorie sociali della Sicilia si incontrano a Sciacca

Una giornata dedicata alla creatività che diventa strumento di riscatto sociale. È questo lo spirito di “Uniamo i fili della solidarietà”, il primo happening delle sartorie sociali siciliane che si tiene oggi a Sciacca, presso la Reggia di Kokalos. Un evento unico nel suo genere, promosso dal Centro di servizi per il volontariato di Palermo con il patrocinio del Comune di Sciacca, assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali.

L’appuntamento, che riunisce quindici sartorie sociali provenienti da tutta la Sicilia occidentale, si propone come momento di confronto, scambio di idee e valorizzazione di buone pratiche. Durante l’intera giornata saranno allestite bancarelle solidali e spazi di dialogo, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra realtà che operano quotidianamente per l’inclusione e il sostegno delle fasce più fragili della popolazione.

Le sartorie sociali vengono presentate dal Cesvop come “un modello di inclusione sociale dove l’arte del cucito diventa strumento di rinascita, integrazione e valorizzazione di competenze individuali”. Non semplici laboratori artigianali, dunque, ma veri e propri presìdi di comunità, in cui la manualità si intreccia con la solidarietà e la formazione con l’empowerment.

“Obiettivo dell’iniziativa – dice l’assessore alle Politiche Sociali Agnese Sinagra – è quello di scoprire, connettere e far dialogare le tante, straordinarie realtà delle province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e Palermo, in un virtuoso scambio di esperienze e di valori. Sciacca è presente come luogo di ospitalità di questo primo appuntamento e come significativo punto di riferimento di sartorie sociali, come quelle promosse dalle associazioni Agra e Sciacca Experience”.

“Le sartorie sociali – aggiunge l’assessore Sinagra – sono luoghi dove si cuce non solo stoffa, ma anche relazioni, fiducia e futuro. Sono laboratori di sartoria nati con una finalità non solo produttiva, ma soprattutto sociale e inclusiva. Si tratta di realtà che offrono opportunità lavorative e formative a persone in situazioni di fragilità o emarginazione, come ad esempio donne vittime di violenza, migranti, ex detenuti, disoccupati di lunga durata o persone con disabilità. A Sciacca grazie al Cesvop, alla associazione Agra, alla associazione Sciacca Experience, la solidarietà fra le donne diventa una realtà molto importante e coinvolgente”.

Rigenerazione urbana centri storici, l’Agrigentino guarda al futuro

Sette Comuni Agrigentini beneficeranno di un finanziamento complessivo di 7,5 milioni di euro per la rigenerazione urbana dei centri storici. I fondi, stanziati attraverso il Pnrr grazie al decreto 453 del 7 giugno 2022 del Ministero della Cultura, sono destinati a progetti che puntano al recupero e alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente in piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti.

I Comuni coinvolti nella rigenerazione urbana centri storici

I Comuni destinatari dei fondi sono Bivona, Calamonaci, Joppolo Giancaxio, Sant’Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, San Biagio Platani e Santo Stefano Quisquina. Tutti hanno presentato progetti virtuosi in collaborazione con imprese e associazioni culturali locali. I lavori dovranno essere completati entro giugno 2026, rispettando i vincoli temporali imposti dal Pnrr.

Il ruolo dell’Ordine degli Architetti

Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, ha espresso pieno compiacimento per la rigenerazione urbana dei centri storici del territorio:
“Finalmente si fa sul serio – ha dichiarato – questi interventi rappresentano un segnale concreto per la rinascita dei nostri borghi e per una gestione sostenibile del territorio”.
L’Ordine ha offerto e continuerà a offrire supporto tecnico ai Comuni che intendano intraprendere percorsi di riqualificazione e rigenerazione urbana.

Un esempio da seguire per tutta la provincia

La Mendola auspica che questi sette progetti rappresentino un modello replicabile anche da altri Comuni agrigentini. Secondo il presidente, è essenziale promuovere politiche di gestione del territorio che puntino alla riduzione del consumo di suolo e alla valorizzazione di ciò che già esiste.

Oltre 26 milioni già progettati in altri Comuni

L’Ordine ha già collaborato con altri enti locali, promuovendo concorsi di progettazione in Comuni come Grotte, Montevago, Racalmuto, Raffadali e Santa Margherita Belice. Sono stati redatti sette progetti di fattibilità tecnico-economica del valore complessivo di 26 milioni di euro, candidabili per ulteriori finanziamenti PNRR e fondi europei.

Una visione green per la rigenerazione urbana dei centri storici

Tutti gli interventi puntano su una rigenerazione urbana sostenibile e green, integrando il recupero architettonico con la valorizzazione culturale, turistica ed economica dei territori. Un approccio che guarda al futuro, senza dimenticare la storia.

Cooperative pesca agrigentine in Commissione attività produttive all’Ars

E’ stata richiesta dalle cooperative di pesca agrigentine la seduta in commissione attività produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana avente ad oggetto la crisi del settore pesca che si è svolta ieri. L’onorevole Giorgio Assenza ha fatto propria il grido d’aiuto delle marinerie è concretizzato la convocazione palermitana.

A presiedere i lavori, il presidente Gaspare Vitrano.Eano presenti fra gli altri gli europarlamentari componenti della commissione pesca a Bruxelles Marco Falcone, Giuseppe Lupo e Raffaele Stancanelli . Erano altresì presenti in collegamento online anche il neo direttore della pesca in Sicilia, architetto Giuseppe Cucchiara e Leonardo Catagnano del Dipartimento Pesca.

Fra i parlamentari regionali erano presenti anche gli onorevoli Michele Catanzaro e Dario Safina. Presente inoltre il capo di gabinetto dell’assessore alla pesca Antony Barbagallo.

La riunione ha sviscerato nuovamente tutte le questioni e criticità emerse in tutte le riunioni che si sono tenute in queste settimane con la differenza che ieri tutte le parti in causa erano presenti,ad esclusione del ministero che comunque non era stato invitato.

Le questioni affrontate sono state: carenza di pescato, gambero e pesce azzurro in primis,, tratti di mare chiusi da norme comunitarie e regionali, nuovi piani di gestione, prospezioni marine con airgun, credito d’imposta sul gasolio, moratoria mutui, rinegoziazione del feampa.

In conclusione, gli europarlamentari hanno prospettato un incontro a Bruxelles con gli operatori della pesca siciliani e il nuovo commissario alla pesca europeo, il cipriota Cōstas Kadīs al fine di affrontare direttamente in sede europea le questioni di pertinenza UE.

E’ stato anche richiesto che le marinerie unitamente alle associazioni di categoria da coinvolgere nelle prossime riunioni debbano predisporre nel dettaglio in un dossier le richieste avanzate.

Inoltre, è stato prospettata la possibilità di un intervento diretto della regione nel corso di una prossima manovra finanziaria.

La questione del mare chiuso dal piano di gestione di Marinella di Selinunte, invece ha avuto particolare approfondimento con il direttore Cucchiara che si è impegnato a rivedere la questione nel breve periodo visto tra l’altro che ormai è da diversi anni che Sciacca si aspetta questa apertura.

All’incontro era presente anche Giuseppe Caruana, presidente provinciale confcommercio in rappresentanza della neocostituita associazione di commercianti ittici saccensi che ha rappresentato come anche tutta la filiera ittica oggi sta subendo le conseguenze della crisi del settore.

Le cooperative, seppur soddisfatte dell’incontro che comunque ha avuto l’importante risultato di alzare ulteriormente il livello della interlocuzione con le istituzioni, ritengono tuttavia che si debba continuare con le rivendicazioni del settore al fine di ottenere nel breve o nel medio periodo risultati tangibili.