“Truffa per un posto di lavoro”, margheritese condannato

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca ha condannato Gaspare Abruzzo, di 61 anni, di Santa Margherita Belice, che era accusato di truffa per avere rappresentato falsamente di poter intercedere per un posto di lavoro facendosi consegnare la somma di 10 mila euro. La pena disposta nel giudizio di primo grado è stata di un anno di reclusione e 400 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. Il giudice ha ordinato la sospensione condizionale.

L’assoluzione dell’imputato per non avere commesso il fatto era stata chiesta dal difensore d’ufficio, l’avvocato Giuseppe Randazzo.

Abruzzo era accusato di avere rappresentato falsamente, nell’ottobre del 2020, a un uomo di poter intercedere per fare ottenere alla moglie un impiego dapprima presso l’Agenzia delle entrate e in seguito presso l’ospedale di Sciacca, anche consegnandogli missive apparentemente provenienti da uffici regionali, facendosi consegnare 10 mila euro in contanti.

Trump incontra Netanyahu “Sabato avremo colloqui diretti con l’Iran”

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nel corso dell’incontro nello Studio Ovale con il presidente Donald Trump, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato di aver discusso con il tycoon degli sforzi in corso per liberare gli ostaggi di Gaza, ribadendo ancora una volta la priorità di eliminare Hamas. Per l’occasione il presidente israeliano ha ringraziato Trump per averlo invitato alla Casa Bianca, definendolo un “amico straordinario” di Israele che “fa davvero le cose che dice che farà”.

I due leader hanno parlato anche del piano del presidente Trump di spostare i palestinesi sfollati da Gaza durante i lavori di “riqualificazione del Medio Oriente”, che Netanyahu ha definito come “una visione audace” da parte di Trump.

Netanyahu ha inoltre ribadito il suo impegno nel voler eliminare il deficit commerciale con gli Stati Uniti “molto rapidamente” dopo che la scorsa settimana Trump ha imposto tariffe del 17% a Israele: “Possiamo fungere da modello per molti altri Paesi che dovrebbero fare lo stesso – ha affermato Netanyahu -. Sono un campione del libero scambio e quest’ultimo deve rappresentare un commercio equo”.

Dopo questa affermazione Trump ha sottolineato di “aver apprezzato” quanto detto da Netanyahu sui dazi: “Siamo stati derubati e sfruttati da molti paesi nel corso degli anni e non possiamo più farlo, non possiamo più essere stupidi – ha affermato Trump -. La colpa è delle persone che hanno permesso che le cose dovessero accadere nel nostro Paese, così come avvenuto con Biden, che ha permesso a milioni di persone di avere un confine aperto”.

Altro tema di centrale importanza trattato all’interno dello Studio Ovale riguarda l’Iran e le armi nucleari. Trump ha reso noto che i colloqui con Teheran avranno inizio il prossimo sabato, insistendo sul fatto che l’Iran “non può dotarsi di armi nucleari”. “Stiamo avendo colloqui diretti con l’Iran e sono iniziati, si terranno sabato – ha affermato TrumpAbbiamo un incontro molto importante e vedremo cosa può succedere, penso che tutti siano d’accordo che fare un accordo sarebbe preferibile”, ha rimarcato Trump.

Il tycoon inoltre non ha escluso la possibilità di intraprendere azioni militari nel caso in cui i colloqui con l’Iran non dovessero avere esito positivo: “Penso che se i colloqui con l’Iran non avessero successo loro saranno in grave pericolo”, ha affermato Trump.

Nonostante la recente fuga di notizie legata alla possibilità che Trump avesse intenzione di rinunciare alle sue politiche commerciali, il presidente ha ufficialmente smentito l’indiscrezione in merito alla sospensione dei dazi: “Non stiamo pensando a questo, ma i leader stranieri stanno cercando di stringere nuovi accordi commerciali con noi, abbiamo molti Paesi che vengono a negoziare da noi”.

Sollecitato dalla stampa a rispondere ad una domanda sui messaggi contrastanti dell’amministrazione sul fatto che i dazi possano essere permanenti o una tattica negoziale, Trump ha ammesso che “entrambe le cose possono essere vere, ci possono essere tariffe permanenti e ci possono anche essere trattative”. Il presidente ha inoltre risposto ad una domanda in merito alla possibile preoccupazione sul fatto che i dazi potrebbero spingere altri paesi a stringere accordi con la Cina, sottolineando di non essere preoccupato.

Al termine del bilaterale nello Studio Ovale, Trump e Netanyahu avrebbero dovuto tenere una conferenza congiunta nella East Room della Casa Bianca, ma a ridosso dell’arrivo del premier israeliano alla Casa Bianca, un funzionario ha reso noto che l’evento era stato cancellato, senza fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni. Netanyahu ha poi lasciato la Casa Bianca accompagnato da Trump fino all’ingresso dello Studio Ovale.

– foto xp6/Italpress –
(ITALPRESS).

Il Napoli frena a Bologna e l’Inter resta in testa a +3

BOLOGNA (ITALPRESS) – Nel posticipo della trentunesima giornata di Serie A, il Bologna di Italiano frena il Napoli e continua così a coltivare il sogno Champions. Al Dall’Ara l’1-1 finale soddisfa certamente più i padroni di casa: all’iniziale vantaggio di Anguissa ha risposto Ndoye. Con questo pareggio il Napoli si ritrova così con tre punti in meno dell’Inter capolista. Dopo aver giocato un ottima prima frazione, la squadra di Conte (oggi squalificato e sostituito da Stellini) è sensibilmente calata nel secondo tempo, soffrendo l’intensità degli emiliani.

Il Napoli si presenta a Bologna senza Meret e Buongiorno nell’undici titolare. Il numero uno partenopeo, infatti, non si è ancora ripreso completamente dall’influenza, mentre il difensore ex Torino è alle prese con un acciacco muscolare: chance, dunque, per Scuffet e Juan Jesus. Non se la passa tanto meglio nemmeno Italiano, costretto a fare i conti col forfait di capitan Ferguson a pochi minuti dal fischio d’inizio. Problemi anche per Skorupski, sostituito da Ravaglia al 25′.

Nonostante un buon avvio da parte dei rossoblù, il Napoli rimane compatto ed è bravo ad approfittare della prima sbavatura degli avversari. Al 18′ ecco arrivare il vantaggio degli ospiti, grazia ad Anguissa, autore di una splendida azione personale: dopo aver vinto il duello con Lucumi, il camerunese si invola verso la porta, resistendo a Holm e Miranda, per poi dribblare Skorupski e realizzare l’1-0.

Il Napoli sfiora più volte il raddoppio in contropiede anche per merito di un Lukaku in grande spolvero. Al 33′ il neoentrato Ravaglia compie un intervento miracoloso, parando il tiro di McTominay diretto all’angolino basso.

Sul finale di frazione Aebischer prova a rispondere, ma il suo tiro a giro termina di poco alto. Nella ripresa il Bologna alza i giri del motore e schiaccia il Napoli nella propria metà campo. Al 59′ Scuffet salva inizialmente il risultato, neutralizzando la spizzata ravvicinata di Lucumi. Passano cinque minuti, però, e gli sforzi degli emiliani vengono premiati. A siglare l’1-1 ci pensa Ndoye, che di tacco devia in rete l’assist di Odgaard.

Sino alla fine il Bologna assedia la porta avversaria, sfiorando al novantesimo il gol vittoria con Holm, il cui colpo di testa viene parato da Scuffet: sulla ribattuta poi Castro è poco reattivo. Nel recupero arriva anche l’unica chance del secondo tempo per gli ospiti col tentativo su punizione di Raspadori. A sette giornate dal termine, il Napoli sale a quota 65 punti non approfittando nel pari dell’Inter a Parma mentre il Bologna resta quarto davanti alla Juve, guadagnando un punto sull’Atalanta terza in vista dello scontro diretto di domenica.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Salvini “Tornare al Viminale? Piantedosi è un ottimo ministro”

ROMA (ITALPRESS) – Tornare al Viminale? “Me lo chiedono in tanti. Ritengo che Matteo Piantedosi oltre che essere un leale servitore dello Stato sia anche un ottimo ministro, noi le risposte le diamo approvando il decreto sicurezza. Oggi Piantedosi ha detto che sono stato un buon ministro che e potrei tornare ad esserlo, lo ringrazio. Ma ora sto facendo il ministro delle Infrastrutture e stiamo facendo tanto investimenti. Semmai ne parlerò con lui e la Meloni, ma il governo è unito. L’importante che gli italiani questo sappiano”. Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a Cinque Minuti su Rai1.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Inzaghi “Pronti a giocarci le nostre chance”

MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – “E’ bellissimo essere qui, sarà una partita difficile contro una grandissima squadra in uno stadio importante ma sappiamo quanto abbiamo faticato per arrivare qua e ci giocheremo le nostre chance”. Simone Inzaghi e la sua Inter sono pronti a vendere cara la pelle domani all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco, nell’andata dei quarti di Champions.

“Sono una squadra esperta, che ha delle assenze come noi, che pressa, intensa, che da tanti anni arriva in fondo a questa competizione e che assieme al Real è la grande favorita della vigilia – sottolinea il tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky Sport – Ma veniamo qui per giocarci questa grande gara”. Senza pensare ad altro. “Sono qui da 4 anni e non abbiamo mai scelto, abbiamo sempre dato priorità alla partita che andavamo ad affrontare perchè rappresentiamo una grande società e c’è tantissima voglia di giocarci questo quarto contro una squadra fortissima cercando di crearle dei problemi”.

“L’Inter sta bene, con qualche acciaccato come tutte le squadre che giocano così tanto – prosegue poi Inzaghi – Ma sappiamo il nostro percorso in Champions, la nostra posizione in campionato, la Coppa Italia che stiamo giocando ma ora il nostro pensiero è focalizzato su domani. E’ una stagione lunga, intensa, ma siamo molto orgogliosi di essere qua”.

Per quanto riguarda l’infermeria, “Calhanoglu e Bastoni si sono allenati, Dimarco ha fatto personalizzato, saranno da valutare. Lautaro ha giocato 60 minuti a Parma quando avrebbe dovuto fare solo un tempo ma sta bene e penso che giocherà anche domani. Rispetto a Parma ritroviamo Barella che rientra dalla squalifica e perdiamo Asllani mentre sono fuori Zielinski, Dumfries e Taremi”.

Fra gli ex della sfida il portiere Yann Sommer: “Sarà una partita intensa e interessante fra due squadre a cui piace tenere la palla, con tanta qualità e che amano pressare alto. Al Bayern mancano giocatori importanti ma mancano anche a noi. Non siamo contenti delle ultime partite in campionato, domani sarà molto importante essere concentrati”, ha aggiunto il portiere svizzero.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Dazi, Lollobrigida “Evitare isterie, non aprire guerra commerciale”

ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna evitare le isterie, si deve lavorare per un confronto attento con le categorie, con gli analisti, per calcolare gli effetti di un modello di mercato che è tutto nuovo perchè è un modello che vede dazi differenziati, non solo tra continenti ma a volte spesso all’interno dello stesso continente”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ospite di Sky Tg24 Economia.

“Si deve lavorare con l’Unione Europea per rispondere con fermezza e con ragionevolezza – ha aggiunto Lollobrigida -. Non abbiamo nessun motivo per aprire una guerra commerciale con gli Stati Uniti. Per questo dobbiamo lavorare su due profili: uno diplomatico, insieme all’Europa, utilizzando anche tutti i canali con l’economia statunitense, il popolo statunitense nel suo complesso e anche, ovviamente, con le istituzioni politiche, dall’altra lavorare all’interno dell’Unione Europea per cercare, finalmente, di tornare a garantire ai nostri imprenditori produttività, protezione e capacità promozionale che ci permette di consolidare gli attuali mercati e anche di aprirne di nuovi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Commemorazione di Aldo Puglisi, l’indimenticato “Peppino” di “Sedotta e Abbandonata”

E’ venuto a mancare a luglio scorso, Aldo Puglisi, il noto attore catanese tra i protagonisti di “Sedotta e Abbandonata” il film di Pietro Germi girato a Sciacca.

Nel giorno di quello che sarebbe stato il suo novantesimo compleanno, la sorella Giovanna ha voluto celebrarne la memoria radunando amici e colleghi per condividere i ricordi e le testimonianze del grande affetto che tutti provavano per lui e dell’ammirazione che tuttora suscita la sua più che sessantennale carriera tra il palcoscenico e il grande schermo. Il momento di ricordo si svolgerà sabato 12 aprile alle ore 11,20 nel teatro della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Catania.

Durante la cerimonia si racconterà dall’infanzia trascorsa a teatro, dietro le quinte ad ammirare entrambi i genitori, anch’essi teatranti, ai primi ruoli conquistati grazie alla sua bella voce nella natia Catania, fino al trasferimento a Roma per approfondire i suoi studi al Centro Sperimentale di Cinematografia, la vita di Aldo Puglisi sembra dipanarsi come una pellicola cinematografica attraverso il racconto dell’attrice Paola Abruzzo, del caro amico di gioventù Antonio Santacroce e soprattutto dell’affezionata sorella Giovanna.

Del suo un grande amore per la recitazione e soprattutto per il teatro racconteranno poi gli amici che hanno collaborato con lui. Tra questi il maestro Samuel Montealegre che di Aldo ricorda la sensibilità e sincerità espressiva che ha sempre ammirato in lui nonostante le loro diverse visioni artistiche, e un attore come Sergio Nicolai che, in un contributo commosso e commovente, raccontera’ di quando, in giro per il mondo, recitò con lui in produzioni che rivoluzionarono il panorama del teatro italiano come “L’orlando Furioso” diretto da Ronconi, messo in scena per la prima volta al Festival di Spoleto nel 1969.

L’elenco degli spettacoli a cui partecipò Aldo Puglisi – e per ognuno dei quali conservò un ricordo tra locandine, fotografie di scena, premi e fogli di sala – prosegue, tra nomi e titoli celebri, con “La locandiera” diretta da Carlo Cecchi, “l’Edipo Re” di Mario Martone, “La rappresentazione della Passione” per la regia di Antonio Calenda con testi originali medievali e “La madre”, con la grande Pupella Maggio.
Tra teatro e cinema recitò nella pièce diretta da Lina Wertmuller “La cucina”, dalla quale fu poi tratto anche un film, ma la parte nel celebre film della regista “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” arrivò nel 1974, quando ormai la sua carriera cinematografica era già avviata.

Tra gli ospiti della giornata saranno i cinefili Marco Patanè e Luciano Mirone a ripercorrere i ruoli più celebri di Aldo davanti alla macchina da presa, diretto dai più grandi autori di quella che fu una straordinaria stagione del cinema italiano. Memorabile quello di Peppino Califano che lo fece conoscere al pubblico nazionale in “Sedotta e abbandonata” di Pietro Germi nel 1964, a quello di Alfredo in “Matrimonio all’italiana” di Vittorio de Sica. Nel corso degli anni Aldo prestò la sua voce come doppiatore per il ruolo di Dio nell’episodio “La sequenza del fiore di carta” di Pier Paolo Pasolini in “Amore e rabbia”, recitò con Steno in “Letti sbagliati”, con Monicelli nel “La ragazza con la pistola” e, nella sua ultima apparizione al cinema, con Paolo Benvenuti in “Segreti di stato” nel 2003.

Il pubblico ebbe modo di vederlo a fianco di divi come Stefania Sandrelli, Sofia Loren, Marcello Mastroianni e Monica Vitti.
Tra gli omaggi alla sua carriera cinematografica ci saranno anche quelli dei musici Alfio Patti e Santo Privitera che insieme suoneranno la Serenata maliziosa di Carlo Rustichelli, la stessa che Aldo cantava in Sedotta e abbandonata prima di essere messo in fuga dai colpi di fucile del padre della protagonista.

Concorso Officina del Racconto 2025, via alla IX edizione

Ritorna anche quest’anno il concorso Officina del Racconto, progetto culturale e creativo collegato al Premio Letterario Internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”, giunto alla sua ventesima edizione. Il concorso è rivolto a studenti e studentesse di scuola media e superiore e a giovani tra i 16 e i 28 anni, con l’obiettivo di valorizzare la lettura e la creatività nei territori delle Terre Sicane e non solo.

Un concorso per raccontare la Sicilia attraverso grandi autori

Il concorso Officina del Racconto invita i partecipanti a realizzare elaborati scritti, illustrati o video ispirandosi alle opere e alla vita di tre figure cardine della letteratura e dell’impegno civile: Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Elsa Morante e Danilo Dolci.
Attraverso queste voci, l’iniziativa punta a riscoprire l’identità culturale della Sicilia, in particolare delle Terre Sicane e della Valle del Belìce, stimolando una narrazione lontana da stereotipi e pregiudizi.

A chi è rivolto il concorso

Possono partecipare:
• Studenti e studentesse delle seconde e terze classi delle scuole medie e delle prime tre classi delle scuole superiori;
• Giovani tra i 16 e i 28 anni residenti nei comuni delle Terre Sicane e in quelli limitrofi che non frequentano le scuole degli istituti sopra indicati: Santa Margherita di Belìce, Montevago, Sambuca di Sicilia, Menfi, Caltabellotta, Sciacca, Burgio, Partanna, Castelvetrano, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale e Santa Ninfa.

Tipologie di elaborati ammessi

I partecipanti al concorso Officina del Racconto potranno scegliere tra:
• Racconti scritti (2-4 cartelle in PDF)
• Racconti illustrati (3-6 pagine con testo e immagini)
• Video racconti (durata max 4 minuti)

Gli elaborati devono essere inediti, in lingua italiana o siciliana (anche in forma ibrida), ed esclusivamente realizzati senza l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

Scadenze e modalità di partecipazione


• Adesioni entro il 30 aprile 2025
• Invio elaborati entro il 30 giugno 2025, ore 12.00
• Premiazione il 1° agosto 2025 a Santa Margherita di Belìce

Gli studenti potranno inoltre partecipare a visite guidate nei luoghi simbolo del Gattopardo e degli altri autori, come il Museo della Memoria, la Biblioteca Elsa Morante e i resti della città vecchia colpita dal terremoto del 1968.

Per partecipare e scaricare bando, regolamento e modulo di adesione, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune:
👉 www.comune.santamargheritadibelice.ag.it
Per informazioni e invii: narrazioni.tomasi@gmail.com

Elezioni dei Liberi consorzi, liste chiuse ad Agrigento

Si svolgeranno domenica 27 aprile, in Sicilia, le elezioni di secondo livello per il rinnovo dei presidenti e dei consigli dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani, e dei componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. A stabilirlo un decreto firmato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, su proposta dell’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Andrea Messina.

Si tratta, com’è noto, di consultazioni di secondo livello, dunque senza il coinvolgimento diretto dei cittadini. Saranno i sindaci e i consiglieri comunali a esprimere il proprio voto, il quale avrà un valore ponderato in base a un coefficiente che tiene conto della popolazione del Comune di appartenenza. L’obiettivo è garantire una rappresentanza proporzionale alle dimensioni demografiche dei territori.

Ad Agrigento si profila una sfida tra due candidati alla presidenza del Libero Consorzio Comunale. Da un lato il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, sostenuto da Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana, Lega, con il contributo dell’Udc e di Noi Moderati. Dall’altro, il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, supportato da una coalizione trasversale che riunisce Mpa, Forza Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

Questa mattina, presso l’ufficio elettorale del Libero Consorzio di Agrigento, ubicato al terzo piano della sede istituzionale, sono state presentate sei liste. La lista Forza Azzurri include Alessia Capozza, Giorgia Caruana, Raimondo Chiara, Antonino Costanza Scinta, Dario Curto, Giovanni Cutrera, Alessandro Grassadonio, Lorena Anna Re, Paolina Sacco, Domenico Scicolone, Dario Umberto Stornaiuolo e Filomena Jenny Termini. La lista “Insieme per la Provincia di Agrigento” è composta da Ambrogio Giuseppe, Bellavia Salvatore, Bonanno Giordana, Cigna Elisa, Dainotto Viviana, Ersini Salvatore, Falcone Fabio, Muratore Calogero, Pitruzzella Antonio, Sala Marianna e Vasapolli Concettina. “Uniti per Agrigento” candida Antonino Amato, Filippo Campo, Elena Cannata, Silvia Coniglio, Vincenzo Costa, Giuseppe Dangelo, Agostino Droga, Alfonso Miccichè, Concetta Sacco, Ivana Terramagra, Giuliano Traina e Anna Triglia. La lista di Fratelli d’Italia presenta Marco Bacchi, Calogero Filippo Bono, Desiree Carlino, Milko Cinà, Maria Carmelina Di Leo, Simone Gramaglia, Mariella Greco, Gioacchino Nicastro, Enrica Parla, Teresa Saporito, Maria Zucchetto e Vincenzo Bonifacio. La Lega Salvini propone Elena Anselmo, Valentina Cirino, Antonino Lauricella, Elena Di Nolfo, Massimo Milazzo, Carlo Pendola, Alessandro Pitruzzella, Jenna Ortega, Salvatore Maria Domenico Scibetta e Giuseppe Sciortino. Infine, la Democrazia Cristiana candida Anna Alongi, Simona Maria Baio, Filippo Bellanca, Alessia Bongiovì, Gaspare Castronovo, Giuseppe La Felice, Marinella Notonica, Melania Nuara, Francesco Marturana, Francesco Moscato, Pellegrino Spinelli e Vito Terrana.

Il lavoro di ricezione della documentazione è stato coordinato dall’ufficio elettorale composto da Roberta Marotta nel ruolo di presidente, Michele Giuffrida e Pietro Librici come componenti, con Antonio Insalaco in qualità di segretario. Il segretario generale del Libero Consorzio di Agrigento, Pietro Amorosia, ha inoltre istituito un gruppo di lavoro interno incaricato di assistere l’ufficio elettorale durante tutte le operazioni.

L’ultimo saluto a Sara Campanella: folla, commozione e messaggi contro la violenza

Lacrime, commozione e un lungo, intenso applauso hanno accolto la bara bianca di Sara Campanella, la giovane studentessa uccisa brutalmente a Messina dal collega universitario Stefano Argentino, reo confesso. Un dolore collettivo ha attraversato le vie del centro di Misilmeri dove oggi si sono celebrati i funerali della ragazza nella chiesa di San Giovanni Battista, gremita in ogni angolo da amici, parenti e cittadini.

Il feretro è stato trasportato a spalla dagli amici della giovane, partendo dalla vicina chiesa delle Anime Sante. Sui loro volti, il segno di un lutto che va oltre la tragedia individuale. Addosso, le magliette con la scritta “Mi amo troppo per stare con chiunque”, frase che Sara aveva pubblicato sui suoi profili social e che oggi è diventata simbolo della sua voce, del suo spirito.

La piazza antistante la chiesa era colma, come anche l’interno dell’edificio sacro. Molti giovani indossavano t-shirt bianche con la scritta in nero “No Violenza”, mentre gli striscioni che tappezzavano l’area riportavano un messaggio forte e chiaro contro la violenza di genere: “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, “Imparate ad accettare un no”, “Se non voglio non puoi”.

Il rito funebre presieduto dall’arcivescovo Don Corrado Lorefice è stato seguito anche da fuori grazie a un maxi schermo posizionato nella piazza, per permettere a tutti di partecipare all’ultimo saluto. Una folla silenziosa, rispettosa, che si è stretta attorno alla famiglia di Sara.

Nel corso della celebrazione, colleghi, amici e familiari hanno letto messaggi e lettere cariche di amore e ricordi. Ogni parola, ogni pensiero, veniva accolto da applausi commossi, sia dentro che fuori dalla chiesa. Tra i momenti più toccanti, la lettura della rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, che ha condiviso con i presenti la richiesta scritta di Sara per la tesi di laurea. Al termine della funzione, la bara bianca ha lasciato la chiesa accompagnata dal volo di palloncini bianchi, in un silenzio rotto solo da singhiozzi e abbracci. Un corteo muto ha poi accompagnato la giovane verso il cimitero del paese, dove riposerà per sempre.

Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, accompagnato dal deputato Gaspare Vitrano, i sindaci di Messina e Misilmeri, Federico Basile e Rosario Rizzolo, insieme ai vertici delle forze dell’ordine. Il sindaco Rizzolo ha proclamato il lutto cittadino, seguito dalla Città Metropolitana di Palermo con il sindaco Roberto Lagalla.