Regionali. I sondaggi degli ultimi giorni danno in netto vantaggio Nello Musumeci

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Secondo due sondaggi condotti da altrettanti istituti demoscopici, il prossimo Governatore della Sicilia sarà Nello Musumeci. L’esponente della Destra (+ Lega) sarebbe attestato al 36%, 6 punti in più di Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle. Più staccati Claudio Fava e Fabrizio Micari. Altre rilevazioni forniscono indicazioni di poco differenti, anche se la situazione di Micari non sarebbe così disastrosa. Il Partito Democratico ostenta tranquillità: “I sondaggi al momento sono inattendibili”. Ostenta tranquillità anche Micari. “Questa guerra dei sondaggi non mi appassiona”, ha detto. Evidenziando che rispetto a Musumeci e a Fava lui è il vero volto nuovo di queste elezioni.

Acqua, Zammuto: “I comuni ribelli non hanno interesse a portare avanti una vera battaglia contro Girgenti Acque”

È un nuovo durissimo attacco nei confronti dell’Ati quello sferrato oggi, a nome del Comitato Intercomunale per l’Acqua Pubblica, da Franco Zammuto. “Tanti sindaci che prima erano guerrieri, combattendo energicamente e rabbiosamente la gestione di Girgenti Acque, da quando sono entrati a far parte dell’ATI, sembra che molti siano stati colpiti dall’oblio più totale”. Eppure, per Zammuto, oggi ci sarebbero gli strumenti per trasformarsi in gruppi d’assalto. Il portavoce di Inter.Co.Pa. cita, in particolare, l’Atto di Indirizzo per la riorganizzazione del servizio idrico integrato della Sicilia e la relazione della Commissione Ispettiva Interassessoriale per la verifica delle anomalie e dei disservizi contestati dall’utenza ai gestori del servizio idrico dei Comuni dell’Ambito Ottimale di Agrigento. “Come si può cadere nell’oblio – si domanda Zammuto – nell’apprendere che i cittadini dei 27 comuni che hanno consegnato le reti a Girgenti Acque subiscono un aggravio sulle tariffe, a causa dei 16 comuni che non hanno consegnato le reti e, soprattutto, le loro fonti di acqua”? Ad incidere sull’importo delle tariffe e sulla loro sproporzione con quelle della media nazionale sarebbe l’obbligo di comprare l’acqua da Sicilia Acque SPA a 0,72 €, con un’incidenza sulle tariffe finali di circa il 40% (nel resto d’Italia l’incidenza dell’acqua come “materia prima” è di appena il 6%). Zammuto sottolinea come, la relazione della Commissione Ispettiva, riveli che a causa dei 16 comuni che non hanno consegnato le reti si sia determinata una crisi dell’equilibrio finanziario, considerato che la formazione del piano era stato realizzato sulla base dei 43 Comuni e che, a detta di Girgenti Acque, non ha consentito l’investimento dei fondi sulle reti, le fogne e i depuratori. In pratica, se oggi Girgenti Acque non ha ancora sfruttato i circa 110 milioni di euro disponibili è perché sono venuti meno dei fondi per la copertura finanziaria, una parte dei quali sono stati utilizzati per pagare infrazioni sanzionate dall’Unione Europea per i ritardi accumulati nel sistema fognario-depurativo. “Ma il fatto ancora più grave – riferisce Zammuto – è che i fondi pubblici europei non sono più disponibili, essendo scaduti i termini entro i quali i lavori dovevano essere eseguiti per ottenere la successiva certificazione delle somme sui fondi europei. E quindi, oggi, si deve trovare un’altra copertura finanziaria, in misura di più del doppio”.  Al momento l’unica speranza rimasta aperta è di ottenere l’inserimento nel Patto per il SUD. Il Comitato Inter.Co.PA si chiede se l’ATI stia provvedendo a sgombrare il campo da quelle che definisce “anomalie interne alla sua costituzione”, riferendosi al fatto che chi non consegnò le reti idriche sta dentro l’Assemblea Territoriale Idrica nonostante una recente sentenza della Corte Costituzionale abbia bocciato la parte della legge regionale 19/2015 che stabilisce, in soldoni, che i 16 comuni non avrebbero i requisiti necessari. Insomma: per Zammuto c’è una lotta contro il gestore condotta con prudenza e tatticismi inutili. Forse – sospetta – perché i comuni “ribelli” non hanno interesse. Tra i comuni ribelli c’è anche Menfi, che nell’Ati esprime il presidente, nella persona del sindaco Lotà.

Presentazione del libro “Portella della Ginestra. Primo Maggio 1947”, domani alla libreria Ubik di Sciacca

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Sarà presentato domani 23 settembre, alle 18,30. al Cortile letterario della libreria Ubik di Sciacca, il libro di Mario Calivà “Portella della Ginestra. Primo maggio 1947”. L’incontro sarà moderato dalla professoressa Alida Alessi. Un libro, edito da Navarra editore, che cerca di ricostruire, tramite l’apporto di nove testimoni che hanno visto le vittime morire davanti ai propri occhi tra la folla festante, quella che viene definita come la prima strage italiana. La memoria riprende così vita attraverso la voce di Giorgio Bovi, Michele Maniscalco, Concetta Moschetto, Mario Nicosia, Serafino Petta, Giovanni Renda, Michele Spatafora, Giuseppe Vitanza. Un prezioso documento di storia orale che permette di andare al di là della storia ufficiale ed entrare nel vivo dei fatti, condividendo emozioni e riflessioni. Completano il lavoro di testimonianza la ricostruzione del contesto storico di Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro, e la riflessione sulla funzione civile della testimonianza orale di Alessandro Pontremoli.

Serata musicale per la Mensa della Solidarietà.

Si svolgerà domani, sabato 23 settembre, all’Atrio Superiore del Comune di Sciacca, con inizio alle ore 21, una serata musicale che si propone di raccogliere fondi a favore della Mensa della Solidarietà di Padre Pasqualino Barone. Si esibiranno durante la serata presentata da Fabio Venezia e Maria Luisa Santangelo, la cantante Rossella Montalbano, Francesca Gambina, Piero Ferro e Gabriele Carbone. Special guest dello show musicale sarà il chitarrista, Gaetano Guardino, eccezionale musicista che ha accompagnato i grandi big della musica italiana e internazionale. (Nella foto, parte del cast della serata con Padre Pasqualino Barone e gli organizzatori dello spettacolo)

Ecco la nuova ripartizione dei seggi all’Ars, al collegio di Agrigento 6 deputati

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Cambierà la nomenclatura con le prossime elezioni nell’assetto all’Assemblea regionale siciliana, in questa legislatura  il numero dei deputati passerà da 90 a 62. Sulla Gazzetta ufficiale regionale sono stati pubblicati i decreti di convocazione dei comizi per l’elezione del Presidente della Regione e dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana che avverrà domenica 5 novembre. Con la stessa pubblicazione anche la ripartizione dei seggi dell’Ars spettanti ai collegi elettorali provinciali in proporzione alla popolazione: 16 seggi andranno al collegio di Palermo che ha una popolazione di oltre 1,2 milioni di persone Palermo, Catania invece che supera di poco il milione di abitanti ne avrà 13, Messina 8, Agrigento 6, Siracusa e Trapani 5, Ragusa 4, Caltanissetta 3 ed Enna 2; 4 seggi verranno assegnati dopo il computo dei resti a Palermo, Agrigento, Ragusa e Siracusa.

Polemiche politiche dopo il consiglio comunale sulle Terme, Simone Di Paola: “Ci vuole rispetto per la sindaca”

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Il capogruppo del Pd, Simone Di Paola replica oggi alle critiche di ieri scaturite dopo la seduta del consiglio comunale che ha bocciato la proposta del Movimento Cinque Stelle dell’istituzione di un tavolo tecnico-politico per seguire la fase del trasferimento del patrimonio termale dalla regione al Comune. “Anche io ho fatto opposizione – dice oggi il consigliere –  e capisco il gioco delle parti, ma mi pare che la musica sia decisamente cambiata dallo scambio epistolare siamo passati ad una sindaca che promosso e cercato innumerevoli incontri con l’assessore Baccei per sollecitare la vicenda Terme. Non si può accusare questa sindaca di non stare al confronto e di non rendere partecipi i consiglieri o di non ascoltare le diverse parti sociali”. Secondo l’esponente dem, rispondendo alla presa di posizione di Fabio Termine di ieri che ha detto di voler accompagnare la sindaca durante gli incontri sulle Terme a Palermo: “Ci vuole rispetto istituzionale verso la prima cittadina che non ha certo bisogno di balie o tutele”.

Con l’auto contro due vetture in sosta in via San Paolo, saccense denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica

Un saccense, M.F., di 42 anni, è stato denunciato dagli agenti del commissariato di polizia di Sciacca per guida in stato di ebbrezza alcolica e gli è stata sequestrata, ai fini della confisca, l’auto, una Ford Fiesta. Al volante della vettura avrebbe investito due auto in sosta nella via San Paolo, a poche decine di metri dalla zona termale. Avrebbe avuto un tasso alcolemico di 3,60, notevolmente superiore alla soglia di 1,50, quella superata la quale scatta la denuncia con sequestro del mezzo ai fini della confisca.

Il randagismo non si risolve con la sterilizzazione, l’opinione del veterinaio

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La sterilizzazione non è la panacea contro il randagismo. Lo sostiene il dottore Paolo Ciaccio, veterinaio di Sciacca, al quale abbiamo chiesto un commento dopo le cronache di questi giorni che hanno visto un branco di cani randagi stanziare in pieno centro, in una città che ormai da anni convive suo malgrado con il fenomeno. Secondo il veterinario, il randagismo, è più legato al grado di civiltà che all’effettivo utilizzo di pratiche per impedirlo. La sterilizzazione non attenuerebbe il problema in quanto dopo la cattura e la sterilizzazione, dopo 60 giorni in base alla legge regionale in vigore, il cane va liberato. “Il cane che in una zona – dice il dottore Ciaccio – ha trovato alimento e sostentamento, anche dopo esser stato sterilizzato e liberato da un’altra parte, in men che non si dica tornerà nel territorio a rimarcare proprio quella zona”. Diffondere la cultura del possesso responsabile del cane a partire dai bambini nelle scuole, è invece, secondo il veterinario la giusta soluzione contro un fenomeno che, secondo il medico, si origina da cani che un padrone lo avevano e che poi sono stati abbandonati.  

27 anni fa la mafia uccideva il giudice Rosario Livatino

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Anche Papa Francesco ha reso omaggio questa mattina a colui che ha definito “servo di Dio” Rosario Livatino, passato alla storia con la definizione di “Giudice ragazzino”, appellativo datogli dall’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Era il 21 settembre del 1990 quando, mentre percorreva la Canicattì Agrigento, per raggiungere il suo ufficio al palazzo di giustizia. Ad ucciderlo: quattro killer assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra. Livatino era a bordo della sua vettura, una vecchia Ford Fiesta color amaranto, quando fu speronato dall’auto dei killer. Tentò disperatamente una fuga a piedi attraverso i campi limitrofi ma, già ferito da un colpo ad una spalla, fu raggiunto dopo poche decine di metri e freddato a colpi di pistola. Del delitto fu testimone oculare un agente di commercio, sulla base delle cui dichiarazioni furono individuati gli esecutori dell’omicidio. Nei mesi scorsi la memoria di Livatino fu oltraggiata dal danneggiamento ad opera di ignoti della stele commemorativa situata sul luogo del delitto.

Girgenti acque: “Abbiamo migliorato l’erogazione a Rocca di Fiori”

Girgenti Acque S.p.A. comunica che a seguito di una accurata analisi e successiva ottimizzazione della rete idrica cittadina, eseguita dai tecnici dell’Azienda, confluita nei recenti interventi di efficientamento della condotta idrica insistente nella Via A. De Gasperi, nel Comune di Sciacca, è stata risolta definitivamente l’atavica problematica che ha interessato gli utenti della zona denominata ’Rocca dei Fiori’. Difatti, negli ultimi due turni di distribuzione idrica, eseguiti Lunedì 18.9.17 e Mercoledì 20.9.17, le utenze insistenti nella zona ‘Rocca dei Fiori’ che storicamente, anche con il precedente gestore, avevano difficoltà nell’approvvigionamento idrico, hanno riscontrato un sensibile miglioramento della distribuzione idrica, in quanto tutte le utenze sono state approvvigionate a pieno soddisfacimento del proprio fabbisogno idrico. La Società sta continuando il processo di efficientamento del servizio di distribuzione idrico anche in altre zone della città.