Sciacca piange il giovane ingegnere appassionato di volo
Si chiamava Antonino Santangelo, il giovane ingegnere di 29 anni, originario di Sciacca che viveva e lavorava a Palermo, deceduto ieri pomeriggio, per cause ancora in corso di accertamento, durante una sessione di volo con il parapendio iniziata attorno alle 17 di ieri in uno dei siti dedicati a questa disciplina e molto conosciuto dagli appassionati tra i monti del palermitano,a Partinico. Il giovane appassionato di sport, era conosciuto a Sciacca anche per la gestione di un tiro assegno, altra disciplina che praticava.
Antonino Santangelo faceva parte della Scuola di Parapendio dell’Aeroclub di Boccadifalco e per lui quello di ieri non era sicuramente il primo volo.
L’allarme è scattato dopo le 17, momento in cui è stato visto mentre sorvolava la zona di Monte Mirto. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato dopo alcune ore di ricerche nella zona di Partinico.
A fare scattare la macchina dei soccorsi sono stati i compagni con cui Santangelo si era lanciato. Per le ricerche si sono mobilitati vigili del fuoco, forestali, aeronautica militare, carabinieri e volontari del Cai (soccorso alpino). Il corpo senza vita di Santangelo, è stato ritrovato soltanto nella notte intorno all’1,30 su Monte della Fiera a circa 700 metri di altitudine, nella zona dello Jato.
Trovato il corpo del saccense disperso da ieri a Partinico, si era lanciato col parapendio
Le squadre di soccorso lo hanno cercato per tutta la notte con la speranza di ritrovarlo ancora in vita. Invece, con le prime luci dell’alba il corpo di Antonio Santangelo, di 34 anni, originario di Sciacca, è stato ritrovato nella zona dove si erano concentrate le ricerche dei soccorritori. L’uomo risultava disperso a Partinico da ieri pomeriggio mentre faceva parapendio nella zona di Montagna della Fiera.
Il saccense, poco dopo le 17, era partito dal Romitello, ed era diretto nell’area del lago Poma. E’ stato visto sorvolare la contrada Mirto e poi di lui si erano perse le tracce fino al triste ritrovamento di questa mattina.
Si allontana dai domiciliari per andare a Palermo ad acquistare droga, saccense condannato
E’ stato condannato a un anno di reclusione perchè mentre si trovava ai domiciliari, nell’aprile del 2013, si sarebbe allontanato dalla propria abitazione di Sciacca per raggiungere, assieme ad altre due persone, Palermo per acquistare droga. La sentenza di condanna è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Fabio Passalacqua, nei confronti di Calogero Carlino, di 43 anni, saccense. Al processo il difensore di Carlino, l’avvocato Giuseppe Scorsone, aveva chiesto l’assoluzione sostenendo che quel viaggio non è mai avvenuto e che le accuse nei confronti del suo cliente erano state ritrattate da chi le aveva avanzate. Secondo l’accusa la droga acquistata sarebbe stata consumata dai tre a bordo dell’auto in una piazzola di sosta.
Concussione, un arresto e un fermo dei carabinieri a Campobello di Licata
I carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Agrigento, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno arrestato in flagranza del reato di concussione un dipendente dell’ufficio Tecnico del Comune di Campobello di Licata, Francesco Gioacchino La Mendola, e sottoposto al provvedimento di fermo di indiziato di delitto per concussione in concorso un dirigente dello stesso comune, Giuseppe Nigro. Sono state anche effettuate delle perquisizioni presso alcuni uffici del Comune di Campobello di Licata. I particolari dell’intera operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, che si terrà oggi, presso la Procura della Repubblica di Agrigento.
I pescatori: “Il polistirolo in mare? È stata colpa del vento di lunedì scorso”
“Lunedì c’era un vento terribile, è stata questa la causa dell’invasione di polistirolo nel mare”. Questa l’opinione di alcuni pescatori che oggi siamo andati a sentire alla marina. Non ci stanno, i marinai, ad essere additati come coloro che hanno deturpato la costa saccense, che stamattina si è svegliata colma di cassette per il confezionamento del pesce. È possibile anche che le confezioni, normalmente accatastate sopra la cabina dei pescherecci, abbiano ceduto al forte vento, rovinando in acqua. È possibile anche, però, che le cassette depositate al di fuori dei cassonetti di raccolta dei rifiuti, situati a pochi metri dal molo dove ogni giorno attraccano i natanti di ritorno dalle battute di pesca, siano volati in mare trascinate dal vento e, poi, con le mareggiate e le correnti, 48 ore dopo, siano finite sulla costa opposta. Ma quante cassette di polistirolo potevano trovarsi all’altezza dei cassonetti? In ogni caso a finire nel mirino è stato in vento.
Terme, parla Fabrizio Di Paola: “Accelerazione sospetta, ma senza le stufe non ha senso”
A Risoluto.it l’ex sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola definisce “sospetta” l’accelerazione impressa dal Governo della Regione in merito al presunto imminente trasferimento dei beni del patrimonio termale saccense al Comune. Si dice, poi, assai perplesso in ordine alla ipotesi che ad essere trasferiti sia solo una parte dei beni e non, per esempio, le stufe vaporose. “Non vedo alternativa ad un bando unico per l’individuazione del privato”, ha detto. Infine Di Paola invita l’attuale sindaco alla massima prudenza in merito alla sottoscrizione di un atto di concessione che potrebbe anche prevedere obblighi da parte del Comune in merito alla possibile custodia e ristrutturazione del bene.
Polistirolo in mare, i comitati di quartiere: “Bene la denuncia, bisogna scongiurare il ripetersi di eventi del genere”.
“Non è la prima volta che le cassette di polistirolo si spiaggiano sulla battigia della Foggia”. A segnalarlo è oggi Mauro Butera, presidente del locale comitato di quartiere, nel commentare i fatti di oggi, che hanno aperto un dibattito. “Bisogna scongiurare il ripetersi di fatti del genere, io propongo la marchiatura, diversa da peschereccio a peschereccio, delle cassette di polistirolo in dotazione ai natanti”. Una vicenda che sta mettendo in risalto il valore della sensibilità, come dimostra anche la decisione di alcuni residenti della Foggia di darsi da fare per aiutare la Guardia costiera nelle operazioni di prima pulizia della zona. Il Comitato della Foggia è uno dei sodalizi che si sono riuniti sotto l’egida dell’Unione dei comitati di quartiere di Sciacca. Giusy Corbo è una delle coordinatrici di questo organismo. E sia lei, sia Butera, commentano con favore la decisione dell’assessore Mandracchia di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica.
Polistirolo in mare, Paolo Mandracchia: “Atto doloso, domani mattina presenteremo esposto denuncia in Procura”.
Oggi Paolo Mandracchia ha definito l’invasione di polistirolo nel mare e nelle spiagge del Lido e della Foggia “un’azione chiaramente dolosa”. Conseguentemente l’assessore all’ambiente ha dichiarato che domani mattina si recherà presso la procura della Repubblica per presentare un esposto denuncia, al momento contro ignoti. Ma gli accertamenti sono tuttora in corso. L’amministrazione Valenti, infatti, vuol andare fino in fondo, anche risalendo alla stessa tracciabilità, fatture alla mano, delle cassette di polistirolo usate alla marina per il confezionamento del pesce. Nel frattempo in queste ore un gruppo di volontari sta coadiuvando la Guardia Costiera per un’azione di prima bonifica del litorale invaso da cassette di polistirolo. Un’operazione che è preliminare a quella di pulizia del litorale in programma domani nell’ambito delle iniziative previste all’interno del Piano Aro. In contrada Foggia sono all’opera anche i componenti del locale Comitato di quartiere, presieduto da Mauro Butera.
Pizza Fest a Ribera con Masini, Tatangelo e Frassica, il Comune: “La spesa per il 90 per cento e’ a carico dei privati”
A Ribera inizia il Pizza Fest che celebra “la migliore pizza della Sicilia” secondo gli organizzatori. Anche quest’anno grande spazio alla musica con Masini e Tatangelo, ma pure alla comicità con Frassica e Lipari. Poi l’annuncio che sarà istituito uno sportello antiviolenza all’interno di uno spazio che prevede l’intervento di Elina Salomone e la presentazione di alcuni libri. Gli amministratori, intanto, fanno sapere che la spesa, per il 90 per cento, e’ a carico dei privati. In pratica, il Comune spende pochi spiccioli e il resto lo fanno i privati.
Plastica e cassette in mare, Nino Randazzo:”Colpa dei commercianti del pesce”
I pescatori non hanno responsabilità, sono i commercianti a gettare in mare le cassette utilizzate per il pesce. E’ quanto sostiene Nino Randazzo, presidente della cooperativa Pescatori di Sciacca, in un’intervista rilasciata questa mattina a Risoluto.it. Secondo Randazzo la situazione è resa ancora più critica dalla mancanza di un’isola ecologica nella zona portuale di Sciacca. Intanto, la vicenda continua a fare discutere e sui social è al centro di un intenso dibattito con i turisti ancora presenti a Sciacca che assistono a uno spettacolo davvero indecoroso per una città turistica. In tema, sempre di rifiuti, l’associazione Mizzica che la scorsa settimana aveva indetto una conferenza stampa sul tema, chiede oggi la convocazione urgente all’amministrazione comunale di un tavolo e di una commissione consiliare sul problema.



