Intimidirono ingegnere saccense, due saccensi condannati dal Tribunale di Sciacca
Un anno di reclusione ciascuno e diecimila euro di risarcimento alla parte civile. È stata questa la condanna inflitta questo pomeriggio dal Giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Fabio Passalacqua nei confronti di Baldassare Giaimo, commerciante di 57 anni, e di Giuseppe Gallina, imprenditore sessantasettenne, entrambi di Sciacca, finiti sotto processo negli anni scorsi con l’accusa di minacce di morte ai danni dell’ingegnere Michele Buscarnera. La sera del primo marzo di 6 anni fa davanti il portone d’ingresso dell’edificio dove si trova lo studio del professionista fu fatta trovare una testa mozzata di capretto dentro un sacchetto di plastica.
Il procedimento giudiziario nei confronti dei due imputati scaturì da un’attività d’indagine parallela: un’intercettazione telefonica acquisita dalla Procura della Repubblica di Palermo grazie alla quale gli investigatori risalirono alla minaccia all’ingegnere Buscarnera. La pubblica accusa aveva chiesto per gli indagati 7 mesi di reclusione, ma il Giudice ha deciso diversamente.
Ad assistere il professionista vittima dell’intimidazione è stato l’avvocato Aldo Rossi, mentre Giaimo e Gallina sono stati difesi, rispettivamente, da Accursio Montalbano e Adriano Mulè Cascio. (Nella foto: l’ingegnere saccense Michele Buscarnera).
Le arance siciliane sbarcano in Cina e il prezzo delle “Riberella” aumenta del 10 per cento
Una buona notizia per il settore agrumicolo siciliano. Sono state superate le barriere fitosanitarie per le esportazioni e questo consente l’approdo in Cina di uno dei prodotti di punta della nostra agricoltura. Da Ribera il presidente del consorzio di tutela delle arance, Giuseppe Pasciuta, valuta positivamente questa notizia ed aggiunge che quest’anno il prezzo delle arance è aumentato del 10 per cento al chilo passando, da 35 a 40 centesimo. Le biologiche, invece, da 40 a 45 centesimi.
L’amministrazione comunale ricorre al fondo di riserva del sindaco per far salire sul palco i Tinturia
Impinguamento dal Fondo di riserva di oltre sette mila euro per permettere il concerto di Lello Analfino e i Tinturia di questa sera. Si tratta solo di una quota del costo complessivo del concerto che invece, per intero toccherà quota dodici mila euro più Iva, per una somma complessiva di circa 15 mila euro complessivi inclusi i diritti SIAE. La determina sindacale, pubblicata all’albo pretorio del Comune di Sciacca, a firma del dirigente Michele Todaro, prevede che al fine di poter pervenire alla realizzare dell’evento, con la direttiva dell’assessorato comunale al Turismo, visto che il relativo capitolo di bilancio non risulta capiente, occorre prelevare la somma dal “Fondo di Riserva”.
Per principio contabile, l’ente comunale in esercizio provvisorio può prelevare dal fondo di riserva del sindaco solo nel caso di obbligazioni che scaturiscono da provvedimenti giurisdizionali o da obblighi di legge o per garantire attività dell’ente sottoposte a scadenza che determinerebbero un danno per lo stesso.
Il concerto dei Tinturia che è previsto stasera alle ore 21 in piazza Angelo Scandaliato, è stato inserito nel programma delle manifestazioni del Carnevale di Sciacca 2017. Lo show musicale aprirà, dunque la seconda fase della kermesse carnascialesca saccense.
Ribera: la Regione autorizza il piano ARO. Sarà organizzato con una gestione comunale
C’è il via libera da parte della Regione al piano ARO del Comune di Ribera. L’Assessorato al Territorio e Ambiente ha approvato infatti il Decreto riguardante il piano di intervento per l’organizzazione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. L’ultimo atto spetta adesso al Consiglio comunale per l’approvazione dello schema dell’atto costitutivo e dello statuto della società, che sarà denominata “Riberambiente”.
Il piano di intervento prevede l’affidamento “in House” del servizio di gestione rifiuti ad una società appositamente creata a totale capitale comunale. “E’ la notizia positiva che aspettavamo da tempo – ha detto il sindaco Carmelo Pace – frutto di tanto lavoro. L’Amministrazione Comunale ha da sempre creduto in questo piano, che rappresenta un cambio radicale e positivo di un sistema (quello di Sogeir) che finora ci ha penalizzato”.
Il Piano ARO di Ribera associa tutti i servizi che riguardano la pulizia, l’igiene, il decoro e l’immagine della città. “Ribera – aggiunge il sindaco – potrà così avere dei servizi innovativi e tempestivi, proporzionati alla sua importanza, alle proprie esigenze e alla vastità del proprio territorio”.
“Questa Amministrazione – conclude il Sindaco- ha scelto autonomamente la forma di gestione del servizio ritenuta più vantaggiosa in termini di efficienza, efficacia ed economicità. Una scelta coraggiosa, quella di gestire con una società propria il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani del proprio territorio, in un momento di eclatante crisi del sistema regionale dei rifiuti, ma ritenuta necessaria per far fronte alle criticità di carattere economico-finanziario e di qualità dell’attuale servizio gestito dalla SOGEIR”.
Altro rinvio per la designazione del nuovo Presidente del Tribunale di Sciacca
Slitta ancora la proposta della quinta commissione al plenum del Consiglio Superiore della Magistratura per il nuovo Presidente del Tribunale di Sciacca, ma due giudici che avevano presentato domanda andranno in altri uffici. Sergio Gulotta, trapanese, presidente di sezione del Tribunale di Marsala, farà il presidente di sezione del Tribunale di Palermo, e Giuseppe Melisenda Giambertoni, presidente di sezione ad Agrigento, sarà presidente di sezione della Corte di Appello di Caltanissetta. Rimangono in corsa Alfonso Malato, giudice al Tribunale di Agrigento; Luisa Turco, presidente di sezione ad Agrigento; Enzo Agate, mazarese, consigliere della Corte di Appello di Palermo; Antonio Tricoli, ispettore al ministero della Giustizia; Daniela Galazzi, giudice del Tribunale di Palermo; Augusto Lama, giudice a Massa; Alfonsa Tullia Rizzo, consigliere della Corte di Appello di Messina. La prossima settimana, intanto, è previsto l’arrivo a Sciacca di un nuovo giudice, Alberto Davico, consigliere di Corte di Appello a Caltanissetta. Lascerà la sede giudiziaria saccense Antonio Ganna, che è stato applicato dal Tribunale di Marsala e che adesso andrà al Tribunale di Agrigento. Due Mot, i magistrati di prima nomina, arriveranno, invece, a Sciacca, in autunno, dopo il tirocinio. Per il nuovo presidente adesso l’arrivo potrebbe slittare al prossimo mese di maggio.
La vita a pedalate di Janus Rivier: “Non c’è tempo di dormire”
Basta poco a Janus Rivier, ottanta anni e una bici. Alloggerà stasera in un bed and breakfast del centro di Sciacca, ma dormirà per terra nel sacco a pelo che si porta in dote perché dice di non essere più abituato ai letti. Ha raggiunto oggi Sciacca, una notte di riposo e poi domani di nuovo in viaggio, pedalata dopo pedalata verso un’altra città, un’altra meta e nuove scolaresche da incontrare, servizio con cui ricambia l’ospitalità prestatagli dal paese ospitante.
Una ex vita da impresario di calcio, sport che adora ancora tanto. Tifa Napoli, Milan e Roma. Ma guai a parlargli di Juventus. Seguire le partite è l’unica pausa che si concede dalla sua vita eternamente in viaggio. Non ha una famiglia, ma alla sua morte che come racconta in un aneddoto, un monaco buddista in Asia gli ha predetto è ancora lontana, devolverà il denaro risparmiato a favore di bimbi orfani russi.
Il giro del mondo da Roma a Pechino, è stato il punto di un vagare che finora l’ha portato in 150 paesi diversi del mondo, da novembre ha avuto inizio il tour della Sicilia. Da Messina, la prima pedalata in terra siciliana che aveva già visitato in altre vesti e di cui però conservava profumi e sapori diversi. Domani per Janus, in viaggio da una vita, nuova tappa verso Menfi e poi Santa Margherita perché come dice lui: “Non c’è tempo da dormire”.
Cento anni di copioni del Carnevale di Sciacca nel libro a cura di Giuseppe Verde
Il testo in dialetto costituiva il vero aspetto forte del carro o della mascherata. E’ ciò che emerge nella pubblicazione a cura di Giuseppe Verde e promossa dall’assessorato al turismo del Comune di Sciacca che è stata presentata questa sera nell’ex chiesa di Santa Margherita. Una raccolta di oltre 130 copioni che Giuseppe Verde con un lavoro certosino ha scovato negli archivi del Comune di Sciacca, dell’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo e da privati. Sono in tutto circa 1344 pagine masterizzate in un cd allegato al volume.
Grazie a questo lavoro di raccolta e studio, Verde ha potuto operare anche una distinzione tra un vecchio e nuovo Carnevale che lo studioso ha fissato negli anni 1982-1983, ossia quando ebbe inizio un progressivo ammodernamento della festa e una radicale trasformazione della stessa.
“Era giusto recuperarli, tutelarli e diffonderli – dice l’autore – Nel panorama dei vari carnevali di Sicilia e d’Italia, quello di Sciacca trova il suo punto di forza nella bellezza compositiva del carro e nella redazione di copioni in tono satirico”.
Sulla Videosorveglianza a Fontana Calda Caracappa rilancia: “La realizzeremo in due mesi”
Il vice sindaco di Sciacca, Silvio Caracappa, respinge le accuse sull’impianto di videosorveglianza che non è stato ancora realizzato in contrada Fontana Calda e promette: “Lo realizzeremo nei prossimi due mesi”. Caracappa è l’amministratore comunale che più degli altri si è occupato della vicenda, ma il risultato non è ancora arrivato e il comitato di quartiere Fonta Calda Locogrande ha protestato. “E’ stato fatto un sopralluogo dalla Polizia municipale – dice il vice sindaco – che ha accertato la necessità di attivare un contatore Enel solo per quest’impianto ed un collegamento con i ponti radio che è possibile effettuare. Entro un paio di mesi tutto sarà completato con la realizzazione dell’impianto. Puntiamo poi ad intercettare fondi europei per un più ampio progetto che comprenda anche altre zone agricole della città”. Contro Caracappa, per questa vicenda, si sono scagliati i gruppi consiliari di opposizione.
Mandracchia nuovo presidente delle Cantine Riunite Sciacca Terme, dove ora potrebbe sorgere anche un oleificio
È Paolo Mandracchia il nuovo presidente delle Cantine Riunite Sciacca Terme, il sodalizio nato agli albori degli anni Duemila dalla fusione delle due storiche cooperative “Grappolo d’oro” e “Coldiretti”. Una realtà che, nelle aspettative del territorio, avrebbe dovuto recuperare il terreno perduto nei confronti delle realtà vitivinicole vicine, Menfi su tutte. Obiettivo che, tuttavia, non è stato raggiunto. Le gestioni che si sono succedute in questi anni non sono riuscite a garantire un adeguato reddito ai soci, il cui numero nel frattempo è precipitato da 700 a 250 circa. Compito della nuova amministrazione, dunque, sarà quello di programmare un rilancio della struttura.
Al momento presso le Cantine Riunite Sciacca Terme i soci ammassano circa 20 mila quintali di uva da cui, però, si produce prevalentemente prodotto sfuso, mentre è ancora assai limitata la produzione in bottiglia, che è poi quella che garantisce una presenza competitiva sui mercati. Stando alle indiscrezioni, per riuscire nell’intento di riscattare economicamente l’opificio, Mandracchia avrebbe allo studio l’ipotesi di intervenire con una parziale riconversione dell’impianto che si trova lungo la strada Sciacca-Caltabellotta, con l’innesto di altre attività legate alla trasformazione dei prodotti agricoli, a partire da un frantoio. Ricordiamo, infatti, che Mandracchia, che è a capo dell’Unione Coltivatori Italiani di Sciacca, è anche presidente dell’Unione Produttori Olivicoli, un’altra cooperativa che raggruppa oltre un migliaio di soci, una rappresentanza più che significativa dei 7000 ettari di uliveto presenti a Sciacca, anche se diversi soci sono di altre zone: Burgio, Caltabellotta, Lucca Sicula, Menfi e Villafranca.
Oltre a Paolo Mandracchia gli eletti nel nuovo Cda delle Cantine Riunite Saccensi sono Giovanni Craparo (vice presidente), Antonino Caracausi, Sebastiano Puccio e Caterina Santangelo.
Torna potabile l’acqua a Sambuca, ma scoppia il caso. Girgenti acque accusa il sindaco: “Analisi favorevoli già da 6 giorni”
Torna potabile l’acqua erogata nel comune di Sambuca di Sicilia. Lo fa sapere Girgenti acque, facendo seguito alla revoca dell’ordinanza del 14 febbraio firmata dal Sindaco Leo Ciaccio, quella che era stata emanata a seguito dell’accertato inquinamento idrico, che per diverse ore aveva reso anche necessaria l’interruzione della fornitura idrica in quel comune.
Girgenti acque però tiene a precisare che già lo scorso 17 febbraio aveva comunicato al sindaco che i nuovi campioni d’acqua prelevati ed analizzati dalle sorgenti avevano evidenziato parametri già conformi alla legge, chiedendo dunque già sei giorni fa che il sindaco revocasse l’ordinanza in questione. Cosa però evidentemente avvenuta soltanto ieri. Sembra, questo, un modo per da parte di Girgenti acque di “bacchettare” l’amministrazione belicina che, secondo i tecnici della società che gestisce le risorse idriche, avrebbe già potuto chiudere l’emergenza. Una considerazione, questa, destinata a dare vita ad una polemica, posto che Leo Ciaccio non è certamente uno dei sindaci “amici” di Girgenti acque e che, anzi, non esita a rilevare le inadempienze dell’ente gestore.