Riconoscimento dello Sciacca al vicequestore Castelli: “Qui la mia esperienza di lavoro più bella” (Video)

“Ha saputo garantire un eccellente servizio in occasione delle partite dell’Unitas Sciacca”. Con questa motivazione la società calcistica ha assegnato un riconoscimento, oggi, al vicequestore Cesare Castelli che proprio in questi giorni ha lasciato la guida del locale Commissariato di polizia.

Quello trascorso a Sciacca è stato “un anno molto intenso e abbiamo fatto tanto per questa comunità. Sciacca è una bella città dove ho trovato un bellissimo ambiente”.

E’ quanto affermato da Castelli che ha assunto la guida della Divisione Pasi della questura di Agrigento.

Con quello di Sciacca il vice questore Castelli ha diretto tutti i commissariati della provincia. “Sciacca – dice – è stata la più bella esperienza negli ultimi venti anni. La ricorderò sempre, la città mi ha manifestato tanto affetto e vicinanza”. Il Commissariato con la guida di Cesare Castelli può vantare numerosi arresti, oltre 35000 persone controllate di cui 10000 soggetti pregiudicati, perquisizioni, sequestri di droghe, irrogazione di misure di sicurezza e prevenzione, controlli amministrativi e sanzioni. Controllati oltre 10000 veicoli in poco meno di 1300 posti di controllo effettuati.

Questi risultati sono il frutto di un impegno costante e proficuo di tutto il personale del commissariato per dare il miglior servizio possibile ai cittadini.

Anche l’attività amministrativa ha registrato un notevole incremento. Basti pensare che sono stati rilasciati oltre 3000 passaporti. Castelli ha avuto un ottimo rapporto con tutti i componenti del commissariato e ha sottolineato anche la collaborazione instaurata con le altre forze di polizia e con le istituzioni cittadine.

L’Unitas ha assegnato una targa anche al Commissariato di polizia, ritirata dall’ispettore Paolo Gatto.

Premiati allo stadio Gurrera anche il Servizio tecnico di Protezione civile guidato da Calogero Catanzaro, la squadra Under 19 di Michele Interrante e Giosuè Venezia per i successi che continua ad ottenere, il dirigente Unitas Francesco Gennaro, il gruppo ultras che ha sempre seguito la squadra nelle trasferte e la più giovane tifosa, Luisa Abbene, di 7 anni.

Lo Sciacca stecca l’ultima in casa, battuto 2-0 dal Casteldaccia (Video)

L’Unitas Sciacca perde in casa nell’ultima partita di campionato al Gurrera, battuto da un coriaceo Casteldaccia alla ricerca di punti utili per una migliore posizione play off. “Le motivazioni hanno fatto la differenza”, commenta a fine gara Enzo Dimino.

Palermitani in gol nel primo tempo con Fazio, pronto alla deviazione aerea vincente su calcio d’angolo. Il raddoppio, nella ripresa, con Spampinato, ancora con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Lo Sciacca ha avuto qualche occasione da rete con Genco e Margaritini, ma non ha mai dato l’impressione di potere comandare la partita per vincerla.

Savona incontra Sciacca, tappa nella città delle ceramiche per il progetto con Agrigento Capitale della Cultura

Giornata di incontro tra territori quella di oggi a Sciacca, dove l’assessore alla Cultura del Comune di Savona, Nicoletta Negro, è stata accolta per una visita dedicata all’identità culturale e artigianale della città, con particolare attenzione al mondo della ceramica.

L’iniziativa si inserisce nel gemellaggio culturale tra Savona e Agrigento, avviato nell’ambito del progetto Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Venerdì 4 aprile, al Teatro Pirandello di Agrigento, è stata presentata l’iniziativa “Novelle in Ceramica”, con la mostra di 38 formelle dedicate alle novelle di Luigi Pirandello, donate dalla città ligure alla Capitale della Cultura. Le opere, realizzate da ceramisti savonesi, nascono dal Festival della Maiolica tenutosi a Savona nel maggio 2024.

A Sciacca, l’assessore Negro è stata accompagnata in un percorso tra botteghe e luoghi simbolo della tradizione locale, grazie al supporto del Museo Diffuso dei 5 Sensi. La visita ha messo in luce il lavoro della cooperativa, impegnata nella valorizzazione del territorio attraverso il racconto delle storie di artigiani e imprenditori, trasformati da artigiano a “artigiani esperienziali”.

Il tour si è concentrato sulla ceramica, fiore all’occhiello dell’identità saccense. L’assessore ha ricevuto in dono un piatto decorato e ha avuto modo di degustare le cucchitelle, dolce tipico locale. Tra le tappe anche il Museo del Corallo della famiglia Nocito. Nicoletta Negro ha espresso apprezzamento per il modello del Museo Diffuso dei 5 Sensi, definendolo un esempio di cooperazione da studiare e replicare in altri contesti.

“Mafia a Sciacca”, rigettata dal gup l’eccezione sulla inutilizzabilità delle intercettazioni

E’ stata rigettata in sede di udienza preliminare dal gup del Tribunale di Palermo, Carmen Salustro, l’eccezione sulla inutilizzabilità delle intercettazioni che era stata avanzata dalle difese dei tre saccensi per i quali la Dda di Palermo chiede il rinvio a giudizio per associazione mafiosa. Sono Domenico Friscia, di 61 anni, Giuseppe Marciante, di 37, e Michele Russo, di 45 anni. A Friscia si contesta di avere promosso, diretto e organizzato la famiglia mafiosa di Sciacca.

Ammesse le produzioni documentali e rinviata l’udienza al 29 aprile per le richieste di rito alternativo. Si prevedono richieste di abbreviato.

Richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata anche per Maurizio Costa, 64 anni, ex dirigente della Protezione civile, indagato per corruzione e falso.

Chiesto il giudizio anche per Vittorio Di Natale, 49 anni, insegnante, ex consigliere comunale di Sciacca, e Rosario Catanzaro, 65 anni, entrambi saccensi, indagati per scambio elettorale politico-mafioso.

Infine, chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento per Michele Galluzzo, di 52 anni, e Antonina Friscia, di 79 anni, entrambi di Sciacca.

Bagni di piazza Scandaliato in vendita, 3 consiglieri d’opposizione: “Prova d’incapacità”

“L’amministrazione rinuncia alla gestione e svende la città pezzo per pezzo”. E’ quanto affermano i tre consiglieri comunali di opposizione Carmela Santangelo, Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’ a proposito della scelta dell’amministrazione comunale di inserire i bagni pubblici di piazza Angelo Scandaliato nel piano di alienazione degli immobili comunali.
“L’amministrazione comunale – scrivono – ci sorprende ancora una volta – e non certo in positivo. Invece di procedere con un bando pubblico per l’affidamento della gestione dei bagni
pubblici siti nella storica piazza Scandaliato, il sindaco sceglie la scorciatoia più comoda: metterli in vendita. Un bene pubblico, parte integrante del cuore della città, viene trattato come un peso da
scaricare, anziché come un servizio da valorizzare per il decoro urbano e la dignità dei cittadini”.

I bagni pubblici di piazza Scandaliato sono chiusi da anni e lasciati al degrado. Sono stati oggetto di un intervento di ristrutturazione in occasione del Google Camp del 2016.

“È l’ennesima prova – commentano i tre esponenti di opposizione – una gestione amministrativa incapace, che preferisce liberarsi dei problemi invece di risolverli. Dobbiamo forse aspettarci, a breve, che si mettano all’asta i marciapiedi, le strade, o persino la piazza stessa? Magari l’illuminazione pubblica sarà venduta al miglior offerente, con lampioni in leasing e cestini dei rifiuti su prenotazione”.

“Ironia? Forse. Ma i segnali – concludono – sono preoccupanti: si sta imboccando la strada di una svendita progressiva del patrimonio pubblico, figlia dell’assenza di visione, programmazione e capacità amministrativa.
Piazza Scandaliato, simbolo e cuore pulsante della nostra città, merita rispetto, cura,
manutenzione. Non può essere smembrata pezzo per pezzo ogni volta che l’amministrazione si trova davanti a una difficoltà. E se oggi sono i bagni, domani? Le scuole? I parchi? I luoghi di aggregazione? È inaccettabile che, di fronte all’incapacità di gestione, la risposta sia sempre la stessa: disfarsi dei beni comuni, scaricando responsabilità e rinunciando a qualunque tentativo di governare con competenza.
I cittadini meritano di meglio. Noi continueremo a vigilare e a denunciare ogni atto che impoverisce la nostra comunità e svende la nostra identità urbana”.

Il giuramento di Salvatore Costanzo di Menfi e poi la proposta di matrimonio a L’Aquila (Video)

Una cerimonia solenne, il giuramento di 801 allievi Vigili del fuoco, la memoria viva di un sisma che sedici anni fa ferì profondamente una città intera. E poi, nel cuore di piazza Duomo, un momento inatteso, personale, intimo ma condiviso da centinaia di testimoni: una proposta di matrimonio.

È successo venerdì, nella “Città del 99”, così chiamata per l’antico simbolismo aquilano, ma anche per il 99° Corso allievi vigili del fuoco, che in quella giornata ha prestato giuramento alla Repubblica. Un evento che ha segnato un passaggio importante per i nuovi operatori del soccorso tra cui Salvatore Costanzo di Menfi.

Alla cerimonia, che ha visto la partecipazione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, erano presenti anche parenti e amici degli allievi, tra cui Ylenia Rumore, fidanzata di Salvatore. Nessuno si aspettava che, oltre al giuramento ufficiale, ci sarebbe stato un secondo “sì” capace di scaldare i cuori.

Mentre la piazza, illuminata dal sole e dagli elmetti, si preparava a celebrare la conclusione dell’evento, alcuni colleghi di Salvatore si sono disposti in fila, creando un corridoio tra le divise rosse. Al centro, lui. Inginocchiato, emozionato, con un anello in mano. Di fronte, Ylenia, visibilmente commossa.

“Sasà si sposaaaa!” è il coro che si è levato tra i compagni e i presenti, accompagnando il momento in cui la giovane ha pronunciato il suo sì. Un’esplosione di applausi, lacrime e abbracci.

L’Aquila, che proprio oggi ricorda con commozione le vittime del terremoto del 2009, ha così vissuto un momento di rara bellezza, simbolo della rinascita, del futuro che avanza tra memoria e nuova vita. In un luogo dove sedici anni fa regnava il silenzio delle macerie, oggi si è alzato un canto d’amore e di impegno, personale e collettivo.

Una proposta in uniforme, un “sì” tra colleghi e familiari, e una città intera testimone. Da Menfi a L’Aquila, un viaggio che resterà per sempre nel cuore di Salvatore e Ylenia.

In fiamme a Menfi la tettoia di una veranda di un impiegato sottoposto a misura cautelare

A fuoco, ieri la tettoia di legno collocata sulla veranda di un’abitazione a Menfi. L’incendio e’ scaturito quando il proprietario, un impiegato di 59 anni, si trovava fuori casa. L’uomo e’ al momento, sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora a Menfi. Un particolare che rende sospetto l’episodio.

Sono stati i vigili del fuoco di Santa Margherita ad intervenire su segnalazione dei vicini. Importante l’immediato intervento che ha evitato che le fiamme si estendessero agli interni dell’abitazione.

Sul posto, anche i carabinieri che hanno subito avviato le indagini per cercare di ricostruire cosa sia effettivamente accaduto: non viene esclusa nessuna pista, neanche quella dolosa.

La storia del chirurgo Ferrara in un ospedale di Sciacca con 3 reparti (Video)

Venticinque anni di storia del chirurgo Giuseppe Ferrara all’ospedale di Sciacca raccontati in un libro “Il tempo opportuno”, scritto dal figlio Paolo. L’opera, presentata nella sala Blasco del palazzo municipale, è ispirata alla vita professionale e umana di Giuseppe Ferrara, dal 1967 al 1992 primario di Chirurgia Generale dell’ospedale di Sciacca.

C’è la descrizione di un ospedale con tre reparti, ci sono i riferimenti al terremoto del 1967 quando Ferrara lasciò la famiglia per soccorrere tanta gente che arrivava dal Belice. Ci sono anche i passaggi sulle maldicenze che amareggiavano il medico il quale, però, andava avanti e continuava ad operare fino a quando ha deciso di dimettersi, di lasciare l’ospedale.

“Come si piò dire a un chirurgo – ha detto ieri sera durante la presentazione l’avvocato Giovanni Vaccaro – di decidere se occuparsi solo di donne o di uomini. Volevano dividere il reparto”.

Una scrittura, quella di Paolo Ferrara, che ha scandagliato anche il lato più intimo del protagonista, dei suoi sentimenti, dei suoi dubbi, del suo rapporto con la fede, della sua lotta contro la maldicenza. E, non ultimo, di quello con il sistema della gestione politica della sanità con il quale si è scontrato.

In sala l’anziano medico Calogero Alessi, che è stato anestesista in ospedale, e Dina Interrante, moglie di un altro medico, Salvatore Montalbano, protagonista di quegli anni all’ospedale di via Figuli e che è scomparso in giovane età.

E’ stato l’assessore Agnese Sinagra a presentare l’incontro, introducendo il dialogo sul libro tra Paolo Ferrara e Giovanni Vaccaro.
Del romanzo, Raimondo Moncada ha letto alcuni brani, tra i quali quello sul terremoto del Belice del 1968, che è stato commentato dal critico d’arte Tanino Bonifacio.

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Gol e spettacolo a San Siro, finisce 2-2 fra Milan e Fiorentina

MILANO (ITALPRESS) – Milan e Fiorentina danno vita a una sfida ricca di emozioni e occasione, che si chiude sul 2-2. All’autorete di Thiaw e al raddoppio di Kean in avvio, rispondono Abraham e Jovic. Dopo 7 minuti, la formazione viola passa già in vantaggio. Musah perde un pallone sanguinoso in uscita e la sfera arriva a Gudmundsson che entra in area, salta Tomori e mette in mezzo per Kean, il quale viene anticipato da un disperato intervento difensivo di Thiaw che si tramuta in un autogol.

I padroni di casa accusano il colpo e al 10′ subiscono già il raddoppio. Mandragora sventaglia in area, Dodo appoggia al volo a centro area pescando Kean, che al volo infila Maignan per il 2-0. Al 23′, alla prima vera occasione, i rossoneri accorciano le distanze. Abraham serve Pulisic, l’ex Borussia Dortmund e Chelsea chiude il triangolo con l’inglese che entra in area e batte De Gea con il destro per il 2-1. Al 42′, Ranieri firma il tris con uno splendido sinistro ma l’arbitro annulla per un precedente fallo di Parisi su Pulisic.

La prima chance della ripresa è ancora per i toscani e arriva al 6′, quando Kean brucia in velocità Thiaw, entra in area e calcia forte sul primo palo trovando però pronto Maignan alla respinta. Un minuto dopo, sul fronte opposto, Pulisic salta Parisi e crossa al centro, con Abraham che incorna di testa ma centra in pieno De Gea, che salva in tuffo. All’11’, i rossoneri si procurano una clamorosa tripla occasione. Jovic allarga per Reijnders che va al tiro, De Gea respinge sul piede di Pulisic che però calcia ancora addosso al portiere. Sulla ribattuta arriva ancora Hernandez, il quale prende però l’esterno della rete.

Al 18′ ci vuole ancora Maignan a sbarrare la strada al neo entrato Beltran per evitare il 3-1. Gol sbagliato, gol subito. Tomori verticalizza, Gimenez lascia sfilare la palla per Jovic, che entra in area e batte De Gea con il mancino per il 2-2. Gli uomini di Palladino hanno subito l’opportunità del nuovo vantaggio, ma Maignan è strepitoso a mettere in angolo il destro ravvicinato di Kean. Il ritmo è altissimo e al 29′ Hernandez parte in campo aperto sulla sinistra, salta Dodo, entra in area ma trova sulla sua strada un super De Gea che ferma il suo mancino in uscita.

Al 41′, Walker perde una brutta palla e Kean va al tiro dal limite, ma Maignan para ancora. Poco dopo, Dodo firma il 3-2 ma il Var annulla per fuorigioco. Sarà l’ultima emozione del match. La Fiorentina raggiunge Roma e Lazio al sesto posto a quota 52, con le romane che però devono ancora scendere in campo. Alle loro spalle c’è proprio il Milan, attardato di quattro lunghezze.

– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Crosetto “Per reagire ai dazi all’Europa serve crescita mercato interno”

ROMA (ITALPRESS) – “In questi anni l’Europa è cresciuta molto, ma è una crescita basata sui bassi salari tedeschi, che hanno dato forza alla Germania di diventare una grandissima potenza esportatrice approfittando della debolezza dell’euro: in questo modo si sono compressi tutti i salari d’Europa e questa riflessione in un certo senso l’ha fatta anche Draghi in Senato. L’America invece a livello salariale è cresciuta, grazie proprio agli errori dell’Europa: se ora vogliamo reagire ai dazi bisogna far crescere il mercato interno”.

Lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto a In altre parole su La7 che poi aggiunge: “I dazi penso faranno male agli Stati Uniti come al resto del mondo: con Trump bisogna trattare, come hanno fatto Messico e Canada, ma l’Europa deve uscire dalla sua bolla e mettere l’economia in condizione di crescere. Questa non è più l’epoca delle grandi democrazie, ma delle grandi potenze: bisogna uscire dal torpore a livello europeo, perchè questo non è un mondo bucolico. In questa fase di crisi delle ideologie serve un approccio pragmatico”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)