Ztl a Sciacca, il sindaco Termine: “Nessuna modifica” (Video)

Non c’e’ alcuna volontà di apportare modifiche alla Zona a traffico limitato a Sciacca. E’ quanto e’ venuto fuori a margine della conferenza stampa di presentazione di oggi dell’Icaro Fest, festival degli artisti di strada che si svolgerà oggi e domani nel centro storico di Sciacca.

E’ stato il sindaco Fabio Termine, insieme all’assessore al Turismo Francesco Dimino a presenziare la presentazione della manifestazione che si intende istituzionalizzare come un appuntamento fisso dell’estate saccense. In questo contesto, Fabio Termine ha risposto ad alcune domande legate proprio al provvedimento in vigore nel centro di Sciacca che ha comportato un acceso dibattito e negli ultimi giorni, alla redazione di diversi documenti da più parti che chiedono delle modifiche. Dello stesso argomento si tratterà lunedì nella seduta del consiglio comunale. Ma Termine ha ribadito la sua posizione e l’idea di portare avanti la Ztl così come l’amministrazione l’ha predisposta.

L’operazione antimafia a Sciacca, Termine: “Scenario inquietante”

“L’operazione della Dda, condotta nei giorni scorsi sul nostro territorio, ha disvelato uno scenario inquietante, che ci pone dinanzi al dovere di ringraziare pubblicamente le forze dell’ordine e gli organi inquirenti, naturalmente nel rispetto delle garanzie che le leggi attribuiscono ai singoli procedimenti giudiziari”. Così il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, sull’operazione della guardia di finanza che ha fatto scattare arresti a Sciacca. “L’amministrazione comunale di Sciacca – scrive il sindaco – prende atto con preoccupazione delle prime conclusioni investigative, che evidenziano un substrato di interessi che puntano a minare la dignità della pubblica amministrazione, settore ancora nel mirino di sordidi tentativi di condizionamento. La comunità di Sciacca era e rimane, nella stragrande maggioranza della sua popolazione, assolutamente lontana da ogni possibile concezione affaristica della vita pubblica, men che meno se la concezione affaristica sia di ispirazione mafiosa. L’amministrazione comunale – conclude – opera, con tutta la determinazione possibile, per rafforzare ogni giorno gli indispensabili anticorpi contro ogni forma di sopruso e di illegalità”. 

Operai investiti da un’auto Cianciana, un trasferimento in elisoccorso

Due dipendenti del Comune di Cianciana sono stati investiti da un’auto mentre erano impegnati in lavori di riparazione della rete idrica sulla Provinciale 32, in contrada Quarto di Rocche.

L’incidente ha coinvolto un 59enne, che è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo con ferite e fratture al torace. Nonostante la gravità delle ferite, il 59enne non è in pericolo di vita.

Soccorsi e Trasferimenti

L’altro operaio, un sessantaseienne, è stato trasferito all’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera per un trauma alla mano sinistra. I medici hanno stabilito una prognosi di circa 30 giorni. L’incidente è avvenuto quando i due operai erano intenti a lavorare sulla rete idrica.

Automobilista Si Ferma a Prestare Soccorso

Alla guida dell’auto, un’Opel Astra, c’era un venditore ambulante 64enne originario del Marocco, residente a Lucca Sicula. L’automobilista si è immediatamente fermato a prestare i soccorsi necessari. I carabinieri di Cianciana sono intervenuti sul posto per facilitare i soccorsi e occuparsi della ricostruzione dell’incidente stradale.

Indagini e Sequestro del Veicolo

L’Opel Astra del venditore ambulante è stata sequestrata per consentire ulteriori indagini sull’accaduto. Le forze dell’ordine stanno lavorando per determinare la dinamica esatta dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. L’impegno dei carabinieri di Cianciana è stato fondamentale per gestire la situazione e garantire l’efficacia dei soccorsi.

Cimitero di Sciacca nel degrado, Brucculeri e  Blò: “La situazione è grave”

Negli ultimi due anni, la situazione sanitaria nel cimitero di Sciacca ha raggiunto livelli critici, nonostante non sia mai stata dichiarata ufficialmente. Le condizioni attuali sono evidenti a qualsiasi visitatore. I depositi sono pieni. Basta un giro nei depositi del cimitero, tra quelli che una volta erano magazzini o uffici e che ora sono stati trasformati in alloggi di fortuna per le bare.

“La situazione è grave e non ci sono misure strutturali”, scrivono i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò in una nota indirizzata al sindaco di Sciacca, Fabio Termine. “Non sappiamo per quanto tempo le bare saranno nascoste. Adibire i luoghi a disposizione a camere mortuarie non è infatti la soluzione, il Comune di Sciacca sta gestendo la situazione nel peggiore dei modi”.

Ad aggravare la situazione igienico-sanitaria sono le alte temperature stagionali, l’odore insopportabile e le condizioni igienico sanitarie.

“Ogni giorno – continuano i consiglieri – i parenti dei defunti e i lavoratori che operano all’interno del cimitero risultano conseguentemente esposti a fattori di rischio per la salute”.

“Va evidenziato inoltre, lo stato in cui operano i lavoratori del comune con continui rischi d’infortunistica e di contaminazione dovuto principalmente al possibile contatto e/o alla manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico potenzialmente infetto proveniente dalle salme, dalle attività settorie, ecc”.

“Le bare vengono trasportate per tumulazione con mezzi non idonei, con il rischio che possano cadere per terra durante il trasporto del feretro”. 

Analogo rischio può verificarsi anche nella fase di alloggiamento della bara nel loculo, che viene sollevata con la forza delle braccia e non con mezzi idonei al sollevamento della bara, come i carrelli elevatori. “Non si comprende peraltro come dei mezzi acquistati per tale fine non siano stati mai usati e si trovano in uno stato di abbandono”, affermano i consiglieri Brucculeri e Blò.

In questo contesto, i consiglieri  “chiedono al sindaco di adottare provvedimenti urgenti e contingibili ai sensi delle normative vigenti per prevenire ed eliminare i gravi pericoli igienico-sanitari del cimitero, che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”.

La frana a Porto Palo di Menfi, completati i primi lavori per riaprire la strada

“Primo step completato. Il varco è stato aperto. Ovviamente per l’accesso pedonale o con mezzi bisogna attendere i tempi di assestamento per garantire la pubblica sicurezza”. E’ quanto annunciato nelle scorse ore dal sindaco di Menfi, Vito Clemente. L’obiettivo è di effettuare tutti gli accertamenti che riguardano la sicurezza durante la prossima settimana e di consentire il passaggio tra venerdì 19 e sabato 20 luglio.

A Porto Palo vengono eseguite le opere di consolidamento della collina devastata da una frana. Il presidente della Regione, Renato Schifani, che aveva accolto l’accorato appello di un esercente della zona, il tabaccaio Giuseppe Scirica, rimasto senza lavoro dopo il crollo del costone di roccia che nel novembre del 2021 si sbriciolò, rendendo inagibili abitazioni ed esercizi commerciali sottostanti la collina, ieri è intervenuto. L’intervento di consolidamento è stato finanziato con 500 mila euro. L’impresa Eredi Marotta di Mussomeli esegue lavori per un importo di 250 mila euro.

Con una procedura d’urgenza, Palazzo d’Orleans aveva messo a disposizione un budget di mezzo milione di euro per intervenire sul versante franato, mentre per quanto riguarda l’intera altura, già classificata ad alto rischio nei primi anni ’50, sarà la Protezione civile nazionale, con un finanziamento di 7 milioni di euro, ad eseguire le opere che serviranno a stabilizzarla. I lavori previsti consistono nella creazione di una serie di terrazzamenti con palificate in legno e nella piantumazione di essenze arboree in grado di fortificare il terreno. Saranno, inoltre, creati drenaggi per convogliare correttamente le acque piovane a valle.

Nella prima fase, già eseguita, si è realizzato un passaggio nella zona interessata dalla frana. A seguire, in 90 giorni, il consolidamento di tutto il costone a valle della torre. La seconda fase è prevista a partire dal mese di settembre e dunque dopo la stagione estiva con completamento entro fine 2024.

Prevenzione degli incendi, controlli serrati nel territorio di competenza della Procura di Sciacca

Una verifica più serrata in tutto il territorio di competenza della procura della Repubblica di Sciacca per accertare se i proprietari dei terreni hanno realizzato le vie tagliafuoco. L’ufficio guidato dal procuratore Roberta Buzzolani ha riunito i comandi di Polizia municipale, i responsabili degli uffici Tecnici, il personale della Protezione civile per scendere ancora di più nel dettaglio delle modalità operative con cui effettuare indagini a seguito di incendi, ma anche un’intensa attività di prevenzione.

Si verifica il rispetto delle ordinanze dei sindaci che prevedono adempimenti ben precisi per i proprietari dei terreni e, nel caso in cui il fuoco è già divampato, anche eventuali ipotesi di reato di incendio colposo. Gli uffici Tecnici dei Comuni sono incaricati di effettuare gli accertamenti catastali per individuare i proprietari dei singoli terreni.

La procura della Repubblica di Sciacca ha promosso un protocollo in materia di indagini sugli incendi e fuochi controllati, sottoscritto dal procuratore, Roberta Buzzolani, dal prefetto di Trapani, Daniela Lupo, dal vicario del prefetto di Agrigento, Massimo Signorello, dai sindaci dei Comuni del circondario, dai comandanti provinciali dei vigili del fuoco di Agrigento e di Trapani, dagli ispettori dipartimentali delle Foreste di Agrigento e di Trapani, dai questori di Agrigento e Trapani e dal comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento.

Il protocollo svolge una funzione investigativa, ma tende anche a sviluppare la sensibilizzazione verso il bene pubblico. Il territorio sul quale si opera comprende Sciacca, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Gibellina, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula.

Un precedente protocollo aveva dato importanti risultati, mentre nel 2023 si è assistito a un nuovo aumento degli incendi. Così si è reso necessario un nuovo intervento per definire linee d’azione condivise in materia di indagini per le ipotesi di incendi. L’obiettivo dell’azione, oltre a concentrarsi sull’accertamento dell’origine antropica o meno del fatto, verifica anche il rispetto, da parte dei titolari dei terreni interessati da incendi, delle disposizioni finalizzate alla prevenzione. Si accerta anche se la cattiva gestione dei terreni abbia favorito l’innesco e la diffusione delle fiamme.

Risultato di presenze nel 2023, ad Agrigento un milione di visitatori

L’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato ha annunciato oggi durante la presentazione del progetto “Destinazione Palermo” al Terminal Crociere che la Borsa dei beni culturali, si terrà nella città dei templi i prossimi 26, 27, 28 e 29 settembre.

Quattro giorni che saranno dedicati alla divulgazione e all’approfondimento dei temi legati al turismo culturale per addetti ai lavori, operatori turistici, appassionati, visitatori per promuovere il parco archeologico a cielo aperto rappresentato dalla Sicilia. Intanto, Agrigento ha superato nel 2023 il milione di presenze turistiche. Un risultato importante per la città che si appresta a divenire Capitale della cultura 2025.

Maurizio Costa ai domiciliari per ragioni di salute

Il gip del Tribunale di Palermo accogliendo la richiesta del legale Fabrizio Di Paola ha sostituito la misura della custodia cautelare in carcere eseguita con quella degli arresti domiciliari per l’ingegnere Maurizio Costa, ex dirigente della Protezione di Agrigento, coinvolto nell’inchiesta della Gico del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria di Palermo che ha portato all’arresto di sette persone.

Il magistrato ha ritenuto affievolite dallo stato di salute dell’indagato le esigenze cautelari. Costa e’ indagato per corruzione e falso.

L’avvocato Di Paola, intanto, si appresta a presentare al Tribunale del Riesame istanza di annullamento e revoca della misura contestando la sussistenza degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari del suo assistito.

Nuovo sito Promuceb per valorizzare la ceramica di Burgio

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Il nuovo sito Promuceb ceramica Burgio è attivo da oggi e si propone di promuovere le peculiarità artistiche e culturali della cittadina agrigentina della ceramica e delle campane. Vito Ferrantelli, presidente dell’associazione culturale Pro Muceb Museo della Ceramica di Burgio, ha comunicato l’apertura del sito promuceb.it, che ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza del prezioso Museo della Ceramica, ubicato nel chiostro di Santa Maria.

Borse di studio in memoria di Melissa Riggio

Nei prossimi giorni, il sito Promuceb ceramica Burgio pubblicherà i bandi per due Borse di Studio destinate a studenti di Istituti superiori e universitari residenti a Burgio. Queste borse di studio, del valore di 500 € ciascuna, sono dedicate alla memoria di Melissa Riggio, figlia prematuramente scomparsa del concittadino Steve Riggio, residente a New York.

Sezione ‘Virtual Museum’ e contenuti culturali

Il sito sarà presto arricchito con numerosi contenuti culturali, tra cui la sezione ‘Virtual Museum’, dove saranno esposte diverse centinaia di maioliche rinascimentali e di altre epoche. Queste opere, prodotte nelle antiche botteghe di Burgio, sono di proprietà di musei e collezionisti privati.Un’altra sezione sarà dedicata alla pubblicazione di libri, articoli, tesi di Laurea ed altri contenuti inerenti la ceramica di Burgio. Promuceb ceramica Burgio si impegna a valorizzare il patrimonio culturale locale e a diffondere la conoscenza delle sue tradizioni artistiche.

Apertura alla scena culturale nazionale ed internazionale

Il sito aprirà una finestra culturale sul panorama nazionale ed internazionale, con l’intento di mantenere vivo il dibattito sulle tematiche riguardanti il mondo della ceramica. Questo spazio sarà dedicato a eventi, mostre e notizie di interesse per appassionati e studiosi del settore.

Promuceb ceramica Burgio rappresenta un passo importante per la valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico della cittadina, offrendo una piattaforma moderna e accessibile per scoprire e apprezzare le sue eccellenze.

Passaggio del porto di Sciacca all’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale, FDI: “Una svolta epocale per la città”

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Lo scorso 21 giugno, infatti, l’assessorato regionale al territorio e ambiente ha firmato la convenzione per il passaggio di consegne. “Con grande soddisfazione comunichiamo la notizia ufficiale del passaggio del porto di Sciacca all’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale”. E’ quanto comunicano i consiglieri di Fratelli D’Italia Calogero Bono e Gaetano Cognata.

“Un traguardo storico- sottolineano Bono e Cognata – raggiunto dopo anni di attesa e di impegno da parte di molteplici attori che hanno creduto fermamente nel potenziale di questo scalo strategico. Adesso si aspetta solo il verbale di consegna dei luoghi e dell’archivio per la conclusione dell’iter.

In primis, il nostro plauso va all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Elena Pagana, per la sua determinazione e lungimiranza nel portare avanti questo progetto e all’onorevole Giusy Savarino che è stata un importante pungolo per la risoluzione di diverse tematiche del nostro territorio. Ci dispiace, che come spesso capita, che l’amministrazione abbia cercato di intestarsi una iniziativa, tra l’altro di 20 giorni fa, i cui meriti sono soltanto delle semplici chiamate al gabinetto dell’assessore. L’opera non nasce per delle chiamate ma per un emendamento del Senatore Rino Marinello, autore dell’emendamento decisivo che ha inserito Sciacca all’interno dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale, e si conclude e concretizza con un importante lavoro di Fratelli d’Italia. Per altro – continuano Bono e Cognata – l’attenzione importante che viene data a Sciacca in questi anni dal partito FDI e dai propri onorevoli e assessori, vedasi finanziamento area portuale e Cansalamone, è frutto di un attivo gruppo di militanti e consiglieri che opera e lavora giornalmente e non con semplici chiamate al gabinetto di un assessore. 

Il passaggio del porto all’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale rappresenta una svolta epocale per Sciacca. Si aprono finalmente le porte a nuove e concrete opportunità di sviluppo economico e turistico per la nostra città e per l’intero comprensorio. L’arrivo di nuovi investimenti, la valorizzazione delle filiere produttive locali e la creazione di nuovi posti di lavoro sono solo alcuni dei benefici che ci aspettiamo da questo cambiamento.

Però ora bisogna attivarsi affinchè tutto ciò diventi sempre più concreto. L’autorità portuale utilizzando norme speciali, può agire in autonomia nel pianificare opere portuali ma sarebbe importante che sia il comune di Sciacca a dare degli importanti indirizzi. Nei cassetti comunali giace da 7 anni un lavoro iniziato nell’amministrazione Di Paola che riguarda il Piano Regolatore del Porto. Piuttosto che dare tardivamente notizie sarebbe bene che l’amministrazione si attivi invece a riprendere l’iter amministrativo per l’approvazione del PRG del Porto !!.

Siamo certi – concludono i consiglieri di Fratelli D’Italia – che l’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale saprà dare nuova linfa vitale al porto di Sciacca, trasformandolo in un’infrastruttura moderna, efficiente e funzionale. Un porto in grado di accogliere traffici commerciali e turistici sempre più consistenti, di fungere da snodo nevralgico per le merci e di rappresentare un punto di riferimento centrale per l’economia locale”.