Nell’indagine della Procura di Palermo che vede al centro l’ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro, accusato di corruzione e turbativa della libertà degli incanti, compare anche il nome di un ufficiale dell’Arma. Si tratta del tenente colonnello Stefano Palminteri, in servizio alla Legione Sicilia come responsabile della sezione operazioni e informazioni.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il militare sarebbe sospettato di rivelazione di segreto d’ufficio. Infatti, avrebbe infatti fatto trapelare informazioni riservate, avvisando Cuffaro e il capogruppo della Democrazia Cristiana all’ARS, Carmelo Pace, dell’esistenza di accertamenti che potevano riguardarli. L’episodio è ora oggetto di approfondimento da parte della magistratura.
Nel frattempo, il giudice per le indagini preliminari Carmen Salustro ha programmato gli interrogatori dei 18 indagati dell’inchiesta sugli appalti pilotati, passaggio necessario per valutare le richieste di arresti domiciliari avanzate dai pubblici ministeri. I diciotto indagati verranno ascoltati tra lunedì undici novembre e giovedì 14 novembre.
La prossima settimana sarà dunque decisiva per delineare il quadro cautelare di un’inchiesta che ha già scosso il panorama politico siciliano.
Sono tre le ditte che hanno risposto al bando per l’affidamento della cosiddetta “gara-ponte” relativa al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Sciacca per 12 mesi, nelle more della definizione del nuovo piano ARO. Le aziende partecipanti sono: Rti Ecolandia srl – Progitec srl (capogruppo: Ecolandia), Rti Sea Servizi Ecologici Ambientali S.r.l. – Bono Slp Srl (capogruppo: SeaServizi Ecologici Ambientali Srl e Tecnoservice Srl (operatore singolo).
Nella giornata di ieri sono state aperte le buste contenenti la documentazione amministrativa, e gli uffici stanno procedendo alla verifica dei requisiti documentali presentati.
Una volta completato questo step, nei prossimi giorni verranno aperte le buste contenenti le offerte economiche e tecniche, così da consentire alla commissione di procedere alla valutazione.
I servizi previsti nella gara-ponte non si discostano in maniera sostanziale da quelli già garantiti dal precedente piano Aro, salvo alcune migliorie introdotte per adeguare il capitolato alle esigenze emerse con l’applicazione pratica negli anni precedenti. L’affidamento della gara parte da una base di 4.833.000 euro
Nel frattempo, i consiglieri di opposizione hanno tenuto lunedì scorso una riunione con il dirigente Nando Rapisardi, che ha illustrato nel dettaglio i contenuti del nuovo piano ARO, sul quale il consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi nelle prossime sedute.
È in corso un intervento di manutenzione strade rurali nella parte alta della strada di contrada Nadore, una zona che, a seguito delle recenti e intense piogge, era diventata difficilmente percorribile dai mezzi agricoli e dai residenti. L’intervento, predisposto dall’amministrazione comunale di Sciacca, è stato annunciato dall’assessore alle Attività Produttive e alla Manutenzione delle strade extraurbane, Francesco Dimino.
Ripristinata la viabilità in contrada Nadore
L’azione di manutenzione strade rurali consente di ristabilire le condizioni di sicurezza e accessibilità di un tratto viario fondamentale per il mondo agricolo locale. Grazie ai lavori, i residenti e gli agricoltori potranno nuovamente raggiungere i fondi situati nella parte alta della contrada, garantendo così la continuità delle attività produttive e un miglior collegamento con la viabilità principale.
“Si tratta – spiega l’assessore Dimino – di un intervento necessario per restituire piena funzionalità a una strada che serve numerose aziende agricole. È un segnale di attenzione verso chi ogni giorno lavora la terra e contribuisce alla nostra economia locale.”
Intervento anche al ponticello di Lazzarino
Parallelamente è stato completato un altro intervento di manutenzione strade rurali nel ponticello di contrada Lazzarino, dove tecnici e operai comunali hanno provveduto alla rimozione di fango e detriti accumulati dopo le piogge, restituendo al manufatto la piena funzionalità e garantendo la sicurezza del transito.
Progettazione per Bordea e Poio: priorità alle aree critiche
L’assessore Dimino ha inoltre annunciato che è già in corso la progettazione per la manutenzione complessiva della viabilità rurale, con particolare priorità alle contrade Bordea e Poio, che presentano situazioni di maggiore criticità. In queste aree, la presenza di frane ha ridotto la carreggiata e reso necessario un piano di intervento strutturale.
L’impegno dell’amministrazione per la rete viaria rurale
“Questi interventi, anche se piccoli, rappresentano azioni concrete di attenzione verso le nostre contrade – conclude Dimino –. L’amministrazione comunale continuerà a monitorare costantemente la rete viaria rurale, programmando ulteriori progetti per migliorare sicurezza, accessibilità e sostegno alle attività agricole del territorio di Sciacca.”
Aica ha completato anche il secondo intervento in contrada Raganella, a Sciacca, dove l’erogazione idrica è ripartita a pieno regime. Al momento una ditta lavora per conto di Aica in via delle Primule, in contrada Perriera, e si eseguono anche interventi di ripristino del manto stradale in zone nelle quali la rete idrica è già stata riparata. Tra queste via Mazzini.
Secondo il programma dei lavori gli interventi in zone ad alta densità di traffico, come le le vie Giotto, Cappuccini e Catusi, dove le perdite idriche da mesi allagano le strade, non sono imminenti. Dovranno essere eseguiti da un’altra ditta che attualmente non è impegnata a Sciacca.
Ci vorrà ancora qualche settimana. Anche, oggi, mercoledì 5 novembre, sono in programma lavori di ripristino del manto stradale e nel fine settimana con le previsioni meteo che annunciano pioggia i lavori si potrebbero fermare.
Il gruppo “Controcorrente – Faro di Sciacca” interviene con un duro attacco all’indirizzo dell’attuale amministrazione comunale, definendo l’attuale fase politica come “il periodo più buio” della città e accusando l’esecutivo di operare “senza una visione, sorretto soltanto da interessi e logiche di sopravvivenza politica”.
Secondo il movimento, quello in carica sarebbe “il peggior esecutivo della storia della città”, un governo che “si nasconde dietro slogan come lo facciamo per il bene della città, mentre in realtà è paralizzato da paure interne, accuse reciproche e ripicche”.
Nel comunicato, “Controcorrente – Faro di Sciacca” denuncia un clima da “teatrino politico indegno”, che — a loro dire — nulla avrebbe a che vedere con la volontà di affrontare i problemi strutturali della città, come sanità, Terme e crisi idrica.
Il movimento critica anche il percorso dei giovani amministratori inseriti nella maggioranza, sostenendo che “sono stati rapidamente inglobati nelle stesse dinamiche di potere di sempre”. Una trasformazione che, secondo il gruppo, contraddice la promessa di rinnovamento politico.
Altrettanto severo il giudizio sull’opposizione, definita “maggioranza numerica ma politicamente silente”, accusata di non assumersi la responsabilità di presentare una mozione di sfiducia.
Per “Controcorrente – Faro di Sciacca”, tutto ciò genera un “cortocircuito politico e morale” che danneggia la città e conferma “il fallimento di una classe dirigente che parla di cambiamento, ma continua a muoversi secondo logiche di potere e convenienza”.
Il gruppo conclude affermando che Sciacca avrebbe bisogno di “un’amministrazione capace di rappresentare davvero i cittadini, e non solo sé stessa”.
La procura della Repubblica di Sciacca ha affidato l’incarico a un consulente tecnico nell’ambito delle indagini sull’incidente stradale del 23 luglio scorso in via Roma che è costato la vita alla turista tedesca Petra Künne, di 63 anni.
Il consulente tecnico dovrà pronunciarsi sulla dinamica dell’incidente esaminando la vettura, un’auto d’epoca posta sotto sequestro, e anche i luoghi.
Durante quel pomeriggio del 23 luglio la donna stava passeggiando insieme al marito e a un’amica quando un’auto d’epoca, una Honda, improvvisamente fuori controllo, li travolse. Alla guida c’era un uomo di 77 anni, di Sciacca, che avrebbe perso il controllo della vettura, che si trovava tra via Roma e via Licata.
Dopo due mesi di ricovero prima a Villa Sofia di Palermo e poi in una clinica tedesca Petra Künne è deceduta.
Adesso l’ipotesi di reato nei confronti del saccense è di omicidio stradale per la morte della sessantatreenne e di lesioni con riferimento all’altra donna rimasta ferita.
L’indagato è difeso dall’avvocato Rino Ciancimino, mentre il marito della donna deceduta ha nominato l’avvocato Marco Marcucci di Viterbo e la donna rimasta ferita l’avvocato Gianfranco Vecchio di Sciacca.
In via Giotto, a Sciacca, nel tratto compreso tra le intersezioni con via delle Orchidee e via dei Lillà, la polizia municipale ha fatto posizionare nelle scorse ore dalla squadra segnaletica del Comune alcune transenne per delimitare il deterioramento del manto stradale dovuto ad una perdita idrica. Si sperava nei lavori per riparare una perdita idrica proprio in quella zona e un’altra a pochi metri di distanza, ma sono arrivate prima le transenne.
Nel tratto interessato da oggi vige il limite di velocità di 20 km/h ed inoltre è stato istituito il divieto di sosta nel lato dei numeri civici dispari in prossimità della zona transennata al fine di non creare ingorghi.
Attraversando questa zona bisogna prestare la massima attenzione.
Ormai da mesi in via Giotto ad ogni turno di erogazione idrica la strada si allaga e recentemente, anche per le piogge, il pericolo è aumentato perchè si è staccata una parte ancora maggiore del manto stradale.
Oggi per evitare pericoli è stato deciso di collocare le transenne. Secondo le ultime notizie sugli interventi per riparare le perdite idriche i lavori in via Giotto non sembrano imminenti.
C’è anche Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Assemblea regionale siciliana, tra i destinatari della richiesta di misura cautelare della Procura di Palermo nell’ambito di un’indagine dei carabinieri del Ros che ipotizza i reati di associazione per delinquere, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, turbata libertà degli incanti.
“Mi è stata formalmente notificata, nel primo pomeriggio di oggi, un’informazione di garanzia in merito a un’indagine della Procura di Palermo. Nel dichiarare ogni estraneità rispetto ai fatti contestati, esprimo piena fiducia nel lavoro della magistratura”.
Così Pace in una breve dichiarazione in cui annuncia: “Ritengo doveroso, in attesa di chiarire completamente ogni addebito oggetto di indagine, comunicare l’autosospensione in via cautelativa dalla commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia di cui sono componente”.
Prosegue il confronto istituzionale sulla viabilità agrigentina in vista della riunione convocata dal Prefetto di Agrigento per giovedì prossimo. Il Presidente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Giuseppe Pendolino, ha incontrato a Palermo il direttore generale di Anas Sicilia, Nicola Montesano, per fare il punto su alcune criticità che interessano il territorio.
L’incontro, definito interlocutorio dallo stesso Pendolino, si è concentrato soprattutto sulle ripercussioni legate ai lavori in corso sulle strade statali e sulle intersezioni con la rete provinciale. Al centro del confronto due nodi viari rilevanti.
Il primo riguarda le problematiche connesse al senso unico alternato sulla SS 189, in prossimità del bivio di Milena, dove gli interventi sul viadotto stanno rallentando in modo significativo la circolazione. Pendolino ha ottenuto rassicurazioni da ANAS sulla ripresa delle opere che porteranno alla demolizione dell’attuale struttura e alla costruzione del nuovo viadotto entro la fine del 2026.
Il secondo tema affrontato riguarda la SS 115, dove la chiusura del viadotto Re nel territorio di Porto Empedocle sta comportando pesanti disagi al traffico. Per alleggerire la pressione sulla viabilità ordinaria, il Presidente ha annunciato una proposta che sarà portata al tavolo prefettizio: il completamento della rampa che dall’uscita della galleria in contrada Caos permetterebbe di deviare il traffico nella galleria aperta anni fa dall’Irsap ma mai resa operativa. Da lì i mezzi potrebbero raccordarsi direttamente alla SP 68, oggi percorso alternativo obbligatorio.
Pendolino ha inoltre annunciato che, una volta ultimati i lavori sul viadotto Re, il Libero Consorzio chiederà che il tratto compreso tra il viadotto e la SS 115 all’altezza delle ex Cementerie venga trasferito all’ente provinciale per garantirne una manutenzione costante.
“Il Libero Consorzio è tornato al centro della politica – ha dichiarato il Presidente – e continua ad attivarsi per risolvere situazioni che oggi pesano sul territorio e sui cittadini”.
Articolo realizzato in collaborazione con il dott. Francesco Nucera, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio
Un respiro che si blocca: quando l’asma cambia il quotidiano
Fiato corto, tosse secca cronica, senso di oppressione al petto e, a volte, quel fischio inquietante che accompagna il respiro soprattutto la notte. Chi convive con l’asma bronchiale sa quanto questi sintomi possano interferire con la vita quotidiana, l’attività fisica, lavorativa, il sonno e perfino le emozioni.
L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree inferiori, che colpisce milioni di persone in Italia. È tra le patologie respiratorie più diffuse, ma spesso viene non riconosciuta,sottovalutata o mal gestita, anche da chi ne è affetto.
In collaborazione con il dott. Francesco Nucera, pneumologo in servizio presso l’ASP di Agrigento, facciamo chiarezza sui sintomi, le cause, le cure disponibili e soprattutto sull’importanza di una gestione corretta e personalizzata.
Cos’è l’asma bronchiale?
L’asma è una malattia caratterizzata da un’infiammazione cronica delle vie aeree inferiori (i bronchioli), che in presenza di determinati stimoli tende a provocare un’ ostruzione reversibile del passaggio dell’aria.
Durante una crisi asmatica, le vie respiratorie si ostruiscono riducendone il lume, e a volte nei casi più gravi si riempiono di muco molto denso. Questo rende difficile respirare e può generare affanno, tosse secca, senso di costrizione toracica e respiro sibilante (il classico “fischio”).
A differenza della BPCO, l’asma è una malattia reversibile: con la terapia giusta, i sintomi si controllano e il respiro torna normale.
I sintomi più comuni
L’asma può manifestarsi con sintomi diversi e con intensità diverse da persona a persona. I sintomi tipici includono:
Fiato corto (dispnea), a riposo o dopo sforzi fisici o sbalzi di temperatura
Tosse secca e insistente, spesso notturna o mattutina
Respiro sibilante (fischi nel petto durante l’espirazione) spesso di notte
Oppressione toracica, soprattutto in ambienti freddi o in presenza di potenziali allergeni
Risvegli notturni per dispnea acuta, difficoltà respiratorie, tosse secca
I sintomi possono peggiorare nei cambi di stagione, in presenza di allergeni, con infezioni virali o a contatto con sostanze irritanti (fumo, inquinanti) ma questo varia molto da paziente a paziente).
Come si fa la diagnosi?
Spesso l’asma non viene diagnosticata o viene diagnosticata tardi o in modo incompleto, specie se i sintomi sono saltuari. Una corretta valutazione comprende:
Visita pneumologica
Spirometria con test di broncodilatazione: misura la funzionalità respiratoria per evidenziare se è presente ostruzione bronchiale e se essa è reversibile dopo l’assunzione di un farmaco broncodilatatore
Test di provocazione bronchiale: è l’inverso del test di broncodilatazione, e verifica se le vie aeree inferiori tendono ad ostruirsi a seguito di stimoli irritativi
Valutazione allergologica con test allergometrici cutanei e/o dosaggio IgE, in quanto spesso i soggetti allergici sviluppano asma. Inoltre alcuni pazienti sono suscettibili all’immunoterapia allergene specifica che a volte risolve la problematica allergica.
Eventualmente, esami del sangue per valutare gli eosinofili o misurazione del FenO (tramite misuratore del respiro) per valutare l’attività
La diagnosi precoce permette di impostare un trattamento su misura e di evitare peggioramenti o ospedalizzazioni, in quanto il mancato trattamento dell’asma a lungo termine porta alla perdita della reversibilità della malattia, facendola diventare irreversibile.
Quali sono le cause?
L’asma non ha ancora una causa ben definita e nota, e di pensa che sia a legata a una combinazione di fattori genetici, allergici e ambientali. Tra questi sicuramente l’atopia cioè la presenza di allergopatie, è spesso correlata con l’asma, inoltre anche infezioni virali in giovane età o in età neonatale possono favorire nel futuro l’insorgenza di asma. Il paziente asmatico può vivere delle fasi più o meno lunghe di stabilità andando incontro a riacutizzazioni anche gravi a seguito del contatto di specifici fattori scatenanti.
Tra i fattori scatenanti più comuni troviamo:
Allergeni (graminacee, parietaria, acari, cipresso, polline di ulivo, ecc)
Infezioni respiratorie virali
Fumo di sigaretta (attivo o passivo)
Aria fredda o secca
Sforzo fisico intenso (di solito al termine dello sforzo)
Sostanze irritanti
Emozioni intense o stress
Reflusso gastro-esofageo
Alcuni farmaci come acido acetil-salicidico (aspirina) o beta-bloccanti
Gravidanza (soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza)
In passato l’asma era classificato come allergica e non allergica (es. asma da sforzo, da reflusso gastroesofageo o da farmaci come FANS e beta-bloccanti), tuttavia negli ultimi anni questa distinzione è andata via via in disuso puntando più ad una classificazione basata sul controllo della patologia (controllato, non controllato, di difficile controllo, grave, ecc).
Come si cura l’asma?
Non si può guarire dall’asma, ma si può curare e controllare. I farmaci che si utilizzano principalmente sono farmaci inalatori a base di glucocorticoidi, che essendo appunto inalatori, agiscono localmente nelle vie aeree riducendo drasticamente tutti i possibili effetti collaterali dei glucocorticoidi assunti per via sistemica (ipertensione sistemica, diabete mellito, osteoporsi, incremento ponderale). I glucocorticoidi inalatori sono fondamentali poichè l’obiettivo della terapia è ridurre l’infiammazione delle vie aeree inferiori, risolvere l’ostruzione bronchiale e quindi prevenire le crisi e mantenere una buona qualità della vita.
Broncodilatatori a lunga durata (LABA): risolvono l’ostruzione bronchiale
Da segnalare che attualmente le ultime linee guida sul trattamento dell’asma raccomandano sempre l’utilizzo dei suddetti farmaci inalatori in combinazione attraverso lo stesso device che sono attualmente disponibili in varie posologie e forme nel mercato
Farmaci al bisogno (da usare durante i sintomi)
Broncodilatatori a breve durata (SABA): danno sollievo immediato (spesso erroneamente il paziente assume solo questo tipo di farmaco)
Alcune associazione ICS/LABA: alcune associazioni che sono di solito utilizzate come trattamento di fondo possono essere utilizzate anche al bisogno (non tutte quelle disponibili nel mercato).
In alcuni casi, corticosteroidi orali per le crisi più severe
Farmaci biologici (in caso di asma grave)
Terapie iniettive mirate su meccanismi specifici dell’infiammazione (riservate a pazienti selezionati).
Questa tipologia di terapia, non va abusata e va somministrata solo a pazienti che non riescono a controllare la malattia nonostante un dosaggio massimale dei farmaci inalatori e nonostante il corretto uso dei device inalatori, in quanto una delle più frequenti cause di scarsa efficacia dei farmaci inalatori è l’incapacità del paziente o la sua scarsa conoscenza dell’utilizzo del device inalatorio; ciò è essenziale in quanto questi farmaci che agiscono direttamente nei bronchi, se non raggiungo il sito d’azione non possono esercitare la loro funzione. Inoltre, va ricordato che la terapia con biologici NON SOSTITUISCE la terapia inalatoria ma la completa in quanto si va ad AGGIUNGERE ai farmaci inalatori.
Si può guarire?
L’asma è una malattia cronica per tale motivo non si può guarire da essa, ma nella maggior parte dei casi si può controllare completamente con una terapia adeguata e uno stile di vita corretto. Ciò significa nessun sintomo, nessuna limitazione fisica, nessuna emergenza improvvisa. L’obiettivo terapeutico è raggiungere il massimo del controllo clinico con la minima assunzione possibile di farmaci
Ma attenzione:
Sospendere la terapia solo perché “ci si sente meglio” è un errore frequente e pericoloso. Anche se non ci sono sintomi, l’infiammazione cronica e i meccanismi biologici che la mantengono sono sempre presenti in un paziente asmatico e per tale motivo, se il paziente sospende la terapia senza consulto medico, potrebbe intercorrere nella ripresa dell’infiammazione cronica con la ripresa dei sintomi respiratori.
Asma e qualità della vita
Un’asma ben controllata non impedisce di:
praticare sport (esistono campioni olimpici che sono asmatici)
viaggiare
dormire serenamente
lavorare senza limitazioni
avere una vita sociale attiva
Serve però consapevolezza, aderenza alla terapia e un rapporto continuativo con lo specialista.
Quando rivolgersi allo pneumologo?
Prenota una visita se:
hai tosse persistente, soprattutto notturna o al risveglio
accusi fiato corto o affanno ricorrente
hai allergie respiratorie e sintomi non risolti con antistaminici
noti respiro sibilante o senso di peso ed oppressione toracica dopo uno sforzo
sospetti una forma di asma “nascosta” che peggiora la tua qualità di vita
Questo articolo ha finalità esclusivamente informative e non sostituisce in alcun modo il parere del medico. In caso di sintomi o necessità diagnostico-terapeutiche, rivolgetevi sempre al vostro medico curante o a uno specialista in pneumologia.
Articolo publiredazionale realizzato in collaborazione con il dott. Francesco Nucera, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, che riceve presso l’ASP di Agrigento e privatamente a Sciacca.