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Il Tribunale respinge la richiesta di sospensione della pena. Dell’Utri: “Mi lascerò morire”

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“Preso atto della decisione del Tribunale che decide di lasciarmi morire in carcere, ho deciso di farlo di mia volontà adottando da oggi lo sciopero della terapia e del vitto”.Sono parole di Marcello Dell’Utri, 76 anni, ex senatore che sta scontando una condanna a 7 anni nel carcere di Rebibbia per concorso in associazione mafiosa. I legali dell’ex parlamentare di Forza Italia avevano motivato la richiesta sulla base delle cattive condizioni di salute del detenuto. Alla richiesta di sospensione pena si è opposto il procuratore generale, Pietro Giordano che, sulla scorta di quanto accertato dai periti del tribunale, ha sostenuto che, nonostante la sua patologia, Dell’Utri potesse restare in cella. Una presa di posizione, quella del pg, che era andata contro il parere degli stessi consulenti della Procura generale che si erano espressi per la incompatibilità tra le condizioni cliniche, è affetto da patologie cardiache e oncologiche, e lo stato detentivo.

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