Era il 18 agosto quando gli agenti della Polizia Municipale di Sciacca, allertati da una segnalazione della Lav, sono intervenuti in una zona periferica della città.
Davanti ai loro occhi una scena che difficilmente si dimentica: dieci cagnolini, insieme alla madre e al padre, segregati in una cisterna sotterranea, senza luce né possibilità di muoversi liberamente.
Gli animali, affidati in custodia giudiziaria dopo il sequestro, apparivano inizialmente in condizioni di forte stress, ma fortunatamente senza gravi patologie. La vicenda aveva suscitato indignazione e commozione in tutta la comunità saccense.
Oggi, a distanza di alcune settimane, arriva una buona notizia: i cagnolini stanno bene. E’ stata la Lav, sezione di Sciacca, a riferire dello stato dei piccoli. Visitati e accuditi, hanno iniziato un percorso di recupero fisico ed emotivo che sta dando ottimi risultati. Gli animali sono ancora sotto sequestro, ma la stessa Lav ha già fatto richiesta di affidamento alla Procura.
“I cuccioli – racconta Iris Pedrazzi della Lav – inizialmente spaventati e diffidenti, hanno già imparato ad aprirsi a un mondo fatto di carezze e gioco. Il papà, un simil beagle dall’indole vivace e simpatica, si è mostrato subito socievole. La mamma, una cagnetta di appena 8-9 kg, resta il simbolo di questa vicenda: fragile nell’aspetto ma fortissima nell’animo, capace – forse persino in quelle condizioni estreme – di proteggere i suoi piccoli con dedizione”.
La magistratura intanto prosegue le indagini sul caso, per accertare le responsabilità dell’uomo che teneva gli animali in quelle condizioni.
Intanto, la famiglia a quattro zampe guarda al futuro. Oggi, finalmente, nei loro occhi c’è luce, fiducia e una voglia di vivere che commuove.