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Aurelio Licata, il re delle “granite” di Sciacca, organizza una cerimonia per ricordare il ciclista Emilio Ravasio, scomparso nel 1986

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Lo sfortunato ciclista brianzolo morì il 27 maggio del 1986, all’età di 24 anni, dopo una tragica caduta avvenuta durante il Giro d’Italia, nella tappa che si concluse a Sciacca, nel viale della Vittoria. A lanciare l’iniziativa di dedicare nei prossimi mesi una cerimonia al giovane corridore dell’Atala-Omega, è il saccense Aurelio Licata, famoso per le sue squisite granite al limone che fanno impazzire tutti, che per primo prestò soccorso a Ravasio durante la fatale caduta.

Aurelio Licata, ogni anno, depone un mazzo di fiori sul luogo dell’incidente, a pochi passi dalla vecchia via Boccone del Povero, a Sciacca, in cui cadde rovinosamente il ciclista Emilio Ravasio, detto “Milo”, per ricordarlo ed esprimere ancora tutta la sua commozione. La via in questione è oggi intitolata al corridore, nato nel 1962 a Carate Brianza e cresciuto a Verano dove Milo oggi riposa. Aurelio Licata si è fatto promotore dell’organizzazione della cerimonia di commemorazione di Ravasio tramite Lillo Craparo, ex sindaco di Sciacca, da molti anni residente a Monza. “Ho fatto a mia volta da tramite – spiega Craparo nel settimanale Carate – coinvolgendo i sindaci di Carate Brianza e di Verano per contattare i familiari di Ravasio”. A Sciacca il legame con Emilio Ravasio è molto forte soprattutto grazie ad Aurelio Licata, che ha voluto lanciare questa bella iniziativa. Lo scorso anno, in occasione del passaggio del Giro d’Italia a Sciacca, il direttore di gara Stefano Allocchio, ex ciclista e grande amico di Emilio Ravasio, fece fermare la corsa per un momento di raccoglimento per poi essere premiato dall’amministrazione comunale. “Una parte del mio cuore – aveva scritto il fratello di Emilio, Claudio Ravasio, in una mail all’amministrazione saccense – è nella vostra bellissima cittadina. Sono sicuro che quello che avete fatto in memoria di mio fratello Emilio, avrebbe fatto molto piacere anche a mia mamma che se ne è andata consumata dal dolore per la perdita del figlio”. Emilio Ravasio partecipò per la prima volta al Giro d’Italia concludendo al 106esimo posto. Nell’edizione successiva fu vittima di una caduta nella prima tappa della Corsa Rosa. Si rialzò ed arrivò al traguardo a Sciacca. Dopo poche ore fu colto da malore e morì dopo alcuni giorni di coma all’ospedale Civico di Palermo.

 

 

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