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Ultimi interrogatori a Palermo dopo il blitz antimafia a Burgio, Lucca e Villafranca Sicula

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Giovanni Derelitto, di 74 anni, di Burgio, che si trova ai domiciliari, indicato come il capo della famiglia mafiosa locale, oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip del Tribunale di Palermo, Filippo Serio, il magistrato che ha disposto sette misure cautelari nell’ambito del blitz a Burgio, Lucca e Villafranca Sicula. Derelitto è difeso dall’avvocato Vincenzo Castellano che lavora al ricorso al Tribunale del Riesame.

Giuseppe Maurello, di 54 anni, di Lucca Sicula, anch’egli ai domiciliari, per il quale il gip ha riqualificato i fatti che lo vedono indagato in concorso esterno in associazione mafiosa, invece, ha risposto alle domande del giudice, respingendo le accuse. Maurello, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, avrebbe detto che lui non è un imprenditore e che ha svolto alcuni lavori, in maniera occasione, senza percepire alcun compenso.

Infine, al palazzo di giustizia di Palermo, dove si sono svolti questi interrogatori di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere, rendendo dichiarazioni spontanee, per dichiararsi estraneo ai fatti, Gabriele Mirabella, di 38 anni, di Lucca Sicula, indagato per favoreggiamento, sottoposto all’obbligo di dimora. I difensori sono gli avvocati Paolo Mirabella e Vincenzo Castellano.

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