“Fuoco all’auto del sindaco di Gibellina per una casa popolare”, condannato dal Tribunale di Sciacca

Il giudice del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella ha condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione, con il rito abbreviato, Antonino Bivona, di 43 anni, di Gibellina. L’imputato, giudicato con il rito abbreviato, era accusato di tentata estorsione aggravata e di danneggiamento seguito da incendio.

Bivona si sarebbe recato in diverse occasioni presso il Comune di Gibellina e anche nello studio medico del sindaco, Salvatore Sutera, richiedendo insistentemente l’assegnazione di una casa popolare e poi si sarebbe appostato, in piena notte, davanti alla casa dell’amministratore comunale, appiccando il fuoco alla sua auto. L’incendio si è propagato poi all’auto della moglie del sindaco e alla struttura in muratura della loro villetta.  

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della compagnia di Castelvetrano e della stazione di Gibellina e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca Roberta Griffo.

Il pubblico ministero, Michele Marrone, aveva chiesto la condanna dell’imputato a 5 anni di reclusione, mentre la difesa l’assoluzione.

Il sindaco e la moglie al processo si sono costituiti parte civile.

Bivona è stato condannato anche a 800 euro di mula, al pagamento delle spese processuali, al risarcimento dei danni al sindaco e alla moglie da liquidarsi in separata sede e al rimborso, per le spese di costituzione di parte civile, di 1.966 euro. Condannato anche al risarcimento dei danni procurati al Comune di Gibellina liquidati in 2 mila euro e al rimborso in favore dell’ente delle spese di costituzione di parte civile per complessivi 1.400 euro. La vicenda si riferisce al 4 aprile del 2020.  

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