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Comune di Sciacca

Gestione del depuratore di Ribera, chiesta la condanna dell’ex presidente di Girgenti Acque Campione

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Il pubblico ministero Michele Marrone ha chiesto la condanna a un anno e 3 mesi di reclusione dell’ex presidente di Girgenti Acque, Marco Campione, nel processo sulla gestione dell’impianto di depurazione del Comune di Ribera per fatti del 2015.

Il pm nel processo che si celebra dinanzi al Tribunale di Sciacca in composizione collegiale ha chiesto la condanna di Campione per truffa ai danni del Comune di Ribera che si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Giovanni Forte, con una richiesta di risarcimento di 5 milioni di euro.

Imputato anche Giuseppe Giuffrida, ex componente del consiglio di amministrazione della società con delega in materia di ambiente. A Campione vengono contestati abuso d’ufficio e truffa nonché altri reati in materia ambientale. A Giuffrida, invece, in concorso con Campione, i reati in materia ambientale. Per i reati ambientali contestati il pm ha chiesto l’assoluzione per prescrizione del reato. Il pm ha chiesto l’assoluzione di Campione dall’accusa di abuso d’ufficio perché il fatto non è previsto dalla legge come reato.

Per quanto riguarda la società Girgenti Acque la richiesta è stata di condanna per la responsabilità amministrativa dell’ente che è di natura pecuniaria e interdittiva e si applica anche se il reato è prescritto. Secondo l’accusa Girgenti Acque pur essendo a conoscenza della rottura del sistema di collettamento fognario che dal centro abitato di Ribera avrebbe dovuto convogliare le acque reflue urbane verso il depuratore comunale non avrebbe compiuto i necessari lavori di riparazione della rete fognaria con il conseguente abbandono in modo incontrollato dei reflui non depurati sul suolo ed in acque superficiali. Il processo si è notevolmente dilatato nei tempi. La richiesta di rinvio a giudizio della procura risale al 2015.

Il 16 novembre discuterà l’avvocato Lillo Fiorello, difensore di Campione e Giuffrida. Per la difesa si è trattato di “una rottura accidentale di uno dei collettori, poi riparato”. Poi il tribunale si ritirerà per la sentenza.

Nella foto, il pm Michele Marrone

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