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Guerra a Ribera in Fratelli d’Italia: “Il sindaco è arrogante”

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“Il sindaco Ruvolo, con il suo ristretto gruppo di amici che lo consigliano e lo sostengono nel suo atteggiamento improntato ad arroganza, invece di apprezzare e fare buon uso dell’appello misto a disponibilità lanciatogli da Forza Italia, rifiuta come al solito il confronto”. E’ un nuovo capitolo della guerra in seno a Fratelli d’Italia con il gruppo di consiglieri ed ex assessori di Ribera nuovamente all’attacco del sindaco, Matteo Ruvolo. Mentre i parlamentari del centrodestra usano toni più sfumati per indurre al dialogo i consiglieri comunali:
Calogero Cibella, Maria Grazia Angileri e
Giuseppe Ciancimino e gli ex assessori Giuseppe Tranuta, Davide e Mariella Ragusa sono meno diplomatici.

“Quello che oggi politicamente è inaccettabile – scrivono – è che il sindaco Ruvolo ha spaccato il partito di Fratelli d’Italia e frantumato il centrodestra: su questo terreno non possiamo più seguirlo. Adesso lo stesso partito che lo aveva candidato – Forza Italia – prendendo atto della sua inadeguatezza, chiama a raccolta le forze politiche, che non sono in amministrazione ma hanno sempre a cuore le sorti della città, per venirgli in soccorso allo scopo di lavorare tutti insieme per il rilancio amministrativo. Il sindaco Ruvolo, preso costantemente dal suo “ego” smisurato, invece di sfruttare umilmente questa opportunità – come dovrebbe fare un politico di esperienza – riesce ancora una volta a intavolare una polemica sterile su argomenti vuoti mistificando la realtà.
I cittadini, come dice lui, non sono stupidi e capiscono quello che sta accadendo a Ribera sia sul piano politico che su quello amministrativo. Il sindaco parla di “schiena dritta”, ma i cittadini sanno che la sua non lo è stata mai, almeno fin dal primo giorno della preparazione della campagna elettorale, perché l’ha piegata prima davanti a chi gliel’ ha organizzata, facendolo eleggere, e adesso a chi gli garantisce la permanenza a sindaco della città. Come fa a rimuovere questi fatti che sono a tutti evidenti, persino ai suoi amici? Se lui avesse davvero la “schiena dritta”, rendendosi conto di aver perso per strada – per colpa sua – forze determinanti per la sua elezione, non dovrebbe fare altro che dimettersi e rivolgersi nuovamente agli elettori”.

Una stoccata anche alla Dc: “Forse i giovani della nuova Dc non sanno di che cosa è stato capace il loro deputato di riferimento, pur di occupare la poltrona di sindaco (lista civetta di amici e familiari, assessori nominati alla vigilia delle elezioni per raccattare voti e scaricati il giorno dopo), senza parlare del salto della quaglia dalla Lega alla Dc. E qui ci fermiamo per carità di patria”.

Per consiglieri ed ex assessori di Fratelli d’Italia con riferimento al sindaco “nell’ultimo anno c’è una serie di sue inadempienze che Ribera paga per il suo modo approssimativo di amministrare: vedi case popolari, campo sportivo, pulizia del paese, gestione di RiberAmbiente, del personale, ospedale, servizi sociali, abbandono totale dell’agricoltura, vecchio mercato ortofrutticolo, macello ecc. Non basta lo spazio di questa nota per elencarle tutte. Su RiberAmbiente è bene fare subito una precisazione: è vero che il servizio risulta continuativo – e che ha subito un’accelerazione in occasione della Festa nazionale dell’Amicizia organizzata a Ribera dalla Dc – ma a quale costo? La verità verrà fuori al momento di stabilire le tariffe della tassa sui rifiuti a carico dei cittadini”.
“Infine – scrivono – dobbiamo registrare che l’amministrazione comunale retta dal sindaco Ruvolo non è stata capace autonomamente di reperire le somme da destinare all’aumento delle ore dei dipendenti a tempo parziale, a cui hanno invece saputo provvedere quei nove consiglieri di opposizione. Questa la dice lunga sul rapporto che c’è tra l’amministrazione e la burocrazia comunale. E allora di che cosa si occupa veramente il sindaco? Di indossare elegantemente la fascia tricolore e tagliare i nastri? Piuttosto che vivacchiare abbarbicato a quella poltrona – concludono – il sindaco Ruvolo dimostri davvero di tenere la “schiena dritta”, come si compiace di dire: si svegli e cerchi l’aiuto di chi lo ha voluto in quel posto e ancora – nonostante tutto – sente sua la responsabilità delle sorti di questo nostro martoriato paese”.

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