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Il Lions di Ribera consegna la borsa di studio in memoria di Francesco Manzullo

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Il Lions Club di Ribera ha assegnato l’annuale borsa di studio in onore di Francesco Manzullo, giovane avvocato scomparso prematuramente nel 2017, a 38 anni.

La borsa di studio è destinata a quegli studenti che, usciti dal Liceo Classico di Ribera con il massimo dei voti, scelgono di seguire il suo percorso di formazione iscrivendosi alla Facoltà di Giurisprudenza.

La vincitrice di quest’anno, Chiara Di Giorgi, ha ricevuto la borsa di studio durante una cerimonia alla presenza delle autorità civili, lionistiche e degli studenti della 5 b e della 3 b del Liceo Classico di Ribera.

La cerimonia ha avuto inizio con i saluti della dirigente scolastica Antonina Triolo ed è terminata con l’intervento da remoto dall’autorità Lionistica regionale, il secondo Vice Governatore del Distretto 108Yb Lions, il dottor Paolo Valenti, che ha rivolto parole di elogio per l’iniziativa e di incoraggiamento per la vincitrice, ma anche di grande riconoscimento per il Lions Club Ribera e per la classe docente per il fondamentale ruolo nell’accompagnamento alla formazione delle generazioni future.

La vincitrice è stata presentata dalla professoressa Francesca Scozzari e ha ricevuto l’attestato dal presidente del Lions Club di Ribera, Giacomo Cortese, che si è congratulato per l’importante traguardo.

Chiara Di Giorgi ha ringraziato il Lions Club di Ribera e la famiglia Manzullo ed ha precisato che anche se non ha potuto conoscere Francesco di persona grazie alle testimonianze che ha ascoltato durante la cerimonia ha capito la sua grandezza e che sicuramente il suo esempio le servirà da guida per il suo percorso in giurisprudenza.

In chiusura, Nilla Manzullo, sorella di Francesco, ha parlato delle tante soddisfazioni ottenute attraverso grandi sacrifici dal fratello, ma ha sottolineato la bellezza, la gioia e la positività che ha caratterizzato tutta la vita di Francesco. “Lui ha saputo vivere concentrandosi su tutte le cose concrete e belle della vita e basando tutto sull’amore, verso la famiglia, gli amici, il lavoro, lo studio e la conoscenza. Ha vissuto con responsabilità e rispetto per la vita e si è anche tanto divertito, lasciando un ricordo indelebile in tutti quelli che hanno avuto il privilegio e la fortuna di viverlo”.

Il coordinamento e la conduzione dei lavori sono stati curati dalla professoressa

Antonella Arcuri e dall’architetto Francesco Fiorino.

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