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Comune di Sciacca

Il sequestro delle barche e della banchina a Porto Palo di Menfi, l’utilizzo dei corpi morti integra un uso esclusivo di beni demaniali

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Viene contestata una violazione del codice della navigazione, ma anche del codice penale nell’ambito delle indagini che hanno portato al sequestro di 101 barche e di un tratto della banchina di ponente di Porto Palo di Menfi.

La struttura portuale di Porto Palo, comprese le banchine e il relativo specchio acqueo interno del porto, ricadono tra i beni demaniali marittimi e qualsiasi uso esclusivo o occupazione da cui scaturisca una limitazione al pubblico uso delle aree demaniali, compreso lo specchio acqueo, devono necessariamente essere autorizzati o concessi, tramite il rilascio di un apposito titolo concessorio.

La regolamentazione del porto di Menfi è affidata a un’ordinanza che ha lo scopo di disciplinare vari aspetti di carattere operativo, tra cui la sosta e l’ormeggio delle unità navali all’interno del porto stesso. Nelle due banchine si possono ormeggiare unità navali ad uso pubblico. In quella di ponente la Guardia Costiera ed i Carabinieri della stazione di Menfi hanno trovato le barche ormeggiate di punta, in difformità a quanto previsto dal regolamento del porto che, invece, ammette l’ormeggio di fianco. Con l’ormeggio di punta i diportisti andrebbero a vincolare il tratto di specchio acqueo e di banchina ad uso esclusivo. E vista la mancanza di una concessione o di un’autorizzazione si contesta l’occupazione abusiva della banchina e dello specchio acqueo antistante. Non è tutto perchè quest’ormeggio comporta una modifica del fondale portuale attraverso l’istallazione del cosiddetto corpo morto, costituito solitamente in materiale cementizio.

Il sequestro disposto dal gip del Tribunale di Sciacca, su richiesta dei sostituti Michele Marrone e Christian Del Turco, comprende i natanti ormeggiati, parte della banchina di ponente, parte dello specchio acqueo antistante la banchina dove sono collocati i corpi e gli stessi corpi morti che dovranno essere rimossi. Una ventina i proprietari già identificati e che hanno rimosso le barche.

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