Le storie delle vittime di Ravanusa, il prof Carmina che amava la letteratura

E’ Pietro Carmina, professore del Liceo Ugo Foscolo di Canicattì, una delle tre vittime della tragedia di Ravanusa, il suo corpo ritrovato e recuperati ieri sera.

Carmina, docente di storia e filosofia, condivideva l’abitazione con la moglie Carmela Scibetta, una delle sei persone disperse che i soccorritori cercano disperatamente da oltre ventiquattro ore. Era stato anche vice preside. “Era molto preparato nelle sue discipline – lo ricorda cosi’ oggi il collega Riccardo La Vecchia – aveva una cultura molto vasta e tanti interessi anche al di fuori della scuola. Come insegnante era molto rigoroso, ma sapeva farsi amare e rispettare da tutti, alunni e colleghi. Lo scorso anno aveva avuto un arresto cardiaco, e poi aveva preso il Covid ed era stato ricoverato e intubato, ma si era ripreso e aveva superato tutto questo. Ora, questa tragedia assurda”.

Il professore era anche uno scrittore e per il suo libro “I totome’ del barone” aveva ricevuto la menzione speciale alla XII edizione del premio Internazionale Navarro. La cerimonia si era svolta a Sambuca di Sicilia lo scorso sei novembre e in quell’occasione il professore era stato a Sambuca per ritirare il riconoscimento.

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