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Lillo Santangelo: “Ancora tanti cannoni da recuperare a Coda della Volpe” (Video)

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Per un trentennio i sub guidati da Lillo Santangelo hanno effettuato campagne di scavi nel sito di Coda della Volpe riuscendo a recuperare l’armamento di una nave affondata in quel tratto di mare. I cannoni recuperati a Sciacca sono in mostra al Museo del Mare. Lillo Santangelo lancia un appello per una nuova campagna di scavi e sostiene che ci sono tutte le condizioni per poterla effettuare.

Ci sono ancora almeno cinque cannoni da prelevare dal sito di Coda della Volpe. A 76 anni e dopo oltre 30 di immersioni in quella zona di mare che hanno consentito il recupero di ben 11 cannoni in bronzo e in ferro appartenenti a una nave da guerra francese naufragata nel XVI secolo Lillo Santangelo ha deciso di fermarsi.

“C’è anche un cannone ad Agrigento che dovrebbe tornare a Sciacca – dice Lillo Santangelo – ma sulla nave c’è altro armamento. Era la nave più grossa del Mediterraneo con l’equipaggio che per paura dei pirati si era bene armato. In quella nave almeno 14 cannoni in bronzo e 100 in ferro. La nevo scoppiò e l’ultimo ritrovamento che io ho fatto, nel 2013, lo dimostra chiaramente perchè c’era legno bruciato. Quindi, è chiaro che la nave è scoppiata. Se fosse divampato un incendio avremmo trovato condizioni diverse”.

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