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Comune di Sciacca

Maltrattamenti e lesioni, annullata condanna per un saccense

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La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna a 4 anni e 3 mesi di reclusione emessa dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti di Angelo Pecoraro, di 40 anni, di Sciacca. I fatti risalgono agli anni 2010/2012.

Il giovane saccense era imputato originariamente per rapina (subìta da un Tabaccaio nel quartiere di San Michele nel 2010), maltrattamenti, lesioni aggravate e violenza.

Il Tribunale di Sciacca in composizione collegiale, all’esito del lungo processo di primo grado, lo aveva assolto per l’ipotesi di violenza sessuale e lo aveva condannato per i restanti delitti alla pena di 9 anni e 8 mesi di reclusione.

In seguito ad articolato appello proposto dai legali dell’imputato, gli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro – la Corte palermitana, seconda sezione penale, in parziale riforma della sentenza di primo grado, aveva assolto il saccense per la rapina, confermando la condanna per maltrattamenti e lesioni aggravate, e aveva rideterminato la pena in 4 anni e 3 mesi di reclusione.

La difesa dell’imputato ha infine proposto ricorso per Cassazione e la Suprema Corte, oggi, ha annullato senza rinvio la condanna anche per questi reati, scagionando definitivamente Pecoraro da tutte le accuse.

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