Cronaca / Attualità

Mario Turturici: “Altri Comuni si sono opposti con fermezza ad ogni ipotetica nascita di una centrale Biomasse”

Mario Turturici, ex sindaco di Sciacca, ricorda che le vicende riguardanti impianti di biomasse a Sciacca iniziano nel 2011 e si spinge oltre quando in una nota scrive: “Si segua l’esempio di altri comuni limitrofi, ponendo in essere tutte le azioni di natura politica e amministrativa, opponendosi con fermezza ad ogni ipotetica nascita di una centrale Biomasse nella nostra città”.

E poi che “questa notizia sta generando viva preoccupazione fra la popolazione e tra gli operatori del settore agricolo, in considerazione di possibili criticità ambientali e ripercussioni igienico sanitarie connesse alla realizzazione di siffatti impianti. È risaputo che la legislazione vigente in materia, al fine di favorire l’utilizzo di fonti energetiche alternative, ha semplificato l’iter di approvazione di siffatti impianti, ma i Comuni hanno competenze tali da potere incidere in modo determinante sull’iter autorizzativo”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il parlamentare saccense Michele Catanzaro. “Non possono più essere sottaciute le voci che circolano tra le strade di Sciacca circa il possibile insediamento di un centro di biomasse o “biodigestore” in contrada Chiana/Scunchipani – scrive -.  Ho ritenuto necessario presentare un’interrogazione parlamentare al preciso fine di conoscere i tempi e le modalità dell’iter eventualmente autorizzativo del governo regionale all’impianto, nonché se e quali indagini preventive su salubrità e ambiente sono state condotte in questi mesi. La salute della comunità, la tutela dell’ambiente e del territorio sono sempre stati capisaldi della mia condotta politica, così come, d’altro canto, il rispetto per l’imprenditoria sana che sceglie di investire in Sicilia”.  Conclude aggiungendo di di volere procedere “senza ritardo ad un accesso agli atti a disposizione di uffici e assessorati così da poter conoscere l’esatto stato della questione, nella ferma convinzione che lo sviluppo e il rilancio di un territorio non possono prescindere da un sacrosanto rispetto dei luoghi e di chi vi abita”.

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