Sono trascorsi ventotto anni da quella domenica. Era il 19 luglio del 1992 quando in via D’Amelio esplose l’auto imbottita di tritolo che uccise il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Eddie Walter Cosina.
Ventotto anni dopo, oggi si ricorda la strage arrivata cinquantasette giorni quella di Capaci.
Il Movimento Agende Rosse ha organizzato una serie di appuntamenti per ricordare l’anniversario dell’attentato anche se caratterizzati dalle restrizioni per il Covid. Le iniziative saranno infatti, quasi esclusivamente virtuali. In via d’Amelio, per tutto il giorno, sarà presente un presidio durante tutta la giornata. Il resto degli eventi sarà visibile in streaming: dalle 10:30 di mattina con un dialogo sui primi dodici articoli della Costituzione, portato avanti dagli studenti a Alessandra Algostino, professoressa di Diritto costituzionale all’Università di Torino e Gaetano Azzariti, della Sapienza di Roma. Poi, dalle 14:30 in poi, verranno trasmessi i contributi video dei gruppi di Agende Rosse di tutt’Italia, seguito dall’aggiornamento del video ‘Nuove ipotesi sul furto della Agenda Rossa’ (di Angelo Garavaglia Fragetta). Alle 16, il30 sarà il momento dei saluti del sindacato di Polizia SIAP, subito prima del minuto di silenzio, alle 16,58, l’ora esatta dell’esplosione.
Per riprendere, Salvatore Borsellino leggerà la poesia ‘Giudice Paolo’ di Marilena Monti. Alle 17:10 si potrà vedere un contributo video della ‘Casa di Paolo’, in via della Vetriera a Palermo. Chiude la giornata Federica Fabbretti, che presenterà il dossier ‘Mafia e giustizia nella provincia di Messina’.