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Comune di Sciacca

Venticinque anni fa Sciacca perdeva ” il suo poeta del mare”

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Stroncato dal suo cuore ballerino che gia’ qualche acciacco gli aveva dato in passato, venticinque anni fa moriva Vincenzo Licata, il poeta del mare di Sciacca. Se ne e’ andato così mentre dormiva nella casa al Borgo dello Stazzone di fronte il suo amato mare, accanto la nipote Anna che se ne prendeva cura negli ultimi anni.

Licata era nato agli inizi del ‘900, quinto di tredici figli, non aveva terminato il ciclo di studi presso l’istituto tecnico preferendo frequentare il mondo dei pescatori saccensi, quel mondo che divenne parte integrante ed essenziale della sua poesia profondamente legata alla sua citta’, un connubio indissolubile che lo porterà alle diverse raccolte di poesie da “C’è pirmissu?”, “Furanata” , “Lu casu di Sciacca”, “La scunfitta di Roncisvalli” , “Vintuliata di Marina” , “San Franciscu d’Assisi a Munti Kroniu”.

Ma c’è stato spazio anche per la scrittura per il teatro, da “Don Turi e Ganu di Magonza”, rappresentato anche al Teatro Biondo di Palermo nel 1994 con Ciccio Ingrassia e Mimmo Cuticchio e “Vintuliata di Marina”.

E poi c’è stato anche il Licata attore. Una parentesi causale nata dall’incontro con il regista Pietro Germi che gli assegno’ un ruolo nel film “Sedotta e Abbandonata”, proprio per quel film Licata compose le parole del brano inserito nella colonna sonora, “Vampata d’amuri”.

E poi la partecipazione nel film “Cristo si e’ fermato ad Eboli” di Francesco Rosi nella parte di un emigrante napoletano tornato dall’America.

Dopo la morte, in onore del poeta per volonta’ della famiglia, i figli Antonello e Maria Giovanna, dell’amico, il giornalista Vincenzo Porrello e dell’associazione “L’AltraSciacca”, il Comune ha patrocinato per diversi anni un premio letterario a lui dedicato mentre una statua realizzata dal maestro Filippo Prestia e’ stata collocata nella zona di Rocca Regina.

Nel venticinquennale della morte, una riflessione su come la citta’ di Sciacca vuole portare avanti il ricordo di uno dei suoi cittadini illustri, va sicuramente affrontata, soprattutto come Licata e il suo amore profondo per la citta’ possa essere trasmesso e raccontato alle future generazioni.

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