Si è difeso così Giovanni Luppino, l’autista del super latitante arrestato lunedì scorso a Palermo mentre lo accompagnava alla clinica la Maddalena. Lo ha detto il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Ferro, al termine dell’udienza di convalida davanti al Gip Fabio Pilato che ha convalidato l’arresto. Luppino, 59 anni, commerciante di olive, ha sostenuto di non conoscere Messina Denaro, che gli era stato presentato come cognato di Andrea Bonafede,e di averlo accompagnato perchè doveva sottoporsi alla chemioterapia.
L’indagato risponde di procurata inosservanza della pena e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso.
Si difende l’accompagnatore di Messina Denaro: “Non sapevo chi fosse”
Ditta Gallo-Sais, saranno potenziati i collegamenti tra Sciacca e Palermo con nuove corse e nuovi autobus
È l’esito di un incontro tra l’amministrazione comunale e la Gallo-Sais, la ditta di autolinee che si occupa del servizio di trasporto. Previste due corse in più per l’aeroporto “Falcone e Borsellino”, sia nei giorni feriali che nei giorni festivi.
Presenti all’incontro il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, il vicesindaco e assessore ai Rapporti con la Regione e ai Trasporti Gianluca Fisco, l’amministratore delegato della ditta Gallo-Sais Samuela Scelfo e il deputato saccense Michele Catanzaro. La riunione si è svolta ieri, a Palermo, nella sede dell’Assessorato regionale ai Trasporti, dove è stata posta la questione della necessità di un miglioramento del servizio sollevata dai tanti pendolari che, per motivi di studio, di lavoro, di salute o di viaggi in aereo, raggiungono il capoluogo siciliano. La ditta Gallo ha dato la propria disponibilità ad aumentare le corse e il numero degli automezzi.
Si è stabilito che programmerà due corse in più per l’aeroporto “Falcone e Borsellino”, sia nei giorni feriali che nei giorni festivi, andata e ritorno. Rafforzerà, inoltre, i servizi di trasporto con destinazione Palermo città, nei giorni di lunedì, venerdì e domenica, con l’inserimento di ulteriori nuovi autobus.
Sambuca di Sicilia consegna ad Aica la rete fognaria
Menfi, Scirica interrompe lo sciopero della fame: “Stampa determinante nella mia vicenda” (Video)
Questa mattina il tabaccaio di Menfi Giuseppe Scirica ha deciso di interrompere lo sciopero della fame che effettuava da 13 giorni. Potrà riprendere, a breve, in un container, la sua attività dopo uno stop che va avanti da novembre 2021 quando la frana del costone di Porto Palo ha portato una massa di terra a pochi metri dal suo esercizio.
Scirica ha annunciato la decisione in un’intervista a Risoluto.it. Ieri è arrivata la notizia che l’ufficio del Commissario per il dissesto idrogeologico finanzierà un intervento, a Porto Palo, da 500 mila euro.
Il tabaccaio di Menfi, la cui vicenda ha avuto una ribalta mediatica nazionale, questa mattina tra i ringraziamenti inserisce anche quello alla stampa.
Miccichè resta solo all’Ars, l’ultimo deputato del suo gruppo passa con Schifani
Ha preferito l’Assemblea Regionale Siciliana al Senato, ma resta solo il coordinatore di Forza Italia in Siclia, Gianfranco Miccichè. Ha perso, infatti, l’ultimo deputato regionale che gli era rimasto a fianco, Michele Mancuso, che ha deciso di aderire al gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars, che fa riferimento al governatore Renato Schifani.
“Il grande senso di responsabilità nei confronti di un elettorato e di un territorio che alle scorse elezioni regionali ha fatto una precisa scelta, impone di trovare una sintesi tra quello che è stato garantito in campagna elettorale e quello che è il mio ruolo di rappresentante dei cittadini all’interno delle istituzioni”.
Così Mancuso ha commentato la decisione di aderire al gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars del quale facevano già parte tutti gli altri, compresi gli agrigentini Margherita La Rocca Ruvolo e Riccardo Gallo.
Dopo 14 anni arriva la Cassazione nel processo per la morte di un operaio di Sciacca nel cantiere del Parf
E’ arrivata, dopo 14 anni, la sentenza della Cassazione nel secondo troncone del processo per omicidio colposo per la morte di Accursio La Bella, operaio di Sciacca di 35 anni che era impegnato nel cantiere del Parf allo Stazzone.
La Cassazione ha rigettato il ricorso per le statuizioni civili proposto dall’ingegnere Giuseppe Liotta per il quale la Corte di Appello aveva già emesso sentenza di proscioglimento per intervenuta prescrizione.
Il procuratore generale ha chiesto il rigetto del ricorso, l’avvocato Giovanni Vaccaro, per conto delle famiglie La Bella e Vitale (moglie, figli, genitori e sorelle della vittima), l’avvocato Leonardo Palagonia per un fratello e l’avvocato Cacioppo per l’Inail hanno chiesto la conferma delle statuizioni civili già deliberate dal Tribunale di Sciacca e dalla Corte d’Appello. I difensori di Liotta, gli avvocati Giuseppe Brancato e Casellato, avevano chiesto l’annullamento della sentenza d’appello.
La Cassazione ha rigettato il ricorso e confermato la sentenza d’appello con la quale è diventata definitiva la condanna contro l’ingegnere Gaspare Giarratano a un anno e 4 mesi con pena sospesa per omicidio colposo, mentre è stata dichiarata prescritta l’azione penale riguardante Liotta. In precedenza, nel 2016, nel parallelo giudizio abbreviato, sono stati condannati due tecnici dell’impresa Albesco.
Comitato Sanità di Sciacca pronto a mobilitare la gente: “Zappìa dica come vuole riempire una scatola vuota”
Si è riunito questa sera a Sciacca il direttivo del comitato Sanità. Il portavoce, Ignazio Cucchiara, ribadisce che il comitato è pronto a iniziative di mobilitazione per sollecitare interventi necessari a beneficio dell’ospedale Giovanni Paolo II.
“Per noi restano preliminari le iniziative da parte del sindaco sia in termini di contatti con i primari che con i sindaci del bacino ai fini di una convocazione, a breve scadenza, di Zappìa. Se quest’iniziativa non dovesse sortire effetti siamo pronti a chiamare alla mobilitazione i cittadini. Noi riteniamo che la prima iniziativa debba essere quella del sindaco – aggiunge Cucchiara – e la domanda che il sindaco dovrà fare a Zappìa è cosa si sta facendo per riempire una scatola vuota, l’ospedale”.
Fabio Termine, questa sera, a Risoluto.it, ha riferito che sta organizzando una nuova conferenza dei sindaci.
Patologie rare, gli agrigentini Balistreri e Ruvolo nel team per l’identificazione di nuovi biomarcatori
L’identificazione di nuovi biomarcatori molecolari prognostici per facilitare il management personalizzato dei pazienti affetti da sindrome di Marfan e bicuspidia aortica è il tema del progetto a cui partecipa il gruppo di ricercatori coordinato dalla professoressa Carmela Rita Balistreri, di Montevago, docente di Patologia clinica del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università degli Studi di Palermo.
Il progetto – guidato dal professore Augusto Orlandi, responsabile del Laboratorio di Anatomia Patologica del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università di Tor Vergata, e dal professore Giovanni Ruvolo, responsabile del Centro di riferimento del Centro-Sud della sindrome di Marfan e delle patologie correlate – è stato ammesso al finanziamento di 450 mila euro sul primo bando sulle malattie rare promosso dal Ministero della Salute per il potenziamento del sistema della ricerca biomedica in Italia, come previsto dal PNRR e grazie al finanziamento “NextgenerationEu” dell’Unione europea.
“La sindrome di Marfan e la bicuspidia aortica sono due patologie rare che hanno come complicanza più comune la progressiva dilatazione dell’aorta con il conseguente rischio di aneurisma – spiega la professoressa Balistreri-. Prevenire questa complicanza è uno degli obiettivi del progetto, attraverso l’integrazione di diverse analisi multidisciplinari (imaging, morfologiche e biomolecolari) al fine di monitorare e prevenire la progressione grazie all’identificazione di nuovi biomarcatori e di targets per sviluppare terapie personalizzate. Il finanziamento permetterà di completare un percorso di ricerca traslazionale, che prosegue da più di un decennio, svolto da gruppi di radiologi, cardiologi, cardiochirurghi, genetisti, anatomo patologi e patologi clinici. La nostra squadra, a cui è destinato il 40% del finanziamento, si occuperà di effettuare analisi molecolari di NGS, epigenomica, proteomica e metabolomica”.
Nella foto, la professoressa Balistreti e il professore Ruvolo
Sciacca, gli studenti del Don Michele Arena raccolgono 36 sacchi di rifiuti allo stazzone
Tre classi di studenti dell’Istituto Nautico Don Michele Arena di Sciacca , accompagnate dai docenti e dai volontari della Delegazione Siciliana di Marevivo Onlus, hanno effettuato stamattina una pulizia presso la spiaggia dello Stazzone, raccogliendo 36 sacchi di rifiuti.
L’iniziativa nazionale intitolata “Nauticinblu” prevede un programma di quattro attività rivolte agli studenti degli istituti nautici che in futuro lavoreranno a stretto contatto con il mare e mira ad aumentare in loro la consapevolezza dell’importanza della tutela del mare e dei concetti di economia circolare e transizione ecologica.
Il progetto coinvolge in Sicilia ben sette istituti, tra cui il nautico saccense. Dopo due seminari introduttivi che si sono svolti nei giorni scorsi oggi gli studenti sono scesi in campo e fare qualcosa per la salvaguardia del mare.
La scelta della spiaggia dello Stazzone, oltre ad essere dettata dalla continua situazione di degrado che la riguarda, è legata anche alla campagna nazionale di Marevivo “Adotta una spiaggia” che lo scorso anno ha coinvolto proprio su questa spiaggia gli studenti dell’Istituto comprensivo Mariano Rossi.
Cambia scuola, cambia anno scolastico ma i dati che sono stati raccolti oggi tramite il campionamento dei rifiuti rinvenuti confermano sempre le stesse emergenze. Nei 36 sacchi di rifiuti raccolti, 263 kg, erano presenti nel dettaglio:
676 bottiglie bevande
395 pezzi di polistirolo
378 lattine bevande
358 tappi di plastica
296 cotton fioc
181 bicchieri di plastica
74 bottiglie di vetro
72 sacchetti di plastica
40 cannucce
31 accendini
30 bastoncini lecca lecca
29 mozziconi di sigarette
20 indumenti
19 involucri tabacco
15 anelli tappi
10 pneumatici
e tanti altri rifiuti tra cui un pàttino e un ferro da stiro.
Un trend che conferma la presenza di cattive abitudini relative a quella zona come quella di abbandonare bottiglie, bicchieri e lattine sui muretti del lungomare, ma anche di cattive prassi a casa come quella di gettare il cotton fioc nei servizi igienici.
I dati raccolti sono stati oggetto di riflessione tra gli studenti che hanno cercato di capire la provenienza di tutti i rifiuti, proponendo delle soluzioni. Gli stessi dati sono stati anche riportati sul portale e sull’app di Ocean Conservancy per dare un contributo allo studio dello stato di salute delle nostre coste.
L’iniziativa ha visto la collaborazione del Comune di Sciacca, nelle persone degli assessori Dimino e Patti, che provvederà nelle prossime ore al ritiro dei rifiuti tramite la ditta incaricata.
Per gli studenti del Nautico Don Michele Arena di Sciacca il progetto, sostenuto da Caronte&Tourist, si chiuderà martedì con la visita al Centro Recupero Tartarughe Marine (CRETAM) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia “Mirri” sito a Palermo.
Schifani: “Risolvo io il problema del costone di Porto Palo di Menfi”
Scende direttamente in campo il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per risolvere il caso della tabaccheria di Porto Palo, chiusa dalle autorità locali dopo una frana del costone sovrastante. Appreso della protesta attuata dal titolare Giuseppe Scirica, che ha cominciato lo sciopero della fame, il governatore, a capo della Struttura commissariale anti dissesto idrogeologico, ha immediatamente disposto l’intervento degli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo. E’ quanto riportaa nel pomeriggio una nota della Regione.
Oggi il soggetto attuatore Maurizio Croce ha incontrato il sindaco di Menfi, Marilena Mauceri, “assicurando un finanziamento di 500 mila euro per la messa in sicurezza dell’area in cui ricadono anche un minimarket e una ventina di villette, anch’esse dichiarate inagibili”.
«Abbiamo prontamente assicurato la necessaria copertura finanziaria – sottolinea il governatore – per realizzare prima possibile un intervento che potrà restituire l’attività commerciale agli esercenti del luogo e le abitazioni ai residenti. Operiamo ogni giorno per contrastare la fragilità del nostro territorio e garantire sicurezza ai cittadini e, come in questo caso, diventa indispensabile la sinergia con le amministrazioni locali».
Sarà il Comune a redigere il progetto esecutivo e a trasmetterlo all’Ufficio anti dissesto idrogeologico che provvederà ad affidare i lavori.
«In un primo momento – spiega Croce – si era pensato di affidare la progettazione al Genio civile ma, considerato che l’amministrazione cittadina ha già prodotto uno studio di fattibilità, saranno i loro stessi tecnici ad ultimare il lavoro. Ciò consentirà di ridurre i tempi a una decina di giorni, in modo da poter avviare subito dopo l’iter per emanare il bando per l’esecuzione delle opere».
La collina di Porto Palo è stata classificata ad alto rischio sin dal 1954. Ecco perché nella riunione di oggi tra Croce e la prima cittadina di Menfi, al di là del versante franato, si è discusso della possibilità di progettare e realizzare il consolidamento dell’intero monte sul quale sorge una torre di avvistamento saracena, già in passato sottoposta a restauro.
«Un ulteriore passaggio, un secondo step – conclude il presidente Schifani – al quale presteremo la massima attenzione e che, sin da adesso, siamo disponibili a pianificare insieme al Comune con l’obiettivo proteggere il nostro patrimonio storico monumentale e, soprattutto, scongiurare altre situazioni che possano mettere in pericolo la gente».



