Riapertura di Riscossione Sicilia a Sciacca e Durc del Comune, Brucculeri chiede incontro con il Prefetto

Il consigliere comunale della lista Messina sindaco chiede al presidente del consiglio comunale di Sciacca di fissare un incontro con il Prefetto aprendo così un tavolo istituzionale per sottoporre due problematiche che riguardano la città di Sciacca.
“Si chiede – scrive il consigliere riferendosi al presidente – di volersi fare portavoce nei confronti dell’illustrissimo Prefetto di Agrigento o altre autorità che riterrà opportuno possano dare risoluzione alla problematica di riapertura (Sportello polifunzionale) Riscossione Sicilia S.P.A presso locali messi a
disposizione del Comune in comodato d’uso gratuito”.

Il consigliere comunale evidenzia che ha gia’ presentato in data 8 agosto una interrogazione con risposta scritta al sindaco, con la quale gli veniva chiesto, di volersi fare carico presso l’ufficio riscossione Sicilia della provincia di Agrigento, al fine di chiedere la
riapertura dello sportello decentrato del servizio riscossione presso i locali che erano stati messi a disposizione in comodato d’uso gratuito dal comune di Sciacca, chiuso in occasione dell’inizio della pandemia nel mese di marzo 2020.
“Considerato – aggiunge Brucculeri – che sono trascorsi oltre due mesi e il sindaco non ha ancora risposto all’interrogazione, si presume, che nessuna attività o richiesta formale di riapertura dello sportello sia stata intrapresa presso l’ufficio provinciale di Agrigento servizio riscossione; considerato che la sopra citata chiusura ha determinato e determina gravi disagi ai cittadini, aziende e anche agli intermediari del nostro territorio;
Considerato che gli enti pubblici devono ispirarsi al principio di prossimità, creando punti di accesso facilitato sul territorio al fine di offrire un servizio più vicino al cittadino, con particolare attenzione alle “fasce deboli” e a coloro che vivono in contesti a forte criticità sociale e/o in contesti geograficamente disagiati; considerato, che solo l’ordine dei consulenti del lavoro, in occasione di una video conferenza con i vertici del servizio riscossione Sicilia, ha segnalato la necessità e l’esigenza per il territorio, geograficamente svantaggiato per via di un sistema viario fatiscente e di un carente servizio di trasporto pubblico efficiente, di ripristinare lo sportello decentrato su Sciacca;
Considerato che la richiesta fatta dall’ordine dei consulenti del lavoro, i vertici del servizio
riscossione hanno risposto negativamente”.

Un ulteriore motivo per cui chiedere un incontro con il Prefetto di Agrigento, secondo quanto segnalato dal consigliere, è il
mancato rilascio del Durc da parte dell’Inps che ha determinato il licenziamento di moltissimi lavoratori e la mancata assistenza domiciliare a moltissime famiglie”.
Il Comune di Sciacca è comune
capofila del Distretto Socio–Sanitario dei comuni limitrofi, non ha potuto perfezionare l’adesione al bando Home Care Premium per il 2022-2025, per mancata regolarità contributiva (DURC) del Comune, irregolarità per debiti contributivi dei propri dipendenti nei confronti dell’Inps. Questo ha determinato l’invio di una serie di cartelle esattoriali da parte del servizio riscossione di Agrigento.
Le cartelle esattoriali sono state contestate all’Inps, quest’ultimo ha
riconosciuto parzialmente legittime le contestazioni, provvedendo allo sgravio di quelle cartelle non dovute. Mentre altre cartelle sono state pagate e per alcune il comune ha chiesto il 2 settembre all’ufficio riscossione la rateizzazione; presupposto necessario al rilascio del Durc, documento quest’ultimo indispensabile al perfezionamento dell’adesione al bando Home Care
Premium e all’attivazione del servizio domiciliare agli anziani.
“E’ incomprensibile – afferma Brucculeri – come il servizio Riscossione Sicilia a distanza di più di due mesi non abbia ancora autorizzato il Comune alla richiesta di rateizzazione.
Considerato gli interessi rilevanti messi in gioco; licenziamento dei lavoratori che prestavano servizio domiciliare agli anziani e la mancata assistenza domiciliare di quest’ultimi”.

Genitori bloccati a Tunisi, bimba arriva sola a Lampedusa su un barcone di migranti

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Una bambina di 4 anni è arrivata da sola su un barcone carico di migranti a Lampedusa mentre i genitori sono rimasti bloccati sulla spiaggia tunisina da dove l’imbarcazione è partita.

A raccontare l’ennesimo dramma delle traversate del Mediterraneo centrale è Majdi Karbai, eletto al parlamento tunisino nel 2019 e attualmente in Italia dove vive e lavora con l’associazione Save The Children.

“Una bambina migrante tunisina di 4 anni è sbarcata da sola a Lampedusa – scrive su Twitter – i genitori, insieme alla sorella di sette anni sono rimasti sulle coste tunisine a causa del panico” durante i momenti della partenza, con l’imbarcazione degli scafisti “che ha spinto il barcone a partire”.

Il team di Save the Children a Lampedusa, spiega la portavoce Giovanni Di Benedetto, ha immediatamente garantito l’assistenza e il supporto alla bambina “accogliendo, ascoltando e rispondendo ai suoi bisogni e segnalando prontamente il caso alle autorità competenti”. La piccola, secondo quanto si apprende, è già stata trasferita dall’isola in una comunità protetta.
“Riteniamo fondamentale la sua presa in carico immediata in modo che sia assicurata la sua protezione e la sua sicurezza – aggiunge Di Benedetto – e l’immediata attivazione delle misure necessarie per favorire il ricongiungimento con la sua famiglia”

Anziano turista si perde ad Erice, ritrovato dai carabinieri

Un turista americano, di 84 anni, si è perso mentre si trovava in vacanza ad Erice.

L’uomo non ha fatto ritorno nel punto prefissato e non aveva con sé il cellulare e per tale ragione è stato richiesto l’intervento dei carabinieri.

Dopo aver raccolto le indicazioni sull’aspetto fisico e i vestiti indossati al momento della scomparsa, i carabinieri hanno iniziato a cercare l’uomo per le vie del borgo. Il turista è stato ritrovato dopo due ore, in buona salute, seduto sulla scalinata della chiesa di San Cataldo, decisamente lontano dal punto d’incontro.

Dopo aver raggiunto la moglie, l’uomo ha ringraziato i carabinieri per la fondamentale assistenza prestata.

Arrivano 500 mila euro per il Castello Poggiodiana di Ribera (Video)

Messa in sicurezza e nuova illuminazione. Arriva un finanziamento del Gal Sicani di mezzo milione di euro per il castello Poggiodiana di Ribera grazie a un accordo, sancito questa mattina, tra l’Ente Parco Archeologico di Agrigento, il Comune di Ribera e il Gal Sicani.

L’obiettivo, come riferisce il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, che ha sottoscritto l’accordo con il direttore del Parco, Roberto Sciarratta, e il presidente del Gal, Salvatore Sanzeri, è completare i lavori entro la prossima estate. Il progetto è già disponibile e andrà reso esecutivo.

Il Castello di Poggiodiana, appena qualche settimana fa, ha subito un furto dell’impianto di illuminazione che era stato finanziato dal Rotary.

Scuola in festa oggi a Menfi con le Associazioni d’Arma (Video)

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Questa mattina l’istituto comprensivo statale Santi Bivona di Menfi, guidato dalla dirigente Francesca Maria Cusumano, ha celebrato l’inaugurazione dell’anno scolastico 2022/2023 con una grande manifestazione in piazza Vittorio Emanuele.
La cerimonia si è aperta con un corteo di alunni che ha sfilato fino a piazza Vittorio Emanuele dove è stata deposta una corona di alloro monumento ai caduti. E poi l’alzabandiera sulle note dell’inno di Mameli.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con le Associazioni d’Arma di Sciacca e Menfi che nell’occasione sfilatoo con le proprie bandiere a ritmo delle loro rispettive marce. Ha collaborato anche il Comune di Menfi presente con il sindaco, Marilena Mauceri, assessori e consiglieri comunali.
La manifestazione ha segnato il ritorno alla normalità anche nelle attività della scuola dopo il difficile momento della pandemia.

Aveva rapinato un’anziana a Marsala, ventiduenne in carcere

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento e sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia in carcere, la 22enne marsalese che il 9 agosto scorso aveva rapinato un’anziana vedova pensionata dentro la propria abitazione in contrada Strasatti.
La donna, millantando di avere notizie in merito al figlio dell’anziana, che da anni si trova all’estero, era riuscita a guadagnare l’ingresso all’abitazione e, dopo aver sorseggiato un caffè, ha iniziato a chiedere soldi frugando nei cassetti alla ricerca di denaro.

Al diniego dell’anziana, l’indagata le si scagliava contro con pugni e spintoni, facendola rovinare a terra sottraendole la fede nuziale, prima di darsi alla fuga.

La vittima ha riportato una ferita all’ arcata sopracciliare e contusioni in varie parti del corpo guaribili in 10 giorni.
I Carabinieri di Marsala attraverso una rapida attività di indagine, hanno ricostruito la vicenda grazie anche a immagini estrapolate da filmati di videosorveglianza della zona che la ritraevano mentre entrava ed usciva dalla casa della vittima.
Dopo essere stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, la stessa avrebbe violato diverse volte gli obblighi imposti dal Giudice in diverse circostanze documentate dai Carabinieri.
Per tale motivo si è ritenuta necessaria l’applicazione di una misura più afflittiva da cui ne scaturisce l’odierno provvedimento. Conclusi gli atti di rito, e’ stata tradotta presso il carcere Pagliarelli di Palermo.

Aica acquista i rami d’azienda di Girgenti Acque e Hydortecne, nessuna sospensione del servizio

Nessuna sospensione del servizio idrico, Aica acquista i rami d’azienda e avvia la propria gestione del servizio idrico integrato. E’ quanto annuncia oggi Aica con un comunicato stampa all’indomani dell’Assemblea dei soci che ha approvato la ratifica della proposta transattiva della Curatela: dal 1° novembre prossimo saranno acquisiti i rami d’azienda di Girgenti Acque e Hydortecne, per complessivi 680mila euro dei quali il 25 per cento sarà versato in acconto a seguito della sottoscrizione del contratto di cessione e la rimanente parte in dodici rate mensili di uguale importo.

“Un percorso – si legge – lungo e laborioso che si conclude favorevolmente con l’acquisto
del complesso aziendale nel quale rientra anche il personale. Nessuna sospensione del servizio idrico nell’Agrigentino: Aica acquista i rami d’azienda di Girgenti Acque e Hydortecne scrivendo la parola fine a un percorso cominciato mesi addietro e segnando, di fatto, l’inizio della propria gestione del servizio idrico integrato”.
L’acquisto dei rami d’azienda consente ad Aica di far proprio il complesso aziendale nel quale rientra anche il personale, oltre ai beni mobili.
La proposta di transazione risale al 12 ottobre scorso quando, in Prefettura, si è riunito il tavolo tecnico istituzionale presenziato dal Prefetto di Agrigento, dalle autorità giudiziarie (Presidente della sezione Fallimentare e Giudice delegato del Tribunale di Palermo), dalla Curatela fallimentare, dal Presidente e dal Direttore dell’Assemblea Territoriale Idrica (Ati) e dai vertici di Aica, durante il quale si è raggiunta la quadra sulle condizioni di cessione.
“Sono soddisfatto – afferma il sindaco Alfonso Provvidenza, presidente dell’Assemblea dei sindaci di Aica – anche per la compattezza dimostrata dai sindaci che hanno accolto favorevolmente la proposta. Ringrazio il presidente Castaldi e i componenti del Consiglio di amministrazione di Aica per il lavoro svolto, tutte le autorità e le istituzioni che hanno reso possibile giungere alla conclusione dell’accordo e, in modo particolare, il prefetto di Agrigento dott.ssa Cocciufa”.
“È un risultato frutto di un lungo lavoro svolto in piena collaborazione tra le autorità e le istituzioni preposte – dichiara il sindaco Mimmo Gueli, presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica – che, se da un lato ci impegna finanziariamente, dall’altro ci fa guardare con fiduciosa speranza all’avvenire. Certo, abbiamo ereditato una gestione senz’altro difficile ma adesso è il momento di lavorare in un’ottica di prospettiva. Ringrazio il prefetto Cocciufa che ha fatto da tramite consentendoci di trovare l’accordo grazie al quale Aica potrà andare avanti camminando sulle proprie gambe”.
Soddisfatto dell’esito contrattuale anche l’avvocato Giuseppe Di Miceli, presidente della Consulta: “Scampato il pericolo della sospensione del servizio idrico: adesso Aica inizia a sostanziarsi dei propri strumenti per la gestione del servizio idrico”

Olivicoltori dal prefetto di Agrigento, chiedono un intervento statale

Gli olivicoltori agrigentini che da settimane protestano e hanno svolto iniziative in diverse città, compresa Sciacca, domani, mercoledì 19 ottobre, alle ore 10, incontreranno il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che riceverà una delegazione che comprende anche i sindaci.

E’ stato il sindaco di Lucca Sicula, Salvatore Dazzo, ad avanzare l’istanza, dopo che, partendo proprio dal suo comune, da Burgio, Villafranca Sicula e Caltabellotta, un movimento spontaneo è sceso in campo per ottenere certezza sul prezzo dell’olio. Questo risultato, al momento, è stato raggiunto con il prezzo di 6 euro che viene mantenuto anche oggi dai commercianti. Adesso sono tanti i comuni agrigentini coinvolti con gli olivicoltori e con i sindaci.

Al prefetto verrà consegnato un documento con alcune richieste al governo nazionale a cominciare da un intervento economico straordinario per gli operatori del settore che stanno fronteggiando un notevole aumento dei costi, dalla molitura al gasolio fino ai prodotti impiegati nella loro attività.

Infiltrazioni di acqua dal tetto, chiuso a Sciacca l’ambulatorio veterinario

Da qualche giorno è chiuso a Sciacca l’ambulatorio veterinario. Il Distretto veterinario dell’Asp ha segnalato al Comune che, a causa delle infiltrazioni di acqua che si registrano nella struttura, non è possibile continuare l’attività nella sala operatoria.

Sospese microchippature e sterilizzazioni. Si attendono lavori di manutenzione da parte del Comune. Lo stesso problema in questa struttura si era già verificato nel passato.

Focolaio Covid in un reparto dell’ospedale di Trapani, pazienti isolati

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Casi Covid nel reparto di cardiologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Secondo notizie provenienti dal reparto, sono cinque i pazienti risultati positivi: con loro anche tre medici e un ausiliario.

Il virus è arrivato con un paziente ricoverato per patologie cardiologiche, che a sua volta ha contagiato altri soggetti ricoverati nella terapia intensiva e medici.

I ricoveri però, non si sono interrotti perché i pazienti contagiati sono stati isolati e il personale medico è rimasto a casa in isolamento.