La Coordinatrice dell’Assemblea di CittadinanzAttiva-Sciacca, Pierina Maggio per conto del movimento, ha presentato al protocollo comunale una comunicazione di “messa in mora” nei confronti del Comune di Sciacca “per l’utilizzo del finanziamento regionale assegnato alla proposta presentata da CittadinanzAttiva – Sciacca nell’ambito di democrazia partecipata 2021 – Comune di Sciacca e classificatasi al terzo posto della graduatoria pubblica sul sito istituzionale del Comune di Sciacca, come da comunicazione dello stesso Comune con lettera protocollo 59173 (peraltro priva di data)”.
La lettera, che fa seguito a precedenti solleciti agli uffici comunali e alle amministrazioni sia Valenti che Termine, è indirizzata al Sindaco, ai due Assessori del Verde Pubblico e di
Ville/Giardini e al Dirigente responsabile del IV Settore dell’Ufficio Tecnico.
In essa si richiede esplicitamente che venga data esecuzione a tutti gli adempimenti necessari, in conformità al “Regolamento disciplinante le forme di Democrazia Partecipata previste dall’art. 6 della Legge Regionale N. 572014 e successive modifiche e integrazioni”, per consentire la realizzazione dell’idea progettuale di CittadinanzAttiva denominata “Parco della Perriera”. Ciò anche al fine di evitare il rischio che, causa l’inadempimento del Comune, il finanziamento del progetto in questione così come degli altri di Democrazia Partecipata vengano dichiarati decaduti e le relative somme debbano essere restituite alla Regione Siciliana, come già peraltro avvenuto in passato.
Nella parte finale del documento di messa in mora, CittadinanzAttiva fa presente che in altri virtuosi Comuni le somme stanziate dalla Regione siciliana sono state invece regolarmente utilizzate, in conformità alle finalità che ispirano la normativa sulla Democrazia Partecipata.
Viene di conseguenza richiesto un immediato riscontro operativo a tale iniziativa di messa in mora, che ha l’evidente scopo di sbloccare la situazione e di risolvere una volta per tutte questa problematica Democrazia Partecipata.
Progetto di finanziamento di democrazia partecipata, CittadinanzAttiva mette in mora il Comune di Sciacca
Controlli e bonifiche, il piano di Patti contro l’abbandono dei rifiuti a Sciacca (Video)
L’assessore comunale all’Ambiente, Salvino Patti, intervenuto questa mattina alla presentazione dell’iniziativa Plasticfree che si svolgerà domenica 2 ottobre a Sciacca, ha annunciato alcuni interventi ai quali sta lavorando per contrastare l’abbandono dei rifiuti in città.
All’isola ecologica, che oggi è stata chiusa per due ore per consentire la bonifica visto l’abbandono di rifiuti nell’area antistante, presto riprenderà a funzionare la videosorveglianza. Sono in programma una serie di controlli in città attraverso le telecamere mobili sui quali Patti non ha voluto fornire dettagli affinché risultino più efficaci.
In un’intervista a Risoluto.it ha parlato anche delle bonifiche che saranno effettuate in varie zone del territorio saccense. E c’è anche l’appello di Carmelo Sala, operatore del centro comunale di raccolta rifiuti a Sciacca, a non abbandonare la spazzatura nella zona antistante l’impianto.
Una grande mobilitazione domenica a Sciacca per pulire l’area di piazza Scandaliato (Video)
Sciacca ospiterà domenica 2 ottobre un evento nazionale Plasticfree. Alle 16.30, in piazza Angelo Scandaliato, i volontari procederanno a un intervento di pulizia di tutte le aree più vicine al salotto della città. Si ritireranno rifiuti dall’area sottostante la piazza e dalla zone vicine fino a via Eleonora D’Aragona.
Obiettivo degli organizzatori, guidati da Domenico Vernagallo, è anche quello di pulire la villetta San Domenico adiacente alla chiesa. L’iniziativa hanno chiamato a raccolta tanti volontari e ci saranno pure diversamente abili a dare una mano.
Negli ultimi mesi di volontari di Plasticfree hanno svolto diversi interventi in città, dalle località balneari, a cominciare dalla Foggia, fino al centro storico con una particolare attenzione per tutta l’area che collega il corso Vittorio Emanuele e la via Giuseppe Licata con il quartiere di San Michele.
Tutti i dettagli in un’intervista rilasciata da Domenico Vernagallo a Risoluto.it
Non aggredirono un giovane durante il Carnevale di Sciacca, assolti 4 saccensi
Il gup presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo Maria Pino hanno assolto quattro giovani di Sciacca, tutti minorenni all’epoca dei fatti, dall’accusa di lesioni, avere aggredito un altro ragazzo saccense durante il Carnevale 2018.
In particolare veniva loro contestato che tra il 12 e il 13 febbraio 2018, in concorso anche con altri soggetti, e quindi in più persone riunite, di avere aggredito con calci e pugni in varie parti del corpo un altro ragazzo cagionandogli lesioni personali.
Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato e le difese con gli avvocati Antonello Palagonia per B. L., Mauro Tirnetta per M. G., Aldo Rossi per A. A. e Michele Friscia e Michele Russo per per G. M. hanno chiesto l’assoluzione con formula piena sostenendo la loro assoluta estraneità ai fatti ed ai reati loro ascritti.
Il pm ha concluso con la richiesta di assoluzione piena per due imputati, M.G. e A.A., e con la richiesta di assoluzione con formula dubitativa per gli altri due, B.L. e G.M., in quanto vi erano solo alcuni elementi presuntivi che potevano portare ad una richiesta di condanna.
Il giudice Maria Pino, accogliendo le richieste dei difensori, ha invece assolto tutti e quattro gli imputati con formula piena per non avere commesso il fatto.
Un asilo nido a Calamonaci grazie al finanziamento Pnrr
Grazie ad un finanziamento del piano nazionale di ripresa e resilienza della somma di 235 mila euro, il comune di Calamonaci ha avviato il progetto denominato “Un cantiere di idee per crescere”.
Il finanziamento permetterà di realizzare il primo asilo nido nel comune di Calamonaci.
“Sono molto orgoglioso di questo nuovo finanziamento – dice il Sindaco Spinelli – in quanto mi permette di poter offrire un ulteriore servizio alla mia comunità. Da genitore comprendo bene la difficoltà che si ha quando, lavorando, non si sa come organizzarsi con dei bambini molto piccoli, con questo progetto cercheremo di sopperire a queste difficoltà, venendo anche a creare dei posti di lavoro”.
Volley Club Sciacca senza un impianto idoneo per partecipare ai campionati regionali maschili e femminili
Il Volley Club Sciacca costretto a misurarsi nuovamente con il problema della mancanza di impianti idonei per poter disputare i relativi campionati.
“Anche per la stagione 2022/2023 c’è il problema degli impianti”. Lo scrive il direttivo della società saccense in una nota.
” Come tutti sanno – si legge – il Palatenda “Nino Roccazzella”, da alcuni anni, non è agibile e i tempi della sua riapertura non sono tutt’oggi preventivabili. Grazie alla disponibilità di alcune scuole che si è concretizzata anche attraverso le interlocuzioni con l’amministrazione comunale, siamo riusciti ad ottenere in uso locali e spazi per gli allenamenti pomeridiani delle due squadre maggiori e del settore giovanile. Non c’è invece al momento in città un impianto pubblico o privato, che abbia le caratteristiche tecniche richieste dagli organi federali per la disputa delle partite ufficiali”.
Nella C maschile la squadra saccense è stata inserita nel girone A ed anche per questa stagione sarà l’unica società agrigentina del torneo. La squadra femminile affronterà il torneo regionale di serie D.
“Dopo avere rinunciato – aggiunge la società – negli ultimi anni al ripescaggio in serie B proprio per l’impossibilità di avere in città un impianto di gioco adeguato, il Volley Club Sciacca rischia quest’anno di rinunciare anche ai tornei di serie C maschile e D femminile. La soluzione potrebbe essere un impianto sportivo pubblico in altre città del circondario, ma ci sarebbero disagi sia economici che organizzativi. Abbiamo portato il nostro problema all’attenzione delle autorità istituzionali cittadine, facciamo appello alla loro sensibilità per un un aiuto concreto per non privare la città, tanti giovani atleti e tanti appassionati, di una fetta di storia dello sport saccense” .
La Cassazione cancella una sanzione di 20 mila euro a un’impresa di Menfi
La Corte di Cassazione, sezione Lavoro, con ordinanza, ha annullato con rinvio la sentenza emessa della Corte di Appello di Palermo con la quale il titolare di un’ impresa edile di Menfi era stato condannato al pagamento della somma di oltre 20.000 euro a titolo di sanzioni per il presunto impiego di due lavoratori in nero, che non risultanti dalle scritture obbligatorie.
E’ stato accolto il ricorso formulati dagli avvocati Antonino Alagna e Luigi La Placa che hanno contestato “l’omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione sull’ammissione della prova per testi da parte del giudice territoriale”.
L’accertamento era stato effettuato dagli ispettori Inail e riguardava la posizione di due soli lavoratori dall’impresa menfitana.
Nella foto, gli avvocati La Placa e Alagna
Nuovo vertice del comitato per la festa della Madonna dell’Udienza a Sambuca
E’ stato rinnovato a Sambuca il vertice del comitato per i festeggiamenti della Madonna dell’Udienza che si svolgeranno a maggio del 2023.
Presidente della festa Salvatore Rinaldo. A capo del settore illuminazione Gaetano Di Prima, mentre del palio si occuperà Tommaso Lo Giudice.
Il presidente della festa organizza e coordina tutta l’attività. Viene affiancato da altri due presidenti che si occupano, rispettivamente, dei giochi del palio ed equestri e rappresentano i Cavalieri dell’udienza e delle luminarie alla veneziana, patrimonio storico della città.
Bonifica dell’area antistante e 2 ore di chiusura del centro comunale di raccolta dei rifiuti di Sciacca
Oggi, venerdì 30 settembre, dalle 7 alle 9, rimarrà chiuso il centro comunale di raccolta dei rifiuti in contrada Perriera, a Sciacca, per rendere possibili le operazioni di bonifica dell’area antistante.
L’assessore comunale all’Ambiente, Salvino Patti, ha chiesto ai cittadini di I non recarsi presso il centro in queste due ore nel tentativo di conferire i rifiuti, “poiché non sarà possibile in alcun modo garantire il servizio durante la finestra temporale sopra descritta”.
“Siamo perfettamente coscienti delle tante problematiche esistenti – aggiunge Patti – e ci impegneremo al fine di risolverle nel più breve tempo possibile, ma nulla è in grado di giustificare i continui abbandoni di rifiuti che da anni interessano l’area in oggetto”.
Moduli abitativi al campo Fontane D’Oro di Campobello di Mazara, ospitalità per i lavoratori
Anche quest’anno in concomitanza con l’avvio della campagna olivicola sarà nuovamente operativo a Campobello di Mazara – in un’area confiscata alla mafia – l’insediamento di Fontane d’oro, creato con i moduli abitativi donati alla Prefettura dall’UNHCR e montati dalla Croce Rossa, grazie al lavoro incessante dei volontari che già nel mese di agosto, nonostante le elevate temperature hanno iniziato a collocare le “casette” al fine di garantire ospitalità ai lavoratori regolari che arriveranno numerosi per la raccolta delle olive.
L’insediamento abitativo è il frutto della sinergia interistituzionale maturata nel corso dei numerosi tavoli tecnici avviati dalla Prefettura in via permanente, sin dall’8 giugno dello scorso anno, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno del capolarato e dello sfruttamento dei lavoratori stranieri stagionali impegnati nella campagna olivicola soprattutto nel territorio di Campobello di Mazara e Castelvetrano.
Allo scopo di superare in modo definitivo il fenomeno degli insediamenti abusivi, particolare attenzione è stata rivolta anche alla programmazione di mirate progettualità a valere sui fondi POC “Legalità” 2014-2020 – Asse 3 – Azione 3.2 e su fondi del Dipartimento Libertà civili ed Immigrazione- Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo, attraverso un’incisiva attività di impulso, di orientamento e di supporto tecnico a favore dei citati comuni.
E’ stata posta in essere una costante attività di coordinamento degli interventi a livello locale e, sotto un profilo tecnico, una continua azione di monitoraggio e ricerca delle soluzioni e delle risorse anche economiche idonee a fronteggiare le criticità derivanti dagli insediamenti spontanei abusivi, che oltre a presentare problemi sotto il profilo igienico-sanitario favoriscono lo sfruttamento lavorativo ed il capolarato.
Presenti costantemente ai tavoli tecnici i vertici delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, dell’ASP, dell’Ufficio Speciale Immigrazione dell’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, della Croce Rossa, dell’EBAT, Ente Bilaterale Agricolo Territoriale della provincia di Trapani, costituito tra le organizzazioni provinciali dei datori di lavoro Confagricoltura Trapani, Coldiretti Trapani e Cia-Occidentale e le organizzazioni provinciali dei lavoratori Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, che opera in materia di mercato del lavoro, sicurezza, sanità e formazione, nonché il Presidente della Trapani Servizi S.P.A., per gli aspetti legati alla raccolta dei rifiuti.
Negli scorsi mesi sono stati tenuti proficui contatti con l’Autorità di Gestione e la Segreteria Tecnico – Amministrativa per la Gestione dei Fondi Europei e Programmi Operativi Nazionali che hanno consentito, grazie alla professionalità ed al supporto tecnico offerto dagli esperti del citato Ufficio, di orientare i due comuni nell’ambito di tavoli tecnici permanenti istituiti presso la Prefettura, nella elaborazione dei progetti per la realizzazione degli insediamenti abitativi rispondenti ai criteri previsti nelle Linee Guida per l’attuazione del Poc Legalità 2014-2020 per accogliere i braccianti agricoli immigrati vittime di capolarato.
Tali progetti, frutto di incessanti interlocuzioni tecniche che hanno contribuito alla risoluzione delle diverse difficoltà incontrate precedentemente dai comuni nella redazione dei progetti, sono stati recentemente ammessi al finanziamento .
In particolare il Ministero dell’Interno Dipartimento di Pubblica Sicurezza- Segreteria Tecnico Amministrativa per la gestione dei Fondi Europei e Programmi Operativi Nazionali ha comunicato lo scorso 1 agosto l’ammissione al finanziamento a valere sui fondi POC Legalità 2014-2020 – Asse 3 – Azione 3.2 del Progetto “Accoglienza nella legalità” presentato dal comune di Castelvetrano per un valore di euro 1.285.000,00 e del Progetto presentato dal Comune di Campobello di Mazara “inerente la realizzazione di un ostello per braccianti agricoli immigrati vittime di capolarato presso l’area dell’ex oleificio fontane d’oro” per un valore totale di Euro 1.300.000,00.
Nelle more, tuttavia, nonostante l’incessante lavoro svolto, è stato comunque necessario, al fine di garantire una dignitosa sistemazione ai lavoratori immigrati che arriveranno, provvedere, anche quest’anno all’allestimento del campo presso il citato ex oleificio “Fontane d’oro” nel territorio del comune di Campobello di Mazara, composto, come detto, dai 50 moduli abitativi donati alla Prefettura da UNHCR e montati dalla Croce Rossa che accoglieranno circa 300 lavoratori stagionali, che ne faranno richiesta, soprattutto quelli alloggiati in condizioni di degrado presso l’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte”, all’interno del quale, come noto, lo scorso anno è divampato un incendio che ha causato la morte di un immigrato.
Ulteriori moduli richiesti ed ottenuti dalla Prefettura, sempre donati da UNHCR, arriveranno a breve e consentiranno di aumentare l’offerta alloggiativa e di includere un’ulteriore quota di lavoratori. Sono state realizzate, inoltre, iniziative di comunicazione istituzionale per la prevenzione e sensibilizzazione sullo sfruttamento lavorativo e per la promozione del lavoro dignitoso in agricoltura grazie alla partecipazione attiva della Prefettura alla promozione della rete RELAQ (Rete Agricola di Qualità ) attivata dall’Inps per la creazione di un “bollino di qualità” applicabile alle aziende in regola con l’attività contributiva e in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro.
Il principale punto di forza riscontrato nella realizzazione delle attività programmate è stata la forte collaborazione tra le Forze di Polizia e tutte le altre componenti indicate e la creazione di una rete interistituzionale che, come evidenziato in precedenza, operando in perfetta sinergia ha consentito il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e datoriali, dell’OIM e della Croce Rossa per favorire iniziative ed interventi di integrazione socio-lavorativa.
Al fine di garantire la regolarità dei rapporti di lavoro e contrastare i fenomeni di capolarato sarà operativo nell’area di Fontane d’oro anche uno sportello del Centro per l’Impiego, nell’intento di favorire l’incontro legale tra domanda e offerta di lavoro.
Sono già numerosi i lavoratori che hanno fatto richiesta di inserimento all’interno dell’insediamento nei confronti dei quali sono in corso le verifiche in merito alla loro regolare presenza sul territorio in vista dell’imminente ingresso nell’area abitativa che sarà attivata fra pochissimi giorni, non appena l’Ufficio Speciale Immigrazione dell’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ufficializzerà l’aggiudicazione all’ente che curerà la gestione dell’insediamento.



