Riaprono le ville comunali di Sciacca, ingressi contingentati con i volontari


A partire oggi, le ville comunali di Sciacca, nel rispetto dei protocolli sanitari previsti dalle fase 2 del Covid-19, saranno aperte dal lunedì al sabato mattino e pomeriggio dalle ore 7 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20, la domenica dalle ore 9 alle ore 13. 

Gli ingressi saranno contingentati, per attività motoria a sportiva. Il servizio di fruizione sarà garantito anche grazie alla collaborazione delle associazioni dei Vigili dei Fuoco in congedo e della Guardia Costiera Ausiliaria, e dei gruppi scout Agesci Sciacca 2 e Masci. 

Si raccomanda sempre l’uso dei dispositivi individuali di protezione e il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Le ville comunali, nei giorni scorsi, sono state oggetto di interventi di disinfestazione. 

Nenè Mangiacavallo pronto alla Fase 2 del Consorzio Universitario di Agrigento (Intervista)

Nenè Mangiacavallo attende solo di mettersi al lavoro dopo la nomina, da parte del governo regionale, a presidente del Consorzio Universitario di Agrigento. E’ pronto a fare scattare la fase di rilancio, di ripresa per una realtà che vuole aprirsi anche al territorio.

In un’intervista a Risoluto.it l’ex sottosegretario alla Sanità parla del dialogo che vuole aprire non soltanto con i sindaci, ma anche con le realtà imprenditoriali, con il settore bancario. Ci sono comuni, come Sciacca, che avevano creduto al progetto, ma che poi si sono fatti da parte. Mangiacavallo nell’intervista tratta anche quest’argomento.

“Sono felicissimo per il prestigioso incarico che ti è appena stato assegnato: il rilancio del Consorzio Universitario di Agrigento non poteva essere affidato a persona più capace, professionale e competente”. Così scrive oggi in una lettera a Mangiacavallo il candidato a sindaco di Ribera Matteo Ruvolo. Per i consiglieri comunali di Ribera Emanuele Li Voti e Claudia Lupo il nuovo presidente “svolgerà il prestigioso incarico con la consueta competenza e il massimo impegno, contribuendo ad una eccellente formazione, organizzazione e innovazione dell’ateneo”.

Guasto ad un mezzo pesante sulla 115, traffico in tilt e lunga coda all’entrata di Sciacca

Un guasto ad un mezzo pesante lungo la statale 115 all’ingresso est di Sciacca, all’altezza della contrada Cava di Lauro, ha paralizzato questa mattina il traffico sulla statale.

Auto in coda nella zona dove insiste anche un cantiere stradale. Il traffico al momento viene dirottato sulle altre vie alternative. Sul posto anche i carabinieri.

Si attende l’arrivo dei mezzi per la rimozione del mezzo in panne o per consentire allo stesso di riprendere la marcia e consentire il passaggio veicolare.

Altri piccoli interventi negli ospedali di Sciacca e Ribera, il commissario:”Accorgimenti minimali ma fondamentali per la sicurezza”.

“Mentre a Ribera si completa l’implementazione dei percorsi No Covid e Covid, con l’integrazione di un apparecchio radiografico portatile per l’area grigia nell’area di emergenza – con la stretta sinergia della direzione strategica dell’Asp di Agrigento – nonché la definitiva separazione dell’area del distretto di base con l’ospedale, a Sciacca parte un primo servizio di accoglienza per gli operatori sanitari: obiettivo verificarne giornalmente il link epidemiologico (misurazione temperatura, saturazione, etc..) con la collaborazione dei volontari della Croce Rossa italiana”. Sono queste le ultime dichiarazioni del commissario ad acta, Alberto Firenze che parla di un’ attività di normalizzazione in atto nei due presidi ospedalieri.

“Sempre a Sciacca – continua la nota del commissario – sono stati completati i lavori di look alla zona d’accesso dedicata ai dializzati, consentendo loro bonifica dell’area di accesso all’unità di Nefrologia, con la bitumazione dello spazio posteriore: opere che hanno permesso di rifare l’accesso in ospedale senza bisogno di passare dall’interno della struttura, con un percorso dedicato e privo di contatti con altriutenti, superando annose criticità. Sono piccoli interventi ma significativi per i pazienti in dialisi che accedono al reparto, allocato al pianoterra della struttura, evitando così di essere dirottati in strutture private del territorio, mantenendo la fidelizzazione con l’unità di Nefrologia”.
Per fronteggiare la ‘Fase 2’ anti-Covid-19, inoltre, sono stati ultimati anche i lavori di sistemazione degli ascensori degli ospedali di Sciacca e Ribera, con un’apposita segnaletica: per garantire il necessario distanziamento tra gli utenti che usufruiscono degli ascensori a loro riservati, è stato disposto il dimezzamento della capacità di carico: gli utenti possono
accedere due alla volta, posizionandosi nell’area del vano non segnata con le X. Mentre altri ascensori saranno dedicati al solo
personale sanitario.
“Si tratta di accorgimenti che potrebbero essere considerati minimali ma che invece sono fondamentali per garantire la sicurezza di utenti e operatori che accedono nei vari reparti
dell’ospedale”, afferma il commissario.

Gestione dei rifiuti agricoli, a Burgio le spese di smaltimento le paga il Comune

Il Comune di Burgio ha istituito il servizio di gestione dei rifiuti agricoli a favore delle aziende che operano nel territorio comunale.

L’iniziativa è finalizzata a una corretta gestione dei rifiuti agricoli e per sgravare le aziende dalle spese di smaltimento dei rifiuti che saranno a carico del Comune di Burgio.

Possono presentare domanda di adesione gli agricoltori in possesso di fascicolo aziendale, compilando l’apposito modulo pubblicato sul sito del Comune di Burgio, www.comune.burgio.ag.it.

Giudizio immediato per il dipendente comunale di Menfi che si presentò in municipio con una pistola scacciacani modificata

0

Il gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il giudizio immediato fissando l’udienza per il 26 giugno prossimo per Filippo Giarraputo, di 53 anni, dipendente comunale di Menfi, che il 31 dicembre del 2019 è stato fermato in municipio da un carabiniere con una una scacciacani, ma con proiettile vero munito di ogiva. L’arma avrebbe riportato modifiche tali che l’avrebbero resa idonea al fuoco.

Al dipendente comunale, difeso dall’avvocato Calogero Lanzarone, vengono contestati il porto dell’arma clandestina modificata in modo tale da essere trasformata in arma da sparo, la detenzione di una cartuccia calibro 12 e di un coltello della lunghezza complessiva di 20 centimetri circa con lama di 9 centimetri che avrebbe portato pure in municipio. Adesso la difesa ha 15 giorni di tempo per chiedere un rito alternativo.

In piena emergenza economica a Santa Margherita Belice inaugurato questa sera un autolavaggio

“In otto anni che sono sindaco di questa meravigliosa comunità ho avuto l’onore di inaugurare tante nuove attività, ma questa sera ho vissuto una esperienza unica”. Lo ha detto il sindaco di Santa Margherita Belice, Franco Valenti, che questa ha inaugurato un autolavaggio. Fascia tricolore e mascherina, Valenti ha tagliato il nastro dell’attività di Antonino Scalia, che opera in via Calvario. “Una grande emozione, una grande felicità – ha detto il sindaco – in un clima surreale, intimo, con le mascherine e mantenendo la distanza interpersonale abbiamo tagliato il nastro e stappato una bottiglia di spumante. Un segnale di rinascita, una iniezione di fiducia. Mentre in Italia, a causa del Covid, 30.000 attività chiudono a Santa Margherita si apre una nuova saracinesca. Margheritesi, gente tosta dal grande cuore”. Scalia, da parte sua, ha evidenziato che a questo progetto lavorava da tempo e che l’emergenza Covid non lo ha bloccato. Domani, lunedì, alzerà la saracinesca per mettersi subito al lavoro. E al post del sindaco su Facebook e’ arrivato anche il like dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao.

Situazione stabile in provincia, la curva del contagio resta contenuta

Non si registrano nuovi casi in provincia di Agrigento. Gli ultimi due positivi, sono stati registrati ieri. Si tratta di un caso ad Aragona e uno a Palma di Montechiaro. Ma la situazione e’ rimasta stabile nelle ultime 24 ore.

I pacchi di pasta abbandonati nella contrada Perriera di Sciacca, Sciortino: “Per noi un pugno nello stomaco” (Intervista)

Luciano Sciortino che con la Caritas parrocchiale della Perriera e l’associazione Orizzonti onlus continua a svolgere un ruolo importante nel sostegno alle famiglie poco abbienti che ricevono generi alimentari, definisce “un pugno nello stomaco” quanto accaduto nella via delle Margherite, in contrada Perriera, dove sono stati rinvenuti pacchi di pasta assieme a tanti rifiuti.

In un’intervista a Risoluto.it sottolinea la gravità del fatto e aggiunge che queste confezioni sono state distribuite nel 2016 e nel 2018. Non si riferiscono, pertanto, alle forniture degli ultimi mesi.

Palermo, mamma di 40 anni batte il Covid-19 mentre il figlio guarisce dalla leucemia

0

Benedetta e Andrea, rispettivamente mamma e figlio, di Palermo, hanno sconfitto due diverse malattie. Lei il coronavirus, mentre il figlio la leucemia. Adesso stanno entrambi bene e la donna, di 40 anni, è tornata a casa dopo avere trascorso quaranta giorni in ospedale.

Una storia che ha un doppio lieto fine. Quello di Benedetta e quello di Andrea. Lei, mamma di due figli, ha battuto il Covid-19, dopo essere stata in coma e avere creduto di non potercela fare. Lui, invece, Andrea, di soli 9 anni, è guarito dalla leucemia, dopo aver lottato per due anni al reparto di Oncoematologia dell’ospedale Civico di Palermo. Benedetta, impiegata in un call-center del capoluogo siciliano, ha iniziato ad avere i primi sintomi del Covid-19 lo scorso 15 marzo. Inizialmente la febbre e la spossatezza. Poi, quando la situazione si è aggravata, è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo dove è stata sottoposta ad una Tac che non ha lasciato spazio ai dubbi. La donna ha contratto il coronavirus. Viene ricoverata al Covid-hospital di Partinico, dove la sua polmonite bilaterale interstiziale peggiora sempre di più. Quindi  resta in ospedale per 40 giorni, entra in coma e viene intubata. Inizialmente viene curata con l’antivirale idrossiclorochina, che non sortisce gli effetti sperati, e successivamente con l’antireumatoide tocilizumab che invece su di lei funziona. Aveva il 25 per cento di possibilità di guarire, ma grazie alla bravura dei medici e del personale sanitario Benedetta, di nome e di fatto, ne è uscita vittoriosa e ha sconfitto il terribile mostro.  Il 2 maggio scorso è tornata a casa, felice di riabbracciare il marito, l’altra figlia di 5 anni e il suo adorato Andrea che, come lei, ha vinto la malattia.