Pubblicato l’avviso per contributo affitti locali commerciali, Pace: “Subito 15 mila euro e altri 35 mila a finanziaria approvata”

Sono stati pubblicati l’ avviso e il modulo di domanda per potere accedere al contributo affitti, relativo alle attività sospese per dpcm. Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, aveva annunciato, ieri, la disponibilità da parte del Comune di coprire le eventuali spese di locazione dei locali adibiti ad esercizi commerciali, in grave crisi a causa dell’emergenza coronavirus.

Le istanze devono pervenire ,compilando l’apposito modulo , entro e non oltre le ore 14 dell’ 11 maggio 2020.
“Attualmente – afferma il sindaco di Ribera Carmelo Pace – i fondi comunali messi a disposizione ammontano a 15 mila euro, a cui si aggiungeranno altri 35 mila euro a finanziaria regionale approvata. È un primo, seppur piccolo, segnale di vicinanza che vogliamo dare al mondo delle attività produttive . Esercizi commerciali e artigianali – continua Pace – che, a causa dell’emergenza coronavirus, hanno dovuto sospendere la loro attività ma che continuano a sostenere il costo degli affitti dei locali. Abbiamo altresì dato mandato, agli uffici comunali preposti, di fare dei conteggi e delle proiezioni per delle ipotesi di esenzione (parziale o totale ) di alcuni tributi locali, quali tari e tosap , e dei contributi a fondo perduto per tutte le attività produttive sospese dai dpcm e per quelle che a causa dell’emergenza Covid 19 hanno subito gravi danni economici”.

Coronavirus, invariata la situazione nell’Agrigentino con 65 guariti su 69 positivi

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (martedì 28 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 125 (14, 22, 11); Catania, 670 (106, 220, 81); Enna, 295 (122, 81, 28); Messina, 373 (90, 112, 48); Palermo, 352 (69, 90, 28); Ragusa, 54 (6, 29, 6); Siracusa, 111 (49, 86, 24); Trapani, 94 (6, 40, 5). Il prossimo aggiornamento avverrà domani.

Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Quattro consiglieri comunali di Ribera scrivono a Conte e Musumeci per far riaprire acconciatori, estetisti e pizzerie

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“Noi sottoscritti consiglieri comunali, vicini al sindaco di Ribera Carmelo Pace, intendiamo rivolgere un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri Conte e al Presidente della Regione Siciliana Musumeci. Un appello che si unisce al grido di dolore lanciato nei giorni scorsi, affinché sia rivista la decisione di tenere chiusi fino al 1 giugno acconciatori ed estetisti, ma anche altre attività ed esercizi commerciali al dettaglio pizzerie, ristornati, negozi ecc che a nostro avviso con le dovute precauzioni possono riprendere immediatamente la loro attività”.

L’iniziativa è dei consiglieri comunali di Ribera Paolo Caternicchia, Gioacchino Turano, Antonino Armenio e Pellegrino Quartararo.

Purtroppo, a fronte del protrarsi dell’emergenza crescono forte preoccupazione e disorientamento nelle categorie. Categorie che stanno già pagando un conto salatissimo e che la prospettiva di dover riaprire dopo le altre aziende le mettono ancora più in crisi.

“Riteniamo sia inaccettabile la proroga dello stop alle attività, la prospettiva di un altro mese – scrivono i consiglieri – e più di fermo obbligato non è sopportabile. Non si può star fermi con costi continui e ricavi azzerati ancora per molto. Chiediamo che possano riprendere a breve la loro attività, nel rispetto della sicurezza di addetti e clienti.
Le imprese non riusciranno a resistere ancora a lungo, quindi, auspichiamo che il Governo nazionale e, di riflesso, quello regionale diano nell’immediato dei segnali chiari”.

Coronavirus, in Sicilia situazione stabile, meno ricoveri e più guariti

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (martedì 28 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 73.008 (+2.358 rispetto a ieri), su 68.729 persone: di queste sono risultate positive 3.120 (+35), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.143 (+20), 745 sono guarite (+14) e 232 decedute (+1).

Degli attuali 2.143 positivi, 462 pazienti (-13) sono ricoverati – di cui 34 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.681 (+33) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Come cambia l’attività dei negozi, gel e guanti all’ingresso e per visionare la merce anche la videochiamata” (Intervista)

Piera Catanzaro ha riaperto nei giorni scorsi il suo negozio di abbigliamento per bambini, a Sciacca. Ha attrezzato una zona del locale per fornire guanti e gel ai clienti. Dopo ogni pagamento ricevuto con carta di credito disinfetta il pos.

E non è tutto, per favorire gli acquisto da parte di chi resta a casa mostra la merce con la videochiamata e quando necessario effettua la consegna a domicilio. “Fino a qualche mese fa – dice, in un’intervista a Risoluto.it – non avrei mai immaginato tutto questo anche in un settore come il mio. Adesso, invece, devo farlo e lo consiglio ai miei colleghi”.

Coronavirus, l’imprenditore di Sciacca Pippo Termine dona 1000 euro ai Vigili del fuoco in congedo

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L’imprenditore saccense Pippo Termine per contribuire a fronteggiare l’emergenza coronavirus ha donato 1000 euro all’associazione nazionale Vigili del fuoco in congedo.

Non si tratta della prima donazione di Termine. Sempre in soccorso per l’emergenza Covid-19, infatti, l’imprenditore aveva donato 12 mila euro all’associazione “Orazio Capurro – Amore per la vita” per l’acquisto di apparecchiature destinate alla terapia intensiva del nosocomio saccense.

Il contributo economico, stavolta, ha come obiettivo l’acquisto di un’ auto che permetta ai tanti vigili del fuoco in congedo di poter svolgere più agevolmente la loro attività di volontariato, in particolar modo con le consegne a domicilio di beni di prima necessità.

La protesta dei parrucchieri, Bitetto: “Ci facciano aprire e faremo una dura lotta agli abusivi” (Intervista)

I parrucchieri ed i barbieri sperano in un’apertura anticipata rispetto alla data indicata del primo giugno. Dalla provincia di Agrigento e da Sciacca si sta sviluppando una forte azione finalizzata ad ottenere, anche con l’intervento della Regione e visti i dati che arrivano dalla curva epidemiologica in Sicilia, una data diversa, nel mese di maggio.

Lo sottolinea Enzo Bitetto in un’intervista a Risoluto.it. Il noto parrucchiere saccense parla anche dell’abusivismo nel settore e annuncia una forte azione per contrastarlo da parte della categoria.

La vera sfida della “fase 2” secondo il commissario Firenze: “Ricercare fuori dall’ospedale il virus”

La nota stampa con la quale il commissario ad acta Alberto Firenze ha annunciato l’esito dei tamponi negativi effettuati dopo l’ultimo caso positivo al Giovanni Paolo II di Sciacca, e’ anche una lamentela verso una medicina territoriale che ancora non riesce essere secondo il commissario operativa. Firenze espone quella che secondo lui dovrebbe essere la linea da seguire in questa seconda fase del virus.

“E’ evidente – ha spiegato il commissario ad acta – che il caso di questo paziente asintomatico poi risultato positivo è emblematico. Perché il rischio di contagio diventi nullo sappiamo essere indispensabile il vaccino. Ma, in questa seconda fase di controllo dell’epidemia, quello che dovremmo arginare, deriverà proprio dalla enorme schiera di pazienti positivi asintomatici che ci circonda e che è la parte più difficile da tenere sotto controllo proprio perché non richiamano l’attenzione dei sanitari. La vera sfida, in questa nuova fase, sarà quindi quella di andare alla ricerca del virus, fuori dall’ospedale”.

Firenze pertanto, continua: “Serve per questo l’applicazione di una strategia complessiva da parte dell’intero sistema sanitario regionale. E l’istituzione delle Usca (unità speciali di continuità assistenziale) da parte dell’Asp di Agrigento, in ottemperanza a quanto disposto dall’assessorato della salute della Regione siciliana, giusta nota prot. n. 15450 del 18/03/2020, va in questa direzione. Paradossalmente però, proprio l’unità di Sciacca presso il Pte di Menfi, ad oggi rimane l’unica a non avere ricevuto alcuna disponibilità di adesione da parte dei medici titolari e/o sostituti di continuità assistenziale, né tantomeno di medici abilitati e iscritti all’ordine di Agrigento”.

Firenze che ha nelle scorse settimane ricevuto le critiche da parte di molti sindaci del territorio per l’organizzazione dell’ospedale di Sciacca come area Covid infine, conclude:” Mi piacerebbe che gli amministratori del territorio si prodigassero perché si possano avere Usca di Sciacca e Ribera, nel pieno dell’organico per fronteggiare una emergenza Covid-19 che è solo all’inizio di una nuova fase assistenziale, dove le insidie di un nemico invisibile come il Cov SARS -2 , rimangono immutate”.

Anziano margheritese positivo al Covid-19, gli esiti dei tamponi effettuati al Giovanni Paolo II sono negativi

Sabato scorso l’ultimo caso registrato al Giovanni Paolo II di Sciacca. Un anziano paziente di Santa Margherita asintomatico e’ risultato positivo al tampone del Covid-19.

La positivita’ ha fatto scattare il livello di allerta all’interno della struttura ospedaliera che ha effettuato immediatamente uno screening di tamponi alle persone che hanno avuto possibilità di contatto con il degente. Oggi il commissario ha comunicato l’esito negativo di tre tamponi effettuati, mentre ieri gia’ il sindaco di Santa Margherita, Franco Valenti aveva comunicato due tamponi negativi. I familiari dell’anziano sono in isolamento a Santa Margherita per precauzione.

“La negatività dei due pazienti conferma che gli operatori sanitari dell’ospedale di Sciacca hanno agito secondo i protocolli e nella maniera più consona possibile al rispetto delle indicazioni ministeriali e regionali”- dice oggi in una nota Alberto Firenze, commissario ad acta degli ospedali riuniti Sciacca-Ribera.
L’anziano, originario di Santa Margherita, era giunto nel presidio ospedaliero con una autoambulanza del 118, cinque giorni fa per una patologia intestinale: da subito è stato trasferito in radiologia Covid, per il sospetto del medico radiologo di guardia che effettuando sia la tac addome richiesta sia la tac torace, rilevando una polmonite interstiziale.
” A quel punto – ricostruisce il commissario – le recenti procedure implementate dalla funzione commissariale presso gli ospedali riuniti di Sciacca-Ribera, hanno permesso di evidenziare la positività al Covid-19 dell’anziano che da lì a poco, come da indicazioni aziendali, è stato trasferito nell’ospedale Villa Sofia-Cervello, a Palermo.
L’attenzione dei medici della radiologia e dell’area di emergenza ha così permesso di evidenziare una carenza delle istituzioni non sanitarie che di certo non avevano vigilato sulla giusta applicazione della quarantena, visto che il soggetto novantenne, per lo più fermo a letto, è ipotizzabile che sia venuto in contatto con il virus all’interno del proprio nucleo familiare.
Nonostante fosse stato rispettato il corretto distanziamento tra i pazienti e gli operatori sanitari fossero muniti dei Dpi previsti, l’ospedale di Sciacca ha disposto, per eccesso di zelo, i tamponi rinofaringei e test diagnostici per i due soggetti che avevano condiviso la sala d’attesa con l’anziano e per un suo familiare: l’esito dei tre tamponi è stato negativo”.

Alberto Firenze poi accenna alle polemiche che hanno accompagnato anche questo caso, secondo alcuni, esempio della mancata sicurezza di un ospedale misto.
“Al medico radiologo – ha affermato Firenze – andrebbe riconosciuto da quella parte della collettività, troppo spesso attenta solo a provocare allarmismo ingiustificato, di avere agito con tempismo e solerzia. Tutto ha funzionato e ringrazio personalmente tutto il personale sanitario degli ospedali riuniti, che giornalmente svolge il proprio ruolo in silenzio e con grande professionalità”.

Domani a rischio a Sciacca la raccolta della frazione umida dei rifiuti

E’ passata appena qualche settimana dall’ultimo stop e domani, mercoledì 29 aprile, con ogni probabilità, salterà a Sciacca il turno di raccolta della frazione umida dei rifiuti.

I mezzi delle ditte che svolgono il servizio di raccolta sono pieni già da sabato scorso e se nella giornata di ieri è stato possibile effettuare il ritiro dei rifiuti, domani, quasi certamente, salterà la raccolta dell’umido. Il problema riguarda sempre l’impianto di contrada Santa Maria che al momento non sarebbe in condizione di garantire lo svuotamento dei mezzi.