Auto in mare al porto di Sciacca, nessun ferito

Con molta probabilita’ il conducente alla guida ha dimenticato di inserire il freno a mano all’auto che era parcheggiata sulla banchina del molo San Paolo del porto di Sciacca.

L’utilitaria e’ scivolata cosi’ in acqua generando qualche attimo di apprensione svanito non appena ci si e’ accorto che nessuno si trovasse a bordo della vettura.

Sul posto, la polizia municipale di Sciacca e i vigili del fuoco che stanno effettuando le manovre di ripescaggio del mezzo. Non e’ la prima volta che episodi simili si verificano al porto di Sciacca.

Un centro di assistenza polifunzionale a Ribera con medici, avvocati, ingegneri e avvocati lavoreranno gratuitamente (Interviste)

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L’inaugurazione è in programma il 4 novembre prossimo quando a Ribera, in via Verga, sarà inaugurato un centro di assistenza polifunzionale. Medici, avvocati, ingegneri, insegnanti e altre figure professionali svolgeranno, gratuitamente, la propria attività a beneficio di chi versa in precarie condizioni economiche.

Il Rotary ha promosso e finanziato l’iniziativa, stanziando circa 30 mila euro. Il centro verrà aperto in locali di proprietà comunale che il club sta ristrutturando. Questi locali hanno ospitato, fino a qualche anno fa, un ufficio postale.

Ciclista trovato morto sulla provinciale tra Cattolica Eraclea e Montallegro

Il cadavere di un ciclista è stato ritrovato lungo la strada provinciale Cattolica Eraclea – Montallegro. Al momento, l’uomo non è stato ancora identificato: a quanto pare non aveva documenti con sé e il telefonino ha il codice pin. Ad accorgersi di quell’uomo, sul selciato, sarebbe stato il conducente di un furgoncino – un mezzo di passaggio – che ha subito arrestato la marcia ed ha chiamato i soccorritori e le forze dell’ordine.

Non è chiaro al momento cosa sia successo: se il ciclista sia stato investito o meno o se, invece, sia stato colto improvvisamente da un malore mentre si trovava in sella alla sua due ruote. Sul posto, per provare a ricostruire cosa sia effettivamente accaduto, sono già al lavoro i carabinieri delle stazioni di Cattolica Eraclea e Montallegro e gli uomini della polizia municipale.

Domani i funerali di Antonio Mangia nella sua Geraci Siculo

 
Si svolgeranno, domani, sabato 5 ottobre, alle ore 10,30,  nella chiesa di Santa Maria Maggiore della sua amata Geraci Siculo, i funerali di Antonio Mangia, morto il due ottobre scorso in una clinica milanese dove era ricoverato da alcune settimane a causa di problemi cardiaci.

Alle esequie di domani a Geraci partecipera’ anche una delegazione di saccensi, a partire da Calogero Napoli, direttore dei quattro alberghi del complesso di Sciaccamare e fidato collaboratore di patron Mangia, piu’ alcuni rappresentati delle istituzioni.

L’imprenditore turistico, che aveva fondato l’Aeroviaggi, primo tour operator in Sicilia nonostante negli ultimi mesi accusasse gia’ i primi disturbi di salute, non ha mai perso la grande spinta e lucidita’ imprenditoriale, all’inizio dell’estate, aveva inaugurato l’Himera Beach Club, il grande complesso turistico sito nelle immediate vicinanze del comune di Cefalù.

Svuotava il mastello dalla finestra di casa all’area condominiale, denunciata e sanzionata una agrigentina

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Aveva il suo personale modo di conferire la spazzatura lanciandola dalla finestra di casa nell’area del cancello di ingresso al proprio condominio. E’ successo ad Agrigento, dove una cinquantaduenne del posto, M. D. G., queste le sue iniziali, è stata denunciata, dalla polizia di Stato alla Procura, per atti persecutori nei confronti del padrone dello stabile. Alla donna è stata comminata anche una sanzione per abbandono di rifiuti da 600 euro.

Ad notare il pattume sempre sparpagliato nell’area condominiale, è stato il padrone dello stabile che ha chiesto l’intervento della polizia. Successivamente, gli agenti hanno avviato una indagine con la quale hanno anche acquisito dei file video del sistema di video sorveglianza del palazzo che ha appurato che le donna fosse la causa del pattume in quell’area che compiva abitualmente. Oltre alla sanzione per lei anche la denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento per atti  persecutori a carico dell’agrigentino di 76 anni.

Denunciato un riberese, essiccava in casa pianta di marijuana

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Un arresto a Licata e una denuncia a Ribera. Continuano senza sosta, in tutta la provincia, i servizi straordinari di contrasto alle sostanze stupefacenti, disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento. Nell’ambito di queste specifiche attività antidroga svolte sul campo, l’Arma dei Carabinieri ha messo a segno altri due risultati che si sommano a quelli delle scorse settimane. Si tratta di un arresto di un operaio licatese venticinquenne, Serravalle Nicol, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e della denuncia, sempre per lo stesso reato, nei confronti di V. A., quarantaduenne riberese. Scendendo nel dettaglio, a Licata, i Carabinieri della sezione operativa della Compagnia, durante uno dei numerosi pattugliamenti nelle principali piazze di spaccio della droga, hanno individuato e perquisito l’abitazione di un giovane operaio licatese, già noto alle forze dell’ordine. Rovistando tra la biancheria, i carabinieri hanno visto saltare fuori un panetto di “hashish” da un etto, occultato in un cassetto nella stanza da letto del venticinquenne. Per lui, sono scattate le manette ai polsi e gli arresti domiciliari. Sull’altro versante della provincia, invece, i Carabinieri della Tenenza di Ribera hanno effettuato una perquisizione ad un riberese, disoccupato che da qualche tempo era nel mirino dei militari impegnati nei servizi antidroga. In casa, il quarantaduenne stava essiccando una pianta di “marijuana”, alta 140 centimetri, carica di infiorescenze che sono le parti della pianta dove è maggiormente concentrato il tetraidrocannabinolo, principio attivo della marijuana, comunemente detto THC.

Anche per il riberese è stata contestata la detenzione ai fini di spaccio di droga. Le analisi chimiche rileveranno la quantita’ e la dose.

Settanta insegnanti da 40 scuole siciliane all’Oasi Marevivo di Eraclea Minoa per il progetto “Educational plastic free”

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Non sono soltanto gli studenti ad essere coinvolti nelle iniziative che mirano alla salvaguardia dell’ambiente organizzate da Marevivo. L’associazione ha, infatti, organizzato un incontro denominato “Educational plastic free” rivolto agli insegnanti.

Ben 70, provenienti da 40 scuole di ogni ordine e grado della provincia agrigentina, hanno partecipato all’iniziativa che si è svolta presso il centro di educazione ambientale Oasi Marevivo di Eraclea Minoa. Gli insegnanti sono stati guidati dagli educatori ambientali dell’associazione nella visita di alcuni dei siti tra i più belli del territorio nella fascia costiera che va da Capo Bianco a Torre Salsa, passando per i comuni compresi tra Ribera e Siculiana.

L’incontro ha avuto anche l’obiettivo di far conoscere le iniziative e i progetti che Marevivo sta sviluppando che collimano perfettamente con la scuola, l’educazione civica e la tutela dell’ambiente.

<<Marevivo ritiene estremamente importante coinvolgere la scuola in tutte le iniziative messe in campo quest’anno e che c’impegnaranno per tanto tempo a venire, perché riteniamo che sensibilizzare giovani e educatori è strategico per superare le povertà culturali che costituiscono una delle cause della disaffezione al territorio e all’ambiente – afferma Fabio Galluzzo responsabile della delegazione siciliana di Marevivo – Puntiamo moltissimo al coinvolgimento dei giovani, che da più parti del mondo si stanno mobilitando per richiamare gli adulti ad una presa di coscienza che assicuri loro un futuro, e per questo crediamo sia indispensabile trasferire ai loro insegnanti informazioni e nuove metodologie d’intervento che avvicinino i giovani al loro territorio per conoscerlo, apprezzarlo guidandoli alla consapevolezza e al dovere che sta in capo a tutti del rispetto e della tutela. E’ nostra intenzione portare presso la Foce un gran numero di studenti siciliani – continua Fabio Galluzzo – per spiegare i contenuti del progetto, ma anche per illustrare le cause che provocano l’inquinamento dei fiumi e del mare e tentare di far sviluppare idee utili alla promozione e valorizzazione dell’area di riferimento. Il progetto – conclude – avrà un futuro dopo la sua conclusione, se saremo capaci di suscitare tra i partecipanti l’attaccamento e la nascita di idee progettuali utili a trasformarsi in occasioni di sviluppo per questo i territorio, che per l’assenza di possibilità lavorative vede andar via, oramai, troppi giovani>>.

Gli insegnanti partecipanti hanno, così, avuto modo di apprezzare le bellezze dei luoghi visitati lasciandosi coinvolgere dall’approccio fresco e trascinante dei giovani educatori di Marevivo che hanno svolto delle brevi lezioni di biologia marina, botanica e geologia.

Resta in carcere la madre della ragazzina che sarebbe stata costretta a subire atti sessuali a Menfi e Gibellina

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La Corte di Cassazione ha confermato la custodia cautelare in carcere per la madre della ragazzina che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina. La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’avvocato Antonino Sutera.

Il difensore attende adesso l’esito dell’appello cautelare da parte del Tribunale di Palermo in merito all’attenuazione della misura.  La madre è in carcere, accusata di induzione alla prostituzione minorile. Nell’inchiesta ci sono altri indagati che avrebbero compiuto atti sessuali con la ragazzina.

Festa a Menfi per l’arrivo delle tartarughe “Caretta-caretta”

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“Arrivederci a fra vent’anni, quando le femmine torneranno a depositare le uova. Questo è infatti quello che fanno le mamme tartarughe marine quando devono depositare le proprie uova: dove nascono tornano per nidificare”. Così affermano dal Wwf facendo notare che è salito a 82 il numero delle tartarughe nate sulla spiaggia di Lido Fiori, a Menfi, e che hanno già preso il mare. Lo stesso gruppo del Wwf, guidato da Giuseppe Mazzotta, ha recuperato una tartaruga di grandi dimensioni a Sciacca, segnalata dal circolo nautico “Il Corallo”, che si trova adesso presso il centro di Cattolica Eraclea.

E a Menfi è festa da quando, una decina di giorni fa, fu scoperta per caso l’esistenza di questo nido di tartaruga marina e oltre 50 tartarughine furono recuperate dai cittadini. Le hanno trovate al buio che di portavano in direzione opposta al mare, attratte dalla luce.

Furono salvate dai menfitani da una morte certa e liberate in mare dai volontari e operatori dei Progetti Tartarughe Marine ed EuroTurtles WWF, intervenuti tempestivamente.

Di concerto con la Ripartizione Faunistica e la Guardia Costiera, è stata eseguita l’ispezione del nido dove sono state trovate ben 107 uova di cui 82 schiuse, con quattro tartarughine intrappolate sotto la sabbia che sono state prontamente liberate in mare.

Ancora un capitolo di civiltà si chiude su Menfi, città simbolo di una Sicilia che si riscatta e offre il meglio di sé.

Nel processo di mafia Icaro il procuratore generale chiede la conferma di 9 condanne

Il sostituto procuratore generale di Palermo, Emanuele Ravaglioli, ha chiesto la conferma di nove condanne nel processo di appello scaturito dalla maxi inchiesta antimafia “Icaro”.

L’accusa ha chiesto per Antonino Abate, 32 anni, di Montevago, 16 anni di reclusione; per Carmelo Bruno, 51 anni, di Motta Santa Anastasia, 4 anni; Roberto Carobene, 42 anni, di Motta Santa Anastasia, 4 anni; Antonino Grimaldi, 58 anni, di Cattolica Eraclea, 16 anni; Stefano Marrella, 62 anni, di Montallegro, 20 anni; Vincenzo Marrella, 44 anni, di Montallegro, 16 anni; Vincenzo Marrella, 63 anni, di Montallegro, 20 anni; Gaspare Nilo Secolonovo, 50 anni, di Santa Margherita Belice, 5 anni e 6 mesi e Francesco Tortorici, 39 anni, di Montallegro, 16 anni.

Le difese discuteranno il 12 novembre e il 3 dicembre. I difensori sono gli avvocati Barbara Garascia, Antonino Gaziano, Salvatore Maurizio Buggea, Maurizio Gaudio e Salvatore Salvago. Poi la sentenza.