Il Kiwanis di Sciacca dona mascherine, guanti e tute sanitarie al personale medico ed infermieristico del Giovanni Paolo II

Il Kiwanis di Sciacca, grazie alla collaborazione ed alla solidarietà di tutti i soci, ha effettuato una donazione di presidi medici per il personale medico ed infermieristico dell’ospedale Giovanni Paolo II. Nello specifico, sono state consegnate mascherine, guanti e tute sanitarie.

Ancora un gesto di grande solidarietà, a Sciacca, durante l’emergenza Covid-19. Questa volta arriva dai volontari del Kiwanis. “Siamo coscienti del fatto che questa donazione è come una piccola goccia nell’oceano – sottolineano dal Kiwanis – ma tante piccole gocce possono fare la differenza”. Il club ha ringraziato per la collaborazione la Assi-Dental Forniture Odontoiatriche per avere fornito tempestivamente il materiale richiesto. Sono tante le iniziative a scopo benefico che, in questi giorni, a Sciacca, sono state promosse per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. In particolare, i supermercati hanno partecipato all’azione solidale per aiutare tante famiglie in difficoltà offrendo dei buoni spesa, ed anche l’imprenditore di Sciacca, Enzo Baldassano, sta organizzando la consegna di tre tonnellate di generi alimentari da donare a chi ha più bisogno in questo grave momento di crisi.

Generi alimentari a famiglie di Sciacca in difficoltà nel nome di Maria Amico

Una persona di Sciacca che era vicina a Maria Amico, l’insegnante morta quattro anni fa e che ha ricevuto anche il premio della bontà per le sue iniziative in favore dei poveri, ha promosso la donazione di quaranta confezioni di generi alimentari, tutti di prima necessità, destinate alla chiesa del Sacro Cuore.

E’ stato il supermercato Cidis presso il centro Il Corallo a ricevere l’incarico ed a portare i generi alimentari alla chiesa del Sacro Cuore che si occuperà di consegnarli a famiglie che in difficoltà che assiste. Maria Amico per molti anni ha operato sia nella parrocchia di San Michele allora guidata da don Angelo Lana che nella chiesa del Sacro Cuore della quale ha seguito anche la realizzazione dei lavori e l’apertura.

Aggiornamento dei dati in Sicilia, crescono i contagiati e anche i decessi

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (giovedì 2 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 17.833.
Di questi sono risultati positivi 1.791 (+73 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.606 persone (+62).

Sono ricoverati 576 pazienti (+8 rispetto a ieri), di cui 73 in terapia intensiva (+1), mentre 1.030 (+54) sono in isolamento domiciliare, 92 guariti (+6) e 93 deceduti (+5).

Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Il legame tra COVID-19 e le Malattie del cuore. Cosa sappiamo?

Sul COVID-19 abbiamo imparato a conoscere tanto, nelle ultime settimane, alcuni studi hanno ipotizzato un legame tra l’infezione e le patologie cardiache.
Le problematiche cardiovascolari rendono i pazienti ad alto rischio.
Che relazione c’è tra l’assunzione di farmaci anti ipertensivi e lo sviluppo dell’iniezione da Covid19? Ma non solo coronavirus, In Italia Le malattie del cuore sono la prima causa di morte, gli attacchi cardiaci sono aumentati in questo periodo?
Ne abbiamo parlato con il cardiochirurgo Daniele Merlo.

I supermercati di Sciacca partecipano all’azione solidale per aiutare le famiglie in difficoltà (Intervista)

Buoni spesa arrivano a Sciacca anche dai supermercati per aiutare la gente in difficoltà. Le attività contribuiscono e il loro gesta sta consentendo di aumentare sempre più il quantitativo di generi alimentari che vengono distribuiti.

Calogero Roberto, che opera in uno dei supermercati Crai di Sciacca, in un’intervista a Risoluto.it, riferisce anche che non mancano generi alimentari e che la gente non deve temere di rimanere spiazzata.

Baldassano: “Mi sono fatto guidare dal cuore e ho dato 3 tonnellate di generi alimentari a chi si trova in difficoltà” (Intervista)

L’imprenditore Enzo Baldassano di Sciacca sta preparando in queste ore le tre tonnellate di generi alimentari da consegnare, attraverso l’organizzazione predisposta dal Comune, alle famiglie di Sciacca che si trovano in difficoltà economiche. Dalla farina all’olio, dalla passata di pomodoro ai legumi, questi prodotti arriveranno presto nelle case delle famiglie saccensi che si trovano in difficoltà.

L’imprenditore, in un’intervista a Risoluto.it, sottolinea che con la chiusura di pizzerie e ristoranti anche per il suo settore le cose non vanno bene, “ma ho sentito di farlo, dovevo aiutare le famiglie della mia città – dice – e rispondere a una chiamata che mi è venuta dal cuore”.

Musumeci: “Troppa gente in giro, telefono ai prefetti”

Una telefonata ai nove prefetti dell’Isola per esortali a intensificare la presenza delle Forze dell’ordine nei centri urbani, con sanzioni gravissime nei confronti di chi si fa trovare in giro senza avere una giustificazione accettabile. L’ha preannunciata il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo nel corso della trasmissione Omnibus in onda su La7.
«Sono molto preoccupato – ha affermato il governatore – per l’atteggiamento di relax che ha assunto la popolazione del Sud, e in particolare quella della Sicilia, negli ultimi giorni. Finora abbiamo osservato rigorosamente le norme, secondo cui bisogna restare a casa. Ma ora c’è una sorta di ‘liberi tutti’, con l’errata consapevolezza che il peggio sia passato e con il fatalismo tipico e l’aria scanzonata di noi meridionali che ci possiamo concedere anche il lusso di un passeggiata di un’ora. Chi fa questo è un irresponsabile che mette a rischio la propria vita e quella degli altri».
E ancora: «Dobbiamo fare ancora qualche settimana di sacrificio se il picco deve arrivare dobbiamo evitarlo, altrimenti vanifichiamo gli sforzi incredibili di tantissime famiglie che non possono più fare la spesa e che hanno spento persino il frigo perché non hanno più nulla da conservare». 
Musumeci ha ricordato le misure fin qui disposte e comunicato gli ultimi dati sulla diffusione della pandemia in Sicilia. «Abbiamo adottato, fin dall’inizio – ha puntualizzato – una linea di rigore che finora ha pagato, ma sappiamo benissimo che il picco deve arrivare e lo aspettiamo per la metà di aprile. Abbiamo finora 1.718 positivi, 72 pazienti in terapia intensiva e 86 guariti e abbiamo registrati 88 perdite con quattro zone rosse».
Tra i provvedimenti, la limitazione degli ingressi dallo Stretto di Messina: «Da diverso tempo – ha ricordato il governatore – abbiamo limitato gli accessi nell’Isola anche con i traghetti che da 24 sono passati a 4 corse giornaliere. Siamo fermamente convinti che le due settimane che arriveranno saranno quelle determinanti ed è in questo momento che bisogna tenere alta la guardia. Abbiamo anche limitato – ha spiegato Musumeci – le corse dei treni e gli aerei arrivano soltanto da Roma Fiumicino. Dobbiamo convincerci che, in questo momento, ogni siciliano deve rimanere dove si trova».
Infine, il tema dei dispositivi individuali di protezione, che sono insufficienti per le esigenze degli operatori sanitari duramente impegnati per contenere la diffusione del contagio e assistere i pazienti ricoverati negli ospedali siciliani. «L’unità di crisi nazionale – ha concluso – si era presa l’incarico di distribuire alle periferie il materiale di protezione, ma anche i ventilatori, necessari per realizzare i posti di terapia intensiva. Sono arrivati in maniera insufficiente e inadeguata. Ci sono stati degli errori iniziali, che hanno creato un diffuso malessere soprattutto tra gli operatori sanitari e di cui adesso è bene non si parli, perché in tempo di guerra non si fanno processi».
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Buoni spesa, cittadino va dal Sindaco per restituire quello che non aveva speso

Notizie che fanno bene in queste settimane difficili. Accade a Petrosino, in provincia di Trapani.
Un cittadino senza una fonte di reddito che ieri aveva ricevuto uno dei buoni spesa messi in campo dal Governo nazionale e dalla Regione Siciliana a causa dell’emergenza Coronavirus, si è recato in Comune per restituire quello che non aveva speso. A darne notizia è il Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone: “A volte succedono gesti bellissimi che ci fanno fermare per un attimo e riflettere. Un signore ieri, con zero reddito, aveva ritirato i buoni spesa per la sua famiglia. Oggi è tornato per ridarci quello che non aveva speso. La dignità e l’umanità degli umili“.

La Valenti richiama al rigore i saccensi: “Contagiati anche dei nostri giovani, non e’ il momento di un allentamento”.


“Due dati significativi che ci devono indurre a una legittima preoccupazione e a non abbassare la guardia: negli ultimi giorni sono aumentati i contagi nella nostra città, anche tra soggetti giovani, e con casi che non hanno avuto contatti con l’ospedale”. Parte dalla situazione sanitaria attuale il sindaco Francesca Valenti nel video comunicato di oggi in cui evidenzia ancora una volta la fragilità di un territorio molto esposto al contagio, come il resto della regione: “Non ci può essere un allentamento delle restrizioni. Non è il momento. Dobbiamo tutelare la nostra salute. E solo seguendo le misure, solo resistendo, usciremo da un incubo che non ci fa dormire”.

Il sindaco richiama i cittadini al rigoroso rispetto delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del coronavirus, prorogate dal presidente del Consiglio dei Ministri e dal presidente della Regione (restano ferme, e dunque sempre valide, le restrizioni per la città di Sciacca contenute nell’ordinanza n. 41 emanata dal sindaco Francesca Valenti lo scorso 20 marzo).

Il sindaco parla anche della battaglia condotta assieme ad altri sindaci agrigentini per essere coinvolti da tutte le altre istituzioni, soprattutto autorità sanitarie, in decisioni che riguardano tutti. E parla della battaglia per garantire la sicurezza dell’ospedale Giovanni Paolo II.

Il sindaco Francesca Valenti illustra, infine, le misure sociali adottate in questi giorni a Sciacca per aiutare i cittadini e le famiglie in difficoltà come i buoni spesa (l’avviso è di ieri) e lo sportello di supporto psico-sociale.

Report differenti tra enti, ma Sciacca ancora il comune con piu’ contagi. Cresce di un caso Ribera.

Report diversi tra i diversi enti. Ancora confusione sui dati in provincia. E’ stato diffuso dalla Prefettura il report da parte sui contagi in provincia di Agrigento. Il dato e’ aggiornato alle ore 17 di ieri e certifica 96 positivi per la precisione. Poi dato che va sistemato con i guariti e decessi. Due guariti e’ un decesso. Quindi 93 i positivi.

Mentre per l’azienda sanitaria provinciale, su 1163 tamponi effettuati sono 81 quelli positivi. Fra le città che hanno registrato più tamponi positivi c’è Sciacca con 22, Menfi ed Agrigento con 9, Licata con 8 e Ribera è salita a 7.

Quindici gli agrigentini che sono ancora ricoverati in ospedali fuori dalla provincia. Stando ai dati forniti dall’Asp alla Prefettura, questa la distribuzione territoriale: Agrigento 9 casi, Aragona 1 caso, Camastra: 1, Canicattì: 4, Favara: 3, Lampedusa: 1, Licata: 8, Menfi: 9, Montallegro: 1, Palma di Montechiaro: 5, Porto Empedocle: 1, Raffadali: 3, Ribera: 7, Santa Margherita Belice: 3, Sciacca: 22 e Siculiana: 1.