Strage di cani randagi a Licata: uccisi da polpette avvelenate

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Randagi senza tregua, cani uccisi da “polpette” stracolme di veleno

Ad oggi, sono più di dieci i cani avvelenati senza pietà a Licata. I cittadini sono allarmati e hanno chiesto aiuto all’amministrazione comunale .

Il fatto è accaduto a Mollarella. Ieri un nuovo caso di avvelenamento. Le esche, di cui starebbe facendo uso qualcuno, sono delle polpette piene di veleno. Sono tanti i licatesi che si appellano all’amministrazione comunale nella speranza di ricevere un aiuto concreto. Anche gli animalisti sperano che si faccia maggiore chiarezza su un caso che, in città, sta destando grande preoccupazione.

Nuove strategie contro l’autismo: associazioni e Asp uniti per un piano comune di contrasto

Il direttore generale dell’Asp di Agrigento, Giulio Santonocito, ha voluto incontrare i responsabili delle associazioni, tra cui alcune di Sciacca, che si occupano di sostenere i pazienti affetti da disturbo autistico con l’obiettivo di garantire ampi margini di crescita dei processi di assistenza e cura.


L’aspetto innovativo di cui si è parlato nel corso dell’incontro di ieri, presso la Cittadella della Salute ad Agrigento, è rappresentato dalla possibilità di istituire delle “mini equipe” itineranti in grado di accorciare le distanze e portare il sostegno dei professionisti direttamente nelle sedi in cui vivono i pazienti, oltre al fatto di potere sostenere i giovani impegnati in attività sportive e ludico-ricreative, grazie alla stretta collaborazione fra operatori sanitari ed educatori. Ad oggi, oltre ad un Centro aziendale che prevede l’assunzione di nuove figure professionali, l’Asp si avvale del contributo di due centri diurni esterni, uno a Canicattì ed uno a Menfi, che possono assistere i pazienti dai tre ai venti anni d’età.

Decisione dell’Ati, l’opposizione: “Per la Valenti un momento celebrativo e una vittoria di Pirro”

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Ricorrono ad una locuzione storica per descrivere il momento dopo la decisione dell’Ati per la società consortile speciale che ha portato l’indomani il sindaco Francesca Valenti a convocare una conferenza stampa per sottolineare l’importanza del voto dell’Assemblea Territoriale Idrica sulla vicenda acqua pubblica in provincia. La Valenti come Pirro, secondo l’opposizione, vince ma ad un prezzo troppo alto.

“Nel corso della sua conferenza stampa sull’assemblea dei Sindaci dell’ATI – scrive l’opposizione più l’ex consigliere di maggioranza Cinzia Deliberto – così come è ormai nel suo costume, ha posto in essere un’autentica autocelebrazione, forse finalizzata al recupero di un consenso popolare ormai ai minimi storici, ma non ha trattato i temi più significativi che devono essere affrontati e risolti sulla gestione del servizio idrico integrato.

Non è entrata nel merito delle questioni concrete sul tema, come hanno fatto molti commentatori attenti tra cui il Sindaco di Ribera Carmelo Pace.

Intanto alla decisione del 27 settembre si è potuti arrivare grazie all’interdittiva antimafia della Prefettura di Agrigento, confermata anche in sede di Giustizia Amministrativa, che ha costituito il vero momento di svolta per il superamento della gestione privatistica.

E comunque al termine di un lungo procedimento amministrativo già iniziato negli anni scorsi. E questo andava rimarcato non foss’altro per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo “risultato”.

Secondo l’opposizione, la Valenti non è entrata nel merito del vero nodo che oggi interessa la cittadinanza che è quello dell’efficienza e soprattutto della economicità e sostenibilità del costo del servizio.

“Questo obiettivo – scrive l’opposizione – potrà essere raggiunto se tutte le fonti di approvvigionamento della nostra provincia quindi anche quelle dei comuni non consegnatari potranno essere messe a regime, nel principio della solidarietà , in tal modo, si potrà evitare il gravosissimo peso del costo dell’acqua che siamo costretti ad acquistare da Siciliacque.

Su questo ci sono ancora molti passaggi che devono essere compiuti e su cui il nostro Sindaco non pare comportarsi in linea con le battaglie che il Comune di Sciacca porta avanti da tempo.

Abbiamo appreso, anche dalla stampa, che come Presidente del Direttivo si è apertamente schierata con i Comuni non consegnatari, provando a far votare all’Assemblea una proroga di 18 mesi nei confronti di questi comuni, (poi rinviata), nonostante l’art.147 ed un parere del Ministero dell’Ambiente, che trovasi agli atti dell’ATI, dicano esplicitamente che le condizioni per una gestione diretta avrebbero dovuto essere presenti sin dal momento dell’entrata in vigore della legge.

Nutriamo allora il forte timore che, nonostante la scelta compiuta dall’assemblea dei Sindaci, alla fine il costo del servizio non si ridurrà ed anzi, a causa delle spese di funzionamento dell’azienda speciale consortile che graveranno sui comuni, inizialmente potrà addirittura pesare di più sulla tariffa.

Preannunciamo sin d’ora che chiederemo all’Ati tutti gli atti ed i verbali dei direttivi e delle Assemblee che hanno trattato questi temi perché è opportuno fare chiarezza sui voti e gli interventi posti in essere dalla Prof.ssa Valenti.

Vorremo capire perche’ il Sindaco di Sciacca si schiera in assemblea con i comuni non consegnatari. Forse quando parla di promessa mantenuta si riferisce alla proroga che voleva far votare per favorire i comuni non consegnatari?,

Né, appare ammissibile affermare, come fa il Sindaco, che il costo del servizio potrà abbassarsi, con la riduzione del personale, senza prima risolvere il problema della messa a regime di tutte le fonti comprese quelle dei comuni non consegnatari”.

“Riteniamo – concludono – che sul delicato argomento della gestione del servizio idrico, anche per evitare facili illusioni, occorre argomentare con chiarezza e verità nei confronti della cittadinanza.

E su questo ci impegneremo anche con le preannunciate iniziative di ulteriore ed approfondita conoscenza degli atti che metteremo immediatamente in pratica”.

Appaltati i lavori di messa in sicurezza della provinciale Sciacca-Menfi, intervento da mezzo milione di euro

Sarà soggetta a notevoli miglioramenti la strada provinciale 79-A Sciacca-Menfi, importante via di collegamento tra i due comuni costieri. L’Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato infatti l’appalto per i lavori di eliminazione di pericolo e il ripristino della normale transitabilità su questa strada, ove da tempo erano presenti diverse criticità. Il finanziamento era stato ottenuto grazie ai fondi della Regione Siciliana concernente l’Accordo di Programma Quadro).
    L’appalto, gestito in modalità telematica, è stato aggiudicato provvisoriamente all’impresa Peloritana Appalti, con sede a Barcellona Pozzo di Gotto, che ha offerto il ribasso del 28,5959% sull’importo soggetto a ribasso di 581.285,19 euro, per un importo netto di 415.061,46 euro ai quali vanno aggiunti 12.384,16 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale complessivo di 427.445,62 euro.  I lavori dovranno essere effettuati dall’impresa aggiudicataria entro 365 giorni lavorativi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori, e consentiranno di eliminare le condizioni di pericolo, determinate principalmente dalle avversità atmosferiche degli scorsi anni, con interventi che interessano i tratti danneggiati da eventi atmosferici avversi negli anni scorsi.    Tra i vari interventi, sono previsti l’adeguamento e il ripristino delle barriere di protezione, la messa in sicurezza delle scarpate con gabbionate metalliche, palificazioni, rifacimento totale e bitumazione dei tratti danneggiati, adeguamento della segnaletica. Sulla stessa strada provinciale ed altre strade secondarie dello stesso comprensorio, è stato finanziato un altro progetto elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali (importo complessivo 1.627.017,28 euro, fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia), per la cui attuazione sono già in corso le procedure di esame delle offerte presentate entro lo scorso 19 settembre, data di scadenza del relativo bando di gara. 

Sei milioni di euro bloccati da un anno per ripulire il Sosio-Verdura: fermi i lavori e gli agricoltori temono il peggio

I lavori per la pulizia del fiume Sosio-Verdura non sono stati ancora avviati per i ritardi nella concessione dei pareri di diversi enti che si occupano dell’impatto ambientale su vaste aree di siti di interesse comunitario (Sic).

Sono tante le lamentele e i disagi di migliaia di agricoltori preoccupati per il futuro delle loro aziende agricole. “Le preoccupazioni del mondo agricolo – afferma Andrea Puleo, responsabile di zona e conoscitore del territorio – sono legittime, anche in vista delle piogge autunnali che potrebbero fare il loro ingresso tra meno di un mese. In tal modo – continua Puleo – il territorio, che costeggia tutta la valle del fiume Sosio-Verdura, si troverebbe nelle stesse condizioni del 2-3 novembre scorso quando una terribile bomba d’acqua mise in ginocchio agrumeti, caseggiati e strade rurali. Da allora, nonostante le promesse fatte dal governo Musumeci, non è cambiato nulla ed emerge una situazione di totale stallo, con il letto del fiume stravolto e il pericolo incombente”.

Sfiorano il coma etilico: due studenti finiscono in ospedale

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Un ragazzo è svenuto mentre l’altro si è sentito male. Due minorenni sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dopo avere bevuto per tutta la sera senza sosta durante una festa .

I due se la sono vista davvero brutta e, per poco, non si è sfiorata la tragedia. Uno dei due studenti era quasi in coma etilico. I medici sono prontamente intervenuti per evitare il peggio e, fortunatamente, sono riusciti ad aiutare e a prestare subito soccorso ai ragazzi.

A Burgio e Lucca Sicula stabilizzati 33 precari e in municipio arrivano le torte

Burgio e Lucca Sicula hanno stabilizzato ieri i precari storici dei comuni, unità che da 30 anni attendevano un contratto a tempo indeterminato.

Sono 18 le unità stabilizzate a Burgio con contratto a tempo indeterminato e 15 a Lucca Sicula. Di giornata storica hanno parlato i due sindaci, Franco Matinella e Salvatore Dazzo, che, grazie alle nuove possibilità della legge Madia, sono intervenuti ponendo fine a una vicenda di precariato che andava avanti da molti anni.

Per 9 dei 18 stabilizzati a Burgio contratto di 18 ore, per 5 di 20 ore e per 4 di 24 ore settimanali. A Lucca Sicula, invece, l’attesa per i precari durava da 30 anni e sono stati stabilizzati i 15 con contratto a tempo indeterminato, tutti per 24 ore settimanali, lo stesso numero di ore del precedente contratto.

Acqua pubblica, il sindaco di Raffadali incontra il Prefetto

Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, lunedì 7 ottobre, incontrerà il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, per una riunione operativa per definire la delicata questione del passaggio del servizio idrico dall’ex Girgenti Acque al comune di Raffadali.

“La definizione di tale incontro con Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento – dichiara Silvio Cuffaro – a cui va il mio personale ringraziamento, risulta necessaria per scongiurare ogni eventuale problema di ordine pubblico, viste le aspettative dei miei concittadini che all’unisono chiedono il ripristino della gestione dell’acqua pubblica quale prerogativa indiscutibile n capo al comune. L’auspicio – aggiunge Cuffaro – è quello che emerga una sostanziale unità di intenti, finalizzata alla definizione di comuni obiettivi volti al superamento delle attuali criticità e al miglioramento della qualità e dell’economicità del servizio. L’obiettivo – conclude Cuffaro – è quello che si arrivi a formulare, congiuntamente, un nuovo piano di utilizzo delle risorse idriche, idoneo a garantire assoluta autonomia al comune di Raffadali nel reperimento delle fonti e si assicuri, in condizioni di maggiore economicità e di garantita parità di diritti, la continuità dell’erogazione dell’acqua e il pieno rispetto dei parametri ambientali e sanitari”.  

Ambrogio e Bentivegna nella commissione per il rinnovo degli elenchi dei giudici popolari

I consiglieri comunali di Sciacca Giuseppe Ambrogio e Pasquale Bentivegna sono stati nominati componenti della commissione per il rinnovo degli elenchi dei giudici popolari.

La determina è del sindaco, Francesca Valenti. Gli elenchi riguardano sia la Corte di Assise che la Corte di Assise d’Appello. I due consiglieri faranno parte della commissione per un biennio che comprende il 20120 e il 20121. Giuseppe Ambrogio è un consigliere di maggioranza e Pasquale Bentivegna di opposizione.

La Cgil rilancia:”La Calcestruzzi Belice di Montevago sia affidata ai lavoratori”

La Cgil ha indicato questa sera a Montevago la gestione da parte dei lavoratori come il principale obiettivo delle aziende confiscate o sequestrate. Quest’anno il tema del sindacato è “Aziende sequestrate e confiscate. Quale futuro?” e si è voluto partire da Montevago, dall’esperienza della Calcestruzzi Belice. Al Baglio Ingoglia sono intervenuti il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, il segretario regionale della Cgil, Mimma Argurio, e il responsabile nazionale per la legalità del sindacato, Luciano Silvestri. Per la Fillea Cgil assieme a Baglio i segretari regionale e nazionale, Mario Ridulfo e Graziano Gorla. C’era anche l’onorevole Angelo Capodicasa che ha seguito la vicenda da parlamentare nazionale come ha ricordato Mimma Argurio. Presente anche il segretario provinciale della Cgil, Alfonso Buscemi.