Coronavirus: a Menfi chiudono parrucchieri ed estetisti, a Sciacca si lavora con guanti e mascherine e solo su appuntamento

Mentre a Menfi parrucchieri ed estetisti hanno deciso di chiudere le proprie attività a scopo precauzionale, a Sciacca c’è discrezionalità nel settore e si lavora solo su appuntamento, ma rigorosamente con guanti e mascherine.

L’emergenza Coronavirus, anche in Sicilia, sta mettendo in crisi diversi settori dell’economia e molti esercenti lamentano la grave situazione. a Menfi, così, gli hair stylist e gli estetisti hanno deciso, in via precauzionale, di chiudere temporaneamente le proprie attività, fino a quando la situazione non si sarà normalizzata. Diverso, invece, il caso di Sciacca dove, nella categoria in questione, c’è la massima discrezionalità. Alcuni parrucchieri ed estetisti, infatti, hanno deciso di sospendere la propria attività mentre altri hanno scelto di continuare a svolgere normalmente il lavoro muniti, però, di guanti e mascherine e, ove consentito appunto, rispettando la distanza di sicurezza stabilita.

Spazio Centro al sindaco di Sciacca:” Chieda interventi straordinari per il settore, sgravi e agevolazioni per superare la crisi”

L’associazione di categoria “Spazio Centro” che raggruppa la maggior parte dei commercianti del centro storico di Sciacca, ha inviato una nota al sindaco Francesca Valenti e al presidente del consiglio Comunale, Pasquale Montalbano in considerazione dell’emergenza Covid-19 e delle recenti disposizioni che hanno coinvolto anche la Sicilia.

“Nonostante la già profonda situazione di difficoltà economica che perdura da parecchi mesi e si è ulteriormente aggravata in questo primo trimestre del 2020, parecchie imprese del centro storico e non – scrive il direttivo – hanno già provveduto alla sospensione delle proprie attività, sia per dare un attivo contributo e piena collaborazione al contenimento dell’emergenza sanitaria in corso, sia perché, ad oggi e crediamo anche per i prossimi mesi, perdurerà una contrazione della domanda che al momento si attesta al 80/85%.
Tale decisione, tuttavia, avrà un ulteriore impatto su tutto il comparto economico che vive già un periodo di profonda e seria difficoltà pertanto, siamo a richiedere l’adozione immediata di chiari e precisi provvedimenti a sostegno di tutte le attività commerciali sul territorio.
Invitiamo l’amministrazione tutta ad intraprendere i necessari colloqui con le autorità preposte, al fine di non sottovalutare l’impatto che tale emergenza potrà avere sul medio/lungo periodo”.
Nella nota il Consorzio Spazio Centro propone l’adozione di questi provvedimenti: moratoria per le imprese di contributi previdenziali e assistenziali, tasse e imposte, rate mutui, prestiti, esposizioni bancarie a partire da Marzo 2020 e per almeno 12 mesi; sgravi contributivi (assistenziali, previdenziali, ecc) per le imprese; intese con il sistema bancario per flessibilità nella concessione di fidi e aperture di credito verso le imprese a tassi agevolati; rinvio dei termini e delle scadenze correlati a progetti di investimento finanziati con fondi vari (Europei, Regionali, ecc); possibilità di ricollocazione delle somme ancora a disposizione della Regione Sicilia nei vari obiettivi tematici destinandole alle misure necessarie al rilancio del settore commerciale a seguito della crisi
sanitaria “Covid-19”, misure di sostegno alle famiglie attraverso forme di sussidio da destinare alle partite iva; attivazione della CIGS in deroga specifica per tutto il settore del commercio; abolizione per l’anno in corso dei nuovi indicatori sostituenti gli studi di settore (ISA)”.

Demolita la parte pericolante della casa di via Oliveri a Sciacca (Intervista)

Sono stati avviati ieri e verranno completati nelle prossime ore i lavori demolizione delle parti pericolanti dell’immobile di via Oliveri, a Sciacca, parzialmente crollato a Natale del 2019.

Sono i proprietari, una famiglia che vive da molti anni in America, ad avere disposto l’intervento. In cantiere il tecnico di fiducia della famiglia, l’ingegnere Pietro Bivona. I lavori vengono eseguiti dalla ditta Fratelli Certa di Sciacca.

I proprietari, come sottolinea anche il tecnico, vivono da molti anni in America e quando sono venuti a conoscenza di quanto accaduto hanno subito dato disposizione per fare eseguire i lavori che andranno avanti ancora per alcuni giorni nella parte riguardante la messa in sicurezza della struttura. Sarà necessario, infatti, nella parte non interessata dal crollo, realizzare un ponteggio a protezione. Tutta la scalinata riqualificata è già stata liberata dai detriti. I lavori vengono seguiti dall’ufficio tecnico comunale e dall’assessore ai Lavori pubblici, Rosario Lo Cicero.

Maitre saccense dell’Aeroviaggi lancia appello su Fb: “Stagione turistica in bilico, noi stagionali senza sussidio e senza lavoro”

Sì chiama Marco Fazio, e’ saccense, ed e’ uno dei maitre d’hotel di Aeroviaggi, il piu’ grande tour operator presente con molti complessi alberghieri in Sardegna e Sicilia tra cui quello di Sciacca Mare dove il personale e’ in stragrande maggioranza saccense. Si tratta di lavoratori stagionali oggi piu’ che mai preoccupati dall’emergenza Corona virus che rischia di compromettere l’inizio della stagione turistica ai primi di aprile.

Sebbene Aeroviaggi e’ stata una delle aziende piu’ lungimiranti del settore che in piena crisi per il Corona virus ha lanciato un’assicurazione gratuita per le prenotazioni dei suoi clienti, oggi i lavoratori stagionali come Marco che non percepiranno piu’ il sussidio di disoccupazione e che allo stesso tempo non sanno se partira’ regolarmente la stagione ad aprile, sono davvero preoccupati perche’ rischiano non solo di non avere lavoro per i prossimi mesi e se ugualmente la stagione dovesse partire in ritardo si rischia poi di lavorare per meno settimane e di avere poi successivalente un sussidio di disoccupazione ancora piu’ ridotto.

Per questo nel suo video messaggio che si puo’ ascoltare sul suo profilo Facebook, Marco lancia un appello a tutti: al sindaco, agli assessori, ai parlamentari e adulti quelli che si possono fare portavoce della richiesta di questi lavoratori che chiedono un emendamento al meccanismo di accesso alla Naspi che oggi richiede 52 settimane lavorative per il riconoscimento del 75% della retribuzione tassata per la meta’ di quanto lavorato. Solitamente i cosiddetti stagionali lavorano circa sei mesi mesi l’anno.

” Chiediamo solo – afferma Marco- che chi di competenza tenga conto della nostra richiesta in un momento di emergenza che vede in difficolta’ tutto il settore turistico e i suoi lavoratori”.

Emergenza Coronavirus, corteo funebre a Porto Empedocle: denunciate 48 persone

È successo nel primo pomeriggio di ieri, quando ai Carabinieri della Stazione di Porto Empedocle hanno segnalato che, in violazione al noto decreto emesso dal Presidente del Consiglio dei Ministri per arginare la diffusione del coronavirus, fosse in corso un vero e proprio corteo funebre appiedato lungo le vie del paese, in direzione del cimitero.

I Carabinieri sono subito intervenuti, durante il corteo, ed hanno verificato quanto riferito dai passanti. Hanno così identificato e denunciato 48 persone per violazione degli obblighi imposti dall’autorità ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale. Adesso nei loro confronti sarà aperto un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Agrigento per un reato per il quale è previsto l’arresto fino a 3 mesi. L’intervento dei carabinieri si inserisce in un forte giro di vite disposto dal Comando Provinciale di Agrigento finalizzato al rispetto di tutte le prescrizioni disposte dal Governo per limitare la diffusione del virus.

Restano in 4 i positivi in isolamento al Giovanni Paolo II di Sciacca, si continua la fase di screening sugli eventuali contatti degli undici contagiati

Sono quattro le persone in isolamento al Giovanni Paolo II di Sciacca tra gli undici risultati positivi al Covid 19 dopo il caso della dottoressa trasferita al Sant’Elia di Caltanissetta dove si trova ancora ricoverata in condizioni stabili. I soggetti che si trovano in ospedale a Sciacca sono tre pazienti del reparto di medicina e di un familiare. Sono stati collocati tutti in due stanze di isolamento a cio’ preposte. Gli altri soggetti risultati positivi che non avevano sintomi sono stati posti alla quarantena domiciliare. Mentre l’unita’ operativa di medicina non e’ piu’ in quarantena.

Ma si continua l’attivita’ di screning con tamponamenti su tutti quei soggetti che si ipotizza abbiano potuto avere contatti con gli undici risultati contagiati.

Mentre ieri e’ stato effettuato un tampone anche su un soggetto non ricoverato in ospedale, ma che presentava apparentemente i sintomi, risultato poi negativo.

Intanto, le attivita’ programmate delle sale operatorie del nosocomio saccense sono state tutte sospese, slitterano ai prossimi giorni. Per disposizione dell’ Asp si effettuano solo interventi d’urgenza e indifferibili.

(Nella foto in copertina, l’ambulanza del 118 durante un intervento ieri con i dispositivi contro il coronavirus)

Coronavirus, il presidente dell’ordine professionale di Agrigento: “L’emergenza fa emergere la carenza di infermieri”

“L’emergenza Covid-19 ha fatto emergere nel peggiore dei modi la carenza di infermieri”. Lo afferma Salvatore Occhipinti, presidente dell’Ordine Professionale di Agrigento.

“Il coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche regione Sicilia da anni segnala che la carenza di infermieri, stimata in 9.750 unità (elaborazione centro studi FNOPI su conto annuale -ragioneria generale dello Stato – Ministero dell’economia) avrebbe portato la sanità al collasso – aggiunge Occhipinti – e che sarebbe stato difficile durante ilo periodo estivo garantire cure sicure ai cittadini. L’Opi di Agrigento il 10 e 11 maggio del 2019 ha organizzato un congresso che ha coinvolto circa 650 partecipanti tra professionisti sanitari, associazioni e Cittadinanza attiva, sull’evoluzione del sistema 118, le maxi emergenze ed il rischio NBCR in Sicilia. L’iniziativa dell’OPI di Agrigento ha consentito di fare conoscere il funzionamento della macchina dei soccorsi evidenziando i diversi ruoli e comportamenti in un probabile scenario dove è importante che ci sia una adeguata preparazione del personale sanitario”.

Per Occhipinti “un plauso va fatto a tutti gli infermieri che operano nel nostro territorio, con stipendi tra l’altro non adeguati alle competenze espresse,  sia come dipendenti di sanità pubblica e privata che come liberi professionisti, che a causa della gravissima carenza di personale (infermieristico e di supporto), affrontano questa situazione critica con professionalità effettuando turni di servizio massacranti e senza nessun sostegno psicologico. L’evoluzione continua dei bisogni di salute della popolazione richiedono al sistema salute, infermieri adeguatamente formati, capaci di effettuare scelte assistenziali orientate ad un’assistenza appropriata e priva di rischi”

Secondo il presidente Occhipinti “in futuro si dovrà tenere conto che il personale infermieristico rappresenta una variabile determinante del sistema produttivo in sanità e pertanto, le misure di contenimento della spesa sanitaria, a garanzia della sicurezza delle cure, non dovrebbero più prevedere tagli per il personale infermieristico, ma un adeguamento delle attuali carenti dotazioni organiche”.

Conclude, a proposito dell’emergenza sanitaria di questi giorni, sottolineando che “ci ha colto di sorpresa, nella storia della Repubblica non si ricordaci siano state situazioni analoghe, ma la reazione è stata pronta e decisa. E’ importante seguire le indicazioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attuando tutte le misure necessarie per il contenimento del contagio, per questi motivi bisogna che gli operatori sanitari abbiano i DPI necessari per lavorare in sicurezza”.

Integrazione delle ore lavorative e trasformazione contrattuale per gli ex precari del Comune di Montevago

Dopo la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato, arriva un significativo aumento delle ore lavorative e la trasformazione contrattuale per gli ormai ex precari del Comune di Montevago. E’ quanto deciso ieri in sede di contrattazione sindacale ed a comunicarlo è stato il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo.

I dipendenti che avevano un monte ore di 18, 19 o 20, con la modifica del contratto, passeranno a 24 ore settimanali. E’ previsto anche l’aumento a 28 ore per sei dipendenti interni di categoria C. L’orario di lavoro sarà incrementato a 28 ore settimanali anche per il personale esterno (autisti, addetti al verde pubblico, vigili urbani e custode cimiteriale) e a 32 ore per gli addetti alla raccolta differenziata. Tutto questo corrisponderò a uno stipendio migliore per il personale. Inoltre, verrà bandito un concorso pubblico per cinque nuove assunzioni: due dipendenti per l’area tecnica (a 36 ore), un amministrativo e un tecnico informatico (entrambi a 24 ore) e un amministrativo contabile a 18 ore.

“E’ un grande risultato – dichiara il sindaco La Rocca Ruvolo – che ha visto d’accordo tutte le parti della contrattazione. Dopo la storica firma dei contratti a tempo indeterminato per gli ormai ex precari, avvenuta già nel dicembre del 2018, arriva oggi questo traguardo importante che darà più serenità ai nostri dipendenti e alle loro famiglie e che ci consentirà di far funzionare al meglio la macchina amministrativa e di rendere più efficienti tutti servizi offerti ai cittadini”.

Anche due positivi al Coronavirus a Ribera, sono in quarantena domiciliare

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E’ stato il sindaco Carmelo Pace a comuni care i due contagiati del Coronavirus anche a Ribera. Il primo cittadino ha riferito dei due che avendo effettuato il tampone sono risultati positivi al Covid 19.

Sulla vicenda non si hanno dettagli, ma pare che si tratti di due persone che si trovano in questo momento, in quarantena, totalmente isolati in famiglia.

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Cosa significano le nuove disposizioni del Governo? Ecco il vademecum”Io resto a casa”

Ecco un piccolo vademecum che spiega ed esplicita sinteticamente le nuove disposizioni del Governo.