Sospese le attività anche degli albergatori agrigentini: “Chiudiamo per senso di responsabilità”

Chiudono le loro attività anche gli albergatori agrigentini, la comunicazioe è stata effettuata con un nota ufficiale a firma degli associati del settore delle tre sigle: Confcommercio, Cna e Confesercenti

“Spinti dal grande senso di responsabilità – si legge nella nota degli albergatori – e nel rispetto della sicurezza per la salute pubblica, si è deciso di chiudere le attività”.

“La decisione, seppur intrisa di disagio e sofferenza – continua – è frutto della consapevolezza che ciascuno di noi, in questo particolare momento di emergenza per il territorio, è chiamato a dare il proprio contributo per provare a contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus”.

Il settore turistico in provincia è uno dei più danneggiati dall’emergenza sanitaria.

L’imprenditore Salvatore Moncada dona attrezzature all’Asp di Agrigento, sei respiratori e ventilatori in arrivo a fine mese

Arriveranno a fine mese in dotazione all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento grazie alla donazione dell’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada, il patron del gruppo di energia alternativa.

L’imprenditore ha fatto sapere tramite una nota stampa di avere contribuito nell’acquisto di specifici macchinari utili al nosocomio.

La Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha già deliberato l’acquisto di attrezzature ed apparecchiature da donare all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento per un valore di oltre 100 mila Euro, che verranno consegnate entro la fine del mese di marzo.

Stiamo vivendo tutti – si legge nella nota del gruppo- una situazione non felice, anche sul piano economico, tuttavia, comprendendo la gravità di quanto sta accadendo, riteniamo sia giusto dare un concreto apporto di mezzi al nostro territorio per contrastare le conseguenze collegate alla diffusione del virus – dice in una nota – solo se resteremo uniti, non lasciandoci prendere dallo sconforto e soprattutto, solamente se sapremo comprenderci gli uni con gli altri, dimostrando spirito collaborativo e ponendo in essere atteggiamenti rispettosi nei confronti del prossimo, riusciremo a vincere questa battaglia contro un nemico invisibile, che fa paura, ma che può certamente essere sconfitto applicando le direttive nazionali e regionali sulla prevenzione. Solo così, saremo pronti qualora la situazione dovesse diventare critica.

L’imprenditore si augura che questo gesto possa essere da esempio per tutte le altre realtà imprenditoriali che, trovandosi nella condizione di poterlo fare, contribuiscano a rendere più attrezzate e fornite le strutture ospedaliere del territorio agrigentino, consentendo alle stesse di fronteggiare al meglio l’emergenza mediante un aumento della capacità assistenziale”.


Sindaca Valenti e staff al lavoro al Centro Castellucci, in corso la disinfezione dei locali comunali. In mattinata, nuove comunicazioni con un video

Tutti i dipendenti che lavorano quotidianamente all’Ufficio di Gabinetto del sindaco di Sciacca e l’intera Giunta sono al lavoro in questo momento al Centro Castellucci.

Nei locali comunali è in corso la disinfezione e pertanto, primo cittadino e tutto lo staff da questa mattina operano dagli uffici comunali decentrati che si trovano nella sede attigua a Piazza Scandaliato. Con lei anche gli assessori comunali e da lì viene coordinato anche il Coc, il centro operativo comunale, attivato sabato mattina a seguito dell’emergenza.

Nelle prossime ore la Valenti annuncia anche un nuovo video con comunicazioni alla città.

Trovata soluzione alternativa, oggi a Sciacca non mancherà l’acqua

La Gestione Commissariale dell’Ati ha fatto sapere, facendo seguito alla precedente comunicazione con la quale erano stati preannunciati possibili disservizi nella distribuzione idrica, oggi e domani, a Sciacca, che è stata individuata una modalità alternativa per effettuare la distribuzione idrica all’interno della città.

Pertanto, tutti i turni di erogazione previsti nei giorni 11 e 12 marzo – fanno sapere – regolarmente effettuati”.

Coronavirus: cento tamponi effettuati oggi al Giovanni Paolo II di Sciacca, domani i risultati

Cento tamponi sono stati effettuati oggi al Giovanni Paolo II di Sciacca. Riguardano, in larga parte, personale ospedaliero che nei giorni scorsi avrebbe avuto contatti con l’unità operativa di Medicina. I risultati si conosceranno nella giornata di domani.

Intanto, l’unità operativa di Medicina non è più in quarantena e nel territorio non si registrano ulteriori casi di positività al Coronaviruis. Gli ultimi sono i due a Ribera in aggiunta agli 11 accertati a Sciacca ed al giovane di Calamonaci che, giunto in Toscana, è risultato positivo ed ha subito avvisato il sindaco facendo scattare una vasta attività per rintracciare 41 persone che avevano avuto contatti con lo studente e che sono in quarantena domiciliare.

Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 791 tamponi, di cui 729 negativi e 9 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 53 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania).
  Risultano ricoverati 18 pazienti (sei a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 35 sono in isolamento domiciliare. 

Coronavirus, la Procura della Repubblica di Sciacca indaga per concorso colposo in epidemia

La Procura della Repubblica di Sciacca, guidata da Roberta Buzzolani, ha aperto una inchiesta per concorso colposo in epidemia e inosservanza di provvedimento dell’autorità a carico di un cittadino che avrebbe commesso una grave violazione delle normative disposte per far fronte all’emergenza Coronavirus.

   L’inchiesta, su cui gli inquirenti non danno altri particolari, è nata dopo una denuncia e la magistratura ha avvisato del caso l’autorità sanitaria. Il reato di epidemia colposa nella forma aggravata è punito fino a 12 anni.

Emergenza Coronavirus, l’Asp di Agrigento pubblica un avviso urgente per il reclutamento di medici specialistici in varie discipline

​Con un avviso pubblico urgente, già presente sul sito web istituzionale www.aspag.it, l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha deliberato il conferimento di incarichi libero professionali per personale medico da impiegare nella gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus Covid-19.

Il bando ha carattere di eccezionalità e dispone l’assegnazione di 33 posti in svariate discipline: 13 in anestesia e rianimazione, 6 in igiene e medicina preventiva, 5 in patologia clinica, 3 in pneumologia, 3 in infettivologia, e 3 in medicina interna. I candidati avranno tempo sino alle ore 23.59 del 17 marzo prossimo per presentare istanza all’ASP di Agrigento indirizzandola al Direttore Generale. La domanda, in formato file pdf o in altri formati immagine, completa di allegati e delle dichiarazioni di rito, va inoltrata esclusivamente tramite l’utilizzo della posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo@pec.aspag.it. Il provvedimento di reclutamento, reso urgente dalla necessità di fronteggiare con ogni strumento l’emergenza in corso, individua in sei mesi la durata degli incarichi e non instaura un rapporto di pubblico impiego.
Di seguito il link relativo al bando pubblicato sul sito web dell’ASP di Agrigento:
http://www.aspag.it/trasparenza/avviso-pubblico-per-il-conferimento-di-incarichi-libero-professionali-per-il-personale-medico-da-impiegare-per-la-gestione-della-emergenza-da-covid-19-per-le-seguenti-discipline-e-numero-di-posti/

Raccolta regolare dell’umido domani dopo due turni di sospensione

Si svolgerà regolarmente, domani, dopo due turni di sospensione, la raccolta dell’umido a Sciacca. I cittadini potranno esporre regolarmente i mastelli.

Domani, mercoledì 11 marzo 2020, la raccolta della frazione umida dei rifiuti solidi urbani, a Sciacca, avverrà regolarmente. Dopo due turni di sospensione, i cittadini e i titolari delle attività commerciali potranno, pertanto, esporre fuori i mastelli.

Pizza ai tempi del Coronavirus, dopo le 18 niente somministrazione in loco o vendita ma soltanto consegna a domicilio

Se c’è una cosa per cui gli italiani sono stra famosi nel mondo è la pizza. Secondo il decreto varato dal Governo, tutti dovremo anche cambiare il nostro modo di consumarla. Infatti, per le pizzerie, così come gli altri esercizi commerciali di somministrazione vige l’osservanza dell’orario di apertura al pubblico fino alle 18 e con la garanzia del mantenimento delle distanze, mentre dopo le 18 ad esempio, le pizzerie potranno continuare la loro attività ma soltanto con pizza con consegna al domicilio pertanto, non varrà neanche l’asporto per il cittadino che si voglia recare a ritirarla.

La puntualizzazione del decreto è arrivata oggi da parte del comune di Sciacca, quindi dopo le 18 sarà possibile consumare soltanto la pizza in casa.

Coronavirus, Abate: “Nel passato si sarebbe dovuto puntare sui reparti di Malattie Infettive” (Intervista)

Damiano Abate, per anni primario del Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II di Sciacca e con esperienze maturate anche in altre strutture ospedaliere della provincia, lamenta che nel passato, specialmente nell’agrigentino, non si è puntato sui reparti di Malattie Infettive.

“Ci sarebbero state tutte le condizioni per farlo – afferma – e adesso ce ne rendiamo maggiormente conto di questa carenza”.

Il medico indica come assolutamente necessari comportamenti responsabili per fronteggiare un problema “che ha colto tutti di sorpresa, dai vertici delle autorità sanitarie fino ai cittadini”.