I medici di famiglia ricevono telefonate a raffica con richieste di informazioni, Sandullo: “Dico a tutti di mantenere la calma e rispettare le regole” (Intervista)

Nella sola giornata di ieri, domenica, il medico di Sciacca Nino Sandullo ha ricevuto ben 70 telefonate con richieste di informazioni sul Coronavirus. Si è trattato, in particolare, di gente che ha familiari che risiedono al nord e che vogliono rientrare a Sciacca. Sandullo ha dato tutte le informazioni utili e fornito i numeri per dare le comunicazioni alle autorità preposte.

“Bisogna mantenere la calma – dice il medico, in un’intervista a Risoluto.it – e non farsi prendere dall’ansia”.

Nino Sandullo è alle prese con un gran lavoro soprattutto di carattere informativo per rispondere a tutte le domande che gli vengono poste. Il medico saccense ha ben 1500 mutuati.

Siciliani in fuga dalle zone rosse, l’assessore Razza:”Aumenteremo posti letto ma ora più che mai non abbassare la guardia”.

“Abbiamo dimostrato in queste settimane di essere in linea con tutte le regioni e abbiamo contenuto il contagio. La mia preoccupazione è legata al numero fortissimo di casi aggiuntivi per questo esodo indotto al Sud”. Sono le parole dell’l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, che invita, chi rientra dal nord, alla massima prudenza.

“Abbiamo chiesto a tutti i ragazzi di registrarsi al nostro sito – ha affermato Razza – lo hanno fatto in oltre settemila, ed è determinante poter tracciare la presenza di gente che viene in Sicilia dall’area rossa o gialla”. Razza ha parlato anche del rischio che una sanità come quella siciliana non riesca ad affrontare un elevato numero di casi di coronavirus e, in particolare, ha detto: “Dobbiamo fare tesoro dell’esperienza di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, creare più posti letto, anche in terapia intensiva, e contenere il contagio. Ieri il numero dei contagiati è aumentato di pochissime unità, ma questo non deve farci abbassare la guardia. La Sicilia sta lavorando in maniera forte, come tutte le altre regioni italiane. Aumenteremo di 100 posti i letti di terapia intensiva, arrivando a 500 posti nell’Isola”.

Coronavirus, calo delle donazioni all’Avis di Sciacca ma Gallerano rassicura:”Agiamo in sicurezza e con dovute precauzioni”

L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio anche l’Avis di Sciacca che ha visto calare, progressivamente, il numero delle donazioni per la paura del contagio. Ma il direttore Gallerano tranquillizza tutti i donatori: “Sono previste tutte le precauzioni del caso”.

“Ormai da diversi giorni si registra un calo delle donazioni di sangue dovuto, principalmente, alla paura del Coronavirus. Se il trend dovesse continuare, si rischiano gravi ripercussioni sulle terapie necessarie per i pazienti del nostro territorio”. E’ quanto fa sapere in un comunicato Pasquale Gallerano, direttore dell’unità operativa di Medicina Trasfusionale dell’ospedale di Sciacca, che invita tutti a non avere paura di donare il proprio sangue. “Le donazioni possono anche essere prenotate – afferma Gallerano – per evitare assembramenti. L’ingresso, in Avis, avviene dall’esterno, senza commistioni con percorsi comuni a personale e pazienti, e si sta prestando massima attenzione alla sanificazione degli ambienti dedicati all’attività di raccolta sangue. Le donazioni saranno fatte in sicurezza, ma si invitano i donatori a supportare il Sistema Sanitario nel garantire l’approvvigionamento di sangue”. E una nota arriva anche dall’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Agrigento, a firma del presidente Giovanni Vento, che invita i cittadini provenienti dalle zone “a rischio”, ad osservare un periodo di “quarantena” al proprio domicilio, anche in assenza di sintomi clinici avendo cura di informare, al loro arrivo nei Comuni di residenza, il proprio medico curante e l’Asp.

La Mensa della Solidarietà di Sciacca non chiude con l’emergenza, ma pasti caldi distribuiti a casa

Prosegue l’attività della mensa della solidarietà, ma con modalità differenti, per venire incontro alle disposizioni impartite dalle autorità. L’assessore alle Politiche Sociali Gisella Mondino rende noto che la sede di via Santa Caterina sarà aperta mercoledì dalle ore 16 alle ore 19, ma la mensa con pasti caldi sarà sostituita con la consegna di pacchi spesa ai bisognosi con prodotti e cibo secco.  

L’assessore Mondino chiede ai supermercati della città di mettersi in contatto con l’Assessorato al fine di promuovere il recupero delle eccedenze alimentari e la successiva redistribuzione alle strutture caritatevoli e agli enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri e agli emarginati.

Farmacie di Sciacca già pronte e organizzate per l’emergenza, avvisi ai clienti e si indossano le mascherine

Sono il buon esempio, tra i primi pubblici servizi di Sciacca ad essersi adeguati all’emergenza con i giusti dispositivi. Non si può dire lo stesso per altre cittadine.

Nei supermercati, nei negozi alimentari: tutti gli operatori dovrebbero indossare i dispositivi di protezione. Al momento, sono in pochi.

I farmacisti saccensi sono stati i primi a farlo e sui social hanno veicolato ai propri clienti i messaggi per poterli aiutare al meglio.

Qualche farmacia fornendo la disciplina di come adesso, si accede mantenendo le distanze e non tutti insieme, hanno pure accompagnato con un preavviso rivolti a quanti si potrebbero spaventare alla vista dei medici con mascherine e guanti. Un pensiero gentile in un momento di grande apprensione per tutti.

I Cinque Stelle di Ribera a Razza: “Ripristinare la piena funzionalità del Fratelli Parlapiano”

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Il movimento Cinque Stelle di Ribera ha chiesto all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, di ripristinare La piena funzionalità dell’ospedale “Fratelli Parlapiano”. In questo momento “di grave “stress sanitario” chiediamo possano essere varate misure urgenti per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 – scrivono – in favore degli ospedali considerati dismessi”.

“Questa emergenza – aggiungono – ci ha ricordato quanto importante è il servizio sanitario, nonostante i molteplici tagli avvenuti nel corso degli ultimi anni, che hanno portato alla drastica riduzione dei posti letto ed addiritura alla chiusura di importanti presidi ospedalieri. Oggi purtroppo il servizio sanitario non è in grado di sopperire alla emergenza e di affrontarla nel suo complesso, a maggior ragione se il virus continua inesorabilmente a diffondersi nell’intero territorio nazionale”. Nello specifico del nosocomio Crispino ricordano che “ha un ex blocco operatorio, idoneo ad ospitare una terapia intensiva, ed ha una struttura ospedaliera in grado di ospitare nuovi reparti che potrebbero fronteggiare questo stato di emergenza sanitaria”.

Nessuna garanzia dal virus in cella, rivolta dei detenuti anche al Pagliarelli di Palermo

L’effetto e la pura del coronavirus arriva anche in cella, nel carcere palermitano Lorusso di Pagliarelli. Come in altre istituti di pena in Italia anche nel carcere palermitano è scoppiata una rivolta dei detenuti.

Fuori dalle finestre del carcere i detenuti hanno bruciato lenzuoli e carta per attirare l’attenzione. Hanno iniziato a battere contro le sbarre delle celle

.I carcerati chiedono “indulto o amnistia” per tutelare la loro salute. Caos in viale Regione davanti alla struttura, dove si sono riuniti centinaia di parenti. La direttrice Francesca Vazzana sta cercando di dialogare con i detenuti per riportare la calma.

“La situazione al momento è sotto controllo – hs dettoall’Ansa la direttrice del carcere -. I detenuti stanno protestando e noi stiamo cercando di dialogare con loro. Certo le preoccupazioni sono comprensibili, anche noi siamo preoccupati. In un carcere che ospita 1400 detenuti la gestione dell’emergenza, anche perchè in una cella spesso sono in quattro e non si riescono a garantire le misure di sicurezza.

Lavorare nel rispetto delle regole, le pizzerie si adeguano distanziando i tavoli

Le attività devono continuare ad operare anche in questo momento di emergenza Coronavirus, ma bisogna farlo nel rispetto delle regole. Questa sera abbiamo appreso della nuova disposizione dei tavoli alla pizzeria Conte Luna di Sciacca, una tra le più frequentate della città. Certamente lo avranno fatto anche altri locali pubblici e verifichiamo con piacere che c’è consapevolezza dei rischi e dunque ci si adegua e si rispettano le regole. Una bella risposta e un segnale importante.

Sciacca deserta per la paura del Coronavirus, i saccensi rispondono agli appelli

Gli appelli sono stati ascoltati. Sciacca, in prima linea con un numero di contagi molto alto da Coronavirus, resta a casa rispondendo agli appelli che sono stati lanciati da piu’ parti.

A partire di quello della sindaca Francesca Valenti sulla quale oggi e’ gravato il compito di comunicare che il caso di venerdi’ del medico del “Giovanni Paolo II” non era, purtroppo un caso isolato.

Nelle ultime ore anche le disposizioni che riguardano i pubblici esercizi, i luoghi pubblici e privati: niente assembramenti e distanza di almeno un metro.

Occorre cambiare le proprie abitudini e i saccensi che la domenica si concedono passeggiate e cene fuori, stasera sono rimasti a casa come prescritto. Bisognera’ farlo anche nelle prossime ore e per i prossimi giorni. Forza Sciacca!

La movida agrigentina non si arresta, la foto dei giovani a San Leone che indigna

Mentre la nostra provincia registra casi di Coronavirus in una domenica tristissima dove la paura si e’ manifestata violentemente, le immagini della movida agrigentina scattate qualche ora fa indignano. Siamo sul lungomare di San Leone normalmente frequentato dai giovamissimi.

Nonostante le raccomandazioni, i decreti e quello che oggi ha per ovvie ragioni di opportunita’ imposto a tutti nuove abitudini, queste foto documentano il menefreghismo di chi non ha compreso o davvero non ha idea di quanto sta accadendo in barba a tutto .