La collega Alba fuoriesce dall’Ati, la Valenti:”Dimissioni impreviste, imprevedibili e immotivate”

Anna Alba sbatte rumorosamente la porta dell’Ati. Fragorose le dimissioni della prima cittadina di Favara componente del consiglio direttivo dell’Assemblea territoriale Idrica. Non ci sta la sindaca all’immobilismo in cui, secondo lei, sarebbe scivolata l’Ati e cosi’ spiega in una nota inviata anche a mezzo stampa, il perche’ abbia deciso di lasciare il suo posto in quel direttivo che nei mesi scorsi si e’ trovato a dover fronteggiare il commissariamento di Girgenti Acque, il contestato gestore privato dell’acqua in provincia.

Ma Francesca Valenti, la presidente dell’Ati e sindaca di Sciacca, oggi commenta come “impreviste, imprevedibili e immotivate” le dimissioni della collega che sedeva accanto a lei da quando l’Ati nella battaglia contro il gestore era divenuto il fulcro.

La sindaca di Favara dice di aver rinunziato a quel posto dopo aver assistito ad un periodo a suo dire lunghissimo in cui il commissariamento che doveva essere soltanto una fase transitoria, si e’invece trasformata in un pantano nel quale la posizione tra i non consegnatari della rete e i consegnatari non si e’ mai livellata in applicazione della legge 147, ma sono state tenute ben distinte a discapito di chi secondo la sindaca ” annaffia i giardini e chi invece elemosina acqua ogni quindici giorni”.

La Valenti, pero’ replica affermando che mai in consiglio la collega aveva lasciato presagire un tale intendimento e che le decisioni sono state sempre assunte all’unanimità.

Inoltre, la presidente smentendo quanto accusato dalla collega, prospetta invece lavori piuttosto spediti dell’organo territoriale a partire da nuova riunione dell’assemblea indetta per il prossimo due maggio.

“Ci sono state -ha detto la sindaca – diverse difficolta’ legate anche al funzionamento degli uffici dell’Ati, questo e’ innegabile, ma non siamo stati di certo a guardare. Spiace che la collega non fosse presente quando con la riunione dei sindaci, abbiamo abbozzato perfino uno statuto del nuovo assetto”.

Il consigliere “pro movida” rilancia dopo l’episodio della “secchiata” nel pub di Sciacca: “Non si può rimanere a casa a guardare “Il Segreto”

“E faremo musica anche domani sera, visto che é un pre-festivo e non possiamo incoraggiarvi nel rimanere a casa a guardare “Il Segreto”. Così il consigliere comunale Alessandro Curreri ha scelto di commentare l’episodio della secchiata d’acqua gettata da un palazzo su alcuni clienti di un pub di Sciacca alla vigilia della Pasqua.

Il consigliere che è anche p.r. dello stesso pub di piazza Matteotti dove si è verificato lo spiacevole caso dell’acqua gettata sui clienti con un secchio da una residente dal balcone di un palazzo attiguo, a quanto pare, esasperata dai decibel che la musica dal vivo che si stava diffondendo nel local, così ha postato sul proprio profilo Facebook a seguito dei commenti su quanto successo.

Curreri, consigliere del Movimento Cinque Stelle che da sempre sente vicine le tematiche legate alla regolamentazione della movida saccense, anche per i suoi trascorsi come organizzatore di eventi e party, sul social neetwork ha rivolto un invito, anche un po’ provocatoriamente al prossimo appuntamento al pub scrivendo: “Invito alle forze dell’ordine, agli amministratori e agli intellettuali che oggi sono diventati esperti di Movida internazionale From Miami South Beach-Ocean Drive, e genitori a toccare con mano volumi ed orari”.

Il problema del volume della musica in centro storico e nei locali delle località balneari, è un problema che si ripresenta ciclicamente in estate. Ogni anno, il duro braccio di ferro tra residenti e titolari delle attività di somministrazioni di alimenti e bevande continua per l’intera stagione. Spesso si rimedia con i controlli e le sanzioni. Ma gli spiacevoli episodi di cittadini esasperati che si scagliano contro la clientela del locale non sono neanche del tutto nuovi a Sciacca. Alcuni anni fa, al posto dell’acqua, su alcuni clienti seduti ai tavoli di un altro locale, piombarono invece, delle bucce di patate.

Guasto ai pozzi di c/da Carboj e c/da Grattavoli a Sciacca: disagi, anche oggi, nella distribuzione idrica

Già da ieri, Girgenti Acque ha riscontrato un guasto elettromeccanico ai pozzi di c/da Carboj e c/da Grattavoli, nel Comune di Sciacca, pertanto la distribuzione idrica subirà dei rallentamenti anche nella giornata odierna.

L’ anomalia, che ha determinato una improvvisa interruzione della fornitura elettrica da parte di e-distribuzione, rilevata ieri e ripristinata nella mattinata di oggi, ha determinato il mancato apporto idrico ai serbatoi comunali. Di conseguenza, nella giornata di ieri, è stato necessario sospendere la distribuzione idrica che, anche oggi, potrà subire limitazioni e/o slittamenti. Gli operatori della Società, comunque, stanno cercando di risolvere il problema per ripristinare la normale distribuzione idrica che tornerà non appena saranno ultimati i necessari interventi manutentivi, normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici.

“No all’importazione selvaggia e alla mala gestione del settore pesca”, domani si fermerà anche la marineria di Sciacca

Domani anche a Sciacca manifestazione in occasione dello sciopero nazionale del settore pesca. E’ una protesta che parte dal basso, dagli armatori e pescatori, per contrastare “l’importazione selvaggia e la mala gestione del settore pesca”.

L’appuntamento è alle 8 nella zona portuale di Sciacca dove gli operatori della pesca muoveranno verso l’Ufficio Circondariale Marittimo. In un’intervista a Risoluto.it due armatori di Sciacca evidenziano la crisi del settore, le motivazioni della protesta e le difficoltà a mandare avanti le loro attività.

Operazione “Piazza pulita” ad Agrigento: In manette 7 pusher che avevano riversato fiumi di droga nel centro storico della città dei Templi.

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Per mesi, hanno riversato tra i vicoli del centro storico di Agrigento, fiumi di hashish e marijuana. Giovani e giovanissimi i clienti prediletti di una banda di gambiani e nigeriani, che si erano quasi impossessati della centralissima Piazzetta Ravanusella e del dedalo di vie e viuzze della movida.

Spaccio a cielo aperto, di giorno e di notte, nei confronti di ragazzi, frequentatori di pub e di happy hour, o studenti all’uscita di scuola. In più occasioni, la banda non ha esitato, come registrato dalle telecamere dei Carabinieri, a prendere a bottigliate in testa i loro giovani clienti. Arrestata anche una donna di origine belga, ritenuta complice dell’organizzazione. Il blitz, da parte dei carabinieri di Agrigento, è scattato questa notte. I Carabinieri hanno arrestato in tutto sette persone. Cinque sono gambiani, uno nigeriano ed una donna, con passaporto italiano, ma proveniente dal Belgio. Le catture sono state effettuate quasi tutte ad Agrigento. Una sola a Palermo. Perquisiti anche numerosi edifici diroccati ed abbandonati presenti nel centro storico. Venivano utilizzati dai pusher per nascondere la droga. Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento ed è a firma della dottoressa Alessandra Russo. L’esigenza di intervenire subito con i fermi si è resa necessaria, sia a causa della violenza e della sfrontatezza con cui operava il gruppo criminale, sia per il pericolo che lo stesso facesse perdere le proprie tracce, ma anche a seguito delle forti tensioni che si erano registrate, un mese fa, in città tra gli spacciatori e la comunità dei senegalesi residente in zona. L’accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver dato luogo alle cessioni anche nei confronti di minorenni.L’operazione, denominata “Piazza Pulita”, è stata avviata nell’ottobre dello scorso anno dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Agrigento e della locale Stazione. Il dato inquietante che ne è emerso è che, tra i 32 segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, la gran parte era minorenne ed alcuni addirittura sedicenni. Nel corso delle indagini, i Carabinieri di Agrigento hanno nel tempo arrestato in flagranza di reato, nei pressi della centrale Piazzetta Ravanusella, altri 16 soggetti sorpresi a spacciare droga in zona. Il giro di affari complessivo registrato nel corso dell’intera operazione è stato stimato in oltre 150 mila euro.
  

Operazione antidroga “Piazza Pulita” dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento con dieci arresti

I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento sono impegnati, da questa notte, in una decina di arresti e perquisizioni nei confronti di una banda di gambiani e nigeriani che, da mesi, spacciavano a cielo aperto tra i vicoli del centro storico, riversando grossi quantitativi di hashish e marijuana tra giovani e giovanissimi, all’uscita di scuola o all’ora dell’aperitivo.

L’operazione, denominata “Piazza Pulita” viene condotta da oltre cento Carabinieri, con l’ausilio di un elicottero e di unità cinofile. Passati al setaccio anche gli immobili fatiscenti ed abbandonati che venivano utilizzati dall’organizzazione per nascondere le dosi destinate alla vendita. Gli arresti vengono eseguiti sulla base di un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. La banda agiva con grande violenza, tant’è che le telecamere dei Carabinieri, in più occasioni, hanno potuto filmare gli spacciatori anche mentre spaccavano bottiglie di vetro in testa ai giovani clienti. Il provvedimento si è reso indispensabile anche a seguito delle forti tensioni che si erano registrate nel centro storico tra la onesta ed operosa comunità di senegalesi e gli spacciatori, ritenuti responsabili di un insostenibile stato di degrado tra i vicoli della città. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 al Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, alla presenza del Comandante Provinciale e del Magistrato che ha coordinato le indagini. 

Mafia, delitto Pompeo: oggi, ad Agrigento, proiezione del documentario sul delitto del giovane favarese

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Sarà proiettato per la prima volta oggi, alle 20, al cinema Astor di Agrigento il documentario “Quasi12-Nessun colpevole” che narra la tragica vicenda del piccolo Stefano Pompeo un ragazzino di 11 anni, di Favara, che venne ucciso per errore da un commando mafioso, il 21 aprile del 1999.

Una seconda proiezione si terrà sabato 27 aprile alle 20,30 al Teatro San Francesco di Favara. Il documentario è stato prodotto da Fuoririga ed è stato scritto e diretto dal giornalista Gero Tedesco. Le musiche originali sono di Davide Lo Iacono e degli Eimog, il montaggio è di Davide Sclafani, la ricerca storica di Silvio Schembri, Gero Tedesco e Michele Ruvolo, la fotografia di Manuela Lino, le riprese sono di Marco Martorana e Davide Sclafani.

A Sciacca inaugurazione dell’organo a canne della chiesa del Carmine costruito negli anni ’50 e ora restaurato

Venerdì 26 aprile, alle ore 20,30, presso la chiesa del Carmine, a Sciacca, si inaugurerà l’organo a canne costruito negli anni ‘50, dalla ditta Schimicci di Palermo, e restaurato dalla bottega organaria Giuliano Colletti di Chiusa Sclafani, con i fondi Cei della Curia Arcivescovile di Agrigento, e col patrocinio del Senato italiano.

L’organo è incassato nell’abside, e le tastiere compresa la pedaliera sono mobili, grazie alla consolle a trasmissione elettrica. Si tratta ovviamente di tecnologie moderne, che hanno apportato innovazioni allo strumento. Infatti, rispetto agli altri strumenti musicali rimasti ancorati alle costruzioni classiche, l’organo è fra i pochi strumenti in costante evoluzione. È nato nell’antica Grecia del III secolo a. Cristo già con una complicata meccanica relativa a canali di trasmissione dell’aria, che sfruttavano la pressione dell’acqua, da qui il nome organo idraulico. Da allora ad oggi l’organo a canne ha subìto mutamenti strutturali nonché fonici. Dapprima dotato di una tastiera di 45 tasti, poi con l’aggiunta di bassi al pedale, per raggiungere dimensioni ciclopiche. A due, tre, quattro, cinque, sei e, come si può ammirare ad Atlantic city in America, a 7 tastiere e con più di 20.000 canne. Ma qui sta la bellezza. Che sia ad una o sette tastiere, il fascino dello strumento sta nel timbro del ripieno. Questa pienezza è data appunto dalla somma di più suoni anche attraverso un solo tasto. Come in un’orchestra, l’organista può inserire per ogni singolo tasto tanti timbri, tutti quelli messi dall’organaro, ovvero colui che costruisce lo strumento. Il concerto di inaugurazione è promosso dalla Curia arcivescovile agrigentina con la collaborazione della Chiesa del Carmine di Sciacca, parroco don Stefano Nastasi, ed organizzato dal XVII Festival Albert Schweitzer (ex Ass. Mus. Albert Schweitzer di Palermo) con la partecipazione del Circolo di Cultura di Sciacca. Verranno eseguite musiche organistiche e vocali, dall’organista Franco Vito Gaiezza, e con la partecipazione dei cantanti, il tenore Giuseppe Michelangelo Infantino, il soprano Miriam Bissanti, e la partecipazione straordinaria del giovanissimo trombettista Calogero De Cicco. Musiche di Bach, Mailly, Fantini, D’Asdia, Phibes.

Palermo: picchiato mentre fa jogging in via Maqueda

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E’ stato circondato e picchiato in pieno centro città, mentre faceva jogging, in via Maqueda. Protagonista della storia un uomo, di 44 anni, che lavora in un call center, colpito in varie parti del corpo da un gruppo di malviventi, tra cui c’era anche una donna.

Giuseppe C. , queste le iniziali dell’uomo, ha trascorso la mattina di Pasqua in ospedale, dove è stato trasportato dai sanitari del 118: ha riportato ferite al volto e una costola rotta. I medici per lui hanno espresso una prognosi di quindici giorni.  Intanto la polizia sta cercando di ricostruire la dinamica della triste vicenda, l’ennesima, pare, che si consuma nel centro storico della città, attraverso le descrizioni fisiche degli aggressori fornite dall’uomo e, si spera, anche attraverso le telecamere di sorveglianza collocate in zona.

Palermo: Minaccia con la pistola il titolare di un distributore di benzina in viale Regione Siciliana, arrestato

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Ha finto di dover fare benzina, poi ha impugnato una pistola e ha minacciato il titolare della stazione di servizio, intimandogli di consegnare i soldi dell’incasso.

La vittima ha tentato di disarmare il rapinatore, Salvatore Ferraino, di 39 anni, e lo ha bloccato per un braccio, mettendolo in fuga. Il malvivente è poco dopo finito in arresto. La polizia ha fatto scattare le manette per il palermitano accusato di tentata rapina aggravata, porto d’armi o oggetti atti ad offendere e detenzione di armi clandestine. Sul posto sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico e del commissariato Porta Nuova, che grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima anno rintracciato in breve tempo il malvivente.